STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


SEAT, NUOVO TARGET A 0,22 - CARTELLINO GIALLO? PER ME SIAMO GIA' AL ROSSO!


E POI NON DITEMI CHE NON VI AVEVO AVVISATO....


Aumento di capitale da ricordare come grande PORCATA, da perte del sindacato di garanzia....

Vediamo rapidamente:

Capitalizzazione Seat pre aumento (al prezzo di 4 euro per azione) : 165 milioni di euro
Numero azioni 41 milioni
Debiti 2,9 miliardi di euro.


Aumento di capitale:
Ogni 5 azioni vecchie vengono emesse 226 azioni nuove al prezzo di 0,106.


Si raccolgono 200 milioni di capitale fresco.

Il totale di nuove azioni in circolazione sarà di 1,85 miliardi di azioni.

Supponendo una capitalizzazione a fine operazione di 400 milioni di euro (la vecchia capitalizzazione a cui sommiamo i 200 milioni di capitale fresco e un piccolo premio), otteniamo che il prezzo del titolo SEAT NON DOVREBBE SUPERARE I 0,22 EURO PER AZIONE.


Quindi si dovrebbe vendere il titolo Seat al ribaso...ma la consob (su segnalazione del sindacato di garanzia - che guarda caso si chiama Mediobanca, decide INASPETATAMENTE E CONTRO LE REGOLE DEL MERCATO, DI VIETARE LE VENDITE DI TITOLI AL RIBASSO).

Il consorzio di garanzie - EDIOBANCA- ha così facilità nel controllare il prezzo del titolo in borsa, ALTERANDO SIGNIFICATIVAMENTE IL NORMALE ANDAMENTO DI MERCATO.

Il piccolo azionista (o speculatore) sarà invogliato a sottoscrivere un aumento di capitale e SUBIRA' PESANTI PERDITE IN BORSA NELLE SETTIMANE SUCCESSIVE.

QUESTO NON E' MERCATO DI BORSA...MA UN POSTO DOVE ALCUNI POTENTI FANNO LE REGOLE A LORO PIACIMENTO E PER IL LORO PERSONALE INTERESSE.

IL MERCATO E' MORTO...E IL PARCO BUOI DOVREBBE PUNIRE IL MERCATO ANDANDO A LAVORARE SU ALTRI MERCATI PIU' LIQUIDI ED EFFICIENTI.

E NESSUNO NE PARLA......SILENZIO ASSOLUTO.....SEMBRA DI ESERE IN MEZZO A COSCHE MAFIOSE!!!


VERGOGNAAAAAAAAAAA
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18 commenti:

Anonimo ha detto...

Scusate ma non riesco a capire, se l'aumento di capitale avviene con la modalità di 226 nuove azioni ogni 5 (vecchie), significa che per ogni azione si possono sottoscrivere 45,2 nuove azioni, il chè al prezzo di 0,106 per azione corrisponde ad un valore di circa 4,8 euro (per vecchia azione). Se dopo l'aumento di capitale le azioni dovessero quotare 0,22 come voi pensate, il valore riferito alla vecchia azione sarebbe di 9,95 euro. Fosse così mi sembrerebbe un vantaggio sottoscrivere l'aumento. Se invece come avete postato in precedenza pensate che il valore post-aumento sarà di 3 euro (riferito alle vecchie azioni), il valore delle nuove azioni sarebbedi 0,8 circa ed in quel caso sarebbe una nuova bastonata per i piccoli azionisti.

Saluti
Giorgio

ML ha detto...

GIORGIO, I 3 EURO SI RIFERIVANO A PRE AUMENTO DI CAPITALE.

E' ovvio che dopo una inizione di capitale fresco il gioco cambia.

La sua osservazione è comunque corretta. 0,22 è l'ipotesi in un mercato rialzista fino a giugno.

in un mercato orso il titolo potrebbe valere anche 0,15, ovvero 3 euro vecchi più i soldi dell'aumento di capitale (i conti li ho fatti a spanne...ma con il titolo azionario a 0,70 c'è poco da essere precisi...)

Anonimo ha detto...

ma c'è ancora qualche investitore che guarda un titlo come questo? una società che è un insulto che sia ancora quotata? c'è solo da chiedersi perchè si dia risalto alla sua stessa esistenza.
Se c'è ancora qualche imbecille che la compra, è solo causa del suo male e tra qualche mese vada pure a piangere in TV a "mi manda rai3"

Anonimo ha detto...

Non vi preoccupate, tra non molto si vedranno i cappi penzolare.

Anonimo ha detto...

non è il primo aumento di capitale fatto in questo modo, dopo eplanet 2001, lazio 2003 o 4 non ricordo ed eurofly dicembre 2008: tutti uguali su cui però se si è accorti qualche soldino si può fare, ovviamente non comprando il titolo a questi livelli dato che per me, se il diritto scendesse 0.106 di valore del titolo non glielo leva nessuno... ciao da Alberto

Anonimo ha detto...

sei una persona squisita ma purtroppo hai preso un granchio.

ciao Pier

Consob - Comunicati, interventi e convegni - Comunicati Stampa


ANNO 2009

Data


Comunicati
26/03/2009

Nasce il Partenariato mediterraneo: Consob sottoscrive un accordo di cooperazione e assistenza tecnica fra autorità di vigilanza dei Paesi sulle due sponde del Mediterraneo
19/03/2009 Dalla Iosco un documento di consultazione per la vigilanza sugli hedge funds elaborato dalla task force co-presieduta da Cardia (Consob) e Sants (Fsa)
02/03/2009 Il dovere dell’intermediario nella distribuzione di prodotti finanziari illiquidi
27/02/2009

Dalla Consob una raccomandazione sulle informazioni da inserire nelle relazioni finanziarie delle società immobiliari
26/02/2009

Vendite allo scoperto: divieto prorogato, senza modifiche, fino al 31 maggio 2009
24/02/2009

Obbligo di acquisto sulle azioni Ergo Previdenza ex art. 108 del Tuf: determinazione del prezzo
06/02/2009 Comunicato stampa Banca d’Italia, Consob e Isvap del 6 febbraio 2009: informazioni da fornire nelle relazioni finanziarie sulla continuità aziendale, sui rschi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezze sull'utilizzo di stime
29/01/2009 Vendite allo scoperto: divieto prorogato, senza modifiche, fino al 28 febbraio 2009

* * *

Nasce il Partenariato mediterraneo: Consob sottoscrive un accordo di cooperazione e assistenza tecnica fra autorità di vigilanza dei Paesi sulle due sponde del Mediterraneo (Comunicato stampa del 26 marzo 2009)

E' stato firmato oggi a Parigi l'accordo istitutivo del Partenariato mediterraneo, un'iniziativa multilaterale finalizzata a promuovere la cooperazione e l'assistenza tecnica tra le autorità di vigilanza e regolamentazione dei mercati finanziari nei Paesi sulle due sponde del Mediterraneo.

Otto i Paesi firmatari: Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Marocco, Algeria, Tunisia ed Egitto.

Per l'Italia ha sottoscritto l'accordo il Presidente della Consob, Lamberto Cardia.

Il Partenariato, che potrà essere esteso anche ad altri Paesi, intende favorire la convergenza del quadro normativo-regolamentare e delle prassi di vigilanza sui mercati finanziari delle due aree. Le autorità firmatarie si sono impegnate ad istituire gruppi di lavoro congiunti per scambiarsi esperienze e informazioni e per promuovere la formazione e l'addestramento tecnico del personale. E' previsto almeno un incontro annuale a livello di Presidenti o di direttori generali.

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Dalla Iosco un documento di consultazione per la vigilanza sugli hedge funds elaborato dalla task force co-presieduta da Cardia (Consob) e Sants (Fsa) (Comunicato stampa del 19 marzo 2009)

La Iosco (International Organization of Securities Commissions), l'organizzazione mondiale delle autorità di vigilanza sui mercati finanziari, ha pubblicato oggi un documento di consultazione sul tema della vigilanza sugli hedge funds ("Hedge Funds Oversight: Consultation Report").

Il documento è stato redatto dalla task force, appositamente costituita nello scorso novembre nell’ambito del Comitato tecnico della Iosco, co-presieduta da Lamberto Cardia, presidente della Consob, e da Hector Sants, chief executive della Fsa, l'autorità di vigilanza del Regno Unito. Obiettivo del gruppo di lavoro è quello di valutare ipotesi di regolamentazione che possano mitigare i rischi associati all'attività di trading dei fondi speculativi e alla loro tradizionale opacità.

Le considerazioni della task force saranno portate all'attenzione del summit del G-20 in programma a Londra il 2 aprile 2009.

Il rapporto, disponibile sul sito www.iosco.org, contiene i risultati preliminari dell'analisi e suggerisce alcune ipotesi di regolamentazione dei fondi speculativi con particolare riguardo al ruolo e alle responsabilità dei gestori.

I partecipanti al mercato sono invitati a formulare osservazioni entro il 30 aprile 2009.

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Il dovere dell’intermediario nella distribuzione di prodotti finanziari illiquidi: comunicazione Consob (Comunicato stampa del 2 marzo 2009)

La Consob ha diffuso oggi una comunicazione (n.9019104) su "Il dovere dell’intermediario di comportarsi con correttezza e trasparenza in sede di distribuzione di prodotti finanziari illiquidi". La comunicazione tratta la distribuzione alla clientela al dettaglio di prodotti finanziari illiquidi (obbligazioni bancarie, prodotti assicurativo–finanziari, derivati) che costituiscono parte significativa del portafoglio delle famiglie italiane.

La comunicazione raccomanda agli intermediari di fornire al cliente informazioni sul valore corretto e sui costi del prodotto illiquido distribuito, nonché di presentare confronti con prodotti semplici e noti che agevolino scelte consapevoli. Il documento definisce inoltre in dettaglio misure di correttezza in relazione alla determinazione del prezzo dei prodotti illiquidi. Il documento sottolinea la necessità, da parte dell’intermediario, di una conoscenza approfondita delle preferenze della clientela, con particolare riguardo all’orizzonte di investimento, da valutarsi autonomamente, in maniera da garantire i più adeguati consigli.

Adottata a seguito di un’ampia consultazione, la comunicazione si inserisce nell’ambito delle misure di cosiddetto "livello 3" sul Regolamento intermediari, con cui la Commissione fornisce orientamenti interpretativi di dettaglio, funzionali alla concreta applicazione del nuovo sistema normativo di derivazione comunitaria (Mifid).

Il testo della comunicazione, preceduto da un executive summary, ed il documento illustrativo degli esiti della consultazione sono disponibili sul sito internet della Consob.

Executive summary

La peculiare configurazione del segmento dell’intermediazione mobiliare del nostro Paese, in cui le famiglie prediligono forme di investimento "diretto" piuttosto che "gestito", fa sì che una rilevante componente del portafoglio dei risparmiatori italiani sia investito in prodotti illiquidi, sotto forma di polizze assicurativo-finanziarie ed obbligazioni bancarie, percepiti dalla domanda come "a capitale garantito", o, più in generale, come a basso rischio.

D’altro canto, la congiuntura dei mercati finanziari sta ulteriormente incentivando gli intermediari, in specie bancari, alla raccolta diretta presso clientela retail mediante emissione di obbligazioni che consentono un risparmio dei costi di funding; questi strumenti ricadono normalmente, di fatto, nella categoria dei prodotti in esame, presentando difficoltà e costi per lo smobilizzo anticipato rispetto alla scadenza.

Su tali basi, teoriche ed empiriche, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob) ha emanato, il 2 marzo2009, la Comunicazione n. 9019104 avente ad oggetto "Il dovere dell’intermediario di comportarsi con correttezza e trasparenza in sede di distribuzione di prodotti finanziari illiquidi".

