STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


L'AUGURIO DI NATALE DI VITTORIO FELTRI - EMIGRANTI DITECI GRAZIE CHE VI ABBIAMO TOLTO LA SCABBIA! KYENGE FUORI DAI MARONI

MOLTI GIORNALISTI ITALIANI SONO ABITUATI A ESSERE RADICAL CHIC...OVVERO A VIVERE NEL CALDO DELLE LORO CASE LAMENTANDOSI DEL CATTIVO TRATTAMENTO CHE SUBISCE UN EMIGRANTE...SALVO POI LAMENTARSI SE IL PROPRIO FIGLIO DOVESSE TORNARE A CASA DA SCUOLA CON LA SCABBIA.

L'ITALIA E' UN PAESE IN ROVINA PROPRIO PERCHE' SI DA LAVORO E STIPENDIO A CERTA GENTAGLIA CHE DI GIORNALISTI HANNO BEN POCO...DIREI CHE SONO DEI PARASSITI...CHE ANDREBBERO ALLONTANATI DAL CORPO DI QUESTA ITALIA MALATA CON IL LANCIAFIAMME....

STESSA COSA DICASI PER ALCUNI MINISTRI E GOVERNANTI CHE  IN QUESTE SITUAZIONI CI SGUAZZANO...PERSONAGGI COME LA KYENGE DOVREVVERO ESSERE ALLONTANATI DAL NOSTRO PAESE, O PERLOMENO DA CARICHE IMPORTANTI  DANDO LORO BANANE A GO GO..

A CIASCUN ITALIANO IL DIRITTO DI DECIDERE CHI HA RAGIONE O MENO..MA A NOI DI MERCATO LIBERO PIACE DARE SPAZIO ALL'OPINIONE CONTRARIAN DI VITTORIO FELTRI CHE GUARDA CASO CI TROVA IN SINTONIA.

CHI NON LA PENSA COME NOI NON PERDA TEMPO A COMMENTARE IN MANIERA ANONIMA (COME FANNO CERTI RADICAL CHIC..CHE SI FANNO BELLI CON IL CULO DEGLI ALTRI) SAPPIANO SOLO CHE QUA NON SONO GRADITI NE COME LETTORI NE COME POTENZIALI CLIENTI.

PERSONALMENTE IO SONO IN SVIZZERA DOVE NON CI PONIAMO NEPPURE LONTANAMENTE CERTI CAZZUTI PROBLEMI ...NON ABBIAMO TEMPO DA PERDERE IN CERTE CAZZATE CHE LASCIAMO AI FALLITI ITALIOTI ...MA STESSO DISCORSO VALE IN MILLE PARTI DEL MONDO.
A DUBAI PER ESEMPIO, DOVE LA TASSAZIONE E' ZERO, IL CONTROLLO DEL FLUSSO MIGRATORIO E' FERREO E TUTTO FUNZIONA SENZA PROBLEMI.
STESSA COSA DICASI PER PANAMA O ALTRI PAESI DOVE MERCATO LIBERO STA SVILUPPANDO LAVORO E SCELTE DI VITA...

