STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


L'ACCORDO SUL TETTO DEL DEBITO USA? LA DECISIONE SE ALZARLO O MENO E' IRRILEVANTE!



IL SENATO USA TORNA A VOTARE OGGI (DOMENICA)!

l'accordo sembra vicino (purtroppo per le prossime 24 ore non potro' piu' postare e quindi dovrete seguire gli avvenimenti su MERCATO LIBERO NEWS)

MA RICORDATEVI CHE L'INNALZAMENTO O MENO DEL DEBITO E' SOLO UNA COSA MEDIATICA...
SE PER CASO DOVESSE ESSERE TROVATO UN ACCORDO...ATTENDETE IL RIMBALZONE DEL MERCATO AZIONARIO PER QUALCHE GIORNO PER POI ANDARE AL RIBASSO ....SE INVECE L'ACCORDO NON DOVESSE ESSERE TROVATO....BEH ALLORA PREPARATEVI AL PEGGIO

E' SCONCERTANTE COME I DUE PRINCIPALI GIORNALI ITALIANI TRATTANO DA COGLIONI I PROPRI LETTORI. APRENDO LE PRIME PAGINE DEI LORO GIORNALUNCOLI SI NOTA COME I GIORNALISTI INTERPRETINO QUESTO VOTO COME LA SALVEZZA O MENO DEL MONDO ECONOMICO

BUGIARDI O INCOMPETENTI TUTTI QUANTI!!!!


INFATTI I PROBLEMI SONO BEN ALTRI:

LA REVISIONE AL RIBASSO DEL PIL DEGLI ULTIMI DUE ANNI FATTA IERI PORTA A UNA DRAMMATICA CONCLUSIONE: IL RAPPORTO DEBITO PIL USA E' A LIVELLI NETTAMENTE PIU' ELEVATI DELLE PREVISIONI CHE ERANO STATE FATTE DAGLI ECONOMISTI!


I dati di venerdì sono inconfutabili:

1) Il crollo del Pil durante la recessione del 2008 è stato rivisto in aumento da -4,1% a -5,1%.
2) La crescita del quarto trimestre del 2010 è stata rivista al ribasso di oltre 1%
3) La crescita del Pil del primo trimestre è stata rivista al ribasso (da 1,9% a 0,36%)
4) il PIl del secondo trimestre si è fermato a un +1,3% (le attese erano decisamente piu' alte.

in questo grafico si nota che la crescita del PIL dopo la recessione del 2008 è la piu' bassa che si sia vista rispetto a tutte le precedenti recessioni a partire dal 1947


Inoltre dal grafico successivo si evince che ogni volta che la crescita del PIL è stata inferiore al 1,6% si è poi entrati in recessione



Se a questi grafici aggiungiamo che nel passato MAI il debito USA ha raggiunto tali proporzioni rispetto al PIL..e che, avendo RIVISTO AL RIBASSO I PIL PRECEDENTI...IL RAPPORTO DEBITO PIL E' AUTOMATICAMENTE SALITO RISPETTO A TUTTE LE PIU' ROSEE PREVISIONI..

Non parliamo poi della disoccupazione, del numero degli americani che ricevono gli stamp food (assegni per mangiare)...TUTTI NUMERI DA CAPOGIRO...
E poi...il settore immobiliare che non riparte, gli ordini di beni durevoli che scendono

E....RICORDIAMO CHE I MERCATI AZIONARI, IN RECESSIONE, SCENDONO MEDIAMENTE DEL 40%
(se a 12,700 togliamo il 40%....fate voi i conti)


INOLTRE ...QUALSIASI COSA VERRA' DECISA IN USA....NON PORTERA' CERTAMENTE A UNA SOLUZIONE DEI PROBLEMI EUROPEI.

IN QUESTE SETTIMANE E' IN ATTO UN INCREDIBILE CREDIT CRUNCH. L'INTERBANCARIO EUROPEO E' CONGELATO. LE BANCHE ITALIANE E SPAGNOLE NON RIESCONO A FINANZIARSI.

IL FONDO SALVA STATI E' TROPPO PICCOLO..MA NESSUNO PUO' AUMENTARLO IN QUANTO SIA L'ITALIA CHE LA SPAGNA NON HANNO SOLDI DA METTERE E I TASSI D'INTERESSE CHE RICAVEREBBERO PER SALVARE GRECIA PORTOGALLO E COMPANY SAREBBERO NETTAMENTE INFERIORI AI TASSI AI QUALI SI FINANZIANO.

