STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


IL GIAPPONE RISCOPRE IL GAS

Tepco aprirà centrali a gas! Ci si interroga sui futuri sviluppi del nucleare nel mondo e alcuni hanno iniziato le scorse settimane a riscoprire il gas naturale...

SI CHIAMANO SPECULATORI!

GAS O NUCLEARE...???
Share/Bookmark

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Paolo , avevi parlato di un blog economy day2 x maggio...confermi?
saluto francesco firenze

Nonno Piero ha detto...

TOKYO, 25 marzo (Reuters) - Gli investitori esteri hanno acquistato un ammontare record di azioni nipponiche nella settimana che ha fatto seguito al devastante sisma, mentre gli investitori giapponesi hanno riempito i portafogli di bond esteri contrariamente alla diffusa idea che avrebbero rimpatriato i capitali investiti oltreconfine.

Gli investitori esteri hanno comprato 891 miliardi di yen (11 miliardi di dollari) di azioni sulla borsa di Tokyo tra il 14 e il 18 marzo, il più elevato acquisto netto dal 2005, anno in cui è partita la raccolta di questi dati.

I dati della borsa di Tokyo, risalenti al luglio 1983, mostrano invece che gli investitori esteri hanno comprato l'equivalente di oltre 955 miliardi di yen, il secondo valore più elevato dopo un record a marzo 2004.

Nei primi due giorni della settimana in esame l'azionario giapponese ha registrato la flessione più pesante sull'arco di due giorni dal 1987.

La scommessa degli investitori esteri sull'azionario di Tokyo dura da mesi. In 21 delle 23 settimane precedenti il sisma gli esteri sono stati acquirenti netti di azioni nipponiche.

Se la minaccia di una crisi nucleare ha seminato il panico tra gli investitori spingendo molti a liquidare le posizioni lunghe, il crollo delle quotazioni ha anche innescato un'ondata di acquisti sui minimi.

Gli investitori giapponesi, dal canto loro, hanno comprato su base netta 388,1 miliardi di yen (4,6 miliardi di dollari) di bond esteri la scorsa settimana. Si tratta di un'ulteriore conferma del fatto che gli investitori giapponesi non stiano vendendo asset esteri nonostante le voci sul rimpatrio di fondi da parte degli investitori giapponesi che presto si troveranno a pagare il conto del disastro naturale.

Anonimo ha detto...

Giusto quello che scrivi, aggiungerei però che queste decisioni potrebbero non avere riflesso immediato sulla quotazione del natural gas per i tempi necessariamente lunghi alla messa in pratica della realizzazione di un ritorno verso questa fonte. Anche da considerare la difficoltà se non l'impossibilità di stoccaggio in vista di un probabile aumento dei consumi. Forse i primi beneficiari saranno le società di estrazione e ricerca e maggiormente quelle di costruzione delle infrastrutture.

Saluti

Enrico SV