STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


LA FINE DEGLI ITALIANI PER SALVARE L'ITALIA DELLA CASTA

Gli amici di Mercato Libero ben sanno quello che abbiamo fatto e suggerito di fare negli anni:

Oro fisico Brasile, Berlino, impianto fotovoltaico, de localizzazione dei risparmi in svizzera, pensione integrativa in franchi svizzeri, finanziamenti a tassi bassissimi in svizzera (ma in differenti valute) aumentare il peso delle valute estere nei portafogli.

Tutto questo ha permesso negli anni una stabilita' del portafoglio e buoni risultati. MA QUANTO FATTO E' STATO NECESSARIO MA ORA NON E' PIU' SUFFICIENTE.

Infatti il governo Monti per evitare la svalutazione e l' uscita dal sistema euro ha messo in atto un progetto che ci portera' nei prossimi tre anni a un sistema IMPOVERITO dal quale non rimane che scappare.

Il governo MONTI in meno di 60 giorni infatti ha:

A) aumentato le accise sulla benzina

B) distrutto le pensioni

C) gettato le basi per facilitare i licenziamenti e ridurre gli stipendi

D) impoverito moltissime classi sociali (farmacisti, benzinai, camionisti, negozianti, avvocati, notai ecc ecc)

E) in un momentodi crisi profonda sta cercando di eliminare l'evasione fiscale (di per se corretto ma in un momento come questo ...e' letale per migliaia di ristoratori, negozi, ecc ecc)

F) aumentato la tassazione sul capital Gian e sule cedole obbligazionarie

G)messo una tassa sul capitale (tassa sulleattivita' finanziarie)

H) messo una tassa sulla prima casa e una sulla seconda

I) messo in discussione la certezza del diritto tassando quello che era gia' stato tassato (scudo fiscale)

L) aumentata la tassazione sul reddito da lavoro

IL TUTTO IN UN'ITALIA GIÀ TARTASSATA DA TASSAZIONI ALTISSIME, DA UN COSTO PER L'ENERGIA FRA I PIU' ALTI DEI PAESI OCCIDENTALI, DA UNA EQUITALIA CHE APPLICA TASSI DA TRIPLA USURA MENTRE LO STATO RITARDA CON I PAGAMENTI AL SISTEMA PRODUTTIVO ITALIANO

INSOMMA, PER FAR RIDURRE LO SPREAD FINANZIARIO...MONTI HA GETTATO LE BASI PER FAR ESPLODERE LO SPREAD SOCIALE...

SVENDERA' I GIOIELLI A MULTINAZIONALI ESTERE. LE AZIENDE CHE FARANNO PROFITTI ...MAGARI ESPORTANDO....PREFERIRANO TRASFERIRSI ALL'ESTERO PER PAGARE MENO TASSE E ALLA RICERCA DI MAGGIORE EFFICIENZA DI SISTEMA E MENO BUROCRAZIA.

..nei prossimi anni l'italia scendera' in serie C e se si vuole dare un futuro migliore a noi e ai nostri figli diventa necessario DELOCALIZZARE NON SOLO I RISPARMI MA ANCHE LA FAMIGLIA E IL LAVORO.

QUESTO E' IL NUOVO MESSAGGIO DI MERCATO LIBERO ...RIVOLTO A TUTTI COLORO CHE NON VOGLIONO ESSERE SOPRAFATTI...:

..EMIGRARE SE SI E' BENESTANTI E CON UNA BUONA PROFESSIONE CHE PUÒ ESSERE APPREZZATA IN UN CONTESTO INTERNAZIONALE.

l'amico GAULIN scrive per gli amici di Intermarketandmore, ma oggi, leggendo quello che scriviamo mi ha segnalato questo suo ultimo articolo.

Per coloro che non lo sanno GAULIN e' un imprenditore e quindi quello che scrive non va preso sottogamba. E' INUTILE DIRE CHE APPOGGIO IL SUO ARTICOLO PIENAMENTE e ve lo ripropongo qui di seguito:


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Dal sito di INTERMARKETANDMORE

ITALIA: competitività, economia reale e crescita economica.

Dopo tanto parlare di finanza, focalizziamoci un po’ sull’economia reale che riguarda l’Italia.

