ITALIA L'ARGENTINA DEL 2012? IL CONCETTO DI PESIFICACION NON E' CONOSCIUTO DALL'ITALIOTA
L'Argentina perse rapidamente la fiducia degli investitori e la fuga di capitali aumentò. Nel 2001 la gente iniziò a temere il peggio e a ritirare grosse somme di denaro dai propri conti correnti bancari, convertendo pesos in dollari e mandandoli all'estero, si scatenò una corsa agli sportelli. Il governo adottò una serie di misure (note come corralito) che congelarono effettivamente tutti i conti bancari per dodici mesi, permettendo unicamente prelievi di piccole somme di denaro.
Questo limite ai prelievi, unito ai seri problemi che causò, esasperò il popolo argentino che in alcuni casi si riversò nelle strade di importanti città, specialmente Buenos Aires. Si svilupparono proteste popolari, Queste proteste avvennero soprattutto nel 2001 e2002. Gli scontri fra i locali e la polizia divennero una consuetudine così come gli incendi appiccati nelle strade di Buenos Aires. Fernando de la Rúa dichiarò lo stato d'emergenza ma questo peggiorò soltanto la situazione, aggravando le proteste del 20 e 21 dicembre 2001 a Plaza de Mayo, dove i dimostranti si scontrarono con la polizia. Esse si conclusero con diversi morti e accelerarono la caduta del governo. Alla fine De la Rúa abbandonò la Casa Rosada in elicottero il 21 dicembre.
Durante l’ultima settimana del 2001, il governo ad interim guidato da Rodríguez Saá, di fronte all’impossibilità di ripagare il debito, dichiarò lo stato di default sulla maggior parte del debito pubblico, per una quantità pari a 132 miliardi di dollari.
Un acceso dibattito politico nacque al momento di decidere il periodo per le elezioni successive, le ipotesi variavano dal marzo 2002 all’ottobre 2003 (quest’ultima proposta coincideva con la scadenza del mandato di De la Rúa).
Rodríguez Saá, completamente incapace di affrontare la crisi e criticato dal suo stesso partito, dette le dimissioni prima della fine del 2001. L’Assemblea Legislativa fu convocata di nuovo e nominò Eduardo Duhalde, senatore per la provincia di Buenos Aires, al suo posto.
Dopo molte considerazioni, nel gennaio del 2002 Duhalde abbandonò la parità 1 a 1 dollaro-peso che era rimasta in vigore per dieci anni. In pochi giorni il peso perse gran parte del proprio valore nel mercato non regolamentato. Un tasso di scambio provvisorio ufficiale fu fissato a 1,4 pesos per dollaro.
ATTENTI A QUASTO PASSAGGIO...DEDICATO A TUTTI GLI ITALIOTI CHE SI SENTONO AL SICURO PERCHE' POSSEGGONO TITOLI IN VALUTA DIFFERENTE RISPETTO ALL'EURO IN UNA SOLIDA BANCA ITALIANA!
Oltre al corralito, il ministro dell'economia si fece promotore della pesificación ("pesificazione"), secondo la quale tutti i conti correnti denominati in dollari sarebbero stati convertiti in pesos al tasso ufficiale. Questa misura fece arrabbiare molti risparmiatori e molti cittadini si appellarono perché venisse dichiarata incostituzionale.
QUESTO SCIPPO FU EVITATO DA TUTTI COLORO CHE AVEVANO SPOSTATO I LORO SOLDI IN URUGUAY NEI MESI PRECEDENTI
Dopo alcuni mesi, il tasso di cambio fu lasciato fluttuare liberamente. Il peso soffrì un enorme deprezzamento, ciò spinse l'inflazione poiché l'Argentina dipendeva fortemente dalle importazioni e al tempo non aveva mezzi locali per rimpiazzare i prodotti esteri.
Durante il 2002 inflazione e disoccupazione continuarono a peggiorare. Il vecchio tasso di cambio 1 a 1 era schizzato a quasi 4 pesos per dollaro, mentre l'inflazione accumulata dal momento della svalutazione era circa pari al 80%. La qualità della vita dell'argentino medio si era abbassata di conseguenza; molte imprese chiusero o fallirono, molti prodotti importati divennero praticamente inaccessibili ed i salari furono lasciati così com'erano prima della crisi.
Dato che la quantità di pesos in circolazione non bastava a soddisfare la richiesta di contanti nemmeno dopo la svalutazione, grandi quantità di valuta complementare continuarono a circolare. La paura dell'iperinflazione come conseguenza della svalutazione limitò velocemente l'attrattività dei ricavi associati a queste valute, derivanti dalla convertibilità con il peso. La loro accettabilità divenne molto irregolare, in quanto dipendeva ora dalla volontà dello Stato di prenderle come pagamento di tasse o di altri addebiti.
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VI LASCIO ALLA CAZZATA DEL GIORNO:
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ITALIA L'ARGENTINA DEL 2012? IL CONCETTO DI PESIFICACION NON E' CONOSCIUTO DALL'ITALIOTA
1 commento:
intanto saxo bank consiglia di non investire in spagna e italia:non vediamo le condizioni per la crescita, meglio uk o paesi nord europa.....
maurobs
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