PAGHIAMOCI LE VACANZE CON LA BANCA POPOLARE DI VICENZA
POPOLARE
VICENZA VA IN BORSA? PROBABILMENTE SI !!! LA BORSA ITALIANA SI
ESPRIMERA' LUNEDI E NEL CASO...DAL 3 MAGGIO SARA' QUOTATA IN BORSA CON
UNA CAPITALIZZAZIONE DI POCO SUPERIORE A 1,5 MILIARDI, OVVERO PIU' DI
QUELLO CHE CAPITALIZZAVA MONTEPASCHI UN MESE FA...
SIETE PRONTI A UN PO' DI TRADING SUL TITOLO DELL'ANNO...(IN TUTTI I SENSI E COMUNQUE VADANO LE QUOTAZIONI).....
NOI DI WMO SI!!!
PER INFO E ISCRIZIONE scrivi a mercatiliberi@gmail.com
dal sole 24 ore del 1 maggio....
SIETE PRONTI A UN PO' DI TRADING SUL TITOLO DELL'ANNO...(IN TUTTI I SENSI E COMUNQUE VADANO LE QUOTAZIONI).....
NOI DI WMO SI!!!
ANCHE TU PUOI PARTECIPARE AL NOSTRO SERVIZIO DI ADVISORY SU POPOLARE VICENZA A SOLI 99 EURO (E SOLO SE I TRADES CONSIGLIATI AVRANNO RISULTATO POSITIVO)
i
primi 260 sono entrati nel gruppo gratuitamente ma si sono mossi in
largo anticipo iscrivendosi nelle scorse settimane (come reclamizzato
sul blog) ma ora chi vuole aggregasi paga lo scotto di chi si muove per
ultimo...
Il
pagamento dei 99 euro sara' soggetto alla autorizzazione da parte di
BORSA ITALIANA alla quotazione. Con i 99 euro puoi accedere
gratuitamente anche al gruppo su VENETO BANCA.
I 99 EURO VERRANNO PAGATI SOLO SE I TRADE CONSIGLIATI AVRANNO RISULTATO POSITIVO .
PAGHIAMOCI LE VACANZE ESTIVE CON LA POPOLARE DI VICENZAPER INFO E ISCRIZIONE scrivi a mercatiliberi@gmail.com
dal sole 24 ore del 1 maggio....
Piazzetta Cuccia si prenota un posto nella Popolare di Vicenza. Non
che abbia dovuto sgomitare, visto l’aumento andato quasi deserto, ma
secondo quanto rivelato ieri dall’Ansa, Mediobanca avrebbe prenotato il
5% del miliardo e mezzo oggetto del collocamento che si è chiuso
venerdì.
L’istituto guidato da Alberto Nagel insieme a JpMorgan, Deutsche
Bank, UniCredit e Bnp Paribas figurava tra i collocatori. Dopo aver
manifestato, tra i pochi, l’intenzione di non contribuire al fondo
Atlante, come concordato con il Governo ha optato per un ingresso
diretto nel capitale: con il suo 5%, nei fatti, Mediobanca sarà secondo
azionista della Popolare vicentina proprio alle spalle di Atlante,
destinato ad avere circa il 90%. Il condizionale è però d’obbligo: se la
Popolare di Vicenza non dovesse approdare a Piazza Affari, l’effettiva
sottoscrizione delle azioni da parte di Mediobanca e di tutti gli altri
investitori privati non si concretizzerebbe. Ecco perché è cruciale la
decisione di quotare o meno la banca che lunedì sarà presa da Consob e
Borsa Italiana: perché da questa scelta dipendono i connotati finali
dell’intera operazione. Formalmente per quotarsi è necessario avere un
flottante pari ad almeno il 25% del capitale, ma il maxi-pacchetto di
Atlante, che è un organismo d’investimento collettivo del risparmio,
potrebbe essere equiparato ad azionariato diffuso e quindi spianare la
strada verso il listino.
Oltre a Mediobanca, una decina di altri investitori istituzionali ha
sottoscritto l’aumento. Si tratterebbe di fondi italiani ed esteri che
insieme deterrebbero una quota vicina all’1%. Considerati gli
investitori istituzionali già presenti nell’azionariato - pur con quote
marginali - il numero complessivo sale a 24. Dal mondo dei risparmiatori
privati, invece, su un totale di 120 mila azionisti, circa 6 mila di
questi hanno sottoscritto l’operazione. In totale, come anticipato ieri
da Il Sole 24 Ore, l’importo collocato toccherebbe i 120 milioni, e
risulterebbe quindi pari a circa l’8 per cento.
Domani, si diceva, è atteso il verdetto di Borsa e Consob. E si
tratta di un verdetto determinante sulle sorti dell’operazione: se alla
Popolare di Vicenza non fosse consentito di accedere al listino, le
conseguenze sarebbero tangibili. La prima riguarda i risparmiatori e gli
investitori istituzionali: se la banca restasse esclusa dalla Borsa,
l’offerta di azioni al pubblico decadrebbe. Insomma: sia i 6mila
risparmiatori che hanno sottoscritto l’aumento di capitale, sia gli
investitori istituzionali, non potrebbero più ottenere le azioni. La
mancanza di quotazione farebbe infatti saltare l’intera Offerta globale,
lasciando l’intero capitale in collocamento ad Atlante. Il motivo -
spiegano fonti vicine all’operazione - è legato al fatto che il
prospetto è costruito sul presupposto della quotazione. La seconda
conseguenza negativa riguarderebbe invece i 120mila risparmiatori che
hanno già le azioni, ipersvalutate, della banca: senza Borsa, per loro
si chiuderebbe la possibilità di rivenderle o di vederle eventualmente
rivalutate un po’.
PAGHIAMOCI LE VACANZE CON LA BANCA POPOLARE DI VICENZA
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento