7) Ma ora che facciamo?
Il mio lavoro si basa su delle ipotesi di partenza e delle continue verifiche.
Se il dollaro continuasse ad indebolirsi anche dopo un possibile taglio dei tassi in america, se la fiducia non ritornasse presto fra le istituzioni il mio suggerimento non si discosta dai precedenti degli ultimi tre mesi: STARE IN ATTESA ALLA FINESTRA SEDUTI SU UN PORTAFOGLIO LIQUIDO (lontani da obbligazioni strutturate, azioni, immobili).
Ritengo che ci siano elevate probabilità che la perdita di fiducia fra banche si possa estendere anche al rapporto singolo investitore - banca, che la crisi finanziaria possa contagiare l’economia reale.
Che il processo di riaggiustamento termini con la CAPITULATION dei mercati e con l’intervento di capitali veri che si sostituiranno definitivamente al debito.
D’altro canto…se le banche non si fidano tra loro…perché noi dovremmo fidarci delle banche?
L’ultimo dato di venerdi sull’occupazione americana conferma che la crisi è in atto. I mercati non hanno bisogno di un taglio dei tassi, ma probabilmente di piu’ tagli dei tassi. Ma se questo è lo scenario in america cosa accadrà in Europa?
La solita storia….
In america nel 2001 il signor Greenspan tagliò i tassi, il dollaro si svalutò e le borse americane non persero piu’ di tanto. In Europa invece il Dax crollò da 8000 a 2000 e l’indice italiano passò da 50.000 a 22.000!
Questa volta non sarà forse cosi drammatico. Tuttavia quel pupazzetto in mano agli americani (la BCE) non potrà abbassare i tassi anche in Europa. Se facesse cosi’ sarebbe la fine del sistema.
Infatti, il sistema per reggere ha bisogno di compensazioni.
Tassi piu’ bassi in america e dollaro piu’ debole permetteranno agli americani di salvare la loro economia, e salvando la loro, salveranno anche la nostra (anche se le nostre borse scenderanno molto di piu’ di quella americana non avendo l’effetto paracadute).
Viceversa, se anche l’Europa tagliasse i tassi le nostre borse inizialmente non scenderebbero, ma l’america non si salverebbe. Loro rischierebbero il default in poche settimane e sarebbe la fine del sistema capitalistico americano.
Quindi da investitori rimaniamo alla finestra, aspettiamo la CAPITOLAZIONE DEI MERCATI, verosimilmente non in settimana (dove anzi, in caso di taglio dei tassi i mercati potrebbero reagire positivamente) ma in autunno.
Se poi le cose migliorassero improvvisamente faremo sempre a tempo a cambiare le nostre ipotesi di base. Ma per questo c'è tempo.
7) Ma ora che facciamo?
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