STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


FIAT SEMPRE POSITIVI?


In autunno del 2007 Marchionne ripeteva ogni settimana che il piano industriale al 2010 era confermato e che il titolo era sottovalutato. A quel tempo Fiat era intorno ai 19 euro.
Negli ultimi mesi Marchionne ha ripetuto che le previsioni per la fine dell’anno sono confermate e il titolo, dopo aver toccato il minimo a 12 euro a marzo, è ritornato a toccare i 16 euro
Ieri Marchionne ha ripetuto che le previsione di vendita del gruppo per il secondo trimestre verranno centrate e il titolo ha chiuso sotto i 13 euro e sempre più vicino ai minimi di tre mesi fa.
Sembra che Marchionne, con il passare dei mesi non abbia perso il vizio di essere ottimista sul suo gruppo e sul possibile andamento del titolo. Tuttavia, ogni volta è obbligato ad accorciare i tempi di previsione. Eppure per tratori e camion gli ordinativi dovrebbe averli già in tasca per tutto il 2008 e i venditori dovrebbero avere già il polso sul 2009...
In settimana poi, Marchionne ha sollevato dei dubbi durante il convegno sulle relazioni Italia Stati Uniti sulla possibilità di far ricorso alla Cassa integrazione.
Questo Marchionne non smentisce i suoi predecessori….se c’è da fare un euro di utile…è per la Fiat…se si devono affrontare mesi difficili c’è la Cassa integrazione che paghiamo noi italiani.
Marchionne se te ne vai in Svizzera a salvare l’UBS è meglio….
E’ vero che il compito di Un Ceo è di non sparare a zero sul suo titolo, ma neppure di essere così ottimista in un momento di evidente crisi dei mercati mondiali, crisi che colpirà trattori, camion e auto. Una crisi non solo Italiana (Auto vendute da inizio anno in calo di oltre il 15%) ma mondiale, fra poche settimane gli ordinativi per trattori e camion che arrivano dalla Cina, dalla Russia e dal Brasile rallenteranno e con essi la redditività. Il motivo? semplice, il caro petrolio metterà fine alla politica dei sussidi energetici di quei paesi, facendo rallentare di molto la crescita e gli investimenti (e quindi le importazioni).
Di conseguenza aziende come CNH e Iveco non potranno far altro che ridimensionare il rapporto P/E ancora troppo alto. Senza contare gli alti costi delle materie prime di cui lo stesso Marchionne si è detto preoccupato…
Fiat è destinata a rompere i minimi di Marzo e la nostra previsione di tre mesi fa si potrà facilmente avverare (Fiat potrebbe arrivare a 10 euro).
Caro Marchionne sei stato un bravo manager e ancora lo sei. Ma come comunicatore sei una frana. La fiducia degli investitori l’hai abbondantemente persa in quanto negli ultimi mesi le tue parole ottimistiche hanno fatto perdere miliardi di euro ai piccoli azionisti. Nessuno ti crederà più, e la tua reputazione è in caduta libera.
Ti ricordo che siedi nel consiglio di UBS. Anche li hai esternato positività sul titolo. Titolo che una volta terminato l’aumento di capitale può perdere ancora molto in borsa.
Noi di Mercato Libero compreremo Fiat quando Marchionne comincerà a dire di essere preoccupato sull’andamento futuro del titolo….i suoi affezionati investitori venderanno e i nostri clienti compreranno……C’EST LA VIE caro parco buoi.
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5 commenti:

Anonimo ha detto...

con la prospettiva della benzina a 2,20 euro al litro...le automobili diverranno scatolette di latta per musei.

ML ha detto...

......

Anonimo ha detto...

chi è il fenomeno che vede la benzina a 2,20 euro al litro. Forse è ubriaco(di benzina)!

Anonimo ha detto...

Secondo il numero uno del gruppo petrolifero russo Gazprom, Alexei Miller, il prezzo del petrolio potrà arrivare a 250 dollari al barile. «Oggi siamo testimoni di un aumento dei prezzi critico per gli idrocarburi, ma il prezzo del barile arriverà a livelli mai pensati, la prospettiva è di 250 dollari al barile».

se col barile a 135 la benzina costa 1,54 al litro...col petrolio a 250..quanto costerà un litro di bumba??

Anonimo ha detto...

non credo ci si debba fidare di qualunque previsione sull'oro nero.
Gia nel 2005 col petrolio a 70 dollari ci dissero tutti che non c'era ragione del rialzo e che presto saremmo tornati a 40. Presto. Sono passati 3 anni e siamo a 135, e continuano a dirci che si deve tornare a 90/100. A forza di dirlo prima o poi ci si prende ma quando i grafici verticalizzano puo succedere di tutto: dal raddoppio ancora delle quotazioni al crollo spaventoso. Ricordiamoci il Nasdaq nel 2000.Raddoppio e crollo. Qui sarà la stessa cosa.