NEL 2013 , PRIMA DELL'ARRIVO DI BERSANI, MI FACCIO UN TRUST!
Purtroppo un trust aiuta a prevenire un problema, non a curarlo. Pertanto, se purtroppo siete in una situazione difficile con i vostri creditori o in una posizione legale compromessa, attenzione, perchè il trust non serve a nulla. Per gli immobili in Italia da mettere in trust: attenzione, gli immobili sono e rimangono in Italia. Ergo, valgono sempre le regole fiscali italiane che continuano ad applicarsi anche se l'intestatario è un trust.
ARTICOLO DELL'AMICO J.B.
Prima di tutto un doveroso chiarimento: nel prosieguo non è affatto nostra intenzione analizzare gli aspetti storici e teorici del trust. Non vogliamo scrivere con un linguaggio tecnico per professionisti, ma piuttosto, vogliamo semplificare al massimo. La nostra attenzione si focalizza solo nel vedere come un Trust estero potrebbe tornare utile a quegli italiani che vogliono spostare legalmente il loro conto corrente presso una banca in territorio svizzero.
Il trust è un istituto giuridico tipico del diritto anglosassone, nato oltre 1000 anni fa. Il Trust, che in inglese significa “fiducia”, può essere tradotto in italiano come “affidamento”, un termine che ricorda proprio il sentimento che è alla base di questo rapporto giuridico. Il Trust è essenzialmente un contratto.
Nel Trust si identificano i seguenti soggetti: • Il Disponente, colui che cede dei beni al Trust come ad esempio immobili, azioni di società, conti corrente. • Il Trustee, colui che amministra i beni del Trust. • I Beneficiari, coloro che ricevono le disponibilità finanziarie del Trust. • Il Guardiano, colui (o coloro)che scelto dal Disponente è una figura di controllo sull’operato del Trustee.
L’Italia riconosce l’uso del Trust, anche con Trustee estero. In tal caso è fondamentale che il Trustee non sia residente in una cosiddetta “black list”. Ai fini italiani, l’Inghilterra non è in black list e quindi va benissimo. Pertanto, per un residente italiano è assolutamente possibile andare da un notaio e conferire in un trust inglese i propri beni, ma è fondamentale che il Trust sia discrezionale ed irrevocabile.
Che cosa significa? Una volta conferita la proprietà dei beni al trustee, il trust non può essere revocato dal disponente. La discrezionalità nella gestione dei beni spetta al Trustee. Vediamo un esempio pratico: un padre di famiglia (il Disponente) ha 1 milione di Euro depositato presso una banca italiana e siccome è un affezionato lettore di Paolo, ha compreso che a tenere il suo sudato gruzzoletto in Italia rischia molto. Si pone quindi il problema di come portare legalmente fuori dal sistema bancario italiano i suoi fondi.
Vediamo come un Trust estero potrebbe aiutarlo. La finalità che il Disponente vuole quindi ottenere con il Trust è depositare il suo milione di euro presso una banca svizzera (che può anche essere indicata assieme al gestore nell’atto di Trust) per tutelare il suo patrimonio a favore dei figli e del coniuge (i beneficiari del trust). Una volta istituito il Trust, il disponente si presenterà dal notaio italiano per redigere un atto di donazione secondo la normativa italiana di riferimento.
Difatti, sul Trust (anche se estero) il fisco italiano pretende l’applicazione delle vigenti imposte di donazione secondo il grado di parentela tra disponente e beneficiari indicati. Nell’esempio discusso i beneficiari sono il coniuge e due figli, pertanto le imposte applicabili sono 4% con una franchigia di 1M per beneficiario (utilizzabile una tantum). Essendo il valore totale dei beni 1M, ogni beneficiario utilizza la sua franchigia per 1/3 e pertanto nessuna imposta è dovuta. A titolo di esempio, se il Disponente avesse conferito 4M in trust, ogni beneficiario avrebbe utilizzato la sua franchigia per intero (quindi non sarebbe più utilizzabile per donazioni future), lasciando 1M di euro “scoperto”, sul quale si sarebbe pagata un’imposta del 4%. Credetemi: se paragonata a molti paesi europei, l’Italia è ancora oggi un paradiso fiscale in termini di imposte di successione e donazione.
Alcuni vantaggi del Trust estero
• Protezione patrimoniale – A meno che non mettete in piedi un Trust appositamente per fregare i vostri creditori o vostra moglie (la legittima permane, ricordatevelo), i beni messi in Trust sono protetti e segregati in capo al Disponente ed in capo al Trustee. (quindi anche se il Trustee fallisse i suoi creditori non potrebbero avvalersi sui beni dei trust amministrati).
• Gli investimenti sono curati dal gestore da voi scelto presso la banca da voi scelta. Logicamente, secondo le vostre disposizioni iniziali. Il Trustee controlla che il gestore rispetti il mandato iniziale ed ovviamente, il mandato può essere cambiato.
• Protezione fiscale – Dividendi, interessi e plusvalenze realizzate in capo al Trust non sono tassabili. Qualora i beni venissero distribuiti ai beneficiari, non sono soggetti ad ulteriori imposte di donazione o eredità.
• Eventuali future imposte patrimoniali non sarebbero più applicabili, in quanto i beni sono di proprietà di un Trustee per giunta estero.
• Non dovete dichiarare nulla sul quadro RW italiano e ne tanto meno utilizzare una fiduciaria italiana che agisca da sostituto d’imposta, visto che un Trust estero non è soggetto ad imposizione fiscale in Italiana. Alcuni svantaggi del Trust:
• Il problema più tipico per il cliente italiano è la percezione della perdita di proprietà sui suoi beni. Molto spesso sentiamo “Si, il Trust è interessante, ma alla fine i soldi non sono più miei”. Vero, ma perdita di proprietà non significa necessariamente perdita di controllo, anche in un Trust discrezionale. o Il Guardiano (o i guardiani) del Trust sono una figura molto importante. Infatti, sono loro che scelti dal Disponente sorvegliano l’operato del Trustee per conto del Disponente.
Se il Disponente non fosse più contento del suo Trustee, il Guardiano ha il potere di licenziarlo e di spostare il Trust con un altro Trustee, scelto dal Disponente. o Anche un Trust irrevocabile può essere chiuso. Come? Distribuendo i fondi ai beneficiari. In qualsiasi momento. Infine, permetteteci di sottolineare come in un Trust sia fondamentale la scelta del Trustee. Diffidate delle banche (anche svizzere) che offrono servizi di Trustee. Solo un Trustee indipendente (non posseduto da banche, fondi o assicurazioni) e amministrato da professionisti (commercialisti e avvocati) può dare quell’indipendenza e assoluta imparzialità che è richiesta a chi amministra i vostri beni. La nostra preferenza è per un Trustee professionista residente in Inghilterra.
Non solo, come abbiamo visto, per i vantaggi dal punto di vista fiscale e patrimoniale, ma anche per ottenere quella diversificazione estera così a cuore per chi sceglie di depositare i propri risparmi in Svizzera. Ricordatevi che l’Inghilterra è da sempre un paese democratico e dove i diritti di proprietà sono pienamente salvaguardati.
PER MAGGIORI INFO SCRIVETE A MERCATILIBERI@GMAIL.COM
NEL 2013 , PRIMA DELL'ARRIVO DI BERSANI, MI FACCIO UN TRUST!
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5 commenti:
Ma tu quando apri il tuo blog clicchi sulle pubblicità?
:-)
Ciao Paolo,
ci vediamo questo sabato a Bardolino.
Ricordami che devo chiederti chiarimenti sul Trust, se posso applicarlo ai miei beni.
A presto
Caro Doc sfondi una porta aperta ! Sono almeno 2/3 anni che propongo trust ai miei clienti (alcuni veramente spessi sia a livello immobiliare che mobiliare), qualcosa si e' fatto ma, soprattutto per le persone piu' anziane, magari proprio quelle che hanno creato la loro ricchezza dal lavoro, dalla loro attivita', magari partendo da zero, lo "spossessarsi" dei prorpi beni e passaggio assai complicato e difficle da digerire. In piu', almeno dalle mie parti, ci mettiamo anche la non conoscenza della materia da parte del notaio/commercialista di fiducia e l'impresa diventa quasi impossibile :-(
Buon tutto, PIEL67
allora per avere un trust devo pagare un notaio,pagare eventuali imposte di donazione,pagare il trustee che mi amministra i soldi,e poi i soldi non sono più miei.Non è detto che sia meglio che pagare le imposte in Italia.
Nel 2005, ho acquistato un terreno e volendo mettermi al sicuro da futuri problemi ho interpellato diversi avvocati/commercialisti. Tutti mi hanno sconsigliato il trust. Non ho idea sul perche'.... alla fine ho fatto un fondo patrimoniale da un notaio.
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