IRAN ..ACCORDO FATTO..DA SETTIMANA PROSSIMA RIMBALZO DEL PETROLIO
questo non vuol dire che il prezzo non possa arrivare ai 20 dollari annunciati al mondo intero da analisti di fama mondiale....
personalmente entreare a far un giretto sull'oil solo se in settimana assisteremo a una caduta improvvisa e profonda...magari in occasione del PIL cinese martedi notte ..(immaginatevi un pil al 4%...ci sarebbe da ridere....il solito dato pilotato).
INTANTO...
Il calo del prezzo del petrolio e la revoca delle sanzioni all'Iran per l'accordo sul nucleare fanno sprofondare le Borse del Golfo Persico. L'indice Tasi della Borsa di Riad crolla del 7% e scivola ai minimi dal marzo 2011, quello di Dubai perde il 5,2%, la peggior performance degli ultimi 5 mesi, mentre Abu Dhabi entra ufficialmente in una fase ribassista (con l’indice in calo del 21% dal picco toccato lo scorso luglio) . Male anche il Qatar (-6,2%) e il Kuwait (-3,2%).
Il motivo di questi ribassi a catena è semplice: la fine delle sanzioni consente all’Iran di aumentare rapidamente le proprie esportazioni di greggio in un mercato mondiale già alle prese con un eccesso di offerta. Teheran ospita circa il 10% delle riserve globali di petrolio e ha già annunciato di essere in grado di aumentare la produzione di greggio - oggi scesa a 2,7 milioni di barili al giorno dai 3,6 mbg del 2011, prima delle sanzioni, e 4 mbg nel 2008 - di 500mila bg nel giro di poche settimane e di altrettanto in sei mesi. Questo ovviamente rischia di spingere ulteriormente al ribasso i prezzi del petrolio, già scesi ai minimi da 12 anni sotto i 30 dollari e di mettere in ulteriore difficoltà le economie del Golfo, che sono greggio-dipendenti. «Il petrolio iraniano sarà sul mercato già oggi o lunedì» afferma alla Bloomberg Nayal Khan, a capo della società d’investimento Saudi Fransi Capital. Una minaccia immediata per l’economia saudita e dei loro alleati sunniti, già ai ferri corti con Teheran dopo l’esecuzione dell’imam sciita iraniano Nimr al-Nimr il 2 gennaio scorso e il successivo assalto della folla inferocita all’ambasciata saudita di Teheran.
Reazione opposta della Borsa di Teheran, che oggi guadagna l’1% dopo
il +2% di sabato e tocca i massimi dallo scorso agosto. Il presidente
Rohani ha detto che il governo intende attrarre 30 miliardi di dollari
nei prossimi 5 anni. «Ci aspettiamo - dice Rami Rabii, capo della
società d’investimenti iraniana Turquoise Partners - che l’economia
iraniana cresca a un ritmo annuo del 6-8% nei prossimi anni». Se i
sauditi soffrono, insomma, gli iraniani sorridono dopo aver fatto grossi
sacrifici nei lunghi anni dell’embargo occidentale.
INTANTO...
Il calo del prezzo del petrolio e la revoca delle sanzioni all'Iran per l'accordo sul nucleare fanno sprofondare le Borse del Golfo Persico. L'indice Tasi della Borsa di Riad crolla del 7% e scivola ai minimi dal marzo 2011, quello di Dubai perde il 5,2%, la peggior performance degli ultimi 5 mesi, mentre Abu Dhabi entra ufficialmente in una fase ribassista (con l’indice in calo del 21% dal picco toccato lo scorso luglio) . Male anche il Qatar (-6,2%) e il Kuwait (-3,2%).
Il motivo di questi ribassi a catena è semplice: la fine delle sanzioni consente all’Iran di aumentare rapidamente le proprie esportazioni di greggio in un mercato mondiale già alle prese con un eccesso di offerta. Teheran ospita circa il 10% delle riserve globali di petrolio e ha già annunciato di essere in grado di aumentare la produzione di greggio - oggi scesa a 2,7 milioni di barili al giorno dai 3,6 mbg del 2011, prima delle sanzioni, e 4 mbg nel 2008 - di 500mila bg nel giro di poche settimane e di altrettanto in sei mesi. Questo ovviamente rischia di spingere ulteriormente al ribasso i prezzi del petrolio, già scesi ai minimi da 12 anni sotto i 30 dollari e di mettere in ulteriore difficoltà le economie del Golfo, che sono greggio-dipendenti. «Il petrolio iraniano sarà sul mercato già oggi o lunedì» afferma alla Bloomberg Nayal Khan, a capo della società d’investimento Saudi Fransi Capital. Una minaccia immediata per l’economia saudita e dei loro alleati sunniti, già ai ferri corti con Teheran dopo l’esecuzione dell’imam sciita iraniano Nimr al-Nimr il 2 gennaio scorso e il successivo assalto della folla inferocita all’ambasciata saudita di Teheran.
