BANCHE E MONETE
In Europa nacquero le prime banche. I primi banchieri erano ricchi mercanti che videro nell’offerta di servizi legati alla custodia ed al trasporto dei preziosi una fonte di guadagno.
Per evitare di trasportare preziosi per centinaia di chilometri e con il rischio di essere derubati, alcuni mercanti usufruirono dei servizi bancari.
Prima di partire per il viaggio depositavano una somma d’oro in una banca e ne ricevevano in cambio una banconota che impegnava una banca amica, con sede nella città di destinazione, a restituire una stessa quantità d’oro.
Ovviamente le banche trattenevano una quantità d’oro per il costo del servizio.
Le banconote presto cominciarono a circolare e ad acquisire vita propria. Infatti accadeva che le banconote passassero di mano in mano senza mai venire effettivamente incassate..
Antenate delle cambiali esse venivano in tutto per tutto considerate denaro perché recavano impresse il marchio della banca che era sinonimo di garanzia.
I banchieri non appena capirono il meccanismo cominciarono pensare di utilizzare l’oroche avevano nelle loro casse poichè era molto improbabile che tutti i loro clienti venissero a reclamare l’oro nello stesso momento.
Le banche cominciarono così a stampare altre banconote e questo procedimento permise di creare ricchezza dal nulla, proprio come fino ad allora aveva fatto solo lo stato.
Evidentemente la stampa delle monete non poteva essere fatta all’infinito. Altrimenti la banca sarebbe risultata inaffidabile e di colpo tutti si sarebbero affrettati a ritirare l’oro dalla banca (che doveva corrispondere al valore espresso sulla banconota).
Le banche private, così come i governi, avevano cominciato a creare ricchezza dal nulla, a danno di coloro che producevano .
l'ARTICOLO PROSEGUE CON BANCHE CENTRALI E MONETA
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