STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


ISRAELE, IRAN PETROLIO, MORGAN STANLEY E G8 CHE BEL QUADRETTO...


ISRAELE…è oramai da settimane che si vocifera che Israele potrebbe attaccare l’Iran.
venerdì è stata la volta di una dichiarazione del ministro dei trasporti del governo israeliano, Shaul Mofaz, che ha affermato che l’attacco di Israele all’Iran STA DIVENTANDO INEVITABILE” .
Se dovesse accadere…ci domandiamo dove potrebbe andare il prezzo del petrolio…..

Intanto lo strategist di Morgan Stanley Ole Slorer ha scommesso su un prezzo del petrolio a 150 dollari entro 24 giorni…

Samuel Bodman Segretario dell'Energia USA ha ammesso:
La produzione di petrolio è in stallo dal 2005 a 85 milioni di barili al giorno, mentre la crescita economica, in particolare Cina e India, ha spinto la domanda sempre più in alto. La dichiarazione durante un incontro fra Ministri dell'Energia di USA, Giappone, Cina, India e Sud Corea. Chissà se qualcuno dei colleghi asiatici ha però rivelato a mr.Bodman che, come riporta Dow Jones , praticamente tutta l'esportazione OPEC fino al 21 Giugno è diretta esclusivamente in asia?

Il G8 si è riunito durante il fine settimana....disarmante il comunicato:
Il G8 chiede che la produzione di petrolio aumenti.
Ricordo che la produzione è ferma dal 2005 a 85 milioni di barili per giorno. L'aumento della produzione in tempi brevi è difficilissimo. L'unica nazione che potrebbe farlo è l'Arabia. Tuttavia l'Opec ha affermato recentemente che una revisione della produzione sarà possibile solo a settembre.

Il G8 ha poi rilanciato piani per risparmiare petrolio e investimenti per nuovi progetti sull'energia (vedi il nucleare - però la germania non è daccordo).

Il pil occidentale dei prossimi anni potrebbe essere spinto all'insù, per la gioia di Bernanke e Trichet...proprio dagli enormi investimenti che potrebbero essere necessari (a spese della comunità) per creare delel centrali nucleari.

e l'Italia....beh da noi la situazione è ridicola...dopo le insurrezioni popolari per la TAV o le discariche, o i termovalorizzatori...mi piacerebbe vedere dove sarà possibile costruire quella decina di centrali atomiche necessarie per la sopravvivenza.
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3 commenti:

Anonimo ha detto...

lo sapevi che l'italia è produttore di petrolio?
lo sapevi che produciamo 1/4 di quello che importiamo ?
lo sapevi che invece di tenerlo x il mercato interno ...LO VENDIAMO ALLA TURCHIA ???
PAG 31 IL MONDO DEL 6GIUGNO !!
UNO SCANDALO QUESTO è FURTO AL POPOLO ITALIANO

Anonimo ha detto...

trovo molto interessante quanto dichaiarato riguardo al prezzo del petrolio:

ESCLUSIVO: L'INTERVISTA INTEGRALE AL PRESIDENTE IRANIANO AHMADINEJAD

Il prezzo del petrolio ha raggiunto quotazioni inimmaginabili. L’Iran che è il secondo produttore sta guadagnando cifre enormi. Lei ha dichiarato che è ancora troppo basso. Dobbiamo aspettarci ulteriori aumenti?

Penso che dobbiamo dividere il discorso in due parti. Se vogliamo valutare il prezzo del petrolio in base al suo valore reale e in confronto con gli altri prodotti; gli introiti di alcuni paesi europei dall’importazione del petrolio è maggiore degli introiti dei paesi produttori. Abbiamo avuto il deprezzamento del dollaro e abbiamo avuto 28 inflazioni dal 1980 ad oggi, non siamo ancora ai prezzi del 1980. Ecco cosa volevo dire. Passiamo alla seconda parte: Noi pensiamo che il prezzo attuale del petrolio è fittizio. Ho spiegato questo al vertice della FAO. Fate attenzione: la crescita della produzione è più alta della crescita della domanda, allora perché i prezzi ancora salgono? c’è qualche fattore? Qual è il fattore che influisce sui meccanismi del mercato? Noi crediamo che è una volontà politica e economica. Ci sono delle potenze che seguono precisi scopi: in tanto le loro compagnie petrolifere hanno guadagni altissimi che giustificano le loro investimenti pesanti al polo nord. Quindi creano delle condizioni a vendere i loro prodotti ai prezzi molto alto. Ho sentito che un responsabile americano diceva che era arrivato il momento di tagliare i sussidi all’agricoltura americana. Noi siamo contrari a questa gestione economica del mondo. Noi chiediamo i prezzi equi per il petrolio, per i prodotti agricoli e per i prodotti industriali. Cosicché ogni nazione abbia il suo giusto guadagno e giusto profitto. Cosicché le volontà politiche e disegni politici non guastino il sistema giusto, il successo del popolo iraniano è completo quando tutti i popoli hanno successo. Che siano tutti in benessere, insieme in progresso, insieme in tranquillità. È possibile che un paese vuole garantire il benessere di una parte dei propri cittadini allo scapito dei cittadini degli altri paese? Questo non è compatibile con la nostra cultura. Le relazioni economiche devono essere eque. Non siamo contenti della situazione attuale del prezzo del petrolio, a parte alcuni pochi che detengono i capitali, gli altri non saranno beneficiari. Dobbiamo valutare il prezzo confrontandolo con i prezzi per gli altri beni. E quindi bisogna regolarlo, per non fare ingiustizia a nessuno. Ma ho sentito che alcune di queste potenze hanno deciso di far arrivare il prezzo del petrolio a 200 dollari. Noi siamo contrari a questo modo fittizio di valutazione del petrolio. Crediamo che questo è a sfavore di tutta l’umanità. Vediamo anche gli effetti: un disordine nel sistema economico mondiale. Abbiamo delle proposte per un sistema equo che proporremo. Perché bisogna arrivare ad un regime equo delle relazioni economiche. Solo così possiamo evitare le altre guerre.

http://www.iran.splinder.com/

ML ha detto...

bellissima intervista....da condividere pienamente..

Via i sussidi all'agricoltura e pesca in Europa, ma via i sussidi all'energia in Asia.

Questa è l'epoca della resa dei conti...un altro mondo ci attende...ma prima....occhio a non finire bruciati nel falò delle vanità occidentali...