I miei post di solito affrontano la realtà economica da un osservatorio diverso, quello di chi opera da sempre nell’economia reale, fatta di gestione di strategie d’impresa, di risorse umane, di investimenti in tecnologie produttive, di ricerca di nuovi mercati, di nuovi prodotti, di finanza aziendale e, lo metto per ultimo, di competitività nel mercato globalizzato.

Da queste esperienze e da qualche fatto di vita vissuta in prima persona, cerco di presentare ai lettori di I&M delle interpretazioni delle vicende riguardanti l’economia reale italiana, emblematiche di ciò che è già successo, succede e purtroppo succederà nei prossimi anni nel nostro paese.

Questa volta lo spunto lo traggo da una visita che ho avuto modo di compiere la settimana scorsa presso un’azienda del settore alimentare. Settore ancora d’eccellenza del Made in Italy. Trattasi di un’impresa artigiana dove 2 soci con altri 12 dipendenti producono e commercializzano una fra le tante specialità che ingolosiscono i frequentatori di ristoranti italiani ed esteri. Il vendere un prodotto veramente “Made in Italy”, nel settore della ristorazione e del food in generale, è ancora oggi nel mondo un plus notevole, sempre più insidiato ma che ancora permette di spuntare sul mercato internazionale prezzi abbastanza remunerativi, grazie al fatto di essere, appunto, Made in Italy.

Ma potrà continuare ad essere sempre così? Vediamo.

Questi 2 signori erano abili cuochi. Un giorno decisero di cedere il loro ristorante, ben avviato in una bella città tedesca, per mettersi in proprio e cominciare a produrre su larga scala in Italia alcune delle specialità, allora vanto del loro locale. Gli affari sono andati bene, grazie alla loro tenace operosità, fatta di giornate di lavoro da 10-12 ore o più ancora oggi, sabati compresi, al loro talento, alla loro onestà. Evito di parlare di sacrifici, perché quando si lavora con passione li si fa volentieri. L’azienda è ora solida, il fatturato è cresciuto e sta crescendo ancora, non in Italia ma all’estero sì.

Si può dire tutto bene dunque.

Non proprio, perché il virus che ha contaminato l’Italia, ovvero la perdita di competitività del suo sistema produttivo nello scacchiere internazionale sta minando il conto economico della loro azienda. Finora hanno cercato di mantenersi competitivi approvvigionandosi per la materia prima dall’estero, o meglio da paesi low-cost, mentre prima era tutto in Italia ma anche questo ormai non basta più e quindi, udite, udite, stanno attrezzandosi per una delocalizzazione della loro impresa, per il momento parziale. Hanno costituito lo scorso anno una società all’estero con un loro fornitore, ubicato in un paese low-cost e hanno iniziato a produrre lì per il mercato locale, oggi ancora molto modesto, gli stessi prodotti, con tecnologie dove la manualità la fa da padrona.

Questi 2 signori hanno preso recentemente 2 decisioni molto importanti per il futuro della loro azienda e direi molto avvedute.

Prima decisione

In Italia hanno deciso di fare quello che tutti dicono di fare, anche chi non sa cosa vuol dire, ovvero di ammodernare gli impianti in Italia, automatizzando ancora di più il processo, per produrre di più con lo stesso personale, o magari con qualcuno in meno, cosa più probabile.

Seconda decisione

Hanno deciso che gli impianti vecchi non saranno dismessi ma saranno delocalizzati. Cioè spediti e installati presso la società nel paese low-cost a cui sarà lasciato il mercato emergente dei paesi dell’est europeo, Russia compresa.

Si vedrà nel prosieguo, come andranno le faccende. Molto probabilmente questi signori si accorgeranno che produrre fuori Italia, nei paesi low-cost, garantisce utili percentuali che in patria da tempo immemorabile abbiamo dimenticato. In un modo o nell’altro questa azienda continuerà prosperare ma per il paese Italia come andrà? Come è andata finora da circa 10 anni, in un crescendo rossiniano . Aziende che chiudono i battenti perché fallite o perché de localizzano. Di questo pernicioso fenomeno, della sua reale dimensione e soprattutto delle cause che lo provocano sembra che i commentatori dei vari talk show, dei maghetti della finanza, dei politici con pochissime esclusioni non vogliano parlare.

