NON COMPRATE UNICREDIT...
Mi sento in dovere di dirvelo, visto che poche settimane fa vi avevo detto che sarebbe arrivata a 1 euro.
Oggi il target è 0,5!!!
Oggi il target è 0,5!!!
NON COMPRATE UNICREDIT...
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16 commenti:
...o tiene 0,89 , dove trova un piccolo "supporto" del 1996, se non tiene va dritta a 0,51 ultimo supporto valido del 1992, dopo non resta che ritornare sotto le ali dello stato... dal resto già nel 1931 l'IRI nazionalizzo CREDITO ITALIANO, BANCO DI SICIALIA (ora UNICREDIT) ed anche BANCA COMM.ITALIANA, ora inglobata in INTESA SANPAOLO.... o volte la storia si ripete... ciao. AlTo
perche dovrebbe arrivare a 0.50?
Sono cliente Fineco.
Che faccio... vado a comprarmi i pannolini intanto?.
Comincio a sentire puzza.....
Marco
Non vedo perché vi allarmiate tanto nessuno che ha un briciolo di cervello va a comprare una banca che è tecnicamente fallita.
Paolo, ma che succede a banca italease? Sta per fallire?
questo e' un mercato in cui tutto e' il contrario di tutto,ad ogni modo unicredit i minimi li ha gia' visti e da qui' si riparte,se dovesse andare a 0,5 significherebbe che la banca e' fallita assieme all'italia....
:-) alex
E..S....A....G...E...R....A.....T....I
DICEVATE ANCHE CHE ANDAVA A 2,5 EURO...NON FATE I BRAVINI....BY
Buongiorno,
ragiono "a voce alta"
ho sempre in memoria la situazione di olivetti che, anni fa, sull'orlo del fallimento arrivo a .... boh! 400 lire?
bene, cambio vertice, attività, amicizie e arrivò in .... boh! 2 anni? 4000 lire???
10 volte tanto. in 2 anni.
l'altro giorno guardavo il titolo unicredit e pensavo ... chissà si ripeta l'arcano?!?!?!?
arriva a 0,40/0,50 e dopo 2 anni 4,5/5 euri.
ma poi mi sono reso conto che siamo a carnevale.
cordialità,
Robertoß
A quello che dice che siamo esagerati........a 2,50? si, e quando lo affermammo il titolo volò a 2,35 (guardi bene prima di dire cose che non sa).
Poi legga tutti i post con attenzione e capirà che l'esagerato è lei!
Avviso ai diffidenti !!!!
Seguo il blog da oltre un anno e le previsoni del dott. Barrai si sono tutte avverate. Chi segue la borsa da anni e' solo annichilito ed incredulo che titoli primari siano scesi ai prezzi di oggi e siccome il prezzo e' l'espressione di fiducia in una società quotata la realtà e' questa !!!!
E la realtà e' che il sistema bancario e' fallito , il sistema assicurativo e' insolvente o quasi , il sistema industriale e' a pezzi pertanto il dott. Barrai non e' esagerato ma brutalmente realista !!!
E fa bene ad essere brutale perche' ancora troppi di noi " sognano " i prezzi di due anni fa e non si rendono conto che e' finita un'epoca !!!!
Chi vuole sognare credo che debba cambiare blog perche' qui in tanti ci siamo salvati dalla grande truffa grazie alle " esagerazioni " del dott. Barrai e le critiche banali non sono gradite dal padrone di casa e neanche da tanti noi ospiti che gratuitamente abbiamo goduto di una consulenza impagabile.
Aldo
Buongiorno,
A questi prezzi più che una azione sembra di comprare una opzione valida nel caso la banca non fallisca o non sia nazionalizzata....
Un saluto
Alessandro Rossi
vi leggo da molto tempo e ancora non so come ringraziarvi per i soldi che mi avete fatto risparmiare....un grosso saluto
Forza Barrai !
Maurizio (RE)
SI ALZA UNA VOCE FUORI DAL CORO: RECESSIONE, IL PEGGIO E' PASSATO
di WSI
Il cielo inizia a schiarirsi: analizzando i dati macroeconomici degli ultimi due mesi la crisi economica sembra aver toccato finalmente il fondo, con la recessione che ha iniziato una fase calante. Ecco le prove.
