STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


SARA' TRE VOLTE NATALE E FESTA TUTTO L'ANNO .....TROPPA FESTA PER TRUMP?

I tassi americani erano gia' in salita prima dell'arrivo di Trump. Ma la sua elezione ha portato a un IRRIPIDIMENTO DELLA CURVA che non conoscevamo da oltre 1 anno. Infatti i tassi a breve sono rimasti immobili (vedi libor) .
Se rimaniamo sorpresi dalla violenza del rialzo non dobbiamo dimenticare che solo tre anni fa i tassi del decennale Usa erano al 3% con i tassi a breve piu' bassi degli attuali, quindi nel pieno della presidenza Obama avevamo una curva dei tassi molto piu' ripida dell'attuale e ci convivevamo benissimo

NELLO STESSO PERIODO DI TEMPO (3 ANNI) IL DOW JONES E' SALITO DEL 15%. insomma ....rispetto al gennaio 2014 i tassi a 10 anni sono inferiori di uno 0,90%  e la borsa in rialzo del 15% . Quindi a parita' di utili per le aziende dell'indice siamo PARI!!!
SE A QUESTO AGGIUNGIAMO L'EFFETTO FRESCHEZZA DI TRUMP CON LA PROMESSA DI STIMOLI FISCALI...ecco spiegata la sostenibilita' dei tassi in forte rialzo con la forza delle borse

e l'oro? ben l'oro sta ritracciando pesantemente in queste ore dai massimi dell'anno ma se ben vediamo....nel gennaio 2014 era piu' o meno sui livelli odierni ....pur in presenza di tassi decennali piu' alti! 


anche se la vera variabile è il dollaro che in questi 3 anni si e' saputo rafforzare verso euro ( e in genere verso tutte le valute) in maniera importante
Non solo, il movimento del dollaro forte è partito dal lontano 2008 quando sotto lehman tocco' 1,60 contro euro.

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nel frattempo che cosa e' accaduto in germania? l'indice è salito solo del 10%, pur in presenza di un dollaro che si è rivalutato del 20%
ma a quel tempo, ovvero tre anni fa, il rendimento dei bund tedeschi era del 2%.
quindi l'indice di borsa tedesco è salito di solo il 10% pur in presenza di tassi che si sono abbassati di 1,5% sul decennale, di un dollaro che si e' rivalutato del 20% e NON DIMENTICHIAMO...DI UN PETROLIO CHE E' SCESO DAI 100 DOLLARI AI 43 DI IERI (che se consideriamo l'effetto cambio non superano comunque i 50 dollari in euro terms)


NOTATE COME CERTE MATERIE PRIME COME IL RAME SIANO ANCORA CON I PREZZI LONTANI DAL 2014 ...sebbene in forte salita nell'ultima settimana...
Ma in euro terms...siamo gia' a circa 3 dollari e quindi non lontani da quei livelli.


concludendo , al momento Trump non ha sconvolto le macrovariabili, ma QUALCOSA SI E' MOSSO E NEI PROSSIMI MESI VEDREMO MEGLIO LE DINAMICHE DEI PREZZI E SARA' FONDAMENTALE ANTICIPARE CERTI TEMI PER L'ALLOCAZIONE DEI PORTAFOGLI DEL 2017!

al  momento l'osservato speciale è il petrolio !!! al momento è molto debole ...ma l'appuntamento è alla riunione dell'opec del 30 novembre (manca poco)
La produzione dei paesi Opec lo scorso mese ha raggiunto livelli alti e gli scazzi delle ultime settimane fanno preoccupare i fautori di un petrolio sui 60 dollari.
Tuttavia è nostra idea che la riunione Opec possa portare sorprese INASPETTATE. quindi massima attenzione al petrolio nei prossimi 15 giorni. Per giunta in prossimita' del meeting sonoi possibili ricoperture...
Sul lato tassi dopo l'euforia di questa settimana è possibile un po' di calma ...quella calma che è necessaria per valutare l'ipotesi di un continuo rialzo nel corso dei prossimi tre /sei mesi che appare molto probabile.
Sul lato azionario abbiamo assistito a un primo assaggio del futuro stimolo fiscale di Trump ...anche qua all'euforia iniziale dovrebbe far posto un po' di calma .
Importanti saranno i dati dei consumatori americani durante il thanksgiving day di settimana prossima.

PER L'EUROPA le cose non sembrano cosi' positive come qualcuno spererebbe. infatti il rialzo dei tassi ha portato alla luce alcune sovravalutazioni di aziende che erano troppo care, a una perdita importante sul portafoglio obbligazionario specie di banche e assicurazioni...anche se nel breve sia banche che assicurazioni hanno beneficiato del rialzo dei tassi.....(un rialzo senza crescita badate bene). I cyclicals sono saliti molto, classico esempio fiat...
Ma la elezione austriaca e il referendum italiano sono scogli importanti per il fine anno, cosi' come le prossime mosse per i salvataggi bancari.
E poi nel 2017 avremo elezioni in francia e in germania....che gettano piu' ombre che luci sulla tenuta dell'area euro...
 In italia la situzione e' quasi drammatica se analizziamo la struttura tassi e la struttura del listino azionario degli ultimi tre  anni...
Infatti i tassi sono scesi di un 2% sul decennale (dal 4% al 2% ) mentre il mercato azionario e' sotto di un 17% dai vlori di tre anni fa...
UNA VERA DEBACLE ...DOVE RENZI E' STATO IL PRINCIPALE ARTEFICIE




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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Come sarà sostenibile il mostruoso debito Usa con tassi in rialzo e nuovo deficit dovuto alle politiche fiscali di Trump? Solo con un nuovo QE della Fed?

Anonimo ha detto...

Concordo sull'apprezzamento del dollaro nel corso del 2017 contro l'euro.Non pensi pero' che da questi livelli o da 1,07 al massimo possa il dollaro ritracciare per arrivare anche a 1,13-1,14 contro euro entro dicembre?

ML ha detto...

NON CREDO.