STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


A PROPOSITO DI DEFLAZIONE....

Istat: nel mese di febbraio l'indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,4% rispetto a gennaio. (oltre il 4% se continua in questa direzione...) . I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza aumentano dello 0,7% su base mensile e del 4,5% su base annua (+4,2% a gennaio), la crescita tendenziale più alta da ottobre 2008. OVVERO OLTRE L'8% SE SI PROSEGUISSE CON QUESTA CRESCITA PER TUTTO IL 2012..


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5 commenti:

Anonimo ha detto...

collegato a questo c'è il problema dell'attacco all'agricoltura italiana stabilito da monti in accordo con le banche
infatti l'agricoltura non riuscirà a farcela e le banche si impossesseranno delle aziende e potranno così percepire al loro posto gli aiuti comunitari anche senza coltivare,infatti si sono fatti una legge che sostituisce la vecchia che anche chi possiede i terreni può ricevere l'aiuto senza coltivarlo.
avete capito perchè proprio ora attaccano gli agricoltori?
da febbraio possono essere importati prodotti agricoli esteri senza controllo ma guarda che tempismo da parte di esseri in pieno conflitto di interessi!!!!
a danno di tutti: dieta mediterranea,la base di una buona salute, caput....

Anonimo ha detto...

soluzione: smetter di acquistare...

Anonimo ha detto...

Aumento dei prezzi e inflazione non sono la stessa cosa.

Misurare l'inflazione (aumento del circolante) con l'aumento dei prezzi è una operazione rischiosa, si perde informazione per strada, in particolare quando l'aumento NON dipende dal cause monetarie, come sta avvenendo ora.
Affinchè si possa usare l'aumento dei prezzi come indicatore di inflazione bisogna che si verifichino molte condizioni ...

Questo è il principale errore fatto da Trichet nel 2007 e -di nuovo- nel 2011.

Non era in grado di capire la differenza tra inflazione (aumento del circolante) e aumento dei prezzi, che possono essere due fenomeni diversi. In particolare possiamo avere un aumento dei prezzi e una diminuzione del circolante, come ora -secondo me-.

Infatti Trichet a fronte di un aumento dei prezzi, scambiata per un aumento di circolante, ha provveduto in entrambi i casi ad alzare i tassi per drenare liquidità dal sistema, salvo poi dover innondare di liquidità le banche a distanza di poche settimane (ve le ricordate le aste di liquidità della seconda metà del 2007?) e ora lo ha fatto Draghi.

PS: abbiamo già smesso di acquistare.

ML ha detto...

ANONIMO DELLE 12.45..finalmente un bel commento e utile per tutti. BRAVISSIMO!!!Ho piu' volte 8nel passato, definito il mio concetto di inflazione COME PERDITA DI POTERE DI ACQUISTO.
E' chiaro che tutto dipende dalla definizione iniziale.
PER ME ABBIAMO AVUTO SOLO TRE MESI DI DEFLAZIONE : POST LEHMAN
da allora si è continuato inesorabilmente a impoverire le persone..ovvero a generare inflazione.
(la perdita di valore degli assets reali e la salita dei prezzi dei beni di prima necessità è la classica STAGFLAZIONE CHE DRAGHI HA TEORIZZATO)

Anonimo ha detto...

Si, grazie dei complimenti,
però continui a chiamare inflazione quello che è aumento dei prezzi.

Questo ha senso solo quando il "mercato" (quello vero e non quello della carta/moneta) è considerato "bloccato" (cioè: all else being equal).
Cioè se consideri che l'apporto di denaro sia l'UNICA variabile indipendente, basta aumentare questo per avere un aumento del prezzo di tutti i beni (che grossomodo sono gli stessi), allo stesso modo se aumenti l'apporto di denaro più dell'aumento dei beni in "circolazione".

Credo che negli ultimi anni sia cambiato qualcosa: la produzione di energia è strutturalmente inferiore alla domanda, i prezzi lo testimoniano in modo drammatico, sia all'insu, che quando improvvisamente scendono per spostamenti di piccole percentuali della domanda.

Questo aumento dei prezzi dell'energia ha portato a due fenomeni:
(1) aumento di tutti i prezzi dei prodotti, che è ESOGENO alla variabile monetaria dipendendo dal costo/valore della variabile energetica (petrolio);
(2) diminuzione dell'attivo circolante (che finisce ai produttori di petrolio) drenato per acquisire energia;

Fin qui direi che siamo abbastanza sul tranquillo/condivisibile.
Ora ti propongo un mio punto di vista.

Se deflazione è la diminuzione della moneta (del circolante o il rallentamento del medesimo), mi pare piuttosto evidente che (in italia) siamo in un periodo di "deflazione", di minor denaro in circolazione.
Per di più il poco denaro restante viene drammaticamente drenato per rimborsare il debito (PIIGS +/-).

Questo si ripercuote in una diminuzione dei valori/prezzi, ma NON di tutti i prezzi, perchè ci sono alcuni prodotti i cui costi dipendono in modo pesante dal costo degli approvvigionamenti, in particolare dell'energia (tralasciamo i monopoli/oligopoli).

Quindi il numero sintetico dell'indice dei prezzi al consumo non dice nulla di quello che sta accadendo.
Cioè che i prezzi aumentano ma quote sempre più grandi di popolazione si trovano impossibilitate a procurarsi il denaro per effettuare l'acquisto, perchè tale denaro è stato drenato, è finito nelle mani di pochi, probabilmente bloccato in titoli di dubbio valore quindi probabilmente già re-infilato nell'economia 5-10 anni orsono.

ciao.