Sebbene dal comportamento del mercato azionario potrebbe sembrare il contrario, le prospettive economiche stanno lentamente migliorando. La prosperita' non e' dietro l'angolo, ma negli ultimi due mesi sono arrivati molti segnali ad evidenziare che presto ci lasceremo alle spalle la fase peggiore della crisi. Questo non vuol dire che l'economia ha smesso di rallentare, ma piuttosto che la recessione ha iniziato una fase calante.
Evidentemente tutto cio' non ha nulla a che fare con il piano di rilancio economico che il presidente Obama ha trasformato in legge la settimana scorsa. Se, infatti, la recessione dovesse terminare nei prossimi mesi, e' molto probabile che non sara' per le misure varate dal governo. La politica di cui l'economia ha bisogno ora e' quella monetaria. La combinazione di liquidita' iniettata dalla Federal Reserve e dei programmi speciali per far ripartire il mercato del credito sara' il principale arteficie.
Ma se volete qualcosa di piu' concreto, eccovi una lunga serie di prove:
* L'indice del Conference Board dei principali indicatori economici e' salito per due mesi consecutivi.
* I prezzi alla produzione sono cresciuti per due mesi di seguito.
* In gennaio i prezzi al consumo hanno registrato un incremento, il primo in sei mesi.
* Il Baltic Dry Index, che misura il costo dei materiali chiave come rame, ferro e acciaio, e' piu' che raddoppiato rispetto ai minimi toccati di recente.
* Le vendite di case esistenti sono aumentate a dicembre e le persone interpellate nel nostro sondaggio settimanale hanno motivo di credere che in gennaio assiteremo ad un altro rialzo.
* A dicembre le vendite di case con contratti in corso sono cresciute.
* Anche la fiducia dei costruttori edili e' aumentata l'ultimo mese.
* Grazie ai bassi tassi di interesse, la percentuale di nuovi mutui, cosi' come quella dei rifinanziamenti e' salita.
* Gli utili reali continui sono saliti del 4.5% a dicembre dopo il +3.3% di novembre.
* Uno degli indici che misura le aspettative dei consumatori e' aumentato in gennaio.
* Le vendite al dettaglio hanno registrato una accelerazione dell'1% in gennaio, il primo rialzo da giugno dell'anno scorso.
* Il calo del credito al consumo e' stato limitato il mese scorso.
* I nuovi ordini di beni al consumo e beni capitali esclusi quelli militari sono aumentati in gennaio.
* Il mese scorso l'indice Ism manifatturiero e' salito.
* L'indice ISM dei servizi e' salito per il secondo mese di seguito.
* L'offerta di moneta e' in calo, a segnalare gli alti livelli di liquidita' del sistema.
* Il Libor sui prestiti interbancari a 3 mesi, una misura della predisposizione delle banche a prestarsi vicendevolmente il denaro, e' sceso all'1.2% dal circa 5% di qualche settimana fa.
* Anche altri indici che misurano lo stato di salute dei mercati finanziari, come lo spread TED e il differenziale dello swap a 2 anni si stanno restringendo.
* I prezzi dei CDS (Credit Default Swap) delle banche stanno scendendo dalle punte massime toccate di recente.
* Anche i mercati obbligazionari societari si stanno scongelando: circa $127 miliardi di titoli del debito sono stati emessi in gennaio, il numero piu' alto in un singolo mese dallo scorso maggio.
* Alcuni titoli presenti sui libri delle banche stanno iniziando a riguadagnare valore.
Detto questo, l'economia ha ancora una lunga strada davanti a se' prima di tornare in salute. Ma come tutti sanno molto bene, si inizia andando a carponi prima di alzarsi e impararare a camminare correttamente. E questo e' proprio quello che si appresta a fare l'economia.
(Fonte: MarketWatch
COSA NE PENSI PAOLO
lunedi mattina unicredit ha aperto a +12,5% dopo 3 ore già stava a +6%ed ha chiuso a +3,5% ,della serie che chi magna sono i soliti ,ma le unicredit risparmio cosa sono sono ?
Buongiorno
concordo in pieno con Aldo e atnti altri.
Grazie Dott. Barrai.
Grazie Mercato Libero.
Cordialità
Robertoß
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