STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


PETROLIO A 58,6 DOLLARI. PER QUALCUNO TUTTO E' NORMALE!


A scuola ti raccontano che l'inflazione nasce se c'è un eccesso di domanda rispetto all'offerta. Quindi, se il mondo occidentale non riesce a consumare a sufficienza come diavolo si fa a parlare di inflazione ???

Ma provate a seguire questo ragionamento.

1) Supponiamo che il dollaro (e l'euro) siano sopravvalutati rispetto alle valute del BRIC (brasile, cina, russia, india).

2) Supponiamo che la domanda interna cinese (e quella delle economie del Bric) sia in forte aumento.

3) Supponiamo che la domanda di beni da parte di USA ed Europa (verso la Cina) continui a scendere in quanto i consumi non aumentano.

4)Supponiamo che il governo cinese abbia acquistato materie prime per i prossimi anni a venire fissando il prezzo in dollari.

5) Supponiamo che fino a oggi il governo cinese non abbia potuto vendere i titoli di stato americani per non causare un forte deprezzamento della valuta americana che avrebbe depresso le esportazioni cinesi.

ORA IMMAGINATE CHE IL GOVERNO CINESE DECIDA DI RIVALUTARE LA PROPRIA VALUTA NEI CONFRONTI DELLA EURO E DEL DOLLARO E CHE COSI' FACENDO SMETTA DI COMPRARE OBBLIGAZIONI IN DOLLARI.(grazie anche all'aumento di consumi e investimenti interni)

Il dollaro perderebbe di valore. Le esportazioni cinesi diverrebbero un po' meno competitive.

LE MATERIE PRIME (QUOTATE IN DOLLARI E TRAINATE DAL BOOM DELL'ECONOMIA INTERNA CINESE) improvvisamente volerebbero alle stelle.

I cinesi si sono garantiti(e differenza di europei e americani) l'approvigionamento per anni a un determinato prezzo. Pagano queste materie prime con i dollari che già posseggono (e che disinvestiranno dai bond americani).

Il governo cinese fornisce le materie prime alle aziende locali a un prezzo inferiore a quello che le aziende europee e americane dovranno pagare.

Le esportazioni cinesi (cosi' facendo) non soffriranno più di tanto.

In america e in Europa l'aumento dei prezzi dei beni importati dalla Cina e l'aumento del costo delle materie prime comporterebbe un aumento dei prezzi.

Ma dato che i salari non salgono e che i disoccupati rimangono alti...I CONSUMI europei SUBIREBBERO UNA PROFONDA E ULTERIORE RIDUZIONE.

Il tutto si accompagna a:
1) Un'enorme quantità di moneta stamapata (che non fa che aumentare il prezzo delle cose tramite un meccanismo di trasmissione che dura diversi mesi e che rende l'inflazione strisciate e subdola)

2)Un aumento del debito pubblico che riduce i margini di crescita di un paese.

3) Non appena ci sarà un aumento dell'economia i tassi torneranno su con un enorme aggravio per i conti degli stati.


COME DIFENDERSI DA QUESTO SCENARIO: Investendo in paesi del BRIC (MA NON SULL'EUFORIA), investendo in materie prime(MA NON DOPO I RECENTI RALLIES), NON investendo in obbligazionario (almeno in presenza di tassi bassi), O ANDANDO CORTO DI OBBLIGAZIONI.
I mercati azionari europei e americani NON potranno festeggiare una ripresa duratura.

La capacità produttiva è in eccesso e deve essere ridotta.

il processo di deleveraging delle banche USA ed Europee terrà bassi i valori delle quotazioni azionarie.

In queste nove settimane si festeggia IL MANCATO FALLIMENTO DEL MONDO (ma non eravamo lontani).

Tuttavia i mercati non sono pronti per continuare indisturbati il rialzo.

Nuovi problemi si vedono molto chiaramente all'orizzonte. Fuori da un tunnel se ne intravede in lontananza un altro.

leggetevi TUTTI gli articoli che seguono.
Share/Bookmark

11 commenti:

BRUNO ha detto...

Paolo domanda secca...

Credi che i 666 dell' S&P500 verranno almeno ritestati (magari anno prossimo)?

Anche se inflazionando il sistema come stanno facendo il discorso cambia un pò e si dovrebbe parlare di calo relativo e non assoluto...