 
GIORNALISTA VITTORIO FELTRI
Siamo maestri di autodenigrazione, salvo lamentarci se la stampa straniera, prendendo spunto da quella nazionale, ci piglia sul serio e ci reputa straccioni, corrotti e corruttori.
Qualche tempo fa una delle famigerate carrette del mare colò a picco e noi - in particolare vari politici - ci flagellammo: dovevamo essere più pronti nei soccorsi, siamo colpevoli, che Dio ci perdoni. Si trascurò di considerare un fatto che dimostrava la nostra innocenza: il barcone, quando cominciò a essere in balia delle onde, si trovava nelle acque territoriali di Malta. Le autorità della Valletta si guardarono bene dall'intervenire.
Nonostante questo, ci siamo addossati responsabilità che non avevamo. Recentemente - alcuni giorni fa - nuove polemiche a causa degli immigrati. A Lampedusa, un gruppo di poveracci arrivati nella nostra patria, spinti dall'illusione di abbandonare l'inferno e di conquistare il paradiso, sono stati denudati, condotti in un cortile delle strutture cosiddette di prima accoglienza e irrorati con un potente disinfettante. Sadismo degli inservienti? Disprezzo per i diseredati? Figuriamoci.
Questa gente aveva la scabbia, malattia parassitaria caratterizzata da eritemi, che provoca un prurito irresistibile alle mani e ai polsi ed è assai contagiosa, basta un contatto superficiale per beccarsela. L'unico modo per debellarla è quello adottato dai «torturatori» dell'isola a sud della Sicilia. Via ogni indumento e avanti con gli spruzzi di sostanze idonee a neutralizzare il maledetto acaro. Non si poteva agire diversamente.
L'episodio però ha suscitato scandalo e indignazione, incomprensibilmente. Nell'immediato dopoguerra dilagava la scabbia anche in Italia. Eravamo in miseria, malnutriti e forse sporchi: nel 60 per cento delle case non c'erano neppure i servizi igienici. Chi era stato infestato dal parassita veniva sottoposto allo stesso trattamento subito dagli extracomunitari in questione. Obbligato a sbiottarsi, offriva il suo corpo piagato all'infermiere affinché questi provvedesse a cospargerlo di un liquido acconcio. I malati non erano contenti di simile terapia, ma ben felici di poter guarire.
Perché allora tanto chiasso attorno agli immigrati curati a Lampedusa con i sistemi descritti? Siamo in inverno, fa freddo, come si fa a trascinare all'esterno tanta gente e annaffiarla? Ciò effettivamente fa impressione, ma solo se non si tiene conto che nell'isola c'erano 18-19 gradi. Tant'è che non risultano casi di polmonite, bronchite o roba simile.
D'altronde la scelta era fra tenersi la scabbia - con quel che comportava, compresa una diffusione incontrollabile della malattia - e l'accettazione di qualche spruzzo provvidenziale sull'epidermide. Chiunque sa che conviene patire un brivido per alcuni minuti che il tormento persistente cagionato dall'acaro.
Non fosse stata sufficiente questa gratuita polemica, subito dopo ne è scoppiata una seconda altrettanto gratuita. L'accoglienza riservata ai migranti, secondo alcuni di essi e non pochi commentatori nostrani, merita di essere censurata e giustifica proteste clamorose. Anche qui abbiamo da obiettare.
Non è facile ospitare a Lampedusa centinaia di persone che quotidianamente vi sbarcano in condizioni pietose. Si fa quel che si può. Ci si arrangia. Se una quantità sterminata di persone lascia il Terzo mondo per venire qui, ci sarà pure una ragione. Probabilmente, più che una ragione è una speranza. Quando tale speranza si rivela poi un abbaglio, c'è un solo rimedio: non la ribellione, ma la rinuncia a raggiungere la nostra terra. Se meno disperati optassero per l'Italia, meglio sarebbe per loro e per noi. Siamo brutti e cattivi? Stateci alla larga.

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2 commenti:

Anonimo ha detto...


Condivido al 100%.


Alessandro (Po)

Anonimo ha detto...

Condivido ma aggiungo che i CARA e simili sono un grosso business sul quale lucrano, indovinate chi? ovvio, i buonisti. Se lo stato cioe' il contribuente paga 50+ euro al giorno per ciascuno degli "ospiti", e se la disinfezione, l'alloggio eccetera sono strutturate in maniera non consona a 50+ euro al giorno, sarebbe ora che i furbettini venissero tolti da li', io esprimo l'augurio che si trasferiscano in nordafrica (a proposito, provate ad entrare in un paese "del terzo mondo" senza i documenti in regola), e che i centri venissero nell'immediato dati in gestione a qualcun altro. Nel medio e lungo termine la soluzione e' una sola: chiuderli. Se arrivano persone che hanno diritto all'asilo politico, bene, e faccio notare che c'e' Schengen e non c'e' motivo che queste persone si fermino in italia visto anche che non lo desiderano; l'Italia dovrebbe esigere il rispetto degli accordi accompagnando fisicamente alla frontiera il cittadino rifugiato politico che vuole raggiungere i familiari o connazionali in Germania, Francia, Belgio o altrove. Gli altri se ne possono tornare da dove sono venuti ed eventualmente attendere la' che venga loro concesso il visto, il permesso di soggiorno e quant'altro.