STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


MERCATO LIBERO LANCIA IL PROGETTO: SETE DI CAMBIARE




IL SISTEMA IDRICO NAZIONALE E LA SUA GESTIONE DEVE RIMANERE DI PROPRIETA' E SOTTO LA GESTIONE DELLO STATO

COSA VOGLIAMO:

- Vogliamo che l'acqua sia di proprietà dello stato
- Vogliamo che gli acquedotti siano di proprieta' delle stato
- Vogliamo che la rete idrica sia di proprieta' della stato
- Vogliamo che le utenze siano incassate direttamente dallo stato
- Vogliamo che la gestione di tutto il sistema idrico sia in mano a una società 100% pubblica.

- Vogliamo che i soldi incassati dalle utenze NON generino profitto d'impresa, ma che i ricavi siano uguali ai costi.

- Nei costi devono essere inserite opere di ammodernamento e di efficientamento della rete.

- Le commesse devono essere gestite tramite gare di appalto pubbliche (on line sulla rete, controllabili dai cittadini)

- Eventuali sforamenti sul costo delle commesse dovranno essere pagati inderogabilmente dalla società privata che acquisisce la commessa-

- Il ritardo di consegna dei lavori dovra' essere punito con pesanti sanzioni pecuniarie a carico dell'impresa che ha vinto l'appalto.

- TUTTE LE ENTRATE E USCITE DOVRANNO ESSERE EVIDENZIATE IN TEMPO REALE SULLA RETE INTERNET E ACCESSIBILI A TUTTI I CITTADINI.


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ORGANIZZAZIONE DEL MOVIMENTO: SETE DI CAMBIARE!

1)ORGANIZZARE UN RESPONSABILE NAZIONALE CHE GESTIRA' I RAPPORTI CON I RESPONSABILI REGIONALI.
I RESPONSABILI REGIONALI GESTIRANNO I RAPPORTI CON RESPONSABILI PROVINCIALI.
I RESPONSABILI PROVINCIALI SARANNO RESPONSABILI DI CREARE RESPONSABILI COMUNALI-
I RESPONSABILI COMUNALI DECIDERANNO LA CREAZIONE DI AREE GEOGRAFICHE ALL'INTERNO DEL COMUNE (QUARTIERI)

E' OBBLIGO DEI RESPONSABILI TROVARE ALMENO 10 PERSONE CHE ADERISCANO AL PROGETTO.

E' OBBLIGO DEI RESPONSABILE CONTROLLARE CHE LE 10 PERSONE TROVINO A LORO VOLTA 10 PERSONE E VIA DI QUESTO PASSO.

IL NUMERO DI PERSONE CRESCEREBBE SU SCALA LOGARITMICA

NEL CASO NON VI RIESCANO SARANNO SOSTITUITE.


NEL GIRO DI POCHE SETTIMANE, SE TUTTO FUNZIONA, POTREMMO RAGGIUNGERE 1 O 2 MILIONI DI PERSONE.

2)ORGANIZZARE UN AREA IN OGNI SOCIAL NETWORK CON UN RESPONSABILE.

3)COINVOLGERE SITI INTERNET, BLOGGERS, LA STAMPA CHE SI RENDE DISPONIBILE

4) TROVARE UNO STUDIO LEGALE CHE SIA DISPONIBILE A PREPARARE IL TESTO PER UN REFERENDUM

5)OGNUNO DEVE FARE QUELLO CHE PUO' PER FAR CONOSCERE L'INIZIATIVA:

A) SOCIAL NETWORKS (FACEBOOK E ALTRI)
B) DISTRIBUZIONE IN AZIENDA
C) DISTRIBUZIONE NELLE SCUOLE
D) DISTRIBUZIONE NEI NEGOZI
E) DISTRIBUZIONE IN TUTTI I LUOGHI PUBBLICI
F) DISTRIBUZIONE AI VICINI, NEI CONDOMINI DOVE VIVIAMO
ECC ECC

Tutte le persone che aderiranno all'iniziativa dovranno dare il loro nominativo, il loro indirizzo di posta elettronica e il numero telefonico.


SE E QUANDO L'ORGANIZZAZIONE AVRA' FORMATO UN GRUPPO DI ALMENO 200.000 PERSONE LANCEREMO LA RACCOLTA DELLE FIRME PER UN REFERENDUM IN TUTTE LE PIAZZE D'ITALIA.

