STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


LA VITA E' UN ATTIMO....NON FARTI MAI METTERE I PIEDI IN TESTA DA NESSUNO...TANTOMENO DA UNO STATO DITTATORE!

se vuoi vivere una vita in serenità e con i frutti del tuo lavoro, NON STARE IN ITALIA E NON TENERE I RISPARMI IN QUESTO PAESE...CHE E' GIA' MORENTE...
LE CASE ITALIANE...CONTINUANO A SCENDERE DI VALORE MENTRE A BERLINO CONTINUERANNO A SALIRE...
E NON DITE CHE NON L'AVEVAMO DETTO...
In Italia i prezzi delle case sono ancora troppo alti rispetto al reddito disponibile procapite. Lo dice il Centro studi di Confindustria, spiegando che i prezzi sono scesi, dal 2008 a inizio 2012, di oltre il 10%, ma il rapporto tra prezzi e reddito disponibile e' rimasto nettamente superiore (+9,2% nel I trimestre 2012) rispetto alla media di lungo periodo. Per tornare sui valori di lungo periodo entro il 2013 dovrebbero ancora scendere del 7% ma 'l'aggiustamento potrebbe essere piu'prolungato e piu' profondo'. 
 Uno scenario reso più probabile, secondo il centro studi di viale dell'Astronomia, dalla persistenza della crisi che obbliga le famiglie a rivedere i piani di spesa e sta imprimendo un'accelerazione alla caduta dei prezzi. Il quadro congiunturale del mercato immobiliare italiano è infatti "in rapido peggioramento", evidenzia il Csc, ricordando che nel primo trimestre di quest'anno le compravendite sono crollate del 19,6% mentre si allungano i tempi di vendita (8,2 mesi, uno in più di un anno fa). La domanda è compressa dalla caduta del reddito disponibile e dal credit crunch e coerentemente peggiorano i giudizi sulle variazioni dei prezzi: "tali dati sono peggiori di quelli registrati nel 2008-2009, biennio nel quale la diminuzione dei prezzi nominali è stata del 6,1% complessivo".

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6 commenti:

Anonimo ha detto...

Salve,

una esperta di immobili mi ha detto che la discesa dei prezzi immobiliari è un primo segnale di tempesta valutaria. Non so se è vero.

Comunque in Italia ci sono ancora tanti risparmi in liquidità che possono essere tesaurizzati in immobili. Quindi per il momento non è detto che i prezzi possano scendere di molto.

ML ha detto...

nessuno in italia compra oramai immobili per proteggersi, almeno in italia...

i prezzi si stanno liquefando...mi dispiace contraddirla...

solo uno stolto compra immobili in Italia ora. se non con uno sconto fortissimo rispetto al prezzo di mercato già ribassato

Anonimo ha detto...

beh quanti sono gli stolti in italia ?

comunque non parlavo tanto di protezione, quanto di prima casa, specie al sud italia.

Anonimo ha detto...

Da sempre l'acquisto di immobili (per uso proprio o come investimento) è in Italia una specie di tradizione. In altre nazioni del mondo (specie in quelle non latine) il mattone non è così considerato e c'è un maggiore mercato degli affitti. Se sia giusto o sbagliato non è possibile dirlo, si tratta semplicemente di un tratto distintivo della nostra economia.

Tuttavia, la domanda ha favorito negli anni un aumento dei valori immobiliari che oramai non trova più un reale riscontro nelle potenzialità degli acquirenti che sono sia normali cittadini che fanno i salti mortali per pagare i mutui gonfiati, sia investitori che diversificano il rischio e non vedono più tanta convenienza nella parte immobiliare del loro giardino.

Tutto ciò non sarà privo di conseguenze. La tradizione italiana del mattone - secondo me quasi una fissazione - ha spinto troppo in là il mercato che inevitabilmente tenderà ad autocorreggersi. Le stime che ho visto io per le case italiane parlano di una perdita superiore al 25% in pochi anni nelle grandi città (salvo i quartieri di lusso che flettono meno e si aggirano sul -10% all'atto dello sconto effettivo).

Tutte le previsioni per l'immobiliare italiano sono fortemente negative; la crisi sta esaltando un problema che era latente. L'inflazione (che pochi considerano) acuirà le perdite in termini reali. Chi ha già pagato la casa e ci abita non è toccato troppo dalla questione. Ma chi ha acceso un mutuo italiano negli ultimi anni o chi ha acquistato per investimento resterà inesorabilmente scottato e accuserà perdite ingenti. Il mattone, da sempre considerato sicuro da noi, è ora tutt'altro che sicuro. In questa ottica l'Imu (che certo non aiuta) è l'ultimo dei problemi.

C'è di peggio. Poiché il risparmio degli italiani (e anche di banche e assicurazioni e dello stesso stato) è in buona parte di tipo immobiliare, il paese nel suo insieme subirà una perdita di capitalizzazione che renderà ancora più grave la crisi del debito sovrano. La Spagna e gli Usa ci hanno mostrato come vanno le cose. Forse in Italia il declino immobiliare non sarà altrettanto violento, ma le avvisaglie ci sono.

Gorby

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente con Gorby sull'immobiliare. Io ritengo che con i dati che abbiamo la previsione più sensata sui prezzi degli immobili sia quella negativa; tuttavia, non sapendone io abbastanza di immobili,sono sempre stato aperto al confronto con i "positivisti".
Ecco le risposte:
1) Ho sempre visto che alla lunga i prezzi salgono/che le persone che hanno comprato sono state soddisfatte alla fine
2) La casa è uno dei pochi investimenti che mi hanno protetto dall'inflazione
3) Il mattone è qualcosa di concreto,non come la finanza
4) Col mio acquisto ho coronato il mio sogno e altrimenti avrei dovuto pensare a come investire i soldi

Come si vede, con l'ingenuità e l'ignoranza che rivelano queste risposte è chiaro che la casa per gli italiani è una fissazione.

Anonimo ha detto...

io vedo che gli immobili che si deprezzano sono quelli di maggiore metratura. Su quelli piccoli non vedo flessione. Comunque l'investimento ottimo è quello di Berlino, ma pochi saranno quelli che si azzarderanno a comprare fuori il paese. L'italiano medio se compra compra in italia. Se i volumi sono bassi il valore del prezzo è meno significativo. Servono i numeri per stimare quello che può accadere.