STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


DESOLANTI PROSPETTIVE E PROSPETTIVE DI DESOLAZIONE!


La stampa pattumiera e i telegioranli spazzatura che hanno inneggiato all'uscita della crisi per un misero rialzo del PIL dello 0,6% dovrebbero vergognarsi.


FARE FALSA INFORMAZIONE NON PAGA!!!


E' evidente che anche uno stupido al governo sarebbe capace di mostrare un PIL in salita aumentando il debito.

Se si aumenta il debito è evidente che circola più denaro e quindi il PIL aumenta.

Basterebbe stampare denaro, o emettere debito pubblico per "SOLI" 300 miliardi nel 2010 per far salire il PIL del 2%.

Ma chi è quell'ignorante che esulterebbe se non qualche politico corrotto e qualche giornale pagato sottobanco?


Ma INIZIAMO DALL'AMERICA:
La crescita del Pil non deve far sperare perchè:
1) nelle ultime grandi recessioni americane il PIL ha mostrato prima dei segnali di ripresa, per poi ricadere pesantemente nei trimestri successivi
2)La performance del PIL è dovuta essenzialmente alla droga della liquidità e degli incentivi per la vendita di Auto e Case (entrambi terminati)
3) la ricostituzione delle scorte (che i mercati hanno interpretato come possibilità di aumentare le vendite, e che invece va interpretata come fisiologica dopo lo stop feroce della produzione nei primi mesi dell'anno che aveva azzerato le scorte)

-Il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 10,2% ma il tasso reale è al 17,5%.
-Il valore delle case nei prossimi mesi è destinato a scendere nuovamente
-I mutui ARM inizieranno, fin dal prossimo anno a generare nuove perdite al sistema
-Carte di Credito
-Commercial real estate non è che all'inizio di una voragine incontrollabile di fallimenti
-I buchi generati dal Private Equity si faranno ben presto sentire nei bilanci delle banche.
- Il bilancio degli stati americani è sull'orlo del fallimento, e non la sola California , ma la totalità degli Stati USA.
Per esempio: E.J. McMahon, director at the Manhattan Institute says New York deficits amount to financial emergency.
- Il debito del governo americano e il quantitative easing della FED pesano come macigni sulla rinascita economica
- I fallimenti delle banche americane continueranno anche nei prossimi mesi, generando ancora perdite rilavanti per il sistema
- Il deficit della Bilancia commerciale è ricominciato a salire pericolosamente a 36,5 miliardi (contro le attese di 31), pensate che qualche analista ha visto la positività dell'aumento della esporazione (aumentate di 4 Miliardi) ma non ha detto beh per l'aumento del deficit per 6 miliardi.....(significa che le importazioni sono aumentate di 10 miliardi..)
- E non parliamo del buco pensionistico: The Pension Benefit Guaranty Corporation (PBGC) is the federal agency that guarantees pensions for 44 million Americans. The PBGC deficit doubled over the last six months to $22 billion ... but this is only just the beginning as the agency's potential exposure to future losses increased sharply.

From the Pension Benefit Guaranty Corporation (PBGC): PBGC Releases Annual Management Report for Fiscal Year 2009

- IL DATO PIU' PREOCCUPANTE ARRIVA DALL'AUMENTO DEI PREZZI ALL'IMPOSTAZIONE CHE HANNO REGISTRATO UN +0,7% SUL MESE. OVVERO INFLAZIONE IMPORTATA (il peggior tipo di inflazione...che brucia potere d'acquisto)

- La fiducia dei consumatori è scesa più del previsto


EPPURE I MERCATI CONTINUANO A ESSERE PARTICOLARMENTE FORTI...

Il motivo? leggete quello che dice Liu Mingkang:
Bloomberg: China’s Liu Says U.S. Rates Cause Dollar Speculation
“The continuous depreciation in the dollar, and the U.S. government’s indication, that in order to resume growth and maintain public confidence, it basically won’t raise interest rates for the coming 12 to 18 months, has led to massive dollar arbitrage speculation,” [Liu Mingkang, chairman of the China Banking Regulatory Commission said] ...
Liu said this has “seriously affected global asset prices, fuelled speculation in stock and property markets, and created new, real and insurmountable risks to the recovery of the global economy, especially emerging-market economies.”

la liquidita' immessa dagli USA sta mettendo a repentaglio l'intero sistema finanziario globale.



E IN ITALIA:

Il debito pubblico italiano è arrivato alla cifra iperbolica di 1.786, 841 miliardi di euro, con un incremento dell'1,66% rispetto ai 1.757,496 miliardi di agosto, precedente massimo storico.
In dodici mesi il debito è cresciuto di 138,768 miliardi rispetto ai 1.648,073 miliardi segnati a settembre dell'anno scorso, pari all'8,42%.

AVETE CAPITO BENE: 138 MILIARDI DI EURO IN UN ANNO.

La cosa allucinante è che in 12 mesi il gettito fiscale è diminuito sensibilmente
e il PIL è crollato. Il rapporto debito/PIL è quindi esploso.
Per non parlare dell'andamento della produzione industriale che nel mese di settembre è sceso del 15,7% rispetto a 12 mesi fa e del 5,3 rispetto ad agosto 2009.


E...nessuno parla di tagli alle spese o di aumento delle imposte.

E NON SIAMO CHE ALL'INIZIO DEL PROCESSO.

Infatti tutto questo è avvenuto con tassi d'interesse prossimi allo 0%.

Il costo del debito pubblico è quindi sostenibile, ma i tassi dovrebbero salire. Per ogni punto in più il costo per lo stato aumenterebbe di 18 miliardi all'anno.

Se si tornasse alla normalità (con tassi fra il 4% e il 5%) il costo del debito aumenterebbe di circa 40 -50 miliardi all'anno.

E pensare che oggi i tassi di remunerazione sono bassi proprio in presenza di un indebitamento in forte crescita e quindi in presenza di un altissimo rischio di default.

Il rapporto Debito Pil in Argentina era di soli pochi punti superiore al nostro prima del default.

Qualcuno potrebbe dire che in Giappone sono messi peggio.

In realtà l'unica vera differenza sono i tassi d'interesse e la fiducia nel sistema da parte del popolo.

Il nostro mondo vive su una pura illusione finanziaria che i tassi d'interesse siano in funzione del rischio economico.

In realtà le banche centrali riescono a far sottoscrivere miliardi di titoli di stato ad alto rischio ai risparmiatori a tassi zero anche in presenza di rischio maggiore.



VEDIAMO IN DETTAGLIO IL PROCESSO D'AGGIUTAMENTO MACROECONOMICO CHE POTREBBE ACCADERE:
-------

Come fanno quindi le banche centrali e i governi a far sottoscrivere il debito pubblico? semplice:
1) Stampano moneta e fanno comprare i titoli alla banca centrale stessa (quantitative easing)
2) Fanno acquistare a leva i titoli del debito pubblico al sistema bancario (utilizzando dei parametri errati sul rischio dei titoli del debito pubblico).
Infatti se una banca compra BTP a 10 anni puo' acquistarne per X volta il suo capitale, ma se acquista titoli del debito di Tiscali puo' acquistarne per X-Y volte il suo capitale.
In realtà nel nostro sistema occidentale i titoli del debito pubblico diventano via via più rischiosi, indi per cui dovrebbe essere ridotto il potenziale di acquisto di tali titoli alle banche.

MA VOI BEN CAPITE CHE IL SISTEMA COLLASSEREBBE IN POCHI MINUTI.

OGGI SIAMO IN UN'EMERGENZA SISTEMICA.

Gli stati hanno assorbito le perdite delle banche. La socializzazione delle perdite stampando moneta ed emettendo debito, ha dato un po' di fiato al sistema economico (una grande droga).

Tuttavia i salari dei paesi indebitati (occidentali) non crescono, la disoccupazione e la chiusura di imprese aumenta. Anche la povertà di queste aree sta esplodendo.

I consumi si conntraggono inesorabilmente, con essi anche le entrate dello stato che dovrebbe di conseguenza tagliare la spesa pubblica, ma così facendo farebbe scendere ulteriormente il PIL e i consumi con conseguenza TERRIBILI.

In aggiunta a questo, non dimentichiamo che se si stampa moneta in assenza di creazione di ricchezza (anzi) non si fa altro che INFLAZIONARE LA MONETA STESSA.




Anche si i consumi scendono, anche se la capacità produttiva è in eccesso....se si stampa moneta con la ricchezza (PIL) in discesa, C'E' una sola STRADA: LA SVALUTAZIONE DEL DENARO E DELLA LIQUIDITA' E LA CREAZIONE DI INFLAZIONE DI ASSETS.


In un sistema chiuso il processo di aggiustamento sarebbe lento. La maggior quantità di moneta inserita nel sistema arriverebbe inizialmente alle banche. Le banche (consapevolmente) comincerebbero a comprare assets facendo salire il prezzo.
Le persone, vedendo salire i prezzi, anticiperebbero gli acquisti (spaventati dell'idea che il giorno dopo costerebbero di piu').
Se i consumi aumentassero, le aziende comincerebbero a far utili (nel frattempo i salari rimarrebbero bassi in quanto le persone non si accorgono che la quantità di moneta è aumentata.



Solo nell'ultima fase, con l'aumento del profitto d'impresa una parte di denaro finisce nelle tasche dei consumatori.

I prezzi finiscono di salire e l'inflazione tocca il suo apice. (a quel punto le banche vendono con lauto profitto gli assets acquistati nella prima fase e inizia una fase di recessione e di crisi).

QUESTO E' CIO' CHE AVVIENE IN UN SISTEMA CHIUSO.

Ma se questo meccanismo avviene solo in una parte del mondo (occidente) e se l'altra parte del mondo ha salari più bassi e se siamo in un sistema globalizzato...


ECCO QUALI SONO GLI EFFETTI DA CONSIDERARE

1) LA STAMPA DI MONETA IN UNA SOLA AREA (IN ASSENZA DI AUMENTO DELLA RICCHEZZA) GENERA PRIMA O DOPO UNA SVALUTAZIONE DELLA MONETA STESSA) NEI CONFRONTI DI ALTRE ECONOMIE

2)PER PROTEGGERSI DALLA SVALUTAZIONE DELLA MONETA E' SBAGLIATO RIMANERE IN LIQUIDITA'

3) INIZIA UNA INFLAZIONE DI ASSETS A PARTIRE DALLE MATERIE PRIME (PASSANDO ALLE BORSE, AGLI IMMOBILI E AI TERRENI)

4) E' OVVIO CHE DOVE C'E' SOVRACAPACITA' PRODUTTIVA LE SALITE SARANNO INFERIORI (AZIENDE E IMMOBILI SALIRANNO MENO IN EUROPA CHE IN BRASILE)

5) NELLA FASE INIZIALE DEL PROCESSO IL POPOLO NON DEVE ACCORGERSI DELL'INFLAZIONE.

6) BANCHE, INVESTMENT BANKS, SPECULATORI E IMPRESE LA FANNO DA PADRONI

7) TUTTAVIA IL SISTEMA APERTO NON PORTA AD UN AUMENTO DEI SALARI NEI PAESI OCCIDENTALI, BENSì AD UN AUMENTO DEI SALARI NEI PAESI VIRTUOSI.

8) IL SISTEMA OCCIDENTALE, STAMPANDO MONETA, HA QUINDI
-EVITATO IL COLLASSO SISTEMICO IMMEDIATO,

MA HA GETTATO LE BASI PER
-LA SOCIALIZZAZIONE DELLE PERDITE,

-IL MANTENIMENTO DI SALARI BASSI,

-LA SVALUTAZIONE DELLA MONETA, -

-LA CONSEGUENTE DISTRUZIONE DEL RISPARMIO ACCUMULATO DAI LAVORATORI

-(E LA RIDUZIONE DEI DEBITI CHE VERRANNO INFLAZIONATI)

L'aumento dei prezzi e dei salari è un fenomeno che avviene nei paesi virtuosi (es. Brasile).
In un secondo tempo, l'aumento delle materie prime avrà un impatto sui prezzi in occidente (oggi c'è ancora sovracapacita' produttiva da smaltire).

A quel punto o le aziende riduranno i profitti o passeranno l'aumento dei costi di produzione al popolo (i salari rimarranno bassi ma i costi di produzione aumenteranno)

Il popolo NON potrà far altro che abbassare i consumi (infatti si sono già troppo indebitati e i risparmi hanno perso valore).

EFFETO IMPOVERIMENTO

Solo a quel punto i tassi d'interesse e la relativa inflazione potranno cominciare a crescere e saranno ancora dolori per i paesi occidentali.

QUESTO MODELLO VERRA' VERIFICATO DA MERCATO LIBERO GIORNO DOPO GIORNO NEI PROSSIMI ANNI.

E' COMPITO DI UN BUON PADRE DI FAMIGLIA PENSARE A SALVARE I PROPRI RISPARMI NEL CASO IL MODELLO SI REALIZZASSE.

IL MODELLO PREVEDE UNA CONTINUA DECADENZA DELL'ATTUALE SISTEMA ECONOMICO CULTURALE OCCIDENTALE E BEN PRESTO IL CAMBIO DI GUIDA ECONOMICA DEL MONDO.
Share/Bookmark

34 commenti:

laura ha detto...

Salve dott. Barrai!!
ma il 28 novembre ad Assisi parlerà anche di questo argomento spero!!!
Ma se con investiamo in titoli di Stato dove li possiamo mettere i nostri risparmi?....in azioni?.....nel mattone?....o nei terreni in Albania?.....magari lungo la futura superstrada che attraverserà tutto il paese e che verrà costruita molto presto!!!
Saluti .
laura

ML ha detto...

Laura questo sarà L'ARGOMENTO di Assisi!!!

Anonimo ha detto...

Condivido in pieno questo articolo e credo che ce lo ricorderemo a lungo! Complimenti davvero! Il processo descritto è ormai inevitabile! Di incerto c'è solo il QUANDO ma soprattutto il COME! Mi pare infatti molto difficile che questo cambiamento epocale possa avvenire in modo pacifico e ordinato...
PS Caro Michele Nista; Obama e la Fed stanno dando il colpo di grazia all' economia americana, che è la fonte vera della ricchezza perchè i banchieri possono si stampare dollari ma non possono stampare beni e servizi...finora gli altri li hanno forniti in cambio di carta ma le cose stanno cambiando radicalmente! Altro che cambiamenti climatici, assicurazione medica per tutti, instruzione per tutti, meno tasse...il tempo della commedia obamiana sta per finire!

Indico anche quello che farei io se fossi il presidente, perchè sono tutti bravi a criticare e meno a risolvere: sottoporre tutte le banche, assicurazioni e grandi aziende a un controllo di bilancio inoppugnabile e far fallire chi non è solvente senza alcuna remora; chiudere la Federal Reserve e tornare a un regime di cambi fissi con un nuovo dollaro con sottostante aureo, insolvenza sul debito pubblico e ripartire con la nuova moneta! Basta con moneta creata dal niente, banchieri che manovrano i tassi di interesse a loro comodo, tassi di cambio manipolati!!!!! Basta consumare più di quello che si produce, basta deficit pubblici astronomici insostenibili, basta interventismo statale nell' economia, e soprattutto basta demolire il risparmio e l' investimento a vantaggio del debito! (col mio modello il tasso di cambio torna fisso perchè le valute sono ancorate all' oro e il tasso di interesse è determinato dal mercato, ossia dagli operatori economici, e non da banchieri e politici). Solo preservando il valore e la stabilità della valuta si può costituire il risparmio e l' investimento in modo durevole e accumulare capitale si da creare ricchezza a prezzi via via più bassi e occupando sempre più persone! La riduzione dei prezzi dei beni non è deflazione! Deflazione è una contrazione del credito, cosa impraticaile se la moneta non si può creare col meccanismo della riserva frazionaria e senza banca centrale che immette e drena denaro a suo piacimento! La riduzione dei prezzi dei beni in assenza di giochini monetari è indicatore di progresso e di produttività e maggior potere d' acquisto e stimola nuovo risparmio e nuovo investimento in un ciclo virtuoso! Questa è la mia ricetta, quella del "genio" nobel Obama e della Fed è esattamente il contrario! Affinchè si realizzi è necessario il crollo prossimo venturo del dollaro! Con buona pace di Nista e del Dow a 14000 a fine mandato!

Luca Salvarani, Mantova.

Paname ha detto...

Ciao Dott. potresti dare qualche precisazione su cosa intendi esattamente con "INFLAZIONE DI ASSETS" questa è già in atto o arriverà più in la nel tempo?

brugo

Anonimo ha detto...

Complimenti per la chiarezza dell'esposizione. Giovanni

Anonimo ha detto...

Bell'articolo, davvero.

Se ho capito bene, i mercati azionati nei prossimi mesi non storneranno affatto, ma potrebbero perfino crescere...

Quindi pensate che la teoria del W espressa da Roubini e da altri economisti e tutte le previsioni che parlano di un repentino ritorno degli indici azionari verso i minimi di marzo 2009 siano confutabili e poco attendibili?

Nel disegno che avete esposto mi pare che non ci sia spazio per un ritracciamento delle borse.

Ergo: al mercato del pesce come ci dovremo comportare???

Carlo

ML ha detto...

L'inflazione di asset è in corso.

Il modello potrebbe continuare anche per mesi, ma potrebbe anche trovare ostacoli insormontabili con il conseguente crollo delle borse.

Molto dipenderà come i policy maker controlleranno questo modello che via via potrebbe diventare sempre più instabile e creare problemi ai mercati stessi.

Riassumendo....finchè il modello regge i mercati saliranno, ma a quel punto.....si salvi chi può.

Anonimo ha detto...

gran bel pezzo.
complimenti

salvatore

Paname ha detto...

Chiaro come il sole....
il dopo "si salvi chi può" si potrebbe valutare come una opportunità per risalire o i mercati saranno asfisiati e piatti per molto tempo questo è interessante dibattere a mio avviso

grazie Brugo

Anonimo ha detto...

Ho stampato l'articolo e domani lo distribuisco in ufficio (lavoro in una banca d'affari).

grazie

Anonimo ha detto...

All'intervento di Luca Salvarani aggiungerei la creazione di una moneta non inflazionabile tramite il ritorno ad un GOLD STANDARD puro e ad una RISERVA FRAZIONARIA AL 100%.
Solo così si potrà avere una economia (ed una finanza) sani ed onesti, senza cicli economici provocati dalla stampa di moneta.
L'abolizione della banca centrale a quel punto verrebbe da se.
Mi permetto di suggerire la lettura di 2 libri nei quali queste dinamiche vengono spiegate con linguaggio semplice: "Prevedibile ed inevitabile" e "Inflazione malattia primaria" editi dall'Associazione Usemlab che da anni avverte dei rischi insiti in un sistema economico finanziario costruito sull'inflazione monetaria e sull'ingerenza dello stato nell'economia e nella libera società.


Alessandro (Po)

Anonimo ha detto...

Condivido in pieno.
Un punto vorrei sottolineare, che dà l'idea di come la situazione sia lontana da una possibile soluzione.

Tu dici: "I consumi si contraggono inesorabilmente, con essi anche le entrate dello stato che dovrebbe di conseguenza tagliare la spesa pubblica, ma così facendo farebbe scendere ulteriormente il PIL e i consumi con conseguenza TERRIBILI."

Cioè, la logica del cosiddetto buon padre di famiglia che impone di risparmiare nei momenti difficili, NON PUO' ESSERE APPLICATA.
Questo è inquietante. Tutti noi siamo portati a sperare che prima o poi qualche governante saggio, se ne esistono, vada a tagliare la spesa pubblica inutile. Sapere che il taglio sarebbe non solo inutile, ma addirittura dannoso è sconvolgente.
Ma purtroppo mi rendo conto che è vero, essendo il rapporto debito/PIL maggiore di uno.

Ancora una volta, complimenti x l'analisi.
Adesso scusate, ma dopo Report e dopo questo articolo, devo andare di corsa a vomitare...

Saluti.
RedLizard

Anonimo ha detto...

Una cosa non capisco.

In un sistema monetario che ormai è basato su emissione di debito a costo zero, o quasi, finanziato dalla produzione di moneta in quantità potenzialmente infinita e senza più alcun legame tra rischio emittente (pubblico) e rendita, COSA IMPEDISCE AL SISTEMA DI PROSEGUIRE QUESTA POLITICA ALL'INFINITO?
Cioè, al di là delle belle promesse a ritirare gli stimoli, o al di là degli interessi politici di paesi come la Cina ai quali (forse) questa politica dà fastidio, e ancora, al di là del timore dello scoppio di rivolte popolari, non trovo un valido motivo economico che porti alla graduale estinzione della politica monetaria del quantitative easing.
Agli stati fà comodo, svaluta il loro debito, ne abbatte l'interesse e rimanda la sua rimessa.
Alle banche fà comodo, salvano i bilanci e fanno incetta di assets prima degli altri attori economici.
Per tutti gli altri è una tragedia, ma a loro non frega nulla.

Saluti.
RedLizard

Anonimo ha detto...

bell'articolo.

Nicola

Anonimo ha detto...

X Alessandro (PO):
Intendevo esattamente quello che hai scritto tu!

X RedLizard:
Questa strategia non può proseguire per il semplice motivo che essa genera un sovraconsumo ma non stimola l' investimento e la caonseguente accumulazione di capitale necessaria al ciclo produtttivo. Quando la moneta creata entrerà nel circolo produttivo si creerà una forte inflazione e la distorsioni saranno molto forti!

Luca Salvarani Mantova.

vannos ha detto...

Non sarà che paradossalmente nel breve, proprio il fatto stesso che i tassi sono bassi fa sì che restino bassi? Voglio dire: se il paese paga meno per il suo debito pubblico, anche se in aumento, è più stabile comunque che con meno debito ma tassi più alti. Qundi nel breve si può offrire tassi bassi anche a fronte di un aumento dell'indebitamento. Questa distrosione però è possibile innescarla solo se le autorità che controllano lo permettono.

pizzstef ha detto...

parole sante. oltre a quanto detto, va aggiunto che nel terzo trimestre dell'anno ci sono stati 4 giorni lavorativi in più del precedente, per cui anche lo 0,6 di crescita va a farsi benedire!