Cioè con mettiamo inflazione al 10% e borse che fanno +5% in un anno in realtà c'è una perdita REALE...

Bruno

Anonimo ha detto...

I cinesi con le esportazioni ci devono mangiare, il paese anche se in forte ascesa rimane un paese di poveri, chiedevano una valuta di riferimento diversa dal dollaro proprio per continuare ad esportare guadagnando.

Nicola

Andreaa ha detto...

1)
Telecom Italia S.P.A.: Smentita su Progetto di Fusione Telefonica e Telecom Italia - Deniel Project of Merger Between Telecom It

2)
Cosa potrà significare i pacchetti di azioni scambiate in apertura 15 giorni fa?

Paolo,cosa potrà succedere alle Telecom?
Ringrazio sempre il signore per averti conosciuto
Andreaa

GIOBBE 1971 ha detto...

bellissimo post.
posizioni vicine a quelle di Michele Spallino.

ma attenzione: cosa accadrebbe se la Cina ci mandasse a quel paese??

PROTEZIONISMO !! PROTEZIONISMO

cioè si ritornerebbe a rivivere anni 30 e N.B. anni 40-45 AVETE CAPITO !!
non ci credete ?
in culo le mie idee di Libero Mercato e di Liberismo.
quando il mio imprenditore concorrente (china) è un avversario che limita la vendita dei miei prodotti nel suo territorio con alti dazi , si giocherà molto sporco... cioè costringerò con le buone o con le cattive ( Fascismo e Nazismo ) i miei politici Comunità Econ Eur. a comportarsi MALE .. coi Cinesi

Chi vincerà ?
GIOBBE1971

Anonimo ha detto...

Teoricamente il discorso può andare ma in concreto non credo cha ai cinesi convenga fare un passo del genere: se dovessero rivalutare la loro moneta innanitutto avrebbero grossi problemi ad esportare e l' export è ancora estremamente importante nonostante gli investimenti pubblici e la crescita dei consumi interni. In secondo luogo c'è il problema delle campagne e dei contadini: se le commodities salgono in dollari ma restano stabili una volta in yuan loro restano poverissimi! Poi bisognerebbe capire bene quante materie prime hanno comprato future, sino a che scadenza...perchè passata la scadenza il prezzo e la valuta cambierebbero danneggiando molto la sua economia a meno che nel frattempo non fai crescere i servizi...Se la Cina forza la mano rischia commercialmente che tirorni il protezionismo nei loro confronti (quindi produrre a meno diventa di fatto inutile) e rischia anche in altri sensi meno piacevoli...magari una seconda Sars o giù di li! Dopotutto adesso agli USA è rimasta solo la loro supremazia militare e perchè non utilizzarla per fare pressioni su altri paesi che alzano tropo la cresta? Anche se Obama in questo non è credibile! Mi sembra molto dfficile che questo scenario possa concretizzarsi!

Luca Salvarani Mantova.

Anonimo ha detto...

IL GRUPPO BILDERBERG HA IN PROGRAMMA LA DEPRESSIONE ECONOMICA

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=5874

maxbiem ha detto...

OKKIO AL SOX !!!!!!!

http://www.quote.com/us/stocks/chart.action?s=%24SOX&chartUi.period=D&chartUi.bardensity=LOW&chartUi.studies=RSI%2814%29%3B&chartUi.bartype=CANDLE&chartUi.size=620x300&chartUi.minutes=

Max.B.

gian ha detto...

datevi una letta a Turani
http://giuseppeturani.repubblica.it/il_m...

Anonimo ha detto...

Ha-ha-ha.....
Nessuno può sapere cosa ha veramente in programma il Gruppo Bilderberg.......a parte il Bilderberg stesso .


Alessandro (Po)

Anonimo ha detto...

@ Gian:

Lascia perdere quello che scrive Turani....


Alessandro (Po)

Anonimo ha detto...

(ANSA) - ROMA, 11 MAG - Il calo dei prezzi delle materie prime spinge al ribasso questa mattina i futures sugli indici della Borsa di New York. I prezzi del rame sono in calo per la terza seduta consecutiva sulla scia di speculazioni che la domanda in Cina sta rallentando. Insieme al rame scendono i prezzi di alluminio e zinco e sul fronte energetico anche il petrolio segna un ribasso. In Europa soffrono, dunque, i titoli legati alle materie prime.