VIA DALL'ITALIA - UN ARTICOLO VI SPIEGA COME SIA UN OBBLIGO E NON UN'ALTERNATIVA!
QUESTO E' UNO DEGLI ARTICOLI DA NON PERDERE !!! LEGGETELO CON CALMA E POI ...CHIEDETEVI, IN ASSENZA DI RISPARMIO ACCUMULATO NEL PASSATO (O EREDITATO) E IN ASSENZA DEL PAPA' CHE HA REGALATO UNA CASA...QUANTO DOVREBBERO GUADAGNARE IN UNA FAMIGLIA COMPOSTA DA MARITO, MOGLIE E UN FIGLIO (E sono stato bravo)
IL CONTO E' PRESTO FATTO...SI PARLA DI 200.000 EURO ALL'ANNO DI REDDITO PER VIVERE IN MANIERA DIGNITOSA
SE VIVETE IN SVIZZERA, SEBBENE CARA, SI PARLA DI UN REDDITO ANNUO DI 120.000 EURO. PER NON PARLARE DELLA CROAZIA O DI...
MERCATO LIBERO GESTISCE UN CENTRO UFFICI IN CANTON TICINO E OFFRE TUTTI I SERVIZI NECESSARI PER SPOSTARE L'AZIENDA E LA FAMIGLIA. IO STESSO SONO IN FASE DI TRASFERIMENTO DELLA RESIDENZA. PER APPROFONDIRE IL TEMA: MERCATILIBERI@GMAIL.COM O TELEFONA AL 335.6651045.
E DIMENTICAVO...LEGGETEVI ANCHE BEATO TRADER
http://www.ilgrandebluff.info/2012/03/italia-pressione-fiscale-al-75-la-piu.html
Si avvicina il momento della dichiarazione dei redditi. Nicolò sente incombere su di sé il peso minaccioso di quel Codice Fiscale che lo Stato, per una volta fin troppo solerte, ha pensato bene di spedirgli a casa lo scorso maggio, quando aveva appena un mese di vita. Per scacciare la paura, ma purtroppo con esiti finali niente affatto tranquillizzanti, Nicolò ha pensato bene di mettersi a far di conto, per cercare di comprendere meglio quante tasse lo Stato pretenderà da lui. Ovviamente sono i conti di un infante, fatti a matita sul retro di un bavaglino. Ma l’ordine di grandezza dovrebbe essere quello giusto.
Animato dalla insaziabile sete di conoscenza dei bambini, Nicolò ha deciso che vorrebbe investire, come ora si dice, sul proprio capitale umano. Non gli sembra irragionevole dunque immaginare che ci sarà qualcuno disposto a spendere 50 euro l’ora per assicurarsi i suoi servigi. Immaginando di lavorare per 7 ore al giorno, per 5 giorni alla settimana, per 48 settimane all’anno, otterrebbe così un “guadagno” abbastanza considerevole: 84.000 euro all’anno, cioè 7.000 euro al mese.
Ma anche un infante sa – e comunque il codice fiscale è lì a ricordaglielo – che questo è un guadagno del tutto teorico. Anzitutto questo ipotetico datore di lavoro dovrà pagare circa 3.300 euro di IRAP; poi, fra il datore di lavoro e Nicolò, dovranno versare all’INPS 27.700 euro. In più ci saranno da accantonare circa 3.700 euro per il trattamento di fine rapporto; hanno spiegato a Nicolò che si tratta di un risparmio forzoso, e che quei soldi sono suoi; ma Nicolò sa che, se resterà a lavorare per questo ipotetico e generoso datore di lavoro, vedrà questi soldi più o meno nell’anno 2081. Un orizzonte temporale troppo ampio anche per chi, come lui, si considera di ampie vedute. Per non saper né leggere e né scrivere (e mai modo di dire fu più calzante) ha deciso di considerare il prelievo TFR alla stessa stregua del prelievo INPS.
Così, partendo dalla bella cifra di 84.000 euro annui, siamo già pericolosamente scesi sotto la soglia dei 50.000.
Qui arrivano l’imposta sul reddito e le addizionali locali; a questo livello di reddito, Nicolò “avrebbe la fortuna” di non incappare nell’aliquota marginale massima del 43%; ma dovrebbe tuttavia pagare 15.000 euro di IRPEF e, poiché vive in un luogo nel quale le aliquote locali sono ai livelli massimi, circa 1.300 euro di addizionali. In pratica, in busta paga gli arriverebbero ogni anno 33.00 euro.
Ma lo Stato non sarebbe ancora sazio. Anche un bambino sa che quando si compra qualunque cosa si paga l’IVA, quando si fa benzina si fa un pieno di tasse, eccetera. Pare che l’aliquota media sul consumo sia pari ormai al 18%. Sono altri 6.000 euro che usciranno dalle tasche – a questo punto non proprio piene – di Nicolò per finire nella fornace della spesa pubblica.
In più ci sono le tasse sul patrimonio (per le quali, come diceva Luigi Einaudi, il patrimonio è il parametro di calcolo, ma che, ovviamente, vengono sempre pagate prelevando il dovuto dal reddito); a dir poco, se Nicolò avrà ricevuto dai suoi genitori in eredità una piccola abitazione ed avrà un conto corrente con qualche risparmio, almeno 1.500 euro.
Ed eccoci al calcolo finale. E qui Nicolò ha fatto un salto sul suo seggiolone: gli 84.000 euro annui di partenza si sono ridotti a 25.500; il confortevole stipendio di 7.000 euro mensili si è ridimensionato a 2.130; una gratificante paga oraria di 50 euro si è ridotta a poco più di 15.