Anonimo ha detto...

Luca, hai ragione, ma sei così sicuro che la strategia di lungo termine preveda il ripristino del ciclo economico così com'era? Con il consumatore alla base? C'è un reale interesse a ripristinare la situazione passata?
A me tutto questo lascia pensare a scenari ben differenti.
In fondo già adesso molti pensionati faticano a mangiare per tutto il mese, come potranno resistere al prossimo giro di giostra? Io non vedo altra strada che un quantitative easing infinito, affiancato da sussidi alimentari, tessere di sopravvivenza e la "finanziarizzazione" totale della vita di chi fino ad oggi è stato chiamato consumatore.
Una volta lo chiamavano comunismo.
Forse il capitalismo del futuro non sarà poi tanto diverso dal comunismo di ieri...

Saluti.
RedLizard

Olindo ha detto...

Dopo quanto è sceso il Pil, anche che fà qualche + X% non signidica uscire dalla crisi.
è normale che è cresca un pò in italia; l' abruzzo ha generato molto lavoro.
Buona giornata

O.

Anonimo ha detto...

Complimenti per l'articolo, dott. Barrai!
Il contenuto reale di quello che Lei "vede" è purtroppo così inquietante....voglio dire: Ma in questo povero paese, una volta ricco di risparmi, dove oggi il ceto medio fatica ad arrivare a fine mese (figuriamoci domani!!!...)cosa succederà a livello di ordine pubblico e di conflitti sociali se veramente siamo proiettati verso quello che Lei definisce "sudamericanizzazione" dell'economia. Io non credo che l'Italia, e soprattutto gli italiani (abituati a passare le serate guardando il grande fratello, la talpa, la fattoria, i trans, le escort, ecc.ecc.) siano pronti per affrontare un DRAMMA di questa portata che realmente potrebbe riportare le lanciette degli orologi indietro al dopo guerra... ma se lo immagina??? Che cosa diventeranno le grandi città??? altro che anni di piombo!! non lo so, ma anche quelli che riusciranno a salvare il proprio potere d'acquisto, o magari arricchirsi sfruttando la situazione; in che razza di ambiente e società saranno immersi??? Forse capiremo che l'unica risposta possibile per evitare la nostra autodistruzione (della civiltà, intendo)sarà la SOLIDARIETA'con i meno fortunati??
Altro che competizione, economia e PIL!! Oppure sarà tutto uguale, ma in peggio; sempre meno benestanti e più poveri disperati....(e si sa che quando si è disperati e senza nulla da perdere, qualsiasi cosa può accadere....)in un peggioramento senza fondo della società civile. Ma che bella prospettiva!!!
O forse questa situazione sarà lo spunto dal quale nel futuro nascerà un mondo migliore, una società più equa e giusta; ma allora, quanto durerà questo "purgatorio", e soprattutto quanto sarà doloroso?.....
Io ho 3 bimbi piccoli, so che anche Lei è padre, quindi immagino che anche Lei abbia delle preoccupazioni al riguardo e senta la necessità di proteggere i suoi figli, di fronte ad un futuro così incerto e minaccioso, o mi sbaglio??...
Saluti, e miraccomando, si ricordi che questi sono gli articoli di cui il Suo vasto pubblico di lettori ha maggiore necessità ed urgenza.
Glieli conceda più spesso!
Buona giornata e grazie.

Andrea.

Anonimo ha detto...

Se il denaro stampato dal nulla finisse un pò anche nelle mani dei lavoratori aumentando i salari e non solo alle banche le cose andrebbero molto meglio.
Non si capisce perchè tanti si possono aumentare a dismisura i propri stipendi(vedi politici,magistrati,dirigenti di aziende privatizzate e enti inutili)
mentre il cittadino continua ad impoverirsi.
Bisogna redistribuire un po di ricchezza ma non lo faranno mai perchè lo scopo del sistema attuale è sottomettere e controllare la popolazione con il debito.

Anonimo ha detto...

