19 OTTOBRE FRA CABALA E RICORSI STORICI
19 ottobre 1987….
Vico ci insegnava ….Corsi e Ricorsi storici….Alle cabale non ci si dovrebbe credere, ma ai fondamenti di macroeconomia si! Quando sono marci…prima o poi il mercato se ne accorge…
Il 19 ottobre i mercati hanno segnato un brusco stop in america. Difficile che nei prossimi giorni la situazione possa precipitare come allora anche se le premesse economiche non mancano.
20 Anni fa la borsa americana scese per tutta la settimana precedente ma in Europa tutto sembrava sotto controllo.
Poi avvenne il lunedì nero (-22% a Wall Street) e il martedì toccò alle borse europee che in ritardo (come al solito) si accorsero di ciò che stava accadendo e scesero violentemente.
L’Europa viaggia su valori di borsa non elevati rispetto al passato ma i quattro pilastri che tengono in piedi queste valutazioni sono molto fragili. debito debito debito e debito!
Non ci si cura del dollarodebole, delle materie prime e costi di trasporto alle stelle. Gli analisti continuano a dire che l’inflazione è sotto controllo.
Anni fa fu la speculazione di Soros a far saltare alcune economie deboli. Oggi alcuni grossi fondi hedge stanno puntando gli occhi verso una preda molto più grossa di nome ECONOMIA OCCIDENTALE.
Nei prossimi anni i tassi di interesse potrebbero raddoppiare e l’Italia sarebbe de facto fuori dall’Europa, e incapace di ripagare il debito. Senza dimenticare la dipendenza dell’Italia dalle fonti energetiche. L’energia in Italia era è già più cara che in Europa e ora costerà sempre più.
L’Italia era un paese trasformatore. Oggi che i paesi trasformatori sono altri l’Italia ha ben poche aziende che si sono imposte nel panorama internazionale.
Leggete l’ultimo libro di Vito Tanzi. Racconta come l’Argentina è passata in pochi decenni da una delle economie più floride del mondo a un paese in bancarotta.
Oggi con la globalizzazione il processo è molto più rapido. L’Italia, già malata prima di entrare in Europa, ha sciupato l’occasione di ridurre il debito (grazie a interessi più bassi) e ora nel caso di interessi alti non potrebbe più ripagarlo!
Un consiglio ulteriore? Avere liquidità regolarmente depositata in banche al di fuori dall’Italia (con tanto di segnalazione nella dichiarazione dei redditi).
Il rischio default Italia aumenta. Oggi il costo che si paga per avere un conto all’estero, è basso e tutto si fa nella massima legalità. Domani chissà?
Oggi cercano di bloccare il libero pensiero su internet (cercando di chiudere i blog) domani potrebbero bloccare la libera circolazione di capitali.
Nel frattempo alcune notizie dai mercati…
Il premio dei credit default swaps è volato a 335 centesimi, da 262 di 5 giorni prima
(indica che il rischio di fallimenti è aumentato)
Il rendimento dei Tbills (BOT) americani è sceso a 3,35% ben 1,5% in meno dei tasso fed (segno di fly to quality).
Commercial paper e strutturati non trovano prezzo.
Il fondo salva debiti potrebbe salvare, forse, la sola Citigroup.
Dimenticavo, Warren Buffet, fa cassa e vende tutte le azioni petrolifere di Petrochina. (incassa oltre 3 miliardi di dollari…se lui fa cassa…perché non lo facciamo anche noi. Nuove opportunità nasceranno con i nuovi proprietari del mondo.
Per gli amanti del rischio…Northern Rock riprecipità sulla borsa di Londra…..
19 OTTOBRE FRA CABALA E RICORSI STORICI
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