(voglio aprire una parentesi importante: NON COMPRATE OBBLIGAZIONI TEDESCHE, OLANDESI E FINLANDESI CON SCADENZE SUPERIORI AI 24 MESI, INFATTI, NEL REMOTO CASO CHE SI DECIDESSE PER L'EUROBOND ...I TASSI DI QUEI PAESI SALIREBBERO RAPIDAMENTE FACENDO CROLLARE IL VALORE DELLE OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO E DI DURATION ALTA)


IL DEBITO ITALIANO DEVE ESSERE IN GRAN PARTE RIFINANZIATO NEI PROSSIMI DUE ANNI....E IL COSTO PER ILO TESORO ITALIANO SALIRA' VELOCEMENTE.


IL RECENTE AUMENTO DI OLTRE UN PUNTO PERCENTUALE SULLO SPREAD BTP - BUND HA CAUSATO EFFETTI NEGATIVI:

1) CROLLO DI BTP E CCT IN MANO ALLE BANCHE (effetto negativo sui bilanci)
2) CROLLO DI BTP E CCT E OBBLIGAZIONI BANCARIE ITALIANE IN MANO ALLE (EFFETTO NEGATIVO SULLA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE)
3) BLOCCO DEI PRESTITI DA PARTE DELLE BANCHE A IMPRESE E PRIVATI
4) AUMENTO DEL COSTO DEL FINANZIAMENTO DEL DEBITO PUBBLICO (circa 20 miliardi in piu' per anno..pari al costo della manovra finanziaria di tremonti...che è stata quindi annullata)
5) TOTALE SFIDUCIA NEL NOSTRO PAESE (che comporta mancati investimenti e che PORTA A UNA RECESSIONE ITALIANA CERTA NEL CORSO DEL 2011)

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LA BCE QUESTA VOLTA NON POTRA' FUNGERE LA PROVIDER DI LIQUIDITA' AL SISTEMA (visto che l'ammontare sarà enorme e le perdite in capo ALLA BCE STANNO AUMENTANDO DI ORA IN ORA)

interessante questo commento sul dollaro:

It is also thus likely that the Eurozone will suffer a shortage of dollars for its interbank credit markets. Demand for dollars will likely escalate, while confidence in Eurozone financial institutions falls. This could force Eurozone banks to purchase dollars in the open market and drive the dollar higher.”

Il dollaro potrebbe salire grazie alla debolezza dell'Europa..ma anche i tassi USA potrebbero salire per attirare gli investitori e questo metterebbe a rischio la manovra economica stessa degli USA (o,50% di aumento dei tassi vorrebbe dire 80 miliardi di spesa in piu' per interessi l'anno)


vicolo cieco:

SE GLI USA TAGLIANO LE SPESE TROPPO AGGRESSIVAMENTE...LA DISOCCUPAZIONE SALIREBBE AL 20% E CI SAREBBE UNA NUOVA GRANDE DEPRESSIONE.

SE NON TAGLIANO LE SPESE LA SFIDUCIA SUGLI USA AUMENTEREBBE E I TASSI D'INTERESSE SALIREBBERO RAPIDAMENTE METTENDO A SERIO RISCHIO DI FALLIMENTO GLI USA STESSI

L'UNICA SOLUZIONE SARA' QUELLA DI TAGLIARE MA NON TROPPO ...CON CONSEGUENTE CRESCITA ANEMICA PER ALMENO UN DECENNIO E UN MERCATO AZIONARIO CHE SICURAMENTE DELUDERA' LE ATTESE.

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nel frattempo...i paesi del BRIC (brasile, india, russia e cina) che hanno perso la possibilità di mettere un loro membro sul trono del FMI, e che hanno le economia ricche di liquidità...si stanno incazzando.

In particolare per gli aiuti che il FMI dovrà fare alla grecia. Inutile salvarla ancora, specie se è poi il Fmi a dover pagare per lei. Questo concetto, urlato a gran voce da Brasile e India, sta scuotendo il nuovo presidente dell’istituzione di Washington, la francese Christine Lagarde.

Il direttore brasiliano del Fmi, Paulo Nogueira Batista, ha attaccato la comunità internazionale. Il secondo bailout di Atene rappresenta un fardello insopportabile per tutti i Paesi aderenti al FMI. «Costa troppo per gli Stati, costa troppo poco per il settore privato», ha detto il brasiliano. Stessa reazione dell'indiano, Arvind Virmani, che ha espresso i suoi dubbi intorno al salvataggio ellenico. «Non è una questione di liquidità, qui si parla di insolvenza».
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OTTIMO L'ARTICOLO DI PHASTIDIO CHE METTE A NUDO LA STUPIDITA' DEGLI ECONOMISTI ITALIANI DELLA CASTA
L'INCAPACITA' DI DEAGLIO - COSO DETTO ECONOMISTA
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1 commento:

Anonimo ha detto...

....Eppure, una soluzione ci sarebbe..che DIO ce la mandi liscia e senza vento.