Stanno facendo tutti finta di non essere falliti. Finchè tutti sono/siamo falliti il gioco può continuare anche all'infinito, il rischio è che qualche paese (per es. il Brasile) sia virtuoso, cioè possa dire conti alla mano: Vedete? io non sono fallito.
Allora la commedia finisce.
Allora, dopo che hanno scatenato i loro miliardari, dopo che avranno scatenato i loro scienziati (Obama disse) non gli resterà che scatenare i loro generali. Un finanziere del '700, grande amico di Talleyrand, soleva dire: La guerra è il perfezionamento della finanza, quando vedo un politico corro a chiudere la cassa, quando vedo un generale, la spalanco.

Consiglio la visione di questo sito: birds.it (sempre meglio che recere)

Anonimo ha detto...

Tutti allineati a quanto dice Barrai? Nessuno propone una visione diversa della situazione attuale? Magari anche ottimistica una volta tanto.

ML ha detto...

Ma lei che ha una visione ottimista, perchè non la racconta sufragandola con fatti e numeri.

Questo sarebbe importante per il blog.

Invece il suo commento non è stato utilie a nessuno.

Io racconto non la verità assoluta ma un possibile modello di sviluppo economico facendo delle ipotesi.

Tutto qua.

Se uno la pensa diversamente è ovvio che ha in testa un altro modello. SAREBBE IMPORTANTE PER TUTTI CHE LEI ESPONGA LE SUE TESI.

Anonimo ha detto...

Chiedevo solamente se qualcuno aveva una visione diversa. tutto qua. calma!!

ML ha detto...

Non si preoccupi. lei era in buona fede, ma molti no!

Anonimo ha detto...

Sinceramente questo é il motivo per cui non scrivo mai su questo blog, si viene subito aggrediti.

ML ha detto...

Si viene aggrediti se si va contro il modello o contro l'articolo senza dare motivazioni.

infatti tali tipi di commenti nel nostro gruppo sono dannosi e ci disturbano.

I commenti motivati con fatti o in modo serio sono i benvenuti.

Questa è la libertà che internet ci dà.

Noi vogliamo la partecipazione intelligente e non quella becera.

Se è critica che sia di qualità.

Anonimo ha detto...

Ho una visione diversa.
Nel 2010 l'Italia farà un PIL a +12%, la piena occupazione garantirà benessere e stabilità a tutti, i banchieri e i politici decideranno di abbattere volontariamente il debito pubblico con donazioni spontanee, gli scenziati italiani andati all'estero rientreranno in Italia a causa dello straordinario salto di qualità che le nostre università faranno nella ricerca proiettandoci ai vertici mondiali in tutti i settori tecnologici.
I fondi pensione, con brillanti operazioni finanziarie, garantiranno una pensione ricca e stabile alle future generazioni.

Una visione diversa, contento caro Anonimo?

Saluti.
RL

Anonimo ha detto...

Paolo ha capito il senso del mio intervento, tu invece caro RL non hai capito niente..

Anonimo ha detto...

X Redlizard:

Sicuramente adottare un modello come quello che ho tratteggiato nel breve non conviene praticamente a nessuno, nemmeno ai paesi esportatori che perderebbero moltissimo sulle riserve di dollari accumulati! Per questo motivo tutti lo ostacoleranno, a cominciare dalle banche e non si realizzerà mai! Il problema è che il giochino si è spinto ad un punto tale da mettere in pericolo la base produttiva stessa delle economie!!! Chi convince un imprenditore a risparmiare e investire nel produrre beni e servizi se poi ci sono cicli ripetuti di inflazioni-deflazioni che colpiscono la domanda e hanno notevoli effetti sul debito contratto per avviare l' attività e rendono volatile la domanda, se verranno aumentate le imposte per far fronte ai debiti pubblici, se i tassi di cambio non riflettono il reale potere d' acquisto delle diverse economie e dunque l' occidente si deindustrializza a vantaggio di Brasile e company, e se si può guadagnare di più rischiando meno investendo in borsa????...anche un semplice consumatore dovrebbe preoccuparsi di questi aspetti! Oggi viviamo nel benessere nonostante consumiamo e importiamo più di quello che produciamo e esportiamo...senza aggiustamenti duraturi non credo che troveremo per sempre chi ci regala potere d' acquisto! La realtà è che la nostra base produttiva si va via via impoverendo perchè l' euro resta sopravvalutato e ci sono i debiti da riassorbire perciò l' eventuale risparmio non produce investimento e accumulazione di capitale ma solo (quando ci si riesce) riduzione del debito pregresso! Il problema semmai è come creare risparmio!!!!!!!! Se non produci più niente ma paghi altri per consumare come puoi risparmiare?? Aggiungo che lo stato aumenta le spese pubbliche e per il welfare..questo ci carica di ulteriori debiti da ripagare e colpisce ulteriormente la produzione e porta ad un avvitamento della situazione! Questo in generale, per l' Italia purtroppo abbiamo molti altri fattori negativi che ci pongono in svantaggio rispetto ad altri paesi industrializzati!

Questo discorso un po' contorto è solo per dire come se anche bruci i debiti inflazionando il sistema se non si riaggiustano i tassi di cambio e i tassi di interesse si da creare risparmio e attività produttive qui da noi non risolviamo un bel niente!!! Inoltre non vedo cosa ci guadagnerebbero i paesi che ci esportano più di quanto importano da noi ad investire i loro surplus commerciali in attività produttive da noi(molto più fficente farle da loro) o in nostri titoli, prevalentemente di debito, il cui valore reale è destinato a scendere a seguito del quantitative easing....mi pare che gli unici a guadagnarci siano banchieri e speculatori ma tutti gli altri non ci guadagnano per niente! Fammi sapere se sei daccordo?

Luca Salvarani Mantova.

Anonimo ha detto...

X Anonimo:

Qui tutti speriamo che la situazioni migliori, nessuno fa il tifo perchè vada male! Occorre però distinguere le sparande dalla realtà! Sinceramente non vedo elementi concreti che mi facciano pensare ad una ripresa SOSTENIBILE, anche le politiche monetarie e di bilancio che sembrano aver arrestato il peggio in realtà non sono gratis ma comportano pesanti costi e distorsioni e soprattutto non sono eterne! E' pensabile che il raddoppio della base monetaria USA in pochi mesi e un aumento astronomico del debito pubblico non abbiano effetti duraturi? Io ritengo che ci si debba abituare all' idea che un po tutti dovremmo abbassare il nostro stile di vita per molto tempo, prima lo capiamo e meglio è! Se Lei ha qualche elemento, dato, ragionamento sarei molto felice di leggerla! Oppure dica quali aspetti ritiene inesatti o erronei nei ragionamenti, a cominciare dai miei ovviamente!

Luca Salvarani Mantova.

Anonimo ha detto...

Chi parla di ottimismo è come Berrucconi!!!.....
Ma l'avete visto che si è messo a raccontare le barzellette anche alla FAO???!!! cazzo, è più forte di lui!!! secondo me andrebbe studiato da un'equipe non di psicoanalisti, ma di antropologi!
Cmnq chi parla di ottimismo non ha purtroppo per lui, o la forza o la capacità d'analisi o ancora peggio l'onestà intellettuale per vedere la realtà dei fatti. No all'ottimismo, e NO al pessimismo; l'unica cosa che conta qui credo che sia il REALISMO.
saluti.

Andrea.

Anonimo ha detto...

Luca,
sono d'accordissimo con te, i tuoi ragionamenti non fanno una piega, ma sono ancorati all'economia del '900.
Dobbiamo sforzarci di ragionare in termini nuovi.

TUTTO CAMBIERA'.

Ad esempio proviamo a togliere dall'equazione l'attore stato-nazione, oggi virtualmente fallito e tenuto in vita solo per esercitare ordine e controllo sulla popolazione. Domani potrebbe sparire, rimarremmo soli contro/nel il sistema economico.
O ancora, inseriamo nell'equazione la teoria di Malthus sulle disponibilità alimentari e le crescite demografiche.
E il peak oil.
Metti insieme tutto questo, una bella sheckerata, e vedi che l'economia classica va a farsi benedire.
Dobbiamo imparare a gestire una tempesta, noi che per 70 anni abbiamo navigato su un mare piatto come una tavola.
Guardiamo lontano, diciamo 10 anni.
Quali saranno i luoghi di socialità (fisica) della gente? Nessuno.
Quale interesse avrà il mercato ad un consumatore con un potere d'acquisto pari a 1/10 di quello di oggi? Nessuno.
Che mobilità sarà possibile al lavoratore di domani? Nessuna.
Che sostenibilità fornirà il pianeta terra in condizione di deplezione degli idrocarburi? 1/3 di quella di oggi, se va bene.
Quali materie prime (fisiche)saranno accessibili alla popolazione? Poche, forse la terra, forse (Monsanto permettendo).
Se ci pensi bene, tutti i piccoli segnali che oggi attirano la nostra curiosità sono sintomi di questo: l'orto di Michelle Obama, la battaglia contro il crocifisso, virus, vaccini e Ukraina, gli appelli per la fame nel mondo, i contadini siciliani in piazza, ecc.

Dobbiamo guardare lontano, per trovare la via da seguire.

Ciao.

RedLizard