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ROUBINI E LA BOLLA DI LIQUIDITA'

Roubini parla di petrolo a 100 dollari. Ricordo che prima di Goldman sachs e Roubini è stato Michele Nista ad avvisare di un petrolio superstar.

Roubini avverte che si è creata una bolla di liquidità PERICOLOSA e che porta a un rialzo negativo delle materie prime, petrolio in testa.
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18 commenti:

Anonimo ha detto...

Roubini 3 mesi fa parlava di possibile deflazione e di nessun pericolo inflattivo alle porte , ora di rialzo delle materie prime, coe si possono coniugare le 3 cose ?

ciao

gian ha detto...

è scontato che le borse seguano le materie prime ?

Leo ha detto...

Michele è una persona seria è molto intelligente,di questo ce ne siamo accorti in tanti mesi di lettura di questo Blog. ciao buon lavoro

ML ha detto...

Con la nuova politica d Obama che ha deciso di stampare moneta dal nulla.

Lo abbiamo ripetuto innumerevoli volte.

Anonimo ha detto...

Se cosi è saranno costretti a frenare e far crollare le borse. Altrimenti ammazzeranno la ripresa.

ghibli ha detto...

Se le materie prime salgono con in testa il petrolio, cosa faranno le borse ? E il Dollaro ?
La salita del petrolio sarebbe solo speculativa....non legata al ciclo economico in ripresa. O sbaglio ?

ghibli ha detto...

Se le materie prime sono crescita con in testa il petrolio che faranno le borse e il Dollaro ?

gatto silvestro ha detto...

A fine 2008 ero convinto che ci fosse un accordo tra USA e Cina,e relative multinazionali,per cui la discesa dell'azionario compensava i cinesi della perdita sul valore del dollaro e permetteva loro di comprare pezzi d'aziende occidentali,che in seguito avrebbero continuato a capitalizzare,ora, se le azioni salgono in fretta e con acquisti sui futures,se i cinesi vendono bond sul lungo,e il dollaro s'indebolisce con le borse in salita,le materie prime salgono e il petrolio,non vedo tutto questo accordo, a meno che le borse non siano solo uno specchietto per allodole, e le vere transazioni di grandi partite di azioni, pezzi d'aziende, non avvengano fuori della borsa,a prezzi bassi,mentre un mercato truccato e molto tecnico, sempre sostenuto al momento di cadere ,sia fatto per prendere tempo e lanciare segnali ai gestori, facendo intendere che se non si scende nel tempo giusto su determinati target, allora si sale ancora, e se non si tocca il minimo nel 2010, allora si va a nuovi massimi, e costringerli a entrare, creare nuova euforia, +timore d'inflazione .Alla fine con azionario e poi dollaro saliti, dovrebbero essere contenti sia americani che cinesi ed europei.Quindi ora starebbe partendo un'altra chiamata per il parcobuoi,della durata di qualche anno, in cui molti usciranno in gain per poi rientrare a prezzi piu' alti,e magari con quantita' maggiori,alla faccia del money management e del rischio-profitto,poi nuove discese e nuove occasioni d'acquisto e ricapitalizzazione per i veri grossi investitori che comprano per fare impresa,mentre noi saremmo li' a fregare chi arrivera' tardi,nel recinto della guerra tra poveri, o tra piccoli.E attanzione agli etf daily acquistati per il medio lungo, magari a PAC!!!Sul sito di borsa italiana li fanno passare come investimento,mentre sono derivati a scommessa secca intraday,non si possono scambiare per avere il sottostante!

RobertoLara ha detto...

Paolo Barrai scrive il perchè del passaggio da deflazione ad inflazione
:
Con la nuova politica d Obama che ha deciso di stampare moneta dal nulla.

Lo abbiamo ripetuto innumerevoli volte.

Ma questa moneta stampata non è stata lanciata dall'elicottero , come si dice, perchè se no sarebbe arrivata anche a noi poveri mortali. Bensì è congelata ( nelle banche? ) da qualche parte.
Come e quando arriverà al disoccupato?? Come potrà spendere il disoccupato ? Chi fara'crescere la domanda che spinge i prezzi al rialzo?