In questo periodo si parla tanto di, come se fosse una questione di prendere dei provvedimenti di legge in un senso piuttosto che in un altro. Di liberalizzare, di tassare meglio, di far fare sacrifici a tutti, con qualche eccezione ovviamente, che poi saranno ripagati in futuro, quando l’economia si sarà ristrutturata a furia di chiacchiere e ottimismi fuori luogo.

Purtroppo non è, e non sarà così.

Da sempre lo sviluppo di una nazione è possibile quando le condizioni di competitività di in paese consentono alle sue forze più capaci e intraprendenti di sviluppare un business che consenta guadagni in grado di pagare gli investimenti in tecnologie produttive e know-how.

Mi sa dire qualcuno come farà un paese come l’Italia a crescere, o perlomeno a non decrescere

1. se si trova ad avere una pletora enorme di parassiti, alcuni enormemente strapagati, che gravano sull’economia reale, ovvero sui suoi costi?


2. se non esistono indirizzi chiari di politica industriale che ne favoriscano lo sviluppo nei settori, pochi ormai, dove il Made in Italy ha ancora un valore?


3. se, causa l’appartenenza all’EURO, all ‘ltalia non è consentito di azionare la valvola della svalutazione monetaria, per recuperare in un botto solo la competitività perduta?


4. se, piuttosto che prendere immediati e veramente drastici provvedimenti, che in qualche modo ridiano competitività al sistema produttivo italico, si preferisce parlare di un “Cresci Italia” costituito da provvedimenti che, per ben che vada, avranno modestissimi effetti solo nell’arco di 4- 5 anni?

Viene da ridere, anzi da piangere, assistere ai dibattiti televisivi, che poi formano l’opinione comune, dove tutti, a seconda del loro credo ideologico, danno delle ricette che vengono contraddette subito dagli altri. In effetti è proprio così, tutte le ricette che vengono proposte trovano facilmente controindicazioni o vengono smontate per la loro palese inefficacia, almeno nel breve termine.

Immagine anteprima YouTube

Nel frattempo negli altri paesi, quelli emergenti soprattutto, ci si perde molto meno in chiacchiere senza costrutto e invece si procede a spron battuto a migliorare ancora di più la competitività delle rispettive economie, con investimenti enormi da noi impensabili sia nel privato che nel pubblico. Nessuno che ha il coraggio di dire e ammettere con forza che:

L’EURO HA ROVINATO L’ITALIA

Non perché di per sé era un male ma per come l’inadeguatezza dei politici italiani e della sua classe dirigente ha fatto perdere questa enorme opportunità, facendola diventare una calamità, una vera e propria sciagura per l’Italia. Purtroppo per l’Italia, quelli che hanno capito o che stanno capendo verso quale precipizio stiamo cadendo prendono i loro provvedimenti, come i 2 bravi imprenditori del food Made in Italy.

Gli altri a discutere accademicamente di crescita e sviluppo ma più che altro a tentare di tirare la coperta dalla propria parte, senza accorgersi che ogni giorno che passa diventa più corta. La finanza, con i suoi influenti esponenti, pensa che con qualche ulteriore tranche di LTRO low-cost si possa tirare avanti lo stesso ma non sarà così. Aumentare i propri debiti non è mai stata una soluzione, semmai il contrario.

Gaolin!

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IL LETTORE FABIO BANDINI CI SCRIVE QUESTO COMMENTO CHE RITENGO IMPORTANTE

Questo articolo è pura demagogia e del tutto sterile. Mi dispiace vedere che un blog che ho seguito negli anni si arrampicarsi cosi sugli specchi parlando dell'impoverimento dei farmacisti ed altre categorie. Mi vien da ridere, poveri farmacisti.... e tu saresti un liberale Paolo? Dai non farmi ridere, Mi sta bene che devi far soldi con il Blog ma buttare merda su Monti che è cio che di migliore l'italia ha prodotto negli ultimi 20 anni è davvero meschino. Questo Blog ogni giorno da informazione più parziale per coprire i suoi interessi quindi perde di oggettività. Per questo smetterò di leggerti, A proposito io la faccia ce la metto, spero che mi pubblicherai Cheers

rRISPOSTA

Caro Fabio, mi dispiace che non hai capito, ma forse lo farai fra qualche mese. Il problema è la ricchezza di un paese. Se il farmacista e il notaio guadagnano meno va benissimo (sono il primo ad affermarlo) ma dobbiamo essere in grado di generare ricchezza. Il farmacista guadagnerà meno e spenderà meno...meno carne, meno auto di lusso meno vacanze in hotel a 4 stelle...anche il taxista che aveva una licenza con un valore di 100...domani se la troverà con un valore di 70 e spenderà meno, così come il benzinaio o il camionista...o il bancario.

Tutti saranno piu' poveri! Meno pensioni, ospedali con bassa qualità e farmaci generici low cost che riducono le aspettative di vita, scuole pubbliche di bassa qualità...senza contare autostrade ed energia sempre piu' care...

Svendiamo a multinazionali le reti elettriche (terna) e le reti del gas (snam rete gas) svenderemo Alitalia, Ansaldo e telecom e poi cos'altro ancora.

Monti, concordo con te, ha evitato il dissesto del paese. ma le conseguenze sociali saranno terribili, e il gap di ricchezza fra Italiani e resto d'europa aumenterà.

La tassazione altissima poi azzera le prospettive di crescita.

QUINDI, SE NEGLI SCORSI ANNI ERA NECESSARIO DELOCALIZZARE I SOLI RISPARMI, PER EVITARE L'USCITA DALL'EURO E IL FALLIMENTO DELL'ITALIA...OGGI SI DEVE DELOCALIZZARE LA FAMIGLIA E IL LAVORO PER EVITARE IL FALLIMENTO DELL'ITALIANO..ovvero l'impossibilità di dare una bella educazione ai figli, di avere il centro delle multinazionali qua in Italia e quindi il meglio del lavoro....qui rimarranno le cose a basso valore aggiunto nella trappola della fiscalità.

Siamo in un mondo altamente competitivo dove denaro e uomini si spostano cercando il meglio...e L'ITALIA DI MONTI QUESTA COMPETITIVITA' E CAPACITA' DI ATTIRARE RISORSE NON L'HA. da qui la presa di coscienza, la consapevolezza, che se si vuole rimanere in CLASSE A è molto piu' semplice andarsene. Anche perchè siamo in un paese vecchio e con una emigrazione non certo di qualità. Aziende che chiudono perchè fallite o se guadagnano...si spostano per evitare un tax rate elevato e per godere di meno burocrazia, piu' infrastrutture e e servizi a prezzi inferiori.

Caro Fabio auguri a te che rimani ..e se non mi leggerai piu'...poco importa, l'importante è aprire gli occhi a migliaia di persone prima che sia troppo tardi!

Dopo 5 anni che mi leggi non hai ancora capito che quello che dico non lo dico per vendere e guadagnare...(venditore di padelle) ma perchè ci credo fermamente. Di conseguenza lancio delle iniziative di gruppo che alla fine hanno un ritorno economico.

Potrei lanciare iniziative in quest'Italia se ci credessi...MA QUALSIASI INIZIATIVA CHE MI VIENE ALLA MENTE ...MI RENDO CONTO CHE FUNZIONEREBBE MOLTO MEGLIO SE FATTA IN UN PAESE DIFFERENTE..ANCHE A POCHI CHILOMETRI DA QUA.








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21 commenti:

Anonimo ha detto...

Articolo perfetto ma parlare di impoverimento dei farmacisti e dei notai sa di burla proprio verso quegli imprenditori con le palle che cita Gaulin. Quelle sono supercaste ultraprotette che si sono arricchite a danno della societa', vere e proprie sanguisughe. Andate a vedere quanto costano i farmaci in molti Paesi all'estero oppure chiedete se sanno cos'e' un notaio e quando glielo spiegherete si faranno una bella risata, quando si acquista un immobile si va direttamente al catasto locale. MD

Anonimo ha detto...

Ciao Paolo,

comincia a prendere corpo il gruppo "Trasferirsi in Australia?"

:-)

Buona giornata

Joy

Anonimo ha detto...

Buongiorno, vi leggo da molto tempo e considero le vostre iniziative molto valide, purtroppo non ho la forza finanziaria per potervi partecipare. Potreste avviare un servizio per delocalizzare le famiglie, vista la vostra ottima capacità organizzativa e le vostre conoscenze. Un servizio che aiuti che vuole abbandonare il Titanic-Italia prima che affondi, magari aiutando le persone a trovare un lavoro e una sistemazione. Cosa ne pensate??

Un saluto Marco

Anonimo ha detto...

io ho iniziato lo sciopero della fame
come protesta personale contro una tassazione che ci distrugge.
avete guardato l'ultima bolletta dell'enel :accise aumentate a dismisura e l'iva che è calcolata anche sulle accise come se le accise costituiscono valore aggiunto
dovrei dire una grande parolaccia contro i governanti IN GENERE che SONO IMPRESENTABILI COME ESSERE UMANI MA FORSE NON LO SONO NEANCHE, CREDO CHE QUALCUNO PRESTO O TARDI LI SISTEMERA'.

Anonimo ha detto...

pessima trimestrale del Credit Suisse, in decisa perdita

preoccupante?

Carlo ha detto...

"RIVOLTO A TUTTI COLORO CHE NON VOGLIONO ESSERE SOPRAFATTI...:

..EMIGRARE SE SI E' BENESTANTI E CON UNA BUONA PROFESSIONE CHE PUÒ ESSERE APPREZZATA IN UN CONTESTO INTERNAZIONALE".

A che servira' se leggo fra le mozioni all'odg in discussione alla Camera, concernenti "iniziative per il contrasto all'evasione e all'elusione fiscale" la seguente proposta:

h) far sì che chi ha il passaporto italiano paghi le tasse anche in Italia, a prescindere dalla residenza, dedotte le imposte già pagate all'estero, in modo che qualsiasi trust, holding, fondo, società, il cui beneficiary owner ha un passaporto italiano, paghi, pro quota, le imposte in Italia.

Non solo si e' costretti ad andare fuori per dar da mangiare ai propri figli (sono 15 anni), alla fine vogliono che una persona tagli completamente con il territorio nel quale si e' nati.
Si e' oltre la frutta se demenzialmente si fanno proposte (che spero non vengano prese in considerazione) come questa.
Carlo

Anonimo ha detto...

Non le sembra il caso di fare i complimenti al mitico mazzalai che in tempi non sospetti invitata ad acquistare BTP? chi lo ha seguito, la performance l'ha fatta, e bella grassa anche
MD

Anonimo ha detto...

Fare qualche nome di Farmacista e/o Notaio povero.
Vi voglio raccontare una storiella:
conoscevo un Notaio che ormai è morto pace per l'anima sua, era meridionale, aveva sposato una donna olandese e 2 o 3 volte l'anno andava a fare le vacanze da solo in Thainlandia, perchè lì diceva si praticavano dei massaggi portentosi che rigeneravano il corpo e lo spirito.
Era verso la fine degli anni 60 e inizio degli anni 70.
Io ero bambino ma mi ricordo che i miei genitori ogni tanto si recavano presso l'ufficio notarile per affari e commentavano con le segretarie (pensate il caro Notaio si poteva già allora permettere 6 o 7 segretarie tuttedonne)questo fatto, perchè allora pochissimi potevano permettersi di andare in Thainlandia; quasi quasi non si sapeva dov'era geograficamente.
Eh!! ci ho messo un bel pò di anni per capire che cosa ci andava fare il Notaio in Thainlandia e soprattutto chi faceva i massaggi portentosi al caro Notaio piccolino e magari un pò maialino.
Buon lavoro a tutti.

Nick ha detto...

Dire che sono stati impoveriti i farmacisti (titolari) e i notai poteva anche risparmiarselo.
Gente che guadagna 300000 euro l'anno o piu senza avere alcuna concorrenza,l'emblema delle corporazioni medioevali italiane.Vorrei capire poi cosa è stato fatto contro di loro.Glielo dico io:nulla come da 60 anni a questa parte.

Alex P ha detto...

Chi crede ancora nella crescita come soluzione alla crisi è miope. E' un cane che si morde la coda, per crescere con i costi occidentali servono investimenti, ma sembrano non esserci abbastanza soldi, allora si stampano dal nulla e si regalano a chi può lucrarci strozzinando,ci si illude per un po' e poi si ritorna al capolinea con gli strozzini che ti presentano il conto ed eventualmente venendoti incontro rinegoziando il debito a spese delle classi medie che digeriscono tutti i tagli (basta che siano lenti - sanguisughe è perfetto perchè l'obiettivo non è ucciderti). Ma il vortice è talmente globale che se vuoi essere della partita devi stare alle loro regole. E si vedono gli effetti. Sono pessimista, l'unica è decrescere intelligentemente riducendo i consumi al minimo, riducendosi i compensi e puntare ad attività più consone alle ricchezze del ns paese (clima e storia ovvero agricoltura e turismo).
Un saluto di fretta a tutti
--Alex

Anonimo ha detto...

e per quanti italiani è possibile trasferire famiglia e lavoro all'estero? quanti professionisti italiani sarebbero competitivi all'estero? o quanti andrebbero a "fare la fame" all'estero? possibile che non si riescano a trovare soluzioni qui in italia? con le buone o con le "cattive"...perche non ci si inca**a veramente?
Mike

Anonimo ha detto...

Capperi Carlo, grazie per questa chicca incredibile che hai riportato. Ma questi sono letteralmente impazziti!!!! Insomma, se uno si trasferisce per sempre nella foresta amazzonica a vendere frittate di uova di coccodrillo si deve ricordare di contattare il commercialista in Italia perche' ci sono le scadenze fiscali!?!? hahahaha mi sembra che questi burocrati se non finiscono male in qualche piazza d'Italia sia meglio che si incollino alla poltrona di uno psichiatra. Folli! Dario

Anonimo ha detto...

Monti a notai, avvocati e farmacisti non ha fatto un bel tubo di niente.
Capisco che siete milioni attaccati alla tetta di mamma stato che vi allatta con il sangue succhiato ai risprmiatori, ma smettetela di raccontare BALLE e di prendere la gente per stupida o disinformata.
Monti non ha fatto un emerito CAZZO. Ha solo aumentato le tasse in maniera idiota da somaro in economia. E' ora di dirlo. Le liberalizzazioni sono una farsa, una vera e propria buffonata e i soldi imprestati dalla BCE alle banche per salvarle dal fallimento li pagano i risprmiatori strozzati da questi delinquenti.
In quanto al fondo salva stati aumenterà ancora il debito pubblico italiano, ma nessuno lo dirà anzi cercheranno di nasconderlo con altre tasse.

Anonimo ha detto...

A tutti coloro che pensano che la follia di tassare in base al passaporto sia solo una...follia.....
EBBENE...NO!
Questa porcheria è già effettuata nel paese "guida" dell'occidente: gli USA!!!
Quindi preparatevi perchè quello che è legge in USA spesso diviene legge pure nei paesi sudditi!!!

lupomartino ha detto...

leggo con sgomento che vorrebbero tassarci in base al passaporto!
Barrai , lei che è dentro queste cose, ritiene questa idea una s+++ oppure c' è anche questo rischio, in arrivo (con tutto il rispetto per la preparazione professionale di chi prima del mio post ha postato la "novità").
Se ci tassano in base al passaporto, che si deve fare, rinunciare alla nazionalità, se uno se ne va all'estero?

Anonimo ha detto...

Non rimane che andare in america latina, ci sono Paesi che permettono di ottenere un secondo passaporto a certe condizioni. E' quello che fanno gli statunitensi da tempo per sottrarsi alle azioni legali predatorie orchestrate da accanitissimi studi legali per conto di ex mogli, ex soci o, magari, di clienti insoddisfatti. Informatevi, non e' difficilissimo ma bisogna avere un capitale adeguato. Dario

Anonimo ha detto...

non solo questo :
notizia di oggi :
monti da obama per definire la costruzione di una forza internazionale anti evasione con scambio di informazioni a pronta richiesta : gli stati membri sono usa,italia,francia,germania uk,spagna
http://www.ilsecoloxix.it/p/economia/2012/02/09/APDP43qB-evasione_rete_mondiale.shtml

ML ha detto...

notizia di ieri...e comunque non vedo nulla di male del combattere l'evasione.anzi

ML ha detto...

dario, a me basta la svizzera,

Anonimo ha detto...

Non so che proposta di legge stiano facendo per tassare chi vive all'estero, ma perfino gli USA non tassano i residenti all'estero che hanno un reddito inferiore ai 200.000 dollari l'anno. E non credo sia per gentilezza di cuore, semplicemente al di sotto di tale cifra, probabilmente, gli accertamenti fiscali sarebbero troppo costosi...

Anonimo ha detto...

Partiamo pero' col dire che le tasse in america sono comunque basse e ragionevole rispetto a noi. Il problema non e' pagare le tasse, e' pagare le giusta tasse. Dovrebbero essere piu' basse.
alessandro