PER PARTIRE NEL PROGETTO ATTENDIAMO IL RAGGIUNGIMENTO DI 1000 COMMENTI SUL POST "mercato libero e' veramente incazzato..." CON L'OFFERTA DI AIUTO DA PARTE DI ALTRETTANTE PERSONE


IL MOVIMENTO: MERCATO LIBERO: SETE DI CAMBIARE http://ilpunto-borsainvestimenti.blogspot.com/
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22 commenti:

Anonimo ha detto...

Ci faccia saper come possiamo muoverci.
Giovanni C.

Anonimo ha detto...

iniziativa lodevole, ma dati i precedenti, quali possibilita' ci sono che in mano pubblica funzioni?
fino ad oggi non ha generato che debiti e cattivo funzionamento, vedi per esmpio l'Agrigentino dove ogni estate rimangono con i rubinetti asciutti...

erregi

Anonimo ha detto...

quante volte,senza nominarti,hanno fatto riferimento al blog.
ti voglio ospite a focus economia.......
marco b.

Lele ha detto...

Grandissima iniziativa. E' veramente ora di reagire. Pensiamo tutti ai nostri figli e al futuro che vogliamo lasciare loro. Volete vedere tutti ridotti a schiavi? E allora andiamo....

Anonimo ha detto...

Siamo qua Paolo.
Io offro la mia disponibilità,compatibilmente con gli orari di lavoro.
Mi indichi la casella di posta a cui inviare i miei dati anche se già li possedete, ho aderito a i mille per cambiare.
Fabrizio Voghera

Lele ha detto...

Iniziata divulgazione dal mio blog. Contatti giornalieri: circa 500. Tutti sensibili all'argomento. E' ora di cambiare

Anonimo ha detto...

Caro Paolo

condivido al 100% i motivi della tua incazzatura e sono daccordo per la mobilitazione del blog

però non sono affatto daccordo riguardo l'iniziativa che hai proposto, che reputo parecchio difficile da realizzare.
Non sarebbe più semplice dare l'appoggio di Mercato Libero alle iniziate che DA ANNI lavorano, studiano, e promuovono iniziative su questo tema?
Penso in particolare a

1. http://www.acquabenecomune.org/
2. beppegrillo.it

io seguo da anni l'attività che queste organizzazioni svolgono sul tema specifico della privatizzazione dell'acqua, vedo che (specie acquabenecomune.org) hanno un retaggio e un'esperienza anche giuridico legale che noi - da zero - ci metteremmo mesi e mesi a maturare.

Perchè non troviamo il modo di linkarci a loro??? Non so in che modo, studiamoci su.

Inoltre vorrei dire anche una cosa: sarei curioso si sapere quante di queste persone che hanno lasciato il loro sdegno nel post hnno votato per i partiti liberisti (PDL, Lega, PD, UDC, ec ).

Vorrei anche sapere dov'erano tutte queste persone quando nelle piazze d'Italia c'era un movimento (definito NO GLOBAL) che diceva ESATTAMENTE quello che Mercato Libero sta sostenendo in queste ore: basta privatizzazione dei beni e diritti fondamentali, basta finanziarizzazione della vita, ect. ect.
Vi ricordo che questo movimento (che era politicamente abbastanza trasverale) è stato violentemente represso.


Cmq meglio tardi che mai. Avanti nella lotta.

Elianto

Anonimo ha detto...

Paolo,

lascia stare, per fortuna tua la gestione della cosa pubblica è una cosa che non conosci, sennò visto la tua indole per il discorso acqua, a questo punto avresti già fatto un infarto.

Mi sono occupato di gare d'appalto pubbliche (commesse) e mi viene il voltastomaco solo a ricordarmene.

"Eventuali sforamenti sul costo delle commesse dovranno essere pagati inderogabilmente dalla società privata che acquisisce la commessa": una follia per le commesse occorre un progetto e se il progetto è sbagliato e si ci sono effettive varianti , ad esempio archeologiche.

Idem per quanto sotto "Il ritardo di consegna dei lavori dovra' essere punito con pesanti sanzioni pecuniarie a carico dell'impresa che ha vinto l'appalto": follia.

Responsabili nazionali, regionali, provinciali, quartieri: qua fai un bel buco .... nell'acqua. Il movimento ha tanti costi....

Quando lancerai un movimento per l'abolizione dello stato io sarò con te!

Il resto è tempo perso.

Paolo, purtroppo conosco la cosa pubblica meglio di te, avendo a che fare con gli organismi dello Stato per professione (regione, Province, Comuni, Soprintendenze, enti parastatali per acqua, gas, fognatura, genio civile, ecc) e una volta letto Burocrazia, di Ludwig Von Mises, edizione 2009 Rubbettino, scritto pensa nel 1944 (e che ti consiglio vivamente di leggere) ogni volta che ho a che fare con gli enti pubblici mi viene il voltastomaco e pensa che sono pure un così detto professionista di successo, quindi riesco ad orientarmi bene nei meandri delle innumerevoli leggi, regolamenti, delibere, ecc sempre e perennemente mutanti per fare un piacere a qualche amico.
Mises getta una potente luce sul fenomeno burocratico. Contrappone la società basata sulla proprietà privata e sul mercato a quella che tali istituzioni sopprime o tiene solo nominalmente in vita. La prima assicura l'autonomia individuale e controlla l'efficienza delle sue transazioni tramite il sistema dei prezzi e il calcolo. La seconda fa a meno della libertà individuale e perde ogni mezzo di controllo economico; non ha alcuno strumento sostitutivo: tutto discende dalla decisione politica e dall'attivazione di immani e inefficienti apparati amministrativi. Il fenomeno burocratico colpisce anche le società libere: perché Stato e burocrazia vanno di pari passo. Limitare l'intervento della mano pubblica significa perciò porre nel contempo una frontiera all'espansionismo burocratico. E questa la via maestra per difenderci dalla burocratizzazione sociale e dal restringimento dello spazio dell'autonomia individuale e della creatività.

Il Folletto

Anonimo ha detto...

Buona Sera,
Dott. Barrai (ho avuto il privilegio di conoscerLa ad Alba - Ammiratore di Lyndon LaRouche), premettendo che sono "deficente" su tante materie economiche, e non mi sono mai occupato di "trading", comunque apprezzo tantissimo i suoi articoli. Ancor più, la stimo, per iniziative come questa.
Nel mio piccolo, cercherò di mobilitare più persone possibili, affinchè qualchè persona non "lobotomizzata", si svegli.
Cordialità.
Giannibionico.

Roberto ecolcity ha detto...

Per il Folletto

Pur condividendo le cose che lei ha scritto sulla burocrazia, noto che non è molto razionale contrapporre quelli che sono i meriti del capitalismo, con quelli che sono i difetti del socialismo.

Non crede che sarebbe più utile contrapporre i guasti dell'oligarchia delle multinazionali con quelli della burocrazia.

Semmai domandiamoci perché le cose pubbliche non funzionano e cerchiamo rimedi; la soluzione "privato è meglio" in Italia ha spesso avuto l'effetto di privatizzare i profitti e socializzare le perdite.

Roberto ROMA

Gianni C ha detto...

condivido l'iniziativa e inoltro il vostro link ai miei contatti. C'è chi definisce l'acqua "l'oro blu" che sarà più importante dell' "oro nero". L'acqua da bere è un bene pubblico irrinunciabile che non può essere privatizzato.

Anonimo ha detto...

Anch'io penso sia meglio sostenere iniziative già in corso.

Comunque sia sono pronto a sostenere anche la vostra.

Abbasso il Folletto !!!!

Anonimo ha detto...

Non avete capito.

Vediamo se mi capite.

Sostenere che lo Stato è dannoso, non è sostenere che bisogna privatizzare. Significa che la nostra sfiducia deve smantellare lo Stato.
Non centrano i meriti del capitalismo ed i demeriti del socialismo: quando c'è lo Stato come quello che conosciamo tutto deriva verso il socialismo: tanto si socializzano le perdite...si creano malinvestment perchè c'è lo stato o la banca centrale (in Cina coincidono) che salva l'impresa speculativa, speinculando il contribuente.
La speculazione non sarebbe così forte se non si contasse nell'impunità garantita dallo stato che socializza le perdite.

Il Folletto

Se continuate a difendere lo Stato, manterrete lo status quo.
Lo stato è il socialismo, quindi il totalitarismo..FINE

Anonimo ha detto...

l'acqua non si tocca o ci ripensano o referendum. non è possibile che una minoranza imponga certe scelte, qundi tutti i cittadini devono essere chiamati a decidere. al referendum sull'acqua ci accoppierei anche quello sul crocifisso, imposto da sempre a tutti gli italiani da una minoranza. siamo o no uno stato laico con una democrazia compiuta. haal

Anonimo ha detto...

io credo che un referendum non basti a far capire a questo governo che deve andarsene prima di ridurci come l'Argentina, mi spaventano quelli che hanno una fede assoluta in questa gente, non vede il danno e ancora ti rendono un povero pezzente perchè non sei come loro. Perchè non possiamo vedere alla televisione gli scioperi e le proteste della gente che ha perso il lavoro? perchè per questo governo sono dei pezzenti che non sono riusciti a combinare niente nella loro vita, neanche a tenersi un lavoro, poco importa se è il datore che chiude ed emigra. Io credo che ci voglia una manifestazione forte per far capire a tutti che queste persone non le vogliamo e che Berlusconi sia finalmente processato per tutto. Maria Gabriella

riccardo isalberti ha detto...

@Elianto, hai ragione...sarebbe meglio appoggiare strutture ed associazioni già esistenti, ed unire le forze....poi se si riuscisse a costituire un Associazione MercatoLibero (2000 per cambiare?) sarebbe meglio.

@il Folletto: è vero che lo Stato è socialismo,allora anche la Famiglia è socialismo??
l'individualismo allo stato puro è solo un'idea, e porterà esternalità negative come le organizzazioni pubbliche.

nel pensare e nell'agire bisogna essere sempre pratici.

cordiali saluti a tutti gli uomini di buona volontà.

riccardo isalberti

Anonimo ha detto...

PER Giannibionico.

SONO ELISA DI ALBA ... TU SEI DI ALBA O ERI QUI PER L'EVENTO? SONO TRA QUELLI CHE HA ORGANIZZATO LA SERATA E VORREI CHE GLI ABITANTI DELLA ZONA CHE ERANO PRESENTI SI FACESSERO VIVI ...QUINDI, PER FAVORE FATTI RICONOSCERE... BARRAI HA I MIEI RECAPITI,QUINDI SE NON VUOI APPARIRE SUL QUESTO BLOG CHIEDI A LUI ...
PER ORGANIZZARCI DOBBIAMO CREARE RETE E SUDDIVIDERCI I COMPITI.
QUESTO E' UN APPELLO ANCHE PER ALTRI FREQUENTATORI DEL BLOG MERCATO LIBERO DELLA ZONA DI ALBA - CN -
PAOLO PER FAVORE PUBBLICA QUESTO COMMENTO ANCHE NELL'ULTIMO TUO POST ...
GRAZIE
CIAO
ELISA

Anonimo ha detto...

Per Elisa,

Buon Giorno, sono di Fossano, quindi a due passi da Alba,
puoi contattarmi liberamente al seguente:
giannibionico@tiscali.it
Cordialità.
Giannibionico

Anonimo ha detto...

Saverio da Cantù(CO). Ci sono.
email: agherino@alice.it.

Anonimo ha detto...

non per fare le pulci ed è giusto che ognuno si muova, ma da parecchio tempo c'è gente che gia stava lottando su questo tema.

http://www.acquabenecomune.org/

Gabriele ha detto...

Io ho firmato la petizione on-line e mandato un e-mail a tutti i miei amici invitandoli a fare lo stesso. So che non è molto ma è quello che riesco a fare in questo momento. Il referendum è la cosa più semplice da ottenere e penso che non ci saranno difficoltà a promuoverlo. Per il resto il progetto mi sembra un po' troppo ambizioso nel senso che facciamo prima a creare un movimento popolare (usufruendo delle grandi potenzialità della rete) per salvare il mondo da tutto e da tutti (acqua compresa) che costruire quello che proponi tu... Io se non lavorassi nell'azienda di famiglia mi dedicherei anima e corpo a queste cose... Comunque sono convinto che gli sviluppi di questa crisi porteranno già ad una ribellione sociale nel giro di due-tre anni e questo mi consola...

Anonimo ha detto...

Potrei sottoscrivere da cima a fondo quanto scritto da Elianto. Da cima a fondo...
MARCO