STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


MONOPOLI MONTI LI REGALA E I LOBBISTI FESTEGGIANO...MA CHI PAGA? L'ITALIOTA!

MONTI E' L'AMICO DEI POTERI FORTI E IL NEMICO DEL CITTADINO....

LEGGETEVI QUESTO ENTUSIASMANTE ARTICOLO IN RELAZIONE AGLI AEREOPORTI DI ROMA...

Venerdì sera, Mario Monti è oramai un presidente dimissionario. I membri del governo sono più impegnati a capire cosa faranno da grandi che a pensare alle ultime mosse da ministri. Eppure, in un clima da “tutti a casa”, l’esecutivo trova il tempo per dare il via libera all’aumento delle tariffe aeroportuali di Fiumicino, da 16 euro a passeggero a 26, 50. Quindi, di conseguenza, dare l’avallo all’opera infrastrutturale più grande nella storia del nostro Paese: parliamo di 12 miliardi di euro (sì, sono dodici) per raddoppiare il Leonardo da Vinci. Tradotto: chi gestisce lo scalo romano e i suoi 36 milioni e oltre di “visitatori”, troverà nelle casse almeno 360 milioni di euro l’anno, con un fine concessione fissato al 2044. Soddisfatto il ministro dello Sviluppo economico e Infrastrutture, Corrado Passera, improvvisamente convinto il collega all’Economia, Vittorio Grilli, pubblicamente dubbioso fino a poche ore prima.
Facciamo un passo indietro. La società che gestisce lo scalo capitolino, l’Adr, presenta nel 2009 all’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) e al governo un piano di sviluppo per passare da 36 milioni di passeggeri a 70, poi 100. Quindi, a cascata, maggiori posti di lavoro diretti e indiretti, un ruolo centrale come hub del Mediterraneo e la possibilità di confrontarsi alla pari con Londra eAtlanta. Così dicono. Piccolo dettaglio: l’aeroporto londinese di Heathrow ha le stesse dimensioni di quelle attuali di Fiumicino, solo che lì hanno ottimizzato i tempi di atterraggio e decollo, senza spendere cifre del genere. Ma questo, pare, conti poco “anche perché lì non vivono un conflitto di interesse marcato come da noi”, spiegano dal comitato Fuoripista, l’unico che da anni si batte contro la cementificazione del Litorale.
Interessi, parola magica. Ben mille dei 1.300 ettari coinvolti nell’operazione sono della Maccarese Spa, la più grande azienda agricola d’Italia, interamente coltivata. La proprietà è della famigliaBenetton, lesta, nel 1998, ad acquistarla dall’Iri (società dello Stato) per 93 miliardi di lire “con l’impegno di mantenere la destinazione agricola e l’unitarietà del fondo”, come recita l’accordo. A meno di un esproprio. Proviamo l’equazione: la “Maccarese Spa” è di Benetton. Gemina possiede il 95 per cento di Adr. In Gemina c’è Benetton. Cai, quindi la nuova Alitalia, sta concentrando sulla Capitale quasi tutto il suo traffico aereo nazionale e internazionale.
I Benetton, dopo Air France, il gruppo Riva (i patron dell’Ilva di Taranto) e Banca Intesa, sono i quarti azionisti di Cai con l’8 e 85 per cento. Insomma, gli “united colors” rivenderebbero allo Stato, quello che dallo Stato hanno acquistato, per poi ottenere i finanziamenti utili a realizzare un qualcosa da loro gestito. E non parliamo di pochi euro. Secondo le tabelle nazionali, i Benetton dall’esproprio potrebbero incassare almeno 200 milioni di euro (20 euro al metro quadro), ai quali vanno aggiunti i danni riconosciuti in caso di strutture già presenti.
Ciò non ha loro impedito, dieci giorni fa, di comprare pagine e pagine di quotidiani per sollecitare il governo ad approvare l’aumento delle tariffe e a fare pressione sull’esecutivo come denuncia alFatto Quotidiano Esterino Montino. Ma a ridere non è solo il gruppo trevigiano. A Roma il cemento è di casa, e uno dei protagonisti è Silvano Toti. Caso strano, quest’ultimo è anche il secondo azionista di Gemina con il 12,80. Non solo. Oltre all’aeroporto verranno realizzati palazzi, centri commerciali, varianti stradali. L’editore del Messaggero ha una quota piccola azionaria in Generali, il gruppo assicurativo ne ha una in Mediobanca. Il quotidiano capitolino è stato il giornale maggiormente attento alla vicenda. Un caso? Bene, tutta la storia era vincolata solo all’aumento delle tariffe, la conditio sine qua non posta dalle banche (in Gemina c’è anche Unicredit) per finanziare il progetto. Questo perché dal “contributo” dei passeggeri arriva il 50 per cento del totale, il resto i capitani del cemento lo otterranno dagli istituti bancari coinvolti.

