STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


DA BANCA MARCHE PASSANDO PER CARIGE - LA FIDUCIA CHE NON CE' PIU'!



IL 20 SETTEMBRE ALLE 17.45 A CIVITANOVA MARCHE 4 FRA I PRINCIPALI BLOG ITALIANI DI ECONOMIA E SOCIETA' ORGANIZZANO UN CONVEGNO

PRENOTA IL TUO POSTO ENTRO IL 12 SETTEMBRE INVIANDO UNA MAIL A MERCATILIBERI@GMAIL.COM


CIVITANOVA MARCHE
 COSMOPOLITAN HOTEL
 Via Alcide De Gasperi, 2, 62012 Civitanova Marche, 

VENERDI' 20 SETTEMBRE 2013 ORE 17.45


 IL GRANDE BLUFF 
VINCITORI E VINTI
RISCHIO CALCOLATO
 MERCATO LIBERO
IL COSTO E' DI 10 EURO A PERSONA E COMPRENDE UN APERITIVO FINALE.
A SEGUIRE CHI VUOLE PUO' UNIRSI PER UNA CENA (DA ORGANIZZARE A UN COSTO APPROSSIMATIVO DI 30 EURO A PERSONA) MA DEVE INVIARE UNA MAIL INDICANDOLO 
UNA NON STOP SUL DOPO COMMISSARIAMENTO BANCA MARCHE
-QUALI  SOLUZIONI FRA FUGA O RILANCIO?
-I RISPARMI SONO AL SICURO IN UNA BANCA CON PERDITE DEVASTANTI? 
-L'IMPRESA PUO' ANCORA FARE AFFIDAMENTO SU BANCA MARCHE O SI RITROVA IN ESTREMA DIFFICOLTA'
-ANALISI DELLE PROSPETTIVE DEI PROSSIMI 6/12 MESI DELL'ECONOMIA ITALIANA, DELLA SITUAZIONE DELLE BANCHE E DELLA FISCALITA' DI IMPRESA QUALI SOLUZIONI PER IMPRESA E RISPARMIATORI
PER ISCRIVERSI ALL'EVENTO INVIARE UNA MAIL A MERCATILIBERI@GMAIL.COM
 
ottimo articolo di http://www.linkerblog.biz

Il ferro va battuto fino a che è caldo. Prima che si dimentichi tutto e nella ‘normalità’ rientri anche convivere con banche che hanno distrutto il principio della trasparenza e della buona gestione sull’altare di interessi personali, il diritto di cronaca e di critica deve appuntarsi sui fatti da non dimenticare.
ANCHE SE SI DEVE SEMPRE GUARDARE AVANTI COME UOMINI COME LAVORO E COME FAMIGLIE..E NON CREDERE PIU' ALLE ISTITUZINI CHE CI HANNO PRESO IN GIRO..E CHE SONO FALLITE..COME BANCA MARCHE CARIGE..MONTEPASCHI E L'ITALIA INTERA.
NON SONO LORO CHE CI CHIUDONO LE POERTE IN FACCIA, SIAMO NOI CHE NON VOGLIAMO PIU' SAPERNE DI LORO...FINO AL LORO ASSOLUTO ANNIENTAMENTO..SOLO I COLPEVOLI E GLI IGNORANTI DEVONO PAGARE..NON NOI PERSONE NORMALI E INTELLIGENTI!
 Se oggi siamo in presenza di situazioni anomale nel settore del credito oltre a separare erba buona dalla zizzania  sarebbe opportuno anche soffermarsi a riflettere sulla capacità e sulla buona fede dei manager bancari che hanno avuto in mano macchine così potenti e delicate e le hanno portate allo sfascio.
Le tracce della loro modesta competenza, del tradimento perpetrato nei confronti di 
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dipendenti (destinati a subire i tagli conseguenti alle crisi), di azionisti e di clienti sono assai evidenti. Prendiamo le due banche che fanno titolo sui giornale, torniamo indietro di qualche anno, non troppi, e vediamo cosa raccontavano pubblicamente agli analisti di borsa e al pubblico in genere attraverso i loro piani industriali.  Vedremo una serie di dichiarazioni contenute nei documenti pubblici e pubblicati, che rilette oggi possono solo suscitare un duro giudizio.


