6) Caduta di un impero o globalizzazione?
Naturalmente gli Stati uniti non sono l’Argentina. La bancarotta americana costerebbe al mondo intero molto in tema di crescita e occupazione.
L’Argentina fu dapprima sorretta da finanziamenti da parte di grandi banche, quando ci si accorse che non la si poteva salvare si decise di distribuire il rischio Argentina nelle mani di tanti (invece che in poche banche finanziatrici) e per mesi si offrirono obbligazioni argentine a investitori di tutto il mondo.
Una volta che il rischio fu polverizzato si dichiarò l’insolvenza.
Ricordo che stessa cosa fecero le banche italiane nel caso di Cirio o di Parmalat.
A ben vedere i titoli del debito americano hanno già innondato il mondo, quindi una polverizzazione del rischio è già stata compiuta.
Tuttavia il peso economico e soprattutto di armi, degli Stati Uniti è molto piu’ alto di quello dell’Argentina.
Prima di decretare il fallimento degli USA l’economia mondiale dovrebbe ridurre la dipendenza dai consumatori americani. Solo quando il costo sarà inferiore ai benefici l’impero americano potrebbe implodere per lasciar spazio al nuovo imperialismo Cinese. Ma gli americani ben lo sanno, e quando, negli anni scorsi si accorsero di questo rischio decisero di fare una scelta. Meglio la globalizzazione o la fine di un impero?
Scelsero la globalizzazione. Questa strada ha creato tanti e tali intrecci economici che permettono agli Stati Uniti di continuare nella loro strada ricattando i gli altri paesi.
Anche l’Italia segue la stessa sorte. Entrando a far parte dell’Europa e ancorandosi all’Euro ha aperto le frontiere, ha aumentato gli intrecci commerciali, se l’area Italia andrà male, difficilmente il sistema la caccerà dall’Europa. Mal che vada l’Italia venderà i suoi gioielli. Nel frattempo il legame economico con l’Europa e il resto del mondo sarà cosi forte da sostenere una teoria economica dei vasi comunicanti.
Negli Usa è uguale. La situazione è difficile? Bene basta svalutare la divisa, i debiti automaticamente diminuiranno, qualche investitore ricco di liquidità comprerà dei gioielli americani (pezzi di industria o di finanza, o di mercati) e la globalizzazione avrà raggiunto uno dei suoi scopi. Evitare il crollo dell’impero.
Nel mondo, negli ultimi anni, i paesi ex emergenti, hanno bilanci solidi, sono ricchi di liquidità e hanno creato decine di Fondi governativi.
Questi fondi nei prossimi anni continueranno a comprare pezzi di Europa e di Stati uniti. L’intreccio a quel punto sarà completato e saremo nel vero mondo globale.
6) Caduta di un impero o globalizzazione?
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