SONO ANNI CHE MERCATO LIBERO LOTTA CONTRO QUESTE DISCRIMINAZIONI MONOPOLISTICHE A DANNO DEL CITTADINO INUTILMENTE!

E' UN VERO PECCATO CHE L'ITALIANO MEDIO SIA COGLIONE COGLIONE COGLIONE...E HA RAGIONE BENETTON E TUTTI I SOCI DI GEMINA A RIDERE PENSANDO ALL'AUMENTO DEL 40% DELLE TARIFFE AEREOPORTUALI PER PASSEGGERO....
E POI DICONO CHE SI FA MALE AD ANDARSENE DA QUESTO PAESE....E LA COLPA E' DI MARIO  MONTI!  

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8 commenti:

Anonimo ha detto...

purtoppo è come lottare con i mulini a vento. mi trovo quotidianamente circondato da una massa di CAPRONI. anche adesso ho provato a far capire loro di come ragiona questo governo, ma invano, infatti a molti dei miei collegjhi piace (purtroppo) mario monti e sono decisi a votarlo, sai cosa mi dicono: ieri sera ho seguito la trasmissione tot...ieri l'altro quest'altra...e hanno spiegato bene perchè <monti è l'unico che può Salvare questo paese. mi sono incazzato con loro di prima mattinata..mi sono preso dei vaffa, naturalmente glielo ho rigirati...ma per farti capire...una cosa: qui son tuti manipolati dai media, non ne posso più vorrei urlar la mia rabbia ma non serve a niente, anzi serve a farmi prendere dello scemo scemo scemo in coro. li gonfierei di botte, tutti quanti e probabilmnete è quello che farò uno di questi giorni. Luca

ML ha detto...

LOTTO CONTRO I MULINI A VENTO?

no caro luca, noi vinciamo e lasciamo i peones italioti schivi di Monti. chi se ne frega se vince lui in italia...noi abbiamo deciso di andar via, di togliere a monti ogni risorsa in modo che non possa metter le mani sopra.
noi siamo in pochi...e per fortuna...se fossimo in tanti l'italia sarebbe fuori dall'euro e noi non avremmo il tempo di mettere in salvo i risparmi. Monti ci vuole per dare del tempo a chi sta decidendo di andarsene...
Luca non fare a botte con nessuno...sono solo italioti coglioni

Anonimo ha detto...

invece dell operazione alitalia del 2008 , che è costata all italia dai 3-4 miliardi di euro . voluta dal genio berlusconi per scopi elettorali. nulla questo non si dice.
eravate tutti inferie , all estero immagino. e siete tornati giusto l anno scorso a novembre ?
per cortesia un po di verità
saluti
buon 2013

Raffaele

faniarte ha detto...

Confermando il racconto di Luca e cioè che (purtroppo)la maggioranza della gente non capisce proprio nulla.......approvo su tutta la linea la risposta di Paolo Barrai che ne è semplicemente la conseguenza più logica e pratica di una giusta AZIONE UMANA!

Anonimo ha detto...

vedi paolo siamo in 4-5 a pensarla come te. io ho conosciuto il tuo blog grazie ad un tuo lettore (lorenzo il toscano di pisa che saluto avviamente...ciao lory). e siamo davvero in pochi a pensarla esattamente come te. speriamo di farcela.comunque sono incazzato nero e di sicuro non mi ferma nessuno a questo punto. complimenti per il bellissimo blog che hai creato, spargo la voce ogni giorno.
Luca

ML ha detto...

luca..mi fa piacere contraddirti...in quanto solo con me ci sono circa 1000 amici che la pensano uguale, quasi 400 hhanno trasferito tutti i risparmi in svizzera con il nostro grupppo. Son o migliaia le persone che grazie al mio blog si sono mosse e mandano a fanculo quest'italia di merda.
fanculo questo vativano e questa politica chiesa mafia..chiedete a CALTAGIRONE.

Anonimo ha detto...

Venerdi' scorso sono andato a trovare un mio cliente di Maccarese, e fra un discorso e l'altro, mi ha comunicato che l'azienda ha ridotto la presenza di capi di quasi la meta'. Ma chissa' perche' mi sono chiesto. Oggi ho capito. Se il latte oggi rende poco, e i Benetton nno guadagnano a sufficenza, trovano sempre qualcuno che gli da'un aiutino.

anpe ha detto...

Vero, ricordo i post,e su molti argomenti,viva mercato Libero.