Grazie per una eventuale risposta.

RobertoLara

Anonimo ha detto...

Gatto Silvestro, postresti spiegare meglio la tua ultima frase?

"E attanzione agli etf daily acquistati per il medio lungo, magari a PAC!!!Sul sito di borsa italiana li fanno passare come investimento,mentre sono derivati a scommessa secca intraday,non si possono scambiare per avere il sottostante!"

Grazie mille!

Anonimo ha detto...

gatto silvestro, la punteggiatura te l'hanno insegnata??

Anonimo ha detto...

Su bimboalieno.altervista.com c'è il nuovo mensile che risponde alla domanda di Roberto Lara, credo che il dott. Barrai abbia ben spiegato il tema del massivo printing di moneta, come questa stia alimentando le casse dei consumatori merita un approfondimento.
Complimenti a tutto lo staff per l'ottimo e costante lavoro.

UNO GNOSTA

Anonimo ha detto...

IL PREZZO DEL PETROLIO E' DESTINATO A CRESCERE, ANCHE PERCHE' L'HA ANNUNCIATO IL GRANDE MICHELE E FINORA (da quando lo seguo) NON HA MAI SBAGLIATO UNA PREVISIONE. IO HO GIA' COMPRATO UN ETF E PER IL MOMENTO CRESCE. SALUTI A PAOLO E MICHELE.
P.S. da quando vi seguo sono finalmente riuscito a rifomulare in modo adeguato e vincente il mio portafoglio. di nuovo GRAZIE HAAL

gatto silvestro ha detto...

Si mi hanno insegnato la punteggiatura e me l'ero pure perfezionata sul Boccaccio,ma non sempre la curo.Mi scuso.Sugli Etf daily e' un po' lungo spiegare ma in sostanza,sono l'ennesima truffa delle banche per i piccoli risparmiatori che intendano farci posizione, sono uno strumento speculativo,vanno tradati molto intraday e non sono adatti per fare posizione,sul lungo tendono a zero,(=totale perdita del capitale investito),a chiusura daily ti tolgono la perdita oppure ti accreditano il gain,e il meccanismo matematico e' penalizzante quando l'indice si muove in laterale,perche' i periodi temporali con forte direzionalita' sono meno frequenti.Se uno vuol investire sul lungo deve possedere il sottostante,cosa che non avviene affatto con l'Etf daily.Se oggi un indice fa -2% e domani +2%, nel giro di due giorni avra' perso la stessa cifra sia chi e' long che chi e' short, a meno che chi e' short non sia uscito a fine giornata,e chi acquista etf per fare posizione non esce, perche' confida nel trend di fondo,ma questo e' uno specchietto, la sostanza e' che gli assottigliano il capitale investito,se non accompagna costantemente il mercato tradando molto, mentre s'illude di fare posizione e di poter evitare gli stop dei futures e della marginazione e d'investire diversificando e con cifre non elevate, troppo bello per essere vero.Se vuoi approfondire chiedi a Pigreco SanTrader.

BRUNO ha detto...

Cosa ne pensate di questa previsione sul dollaro fatta dal prof. Arcucci?

A me non convince per nulla ma lui non è uno stupido...
Anche Nista vede il dollaro su...

DOLLARO, PREPARATEVI A UN FORMIDABILE RIALZO
di Francesco Arcucci

Saranno i Paesi creditori a sperimentare l’aumento del valore dei loro crediti grazie alla crescita della valuta americana. E ora lo pretende la Cina, una nazione creditrice che ha intenzione di fissare nuove regole del sistema monetario.