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pare che anche AIRBUS SIA CONTENTO...
IRAN ..ACCORDO FATTO..DA SETTIMANA PROSSIMA RIMBALZO DEL PETROLIO
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19 commenti:
Nn ho capito? Nn dovrebbe essere il contrario? Grazie e buona domenica a tt
E quindi rimbalzano anche le borse.
Credo che il rimbalzo parta da piu basso. L eccesso di produzione sara' amplificata dal petrolio iraniano. Solo dopo l opec capira' di dover ridurre la propria produzione. Anche per un rimbalzo tecnico,la notizia di ieri é la meno indicata per far rimbalzare il petrolio. Vedo un bottom a 27-28
Ok l'accordo con l'Iran é stato giá scontato dal mercato. Ma se lunedì notte esce il dato sul pil cinese sotto le attese non pensi che il petrolio possa andare ancora più giù? Ti ringrazio in anticipo per la risposta.
Enrico
POTREMMO ASSISTERE AL SELL ON NEWS ALL'INCONTRARIO....chi è al ribasso stia attento..
Allora vendo tt lo short sul brent...grazie paolo. Sn short da 33$
È vero che ormai può capitre il contrario di ciò che dovrebbe fondamentalmente succedere ma con l'arrivo nel mercato del petrolio iraniano l'offerta può solo salire. Venerdi il WTI ha superato in quotazione il brent che ha miglior qualità e maggiori costi di estrazione,nmolto strano questo sorpasso
A modi riunione Bce :)?
penso che pochi ci capiscano qualcosa; anche molti gestori fanno buchi clamorosi
i veri vincitori sono:
1) grandi esperti (anche un poco fortunati)
2) i somari che hanno tenuto sempre i BTP e ancora meglio quando li hanno acquistati a prezzi stracciati
Questo per il passato.
In futuro (2-3 anni) vinceranno quelli che compreranno a prezzi stracciati e venderanno a prezzi rialzati, ricomprando a prezzi stracciati
Giovanni
Ma che minchia sparate..
vedete cosa succede oggi.
Tadawul All Share 5.421,69 5.834,91 5.421,69 -416,44 -7,13% 09:55:00
Gia, probabile il rimbalzo... ora che la news è ufficiale.
MC
paolo, visto che le borse medio-orientali il venerdi sono chiuse é possibile che il -7,13 di oggi abbia scontato quello che le borse occidentali hanno scontato venerdi?
Enrico
ciao a tutti come promesso. ragazzi non so che dire, avevo sul simulatore l agoritmo colorato di verde speranza, e dico che al 90% ha sempre centrato gli obbiettivi. chiaramente c'è una speculazione mostruosa in giro e tutto ciò non giova certo alla tranquillità dei mercati. comunque nonostante questo scrollone continua ad indicarmi luce verde, la mia max esposizione sono 3 fib, ma non escludo in questo caso di arrivare a 5 fib. e se lo dico un motivo ci sarà, quindi se durante i prox tre giorni non assisteremo ad una ripartenza non escludo di andare a pieno carico.
stasera guardo un altro mercato e se ho notizie vi comunico pure quello.
stamani messa, oggi correre sul mare...e stasera si va in un pub on amici...ma soprattutto...amiche..
p.s: ho notato che molti usano il mio nome spacciandosi x il sottoscritto. è scorretto in questo modo!
Luca
Luca..non è che per caso la luce verde sia la spia della benzina ??
anonimo delle 9.30 il wti è di qualità migliore rispetto al brent, l'anomalia è che da 4 anni il brent valga più del wti a causa della sindrome di Cushing.
sergio
Per Luca.
La data dell'11 gennaio che fissavi come change of trend era solo un set up settimanale che poteva chiamare un rimbalzo e non un inversione di tendenza.
Il rimbalzo è avvenuto fino al 13 pomeriggio intraday.
La dinamica evolutiva prevede (almeno probabilisticamente) lettera in coincidenza della chiusura del ciclo mensile con set up il 25.01 e 29. 01 più probabile il 29. 01
È da tale data che può formarsi un minimo importante e partire il nuovo ciclo trimestrale con target prezzo area 20.500 e in estensione 21420 gap down apertosi nella prima giornata di gennaio 2016.
Enrico
ma quindi quei target ambiziosi di 27000 sono morti e sepolti?
Onde stai Luca...
LUCAAAAAAAAA..dove sei....
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