IL QUOTIDIANO LES ECHOES FA UN ARTICOLO SU LACTALIS (FILIBUSTIERI) PAGATO DAGLI ITALIANI???
Metodi da filibustiere. Estrema durezza con i sindacati, considerati "arcaici", e con le cooperative degli allevatori, definite "inutili". Segretezza nei conti. Atteggiamenti ribelli e vendicativi.
E' un ritratto impietoso e feroce quello pubblicato ieri dal quotidiano francese Les Echos, su Lactalis e sulla gestione della famiglia fondatrice e proprietaria, i Besnier, giunti alla terza generazione con il 41enne ceo Emmanuel, dopo il fondatore Andre'' e il figlio Michel, padre dell''attuale a.d..
Proposte sempre "prendere o lasciare" con fornitori, distributori, venditori di aziende concorrenti, si legge nell''articolo ripreso da MF.
Ma soprattutto, la domanda piu'' insidiosa per Lactalis, il colosso francese che sta scalando la Parmalat: "La famiglia Besnier e'' sola nel capitale della societa''?
Il gruppo ha mezzi finanziari sufficienti per le sue ambizioni planetarie?". Il quotidiano economico parigino offre una sponda a quanti in Italia temono che l''arrivo di Lactalis possa determinare un mutamento nei rapporti con i produttori di latte e con la distribuzione, oltre che con i sindacati.
Sulla base del ritratto tracciato da Philippe Escande, noto editorialista del quotidiano nonche' autore del libro "I pirati del capitalismo", l'intera filiera italiana avrebbe di che temere. I manager di Besnier peraltro avrebbero rifiutato qualsiasi collaborazione e respinto le richieste di informazioni del giornalista, che pure si era recato a Laval per un racconto "dal di dentro". Anche per questo Les Echos ha buoni argomenti per definire Lactalis "l''azienda piu'' segreta di Francia", visto che non pubblica alcun bilancio e addirittura il suo presidente rifiuta anche solo di farsi fotografare.
E' un ritratto impietoso e feroce quello pubblicato ieri dal quotidiano francese Les Echos, su Lactalis e sulla gestione della famiglia fondatrice e proprietaria, i Besnier, giunti alla terza generazione con il 41enne ceo Emmanuel, dopo il fondatore Andre'' e il figlio Michel, padre dell''attuale a.d..
Proposte sempre "prendere o lasciare" con fornitori, distributori, venditori di aziende concorrenti, si legge nell''articolo ripreso da MF.
Ma soprattutto, la domanda piu'' insidiosa per Lactalis, il colosso francese che sta scalando la Parmalat: "La famiglia Besnier e'' sola nel capitale della societa''?
Il gruppo ha mezzi finanziari sufficienti per le sue ambizioni planetarie?". Il quotidiano economico parigino offre una sponda a quanti in Italia temono che l''arrivo di Lactalis possa determinare un mutamento nei rapporti con i produttori di latte e con la distribuzione, oltre che con i sindacati.
Sulla base del ritratto tracciato da Philippe Escande, noto editorialista del quotidiano nonche' autore del libro "I pirati del capitalismo", l'intera filiera italiana avrebbe di che temere. I manager di Besnier peraltro avrebbero rifiutato qualsiasi collaborazione e respinto le richieste di informazioni del giornalista, che pure si era recato a Laval per un racconto "dal di dentro". Anche per questo Les Echos ha buoni argomenti per definire Lactalis "l''azienda piu'' segreta di Francia", visto che non pubblica alcun bilancio e addirittura il suo presidente rifiuta anche solo di farsi fotografare.
IL QUOTIDIANO LES ECHOES FA UN ARTICOLO SU LACTALIS (FILIBUSTIERI) PAGATO DAGLI ITALIANI???
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3 commenti:
Forse erano meglio i Tanzi......? Chiedetelo a chi è stato truffato.
vengono a rubare a casa dei ladri? Nella terra dei capitani coraggiosi,che coraggio.
il settore anche in italia è in mano a banditi che fanno solamente speculazione, i molti caseifici ed industrie di trasformazione medio piccole che sono fallite in quest'ultimo periodo lo stanno a testimoniare....
non si dice nulla delle bcc che hanno finanziato il settore, se no falliscono diverranno imprese di latifondo .... saranno le prossime signorie locali agricole e gestiranno la produzione con le associazioni, che prevalentemente rappresentano solamente gli interessi di pochi agricoltori politicizzati e industrializzati.
Luigi
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