Adottata a seguito di un ampio processo di consultazione, la Comunicazione si inserisce nell’ambito delle misure di c.d. "livello 3" sul Regolamento Intermediari, con cui la Consob fornisce orientamenti interpretativi di dettaglio, funzionali alla concreta applicazione del nuovo sistema normativo di derivazione comunitaria (MiFID).

La Comunicazione, per il caso di distribuzione a clientela "al dettaglio" di prodotti illiquidi, raccomanda agli intermediari concrete misure di disclosure, prescrive presidi sulle modalità di pricing, richiede agli intermediari una conoscenza approfondita dei prodotti illiquidi distribuiti e della clientela destinataria dell’offerta.

In particolare con riguardo alle raccomandazioni di trasparenza, è indicato agli intermediari di fornire al cliente informazioni sul valore corretto e sui costi impliciti ed espliciti del prodotto illiquido distribuito, anche a manifestazione differita. E’ altresì rappresentata agli operatori l’opportunità di informare il cliente sulle caratteristiche del prodotto illiquido distribuito presentando confronti con prodotti semplici e noti che agevolino il compimento di scelte consapevoli.

Con riguardo alle modalità di pricing, in assenza di mercati di scambio che possano costituire un obiettivo termine di paragone per la clientela, sono definite misure di correttezza volte comunque a garantire l’oggettività e la ricostruibilità delle condotte degli operatori. Così è previsto l’utilizzo di metodiche di pricing riconsosciute e diffuse sul mercato, in coerenza con quelle adottate per la valutazione del portafoglio di proprietà dell’intermediario. Viene richiesta la definizione di procedure che vincolino la discrezionalità degli addetti e impongano un continuo raffronto con fonti informative esterne.

Viene richiesta all’intermediario la conoscenza approfondita delle preferenze della clientela, con particolare riguardo all’orizzonte di investimento, in maniera da garantire i più adeguati consigli. In proposito è sottolineata la necessità che, nel processo di valutazione dell’adeguatezza delle operazioni, l’holding period dell’investitore sia espressamente ed autonomamente raffrontato alla durata del prodotto illiquido distribuito al fine di garantire la compatibilità delle due variabili.

Le linee di "livello 3" elaborate si riferiscono anche all’operatività in derivati OTC (Over the Ciunter, non negoziati su mercati regolamentati) degli intermediari. Nel caso di contratti della specie che, per politica commerciale (e per stessa previsione normativa se il cliente è un ente locale) vengono offerti "a copertura" di esposizioni finanziarie della clientela, le procedure aziendali devono consentire di monitorare nel tempo, per tutta la durata dell’operazione, l’evoluzione delle posizioni coperte e di copertura, al fine di porre l’intermediario nelle condizioni di poter segnalare al cliente l’eventuale disallineamento della struttura ideata rispetto alle finalità che hanno condotto all’impostazione originaria dell’operazione.

Per la loro rilevanza ed impatto, le misure richiederanno la pronta implementazione da parte degli intermediari dei necessari aggiornamenti alle proprie procedure aziendali. Al fine, gli operatori potranno anche avvantaggiarsi dell’eventuale elaborazione di best practices da parte delle Associazioni di categoria.

Il testo della Comunicazione ed il documento illustrativo degli esiti della consultazione sono disponibili sul sito internet della Consob.

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Dalla Consob una raccomandazione sulle informazioni da inserire nelle relazioni finanziarie delle società immobiliari (Comunicato stampa del 27 febbraio 2009 )

La Consob ha diffuso una raccomandazione in materia di informazioni da riportare nelle relazioni finanziarie e nei comunicati stampa delle società immobiliari quotate. La raccomandazione (n. Dem/9017965 del 26 febbraio 2009) intende fornire alle società quotate del settore immobiliare un utile punto di riferimento in materia di informazioni da riportare nelle relazioni finanziarie e nei comunicati stampa, individuando esempi di disclosure su alcune variabili chiave che sarebbero di particolare rilevanza ai fini della trasparenza e della comparabilità della struttura patrimoniale, finanziaria e degli andamenti economici delle società interessate.