Per dirla in modo più colto, la pressione fiscale complessiva su Nicolò, a questo punto è il caso di dire sul povero Nicolò, è pari al 70%.
Una enormità. Tanto da far riconsiderare a Nicolò i propri programmi. Non è più così certo che gli convenga investire sul proprio capitale umano. Ovvero, se proprio lo farà, andrà a impiegarlo altrove, in posti ove lo Stato sia meno esoso.
Non c’è poi da stupirsi se l’Italia da decenni esporta lavoro qualificato ed importa lavoro dequalificato. Né se la produttività complessiva del lavoro ristagna, e con essa la crescita dell’economia nazionale.
Ma, comincia a chiedersi Nicolò, chi decide questi livelli della pressione fiscale non ha un bavaglino sul retro del quale fare quattro conti? Ed è poi così difficile comprendere le conseguenze deleterie di questo livello della pressione fiscale? Quando sarà più grande tenterà di darsi una risposta. Ma che risposta si danno quelli che sono già più grandi?
VIA DALL'ITALIA - UN ARTICOLO VI SPIEGA COME SIA UN OBBLIGO E NON UN'ALTERNATIVA!
9 commenti:
Buongiorno Paolo,la leggo sempre con molto picere e sono in perfetta sintonia con quanto Lei scrive e afferma. Sono un lavoratore frontaliere con uno stipendio medio-alto se paragonato ad uno italiano. Volevo far presente a titolo informativo la situazione dei miei genitori che percepiscono la pensione. In due il totale è di 720 euro al mese con un affitto di 300 euro. Mia mamma ha lavorato pochi anni,mio padre ha versato 38 anni di contributi,adesso ha 73 anni. Lasciamo da parte le solite insinuazioni "avrà pagato poco",cosa vuol dire?????? Ha pagato quello che l'INPS gli ha chiesto. Io faccio un'altro tipo di valutazione. Siamo in quattro fratelli e 2 genitori vissuti con un solo stipendio,possibile che non si tiene conto di queste cose???? Persone che hanno fatto mille sacrifici ed ora che sono in pensione trattati come dei "PESI". Non ho più parole ma penso che Lei abbia capito ciò che voglio esprimere. Cordiali saluti.
Con i soldi si vive bene ovunque.
Con 2750e mensili non è affatto vero che si vive male. ( 33k, come da articolo ).
Secondo il mio punto di vista, si sputa troppo sul "marciapiede".
Chi troppo fomenta, troppo vuole....
CARO AMICO, con 2750 euro al mese una famiglia di 3 persone vive male.mi dispiace ..e vivrà presto ancora peggio.
Anche nei sobborghi del cairo in Egitto si vive con 500 euro al mese e forse dicono la stassa cosa che dici tu.
ma nel mondo occidentale per vivere decentemente occorrono 6000 euro al mese netti per una famiglia di 3 o 4 persone.
e presto non basteranno neppure per andare in vacanza.
ti ricordo che devi risparmiare almeno 1000 euro al mese visto il welfare che è sparito.
quindi...o vivete d'aria o sopravvivete..
a dimenticavo..il discorso vale se non hai risparmi ai quali attingi.
e qui devi essere onesto con te stesso.
Paolo, a me sembra che con le cifre si esageri: con 3000 e al mese 3 persone ci vivono, ovviamente in casa di proprietà.. bo, io penso che le cifre dell'italiano-famiglia media siano molto più basse. specie fra gli under 35 possiamo dire 2000, max, x 3 persone! qui siamo davvero sul limbo.. sperando che non ci siano imprevisti altrimenti.. e che si muoia prima di andare in pensione! la cosa drammatica è il mancato risparmio, che da che mondo è mondo, è foriero di sviluppo!
caro Mine..domandati ma come fai a comprare oggi una casa.
ho detto che sono necessari un reddito di 6000 euro per poter pagare un mutuo di minimo 1000 euro e minimo avere un risparmio di 1000 euro.
e poi ripeto..un conto e vivere...un conto è sopravvivere di stenti e fatiche..così al primo problema con i denti vai dai cinesi a farteli sistemare...dai...su..
voglio vedere come si vive con 2500 euro al mese in tre senza risparmi , un mutuo e i risparmi...RIDICOLI SIETE TUTTI RIDICOLI!
caro Mine..domandati ma come fai a comprare oggi una casa.
ho detto che sono necessari un reddito di 6000 euro per poter pagare un mutuo di minimo 1000 euro e minimo avere un risparmio di 1000 euro.
e poi ripeto..un conto e vivere...un conto è sopravvivere di stenti e fatiche..così al primo problema con i denti vai dai cinesi a farteli sistemare...dai...su..
voglio vedere come si vive con 2500 euro al mese in tre senza risparmi , un mutuo e i risparmi...RIDICOLI SIETE TUTTI RIDICOLI!
Mio padre ha sempre lavorato come semplice operaio ha versato contributi per 35 anni ed adesso prende una pensione di 1100 euro quindi chi prende meno è perchè ha lavorato meno ho ha pagato meno contributi.
Ma quale 70% di tasse.... l'anno scorso la mia ditta (individuale) ha fatturato 850.000€, netto ante tasse 130.000€, netto post tasse -7000€ sul conto !!!!!!!
vogliamo ridere: saldo irpef 20.000, acconto irpef 45.000, irap 22.000, patrimoniale sugli immobili strumentali (ops..si chiama ici..) 15.000, reddito da immobile (come se mi affittassi a me medesimo lo stabile??!!) 12.000 etc etc... etc... Ho dimenticato la parte Inps titolare...
lasciamo perdere ... e quando dici in giro che paghi mediamente il 105% di tasse (Sig.ra Camusso, buon giorno!) ti guardano come un marziano
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