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LA BRAVA GIORNALISTA - ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA CON IL TRUCCO.


Qual'e il compito del giornalista? Come si distingue un bravo giornalista da uno mediocre o addirittura da un cattivo giornalista?
E' mia personale opinione che il bravo giornalista è colui il quale non è servo del potere. E' colui il quale è proteso alla verità e la persegue a qualunque costo. Il bravo giornalista deve servire la cosa pubblica, deve essere al servizio del cittadino.
Tutti gli altri non sono ne bravi...ne, forse, giornalisti....
Anzi rischiano di opacizzare le notizie, a volte si spingono a raccontare delle falsità passandole per vere. Sono addirittura nocivi per la comunità.
Io non voglio giudicare nessuno, ma voglio solo porre la vostra attenzione sull'articolo scritto da ROBERTA SCAGLIARINI sul Corriere della Sera (inserto economia) intitolato "La terza sponda di MPS. Dopo Axa il Santander".

Qui di seguito riporto i tratti rilevanti dell'articolo e fra parentesi le mie opinioni sul contenuto dell'articolo:

-L'articolo parte elogiando la capacità di Mussari di sprovincializzare MPS grazie all'operazione Antonveneta. "nessuno poteva immaginare che Mussari ci sarebbe riuscito in così poco tempo", dice la Scagliarini.
E prosegue: Mussari sta per varare una nuova MPS, una banca finalmente italiana e non più regionale con il corollario di partner internazionali di primo livello.
L'articolo pone, poi, l'accento sull'investimento di AXA in MPS.
Si lancia in un accorata descrizione di quello che potrebbe essere un futuro accordo con Santander. Addirittura preannuncia una partnership nel campo del credito al consumo.

(io aggiungo che dopo aver munto MPS con 9 miliardi, può anche darsi che il Santander possa fare una piccola partnership investendo qualche briciola, magari 30 o 40 milioni, e perchè no, quando il titolo sarà giunto sui minimi, potrà anche investire qualche altra milionata in azioni MPS. Ricordo che se tutto andasse a buon fine con un aumento di capitale a 2 euro, alla fine MPS capitalizzerebbe 10 miliardi e avrebbe 3000 filiali, quindi ogni filiale varrebbe 3 milioni (ben diverso dai 9 pagati a Santander. E comunque, se anche l'aumento avvenisse a 2,5 euro la capitalizzazione sarebbe di 12 e il costo per sportello di soli 4 milioni. Una bella differenza no? Certo che a quel punto Santander potrebbe entrare....ma intanto MPS e la Fondazione sarebbero stati messi in ginocchio così come migliaia di piccoli azionisti.)

E la "bravissima" Scagliarini riparte nel suo elogio a Mussari
(Naturalmente la foto che il Corriere dela sera è una foto di Muussari in attegiamento da modello di sfilata)
affermando che l'alleanza con Axa spalanca le porte al mercato retail francese e apre i canali sui mercati dei paesi emergenti dove da sola MPS non avrebbe potuto andare .
(Ma quale mercato retail francese? e poi, cara Scagliarini perchè da sola MPS non poteva andarci in quei paesi?)

Ma la Scagliarini non molla....dice che sono in tanti che vogliono fare affari con MPS.
(forse perchè si sono accorti che è facile fregare Mussari o perchè si rendono conto che è con l'acqua alla gola e deve vendere i gioielli di famiglia a prezzi da saldo) Menziona Lehman per la vendita dei non performing loans (ma si tratta solo di comprare un asset a un prezzo basso, cara Scagliarini, non per fare affari duraturi con MPS)
Poi menziona Goldman Sachs che vorrebbe comprare l'Asset Management (anche qui cara Scagliarini, l'affare non lo farà MPS ma eventualmente la Goldman che approfitterà del momento per pagare molto poco ciò che MPS è obbligato a vendere)
Proseguendo, la Scagliarini veementemente afferma "che Mussari sta sdoganando rapidamente MPS dalle vecchie etichette di banca rossa e dall'influenza dei cosidetti poteri forti nostrani.
(Incredibile..... solo per un 4% di AXA tutto questo panegirico...ma ben si sa che l'operazione MPS Antonveneta è un'operazione politica e che la regia è dei DS. e che sono proprio i poteri forti nostrani che guidano tale operazione, da Montezemolo a Caltagirone, da Casini a Bazoli e da Geronzi a Veltroni....)

E la nostra Scagliarini esclama....che Mussari sta preparando un piano industriale tale da incontrare il favore degli addetti al lavoro più scettici!
(francamente siamo ammirati per la capacità di aver visionato in anteprima il piano industriale da parte della nostra brava giornalista e di aver capito che gli analisti rimarranno a bocca aperta. Io personalmente ho parlato con alcuni di essi che stanno attendendo il piano prima di abbassare il giudizio sul titolo MPS, a giorni vedremo chi ha ragione, se la brava giornalista o il blog di mercato libero)

E la sempre eccellente Scagliarini afferma che Mussari calerà l'asso del sostegno della Fondazione.
(ma Scagliarini...ti sei documentata su come sia arrivato Mancini, il capo della Fondazione, a quel posto. Non ti sei resa conto che Mussari ha il controllo della fondazione stessa?)

E la Scagliarini propone temi da fantascienza...sostiene che l'aumento di capitale sarà una passeggiata, che Zalesky potrebbe raddoppiare la sua quota dal 2% al 4%, anche Caltagirone e perchè non l'Unipol.

(Ma Scagliarini, forse non ti sei resa conto...ma Zalesky ha seri problemi di liquidità e sta dismettendo assets, bazoli non ha più l'appoggio di Prodi e infine L'Unipol e MPS hanno rapporti oramai da Polo Nord)

Il massimo però arriva poco dopo, quando la Scagliarini tira in ballo (ma senza fare nomi) gli analisti. Analisti che, afferma la Scagliarini, dicono che c'è convenienza a sottoscrivere perchè l'aumento di capitale sarà fatto con un notevole sconto dai massimi di borsa del 2007 e quindi gli azionisti avranno convenienza a mediare.

(cara Scagliarini...direi che sei brava con le parole, ma non riesci nel tuo intento di convincere il popolo bue. Lo sconto dai massimi del 2007.....ma se il mondo finanziario da allora è cambiato....lo sconto, cara giornalista verrà fatto dai prezzi di oggi, non dai massimi del 2007, ma questo non volevi dirlo, vero? e cara scagliarini...perchè non parli dell'effetto diluitivo sugli utili di un tale aumento di capitale).
E cara Scagliarini...nessun cenno al reddito operativo della banca Antonveneta (nagativo per 24 milioni nel 2007) dopo che si aspettavano 400 milioni e dopo che Mussari a novembre aveva detto di voler fare 700 milioni di utili con Antonveneta.
Nessun cenno ai troppo bassi costi d'integrazione che Mussari ha confermato e - che tutti gli analisti hanno segnalato.
Nessun cenno a tutti quei clienti che nel corso del 2007 e inizio 2008 hanno abbandonato l'Antonveneta.


Invece la cara Scagliarini attacca l'associazione dei piccoli azionisti definendola un'associazione politica e che nulla a che fare con il mondo pulito e in crescita della finanza di Mussari.

Credo, cari lettori di aver commentato abbastanza.
-Chiedo alla Scagliarini uno scambio di opinioni con me sull'argomento, da pubblicare sul blog (inviterò personalmente qualche analista finanziario di qualche grossa casa d'affari che la può aiutare a capire di cosa si sta parlando)
- Chiedo a voi lettori di essere giudici, nel futuro, su questo articolo della Scagliarini per capire se la nostra Roberta è una grande giornalista o forse faccia parte dell'altra schiera.
-Infine, cari lettori, non vi sembra strano un articolo di questo genere proprio due giorni dopo che a Siena si è tenuto un dibattito sul futuro di MPS organizzato dalle liste civiche, ovvero dall'opposizione. Ricordo che a siena il sindaco è Cenni, DS, e molto legato a Mussari.

Ve lo ripeto, ogni girono che passa Mussari è sempre più nell'angolo e farà di tutto per difendersi. Ma lui non ha la stoffa di Matteo Arpe quando era in Capitalia, lui si che sapeva come muoversi.
Mussari invece non gode certamente la stima della comunità finanziaria estera, tranne quando deve vendere qualcosa...ecco che le api accorrono sul miele...
La fondazione è in pericolo e con essa l'intera città!
Non crediamo che l'investimento della Fondazione in MPS sarà pari all'80% del suo patrimonio, le mie stime mi fanno pensare ad an importo compreso fra l'85% E IL 90%.
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3 commenti:

MarioMP ha detto...

Per capire quanto è "brava" questa "giornalista" basterebbe vedere cosa scrive delle "prodezze" del Gruppo RIVA sul Corriere della Sera(Riva è il proprietario dell'ILVA di Taranto: l'impianto produttivo - a detta delle più autorevoli fonti scientifiche - più inquinante del mondo)! ...Magnificandone gli utili e tralasciando le accuse per i crimini ambientali perpetrati nella città di Taranto.

Anonimo ha detto...

E che dire dell'articolo relativo al padre dei derivati nonchè "macinatore di utili" (utili ovviamente rigirati su compensi da fantascienza per sè e per i propri complici in UBM)? Probabilmente la signorina si è confusa: credo che da grande volesse fare lo strillone o la giornalaia; e invece si ritrova a fare la giornalista.
Con tutte le marchette che pubblicano, i giornali dovrebbero essere puniti per incitamento alla prostituzione...dei propri giornalisti!

zaratustra ha detto...

In effetti di giornalisti autonomi e indipendenti ce ne sono pochissimi. Alcuni difettano di capacita' di analisi finanziaria e quindi si fanno influenzare dai dati forniti dai manager amministratori delegati e presidenti delle banche, altri sono invece influenzati da altri fattori economici che possono andare dall'assunzione di un figlio o nipote o fratello, al viaggio in prima classe ai regali di fine anno costosissimi ecc ecc.
il problema è che qualcuno per un piatto di lenticchie crea dei danni allucinanti.