...dall’altro, che il sistema sia imparziale cioè non favorisca né i debitori (con l’inflazione), né i creditori (con la deflazione).
Creditori e debitori a loro volta vanno distinti a seconda che ci si riferisca all’interno di un Paese oppure ci si riferisca a Paesi creditori e Paesi debitori. Nel sistema monetario nazionale l’ente che sovrintende il fatto che né i debitori né i creditori siano favoriti è la banca centrale. Poiché essa crea moneta dal nulla, a costo sostanzialmente zero e senza vincoli di convertibilità, rimane comunque il sospetto che il sistema favorisca i debitori con l’inflazione. Per contrastare questo sospetto le banche centrali tendono ad autolimitare la loro creazione di moneta con degli obiettivi calcolati sulla quantità di moneta prodotta (target monetari) o sulla quantità di inflazione generata (target di inflazione).
Nel sistema monetario internazionale il delicato rapporto tra Paesi creditori e Paesi debitori attualmente non è affidato a qualcosa di esterno che assicuri l’imparzialità fra i Paesi creditori che vogliono proteggere il valore dei loro crediti sull’estero e quelli debitori che vogliono ridurlo. Un tempo questo ente esterno esisteva ed era l’oro nel contesto del gold standard. Poi si è passati, dal 1944 al 1971, al dollaro in quanto convertibile in oro (gold exchange standard). Dal 1971 il sistema monetario internazionale si è fondato sul dollaro inconvertibile (dollar standard) emesso dagli Usa e cioè non da un’ancora esterna e fidata, ma da un Paese debitore e che per sua natura tende a favorire i debitori rispetto ai Paesi creditori.
E se è vero che sul piano interno i debitori si favoriscono con l’inflazione, sul piano internazionale i Paesi debitori si favoriscono riducendo il valore dei loro debiti e cioè svalutando il tasso di cambio della loro moneta.
La debolezza del dollaro contro le monete dei Paesi creditori negli ultimi quarant’anni era il modo in cui il centro del sistema si finanziava a basso costo presso la periferia. Ma questo periodo sta volgendo al termine.
Così come era facile prevedere a partire dagli anni Settanta un indebolimento strutturale del cambio del dollaro contro marco, yen e franco svizzero che avrebbe favorito gli interessi dei Paesi debitori, e in particolare degli Stati Uniti, ora ritengo che la fase di danneggiamento degli interessi dei Paesi creditori sia finita. Saranno, quindi, i Paesi creditori a sperimentare con compiacimento l’aumento del valore dei loro crediti attraverso un netto ulteriore rialzo del cambio del dollaro.
Infatti non lo pretendono più solo la piccola Germania e il modesto Giappone. Ora lo pretende la Cina, una nazione creditrice che ha intenzione di fissare nuove regole del sistema monetario internazionale in modo che ad essere avvantaggiati non siano più, come è avvenuto fino a poco tempo fa, i Paesi debitori. Se il nuovo ordine monetario internazionale non sarà più fatto a Bretton Woods come nel 1944 e neanche a Washington nel 1971, ma sempre di più a Pechino, il dollaro americano non potrà che apprezzarsi moltissimo.

Bruno

Anonimo ha detto...

Quindi gli ETF sono una truffa delle banche.... Allora per rimanere sull'azionario su cosa bisogna puntare oltre alle pure azioni? Il risparmio gestito coi suoi fondi? Davide

ghibli ha detto...

Gatto Silvestro sugli ETF probabilmente si riferisce solo a quelli short ed in particolare quelli a leva. SOlo su questi sono d'accordo con lui, sugli ETF semplici non mi risulta che tendano a zero. Hanno come sottostante un parco titoli ben definito, e su quello viene calcolato il NAV come un qualsiasi fondo comune tradizionale.
Gli ETC invece (sulle materie prime) soffrono del rollover oltre che del rischi cambio, per cui potrebbero riservare spiacevoli sorprese.

Anonimo ha detto...

Qs e' la grandezza di Paolo B: onesta', franchezza e sincerita', che non guarda in faccia a nessuna bandiera di partito o simbolo massonico. Continua cosi' e sfonderai. Occhio agli sviluppi in Iran, se il chief li, fara' bagni di sangue, il petrolio potrebbe anche scenmdere nel breve, ma 98 dollari, fra qualche mese, li raggiungera'. A meno che, pero', Gheddafi e Berlusconi faccian finalmente, un, ormai aspettatissimo, proprio matrimonio gay a San Francisco. Come mi augurerei. In quel caso, allora...Michele Michaeluzzu Nista