STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


ITALIA L'ARGENTINA DEL 2012? IL CONCETTO DI PESIFICACION NON E' CONOSCIUTO DALL'ITALIOTA

SCENE DI SACCHEGGIO DI SUPERMERCATO IN ARGENTINA AL TEMPO DEL FALLIMENTO


LO SPREAD CON LA BORSA TEDESCA E DI GRAN PARTE DEL MONDO SI E' ALLARGATO IN MANIERA IMPRESSIONANTE (SIMILE A QUANDO L'ARGENTINA ERA PROSSIMA AL FALLIMENTO).
Anni fa prime del crollo dell'Argentina la borsa di Buenos Aires continuava ad essere la piu' debole rispetto a quelle sudamericane.
Questo spread continuo' ad aumentare a ritmi via via sempre piu' alti. In particolare perdevano di valore i titoli finanziari...ricordo ancora oggi certe banche il cui valore si azzerò.
La gente a Buenos Aires era tranquilla. Mentre i ricchi e benestanti trasferivano le loro ricchezze in URUGUAY il governo argentino tranquillizzava le masse di ARGENTIOTI.
oggi sta accadendo lo stesso con GLI ITALIOTI che guardano la tv e che ieri si sono tranquillizzati quando hanno sentito che l'aumento dello spread era dovuto alla spagna (peccato che a Madrid la borsa ieri è scesa solo del 3%)
Come ben evidenzia il grafico della borsa spagnola rispetto a quella italiota degli ultimi 5 anni...lo spread con i cugini iberici parla chiaro! L'ita-g-lia ha superato il punto di non ritorno.

-IO NON VORREI AVERE NEL MIO PORTAFOGLIO PRODOTTI ASSICURATIVI ITALIANI DI NESSUN TIPO. LE ASSICURAZIONI ITALIANE SONO PIENE DI TITOLI DEL DEBITO ITALIANI E RISCHIANO UNA CRISI SENZA PRECEDENTI.

-IO NON VORREI AVERE OBBLIGAZIONI DELLO STATO ITALIANO IN PORTAFOGLIO. IL RENDIMENTO NON MI INTERESSA. MI RENDONO UN 5% MA POTREI PERDERE META' DEL VALORE IN CONTO CAPITALE. (le acquisterei solo quando valessero 40 centesimi)
- IO NON VORREI AVERE IN PORTAFOGLIO ALCUN TIPO DI OBBLIGAZIONI BANCARIE SPECIE SE SUBORDINATE. POTREBBERO ESSERE NON PIU' RIPAGATE

- IN NON VORREI AVERE LIQUIDITA' SUL CONTO CORRENTE (ANCHE QUELLA VINCOLATA). IN QUESTI GIORNI SI PARLA SEMPRE PIU' DI CONGELAMENTO DEI TITOLI DI STATO (E DI TASSO 0%), ALCUNI PARLANO DI RISTRUTTURAZIONE DEGLI STESSI..MA SONO IN MOLTI CHE STANNO CONSIDERANDO LA POSSIBILITA' CHE LO STATO, CON UN DECRETO, IMPONGA L'ACQUISTO DI TITOLI DI STATO FORZOSO A COLORO CHE HANNO LIQUIDITA' SUI CONTI (titoli a 20 anni a tasso 0%)

MERCATO LIBERO DA OLTRE 20 MESI SUGGERISCE L'APERTURA DI UN CONTO LEGALE ALL'ESTERO, DI SPOSTARE LA PROPRIA FAMIGLIA E LA PROPRIA ATTIVITA'. PER NON PARLARE DEGLI IMMOBILI, MENTRE IL GRUPPO DI MERCATO LIBERO HA ACQUISTATO E STA ACQUISTANDO IN BRASILE E A BERLINO.....GLI ITALIOTI NON HANNO ASCOLTATO IL NOSTRO SUGGERIMENTO E NON HANNO VENDUTO IL LORO PARCO DI IMMOBILI E OGGI VEDONO IL VALORE DEGLI STESSI PRECIPITARE..PROPRIO COME ACCADDE IN ARGENTINA...
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L'Argentina perse rapidamente la fiducia degli investitori e la fuga di capitali aumentò. Nel 2001 la gente iniziò a temere il peggio e a ritirare grosse somme di denaro dai propri conti correnti bancari, convertendo pesos in dollari e mandandoli all'estero, si scatenò una corsa agli sportelli. Il governo adottò una serie di misure (note come corralito) che congelarono effettivamente tutti i conti bancari per dodici mesi, permettendo unicamente prelievi di piccole somme di denaro.

Questo limite ai prelievi, unito ai seri problemi che causò, esasperò il popolo argentino che in alcuni casi si riversò nelle strade di importanti città, specialmente Buenos Aires. Si svilupparono proteste popolari, Queste proteste avvennero soprattutto nel 2001 e2002. Gli scontri fra i locali e la polizia divennero una consuetudine così come gli incendi appiccati nelle strade di Buenos Aires. Fernando de la Rúa dichiarò lo stato d'emergenza ma questo peggiorò soltanto la situazione, aggravando le proteste del 20 e 21 dicembre 2001 a Plaza de Mayo, dove i dimostranti si scontrarono con la polizia. Esse si conclusero con diversi morti e accelerarono la caduta del governo. Alla fine De la Rúa abbandonò la Casa Rosada in elicottero il 21 dicembre.

Durante l’ultima settimana del 2001, il governo ad interim guidato da Rodríguez Saá, di fronte all’impossibilità di ripagare il debito, dichiarò lo stato di default sulla maggior parte del debito pubblico, per una quantità pari a 132 miliardi di dollari.

Un acceso dibattito politico nacque al momento di decidere il periodo per le elezioni successive, le ipotesi variavano dal marzo 2002 all’ottobre 2003 (quest’ultima proposta coincideva con la scadenza del mandato di De la Rúa).

Rodríguez Saá, completamente incapace di affrontare la crisi e criticato dal suo stesso partito, dette le dimissioni prima della fine del 2001. L’Assemblea Legislativa fu convocata di nuovo e nominò Eduardo Duhalde, senatore per la provincia di Buenos Aires, al suo posto.

Dopo molte considerazioni, nel gennaio del 2002 Duhalde abbandonò la parità 1 a 1 dollaro-peso che era rimasta in vigore per dieci anni. In pochi giorni il peso perse gran parte del proprio valore nel mercato non regolamentato. Un tasso di scambio provvisorio ufficiale fu fissato a 1,4 pesos per dollaro.

ATTENTI A QUASTO PASSAGGIO...DEDICATO A TUTTI GLI ITALIOTI CHE SI SENTONO AL SICURO PERCHE' POSSEGGONO TITOLI IN VALUTA DIFFERENTE RISPETTO ALL'EURO IN UNA SOLIDA BANCA ITALIANA!

Oltre al corralito, il ministro dell'economia si fece promotore della pesificación ("pesificazione"), secondo la quale tutti i conti correnti denominati in dollari sarebbero stati convertiti in pesos al tasso ufficiale. Questa misura fece arrabbiare molti risparmiatori e molti cittadini si appellarono perché venisse dichiarata incostituzionale.


QUESTO SCIPPO FU EVITATO DA TUTTI COLORO CHE AVEVANO SPOSTATO I LORO SOLDI IN URUGUAY NEI MESI PRECEDENTI

Dopo alcuni mesi, il tasso di cambio fu lasciato fluttuare liberamente. Il peso soffrì un enorme deprezzamento, ciò spinse l'inflazione poiché l'Argentina dipendeva fortemente dalle importazioni e al tempo non aveva mezzi locali per rimpiazzare i prodotti esteri.

Durante il 2002 inflazione e disoccupazione continuarono a peggiorare. Il vecchio tasso di cambio 1 a 1 era schizzato a quasi 4 pesos per dollaro, mentre l'inflazione accumulata dal momento della svalutazione era circa pari al 80%. La qualità della vita dell'argentino medio si era abbassata di conseguenza; molte imprese chiusero o fallirono, molti prodotti importati divennero praticamente inaccessibili ed i salari furono lasciati così com'erano prima della crisi.

Dato che la quantità di pesos in circolazione non bastava a soddisfare la richiesta di contanti nemmeno dopo la svalutazione, grandi quantità di valuta complementare continuarono a circolare. La paura dell'iperinflazione come conseguenza della svalutazione limitò velocemente l'attrattività dei ricavi associati a queste valute, derivanti dalla convertibilità con il peso. La loro accettabilità divenne molto irregolare, in quanto dipendeva ora dalla volontà dello Stato di prenderle come pagamento di tasse o di altri addebiti.


BUONA GIORNATA A TUTTI.


RICORDO LE GITE A LUGANO IL 12 - 19 E 26 APRILE (ovviamente se settimana l'agenda si dovesse riempire, potremo estendere anche al giorno dopo). per iscriversi o per informazioni: MERCATILIBERI@GMAIL.COM

IMPORTO MINIMO CONSIGLIABILE DA TRASFERIRE 150.000 EURO.

L'ALBA DI UNA NUOVA VITA IN UN PAESE DEMOCRATICO!


VI LASCIO ALLA CAZZATA DEL GIORNO:

La rabbia di Monti: la colpa è anche degli attacchi di Confindustria

LA CRISI SI AGGRAVA E PER L'EUROPA E' DIFFICILE PRENDERE DECISIONI
- PRIMA DELLE ELEZIONI IN FRANCIA
- DEL VOTO ANTICIPATO IN GRECIA
E QUESTO LA CATTIVA SPECULAZIONE (QUELLA CHE HA GUADAGNATO COMPRANDO BTP...E POCHI MESI FA ERANO BRAVI...VEDI IONCONTRO FRA SOROS E MONTI) BEN LO SA....

Ricordo che con la borsa sui massimi...LA CONSOB HA PERMESSO LE VENDITE ALLO SCOPERTO...MA CAVOLO SONO I MIGLIORI CONTRARIAN CHE CONOSCO (ma forse lo fanno volutamente)


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1 commento:

Anonimo ha detto...

intanto saxo bank consiglia di non investire in spagna e italia:non vediamo le condizioni per la crescita, meglio uk o paesi nord europa.....
maurobs