BANCA MARCHE – Piano industriale 2011-13 (del 27/7/2011) 

 Banca_Marche_Piano_industriale_2011_2013_A


 

 



Sapendo quello che sappiamo oggi sul metodo adottato dai vertici della banca per erogare credito, sapendo che il risultato è stato di generare crediti inesigibili e una perdita di 526 milioni nell’esercizio 2012 e altre perdite quest’anno (altri 232 milioni fino al 30/6), non possiamo evitare di porre domande sulla serietà delle affermazioni pubblicate nel luglio 2011. 

BANCA CARIGE 1 SETTEMBRE 2011

 CARIGE_1-9-11_A

 

 


 




A distanza di pochi mesi le cose sembrano diverse. Basta leggere la presentazione della semestrale che si è chiusa con una perdita di 29,4 milioni e l’impennata di incagli e sofferenze sotto la pressione dei controlli della vigilanza. Incagli raddoppiati, sofferenze salite al 7,5% del monte crediti.


 

Il costo del rischio si è rivelato lontano dalla previsione fatta nel 2011 di 0,50%: il doppio a fine anno 2012 e un’altra bella pulizia (0,66%) alla semestrale. ma forse non è ancora finita se si legge quello che scrive Repubblica oggi:
[...] Anche se al momento la Procura, sul fascicolo contro ignoti, precisa di non avere scritto alcuna ipotesi di reato. Rimangono indicate infrazioni, ma una di loro potrebbe tramutarsi nel reato di “Ostacolo dell’esercizio delle funzioni di vigilanza”. Nella relazione della Banca d’Italia, infatti, si legge: “Il governo societario ha risentito del ruolo egemonico svolto dal presidente del Cda, che, ancorché privo di deleghe operative, ne ha a lungo determinato gli indirizzi strategici e gestionali”. Inoltre: “I consiglieri, anche quando hanno espresso posizioni critiche nel corso delle riunioni dell’organo, non hanno tradotto il proprio dissenso in coerenti manifestazioni di voto”. Ancora: “Il Collegio Sindacale non ha intercettato le criticità dell’assetto di governo ed organizzativo, esprimendo al contrario giudizi postivi dello stesso”.
Sotto la lente di ingrandimento dei pm anche l’ipotesi di “Appropriazione Indebita”. C’è una pronuncia della Cassazione che dice: “Compie reato chi concede mutui o prestiti, senza controllare che le somme possano essere recuperate”. A pagina 2 gli ispettori, con riferimento al rischio creditizio di Carige, scrivono: “Sono emerse inadeguatezze del processo creditizio… con riguardo al monitoraggio del credito anomalo, sia ancora alla sottostima da parte del sistema di rating dell’effettiva rischiosità di quote consistenti del portafoglio prestiti”. Su questo versante la Procura della Repubblica, per capire se si possano ravvisare ipotesi di reato, starebbe vagliando se i rischi erano conosciuti o conoscibili dalla banca: da chi istruisce le pratiche per la concessione di prestiti, ma anche dal Cda che valuta la documentazione.
Cosa porta a pensare questa serie di indizi? Che, quantomeno nei casi venuti alla luce (MPS, CARIGE, Banca Marche, Banca Popolare Spoleto, CARIFE…) le affermazioni dei manager che guidavano queste aziende erano gravemente superficiali o addirittura artefatte, che i piani industriali fatti 2 anni fa sono carta straccia. Però gli stipendi di questi manager non sono mai stati toccati e neppure le buonuscite pagate per comprare il silenzio.
Il problema della pulizia del settore bancario passa anche per questo snodo: responsabilizzare maggiormente il vertice delle banche sugli obiettivi dichiarati, che laddove non fossero centrati o peggio fossero traditi nei confronti di azionisti e dipendenti, dovrebbe portare a conseguenze chiare sulle remunerazioni di chi non merita uno stipendio 100 volte più elevato di quello pagato al più umile dipendente.
Ora devono uscire nuovi piani industriali da parte di quasi tutte le banche. Li leggeremo con attenzione, ma anche con qualche riserva mentale.
UNICREDIT INTESA BANCO POPOLARE, MPS,...TUTTE MA PROPRIO TUTTE UGUALI...QUINDI SE NON VUI SENTIRTI CRETINO E ITALIOTA...VAI VIA DA QUESTE ISTITUZIONI E DAL SISTEMA ITALIA












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