L'analisi condotta sulle informazioni contenute nelle relazioni finanziarie annuali e semestrali, nonché nei comunicati stampa delle società immobiliari quotate, ha evidenziato, infatti, la presenza di disomogenità nel modo in cui vengono forniti taluni elementi di informazione. Ciò riguarda, in particolare, la composizione del portafoglio investito, l'informativa in merito agli stati di avanzamento dei progetto di sviluppo, l'esposizione del fatturato e dei margini derivanti dalle attività svolte, taluni rischi di tipo finanziario o contrattuale.

La comunicazione non ha una natura precettiva. Pertanto, ferme restando le disposizioni vigenti contenute nei principi contabili internazionali, nonché quelle inerenti alla price sensitive information, vengono indicate nella raccomandazione modalità standardizzate di rappresentazione di elementi informativi quali il portafoglio immobiliare, la situazione finanziaria debitoria complessiva del gruppo, il fatturato, la redditività, le cessioni significative di asset. Viene inoltre richiamata l'attenzione sulle caratteristiche che l'informativa finanziaria deve possedere qualora vengano forniti indicatori alternativi di performance (ad es. il Nav).

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Vendite allo scoperto: divieto prorogato, senza modifiche, fino al 31 maggio 2009 (Comunicato stampa del 26 febbraio 2009)

La Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob) ha deliberato oggi di prorogare fino al 31 maggio 2009 il divieto delle vendite allo scoperto in scadenza il 28 febbraio prossimo, mantenendo invariate le modalità del divieto.

Conformemente alla delibera del 29 gennaio u.s., la vendita di azioni di banche e di imprese di assicurazione o delle relative holding e la vendita di azioni di società oggetto di aumento di capitale, che siano quotate nei mercati regolamentati e ivi negoziate (cfr. l’elenco allegato), devono essere assistite sia dalla disponibilità che dalla proprietà dei titoli da parte dell’ordinante al momento dell’ordine e fino alla data di regolamento dell’operazione.

Per quanto riguarda, invece, tutte le altre azioni quotate nei mercati regolamentati e ivi negoziate la vendita deve essere assistita dalla sola disponibilità dei titoli.

La Commissione si riserva di riprendere in esame il provvedimento odierno prima della scadenza del 31 maggio p.v., qualora le condizioni di mercato e il contesto internazionale lo rendano opportuno. La Commissione intende, altresì, avviare una consultazione con il mercato sul tema della disciplina di trasparenza in materia di posizioni scoperte.

Il testo della delibera (n. 16813 del 26 febbraio 2009) è disponibile sul sito internet della Consob.

Unknown ha detto...

sei un grande...ahahah
aggiungiamo che seat prima dell'accorpamento pre aumento quotava a delle cifre che non stavano neanche nei campi dei computer ahahahahah
0,0000........1 ahahahahhahaha
poi hanno accorpato per fare l'aumento a valori alti.
cmq questo aumento è preambolo del fallimento.

MarcoDelGS ha detto...

D'accordo su tutto, a parte il fatto che lo short è sempre vietato sui titoli durante il periodo relativo all'aumento di capitale!

Anonimo ha detto...

Quanto si può avere fiducia nel sistema...queste cose non sono eccezioni ma la regola, pertanto in un mercato così non si investe ma si specula e basta. E ciò ormai vale per tutto quello che riguarda le politiche economiche e sociali dove l'interesse dell'individuo prevale su quello della comunità...conclusione, a prescindere da tutte le scelte che saranno fatte per la crisi e tutto il resto, si potrà mai credere in una evoluzione sana e costruttiva degli eventi futuri se la natura umana dominante è questa? No, siamo destinati ad una lunga agonia, fino alla catastrofe ma senza catarsi.

morfeus

Anonimo ha detto...

Mi sembra un po' critica la sua visione: sono d'accordo che sia una porcata,ma almeno si riporta il titolo a valori ragionevoli,a tutto vantaggio dei risparmiatori che le hanno e dei proprietari della maggioranza.forse lei è infastidito che i valori azionari tornano verso l'alto, mah.
In ogni caso un risparmiatore che deve sottoscrivere 1000 euro di aumento di capitale(a 0,106) si ritrova ai prezzi di oggi 7000 euro in titoli(a 0,75), anche se quel valore sarà magari solo 3500 (a 0,35)dopo che il titolo finirà di impennarsi con speculazioni. Trovo difficile che l'azione torni sotto i 0,106 nei mesi a venire quindi per tutti è meglio sottoscriverlo.

Comunque i 3 euro vecchi equivalgono a 0,122 ed era il suo target con consiglio sell. oggi vale 0,73 in soli 3 giorni (+600%), diritto o non diritto non mi sembra fosse un buon affare seguire il suo consiglio,per una volta è cosi,e farebbe una bella figura ad ammettere di aver sbagliato previsione,dato che puo fregiarsi del fatto che lei è l'opposto di Robert Baron,ovvero lei non sbaglia quasi mai.
Marco V.

luca ha detto...

nenahce l'oro si può tenere in pace..
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x rubare i lingotti d'oro custoditi in cassaforte .. danno fuoco alla casa x sbaglio ..
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Lunedì 30 Marzo 2009, -
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CASTELFRANCO - Avevano un chiaro obbiettivo: il contenuto della cassaforte. E ci hanno trovato dei lingotti d’oro. Per riuscire nel loro intento, però, hanno fatto scoppiare un incendio che ha mandato in fumo l’intera casa
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http://carta.ilgazzettino.it/MostraOggetto.php?TokenOggetto=452873&Data=20090330&CodSigla=TV

Anonimo ha detto...

Seat -22%
Paolo sei mitico!!!!!!!!!
Massimo S. (uno dei 2'000)
Ciao

Tra un po risale...e poi.....giuuuu

ML ha detto...

a Marco V. lei vorrei che andasse via da questo blog.

Non capisce l'italiano. io su seat ho guadagnato e poi nell'articolo ho detto pure...vedrete che ci sarà qualche deficiente che...

E LEI E' SUBITO ARRIVATO...

Allora sa cosa le dico: IGNORANTE!!!

Nel senso che ignora l'italiano.

Poi, parlando dei fondamentali, ho detto che post aumento il titolo avrà un valore fra 0,15 e 0,25.

Faccia lei...se poi la speculazione pilotata da Mediobanca la porta per qualche periodo a 6 euro io ne sono contento....cosi' potrò guadagnare non appena riaprono lo short...

Anonimo ha detto...

MA OGGI LA BORSA NON DOVEVA SCENDERE PER VOI????.QUI SI CONTINUA A SALIRE...NON PREVEDEVATE UN TRADING RANGE PER QUALCHE SETTIMANA?????.QUI CONTINUA A SALIRE NONOSTANTE IL FORTE STORNO DI IERI OGGI SI E' RIPRESA....COME LO SPIEGATE????.MASSIMO.

Anonimo ha detto...

scenderà tra fine aprile e maggio questo si era detto.....oggi non c.entra niente. marco

Anonimo ha detto...

proprio vero ci sono ignoranti e competenti in questo mondo , mia per fortuna
riferisco a quel post del 20.29
non c'e' niente da spiegare basta imparare come funziona e regolarsi come si sente. tutto qua.
Io per esempio opero in base al momento che a me sia giusto. Dopo avere fatto si impara da questo per la prossima operazione senza dare la colpa agli altri. Siamo maggiorenni o no?
Ciao a Paolo
Paolo, mi chiamo anche io

Daniele ha detto...

X Marco V
ricordo che il titolo seat venerdi ha chiuso come prezzo rif a 5,95 quindi sommando i diritti 4,7 oggi e il titolo 0,7 arriviamo a 5,4 ben lontani quindi dal prezzo di venerdi non vedo dove sia tutto questo rialzo anzi per me è tutta una fregatura e la consob tace e a dirla tutta paradossalmente interviene sempre quando il titolo sale senza motivo ma quando sende siiiiiiiiit!.... tutti al muro... traaaaaaam!

Anonimo ha detto...

ma perchè continua a salire cosi tanto? è impressionante