STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


UN PO' DI SANO OTTIMISMO NON GUASTA....

Despite quite a few warnings, the stock market rally continues to grind upwards. Although past is not always prologue, this upswing has not featured a new leadership group, as enduring bull markets normally do, nor has it reached the crushing valuation lows (PEs of 5-8 versus roughly 11 in early March), Moreover, despite the mythology to the contrary, bottoms of major bear markets coincide with rather than precede the upturn. And according to Carmen Reinhart and Kenneth Rogoff, stock market declines in countries suffering major financial crises take 3 1/2 years to bottom.

Ambrose Evans-Pritchard gives some other reasons to be cautious, particularly for possible late entrants. Note that he sees the risk of deflation and is not certain that the heavy duty pump priming by major central banks will prove sufficient.

From the Telegraph:

Bear market rallies can be explosive. Japan had four violent spikes during its Lost Decade (33pc, 55pc, 44pc, and 79pc). Wall Street had seven during the Great Depression, lasting 40 days on average. The spring of 1931 was a corker.
James Montier at Société Générale said that even hard-bitten bears are starting to throw in the towel...That is a tell-tale sign.

"Prolonged suckers' rallies tend to be especially vicious as they force everyone back into the market before cruelly dashing them on the rocks of despair yet again," he said. Genuine bottoms tend to be "quiet affairs", carved slowly in a fog of investor gloom.
Another sign of fakery – apart from the implausible 'V' shape – is the "dash for trash" in this rally. The mostly heavily shorted stocks are up 70pc: the least shorted are up 21pc. Stocks with bad fundamentals in SocGen's model (Anheuser-Busch, Cairn Energy, Ericsson) are up 60pc: the best are up 30pc.

Teun Draaisma, Morgan Stanley's stock guru, expects another shake-out. "We think the bear market rally will end sooner rather than later. None of our signposts of the next bull market has flashed green yet. We're not convinced the banking system has been fully fixed," he said

Mr Draaisma said US housing busts typically last nearly about 42 months. We are just 26 months into this one. The overhang of unsold properties on the US market is still near a record 11 months. He expects the new bull market to kick off later this year – perhaps in October – anticipating real recovery in 2010.

Keep an eye on the upward creep in yields on the 10-year US Treasury,....This alone threatens to short-circuit the rally. The yield reached 3.3pc last week, up over 1pc since January and above the level in March when the US Federal Reserve first launched its buying blitz to pull rates down. Bond vigilantes are taunting the Bank of England in much the same way, driving the 10-year gilt yield to 3.73pc.

The happy view is that this tightening of the bond markets is proof of recovery fever, but there is a dark side. Governments need to raise $6 trillion (£4 trillion) this year to fund bail-outs and deficits, led by this abject isle with needs of 13.8pc of GDP (EU figures). China fired a warning shot last week, saying the West risks setting off "inflation for the whole world" by printing money. It hinted at a bond crisis.

Yes, the glass is half full. China's PMI optimism gauge has jumped back above the recession line. The global PMI has been rising for seven months. But this usually happens after a crash as companies rebuild battered inventories for a quarter or two.
Note that container volumes in Shanghai fell 17pc in January, 22pc in February, and 9pc in March. Rail freight volumes in the US were down 32pc in April on a year earlier.

SocGen's other bear, Albert Edwards, says the new element in this slump is that GDP is contracting in "nominal" terms, not just real terms. Money incomes are flat. It is a crucial difference.

"This is like drinking hemlock. The US is gradually slipping further towards outright deflation, just as Japan did," he said. As companies retrench en masse they risk tipping the whole economy into Irving Fisher's "debt deflation trap".

If we are spared – still a big if – we can thank a handful of central bank governors and policy-makers who tore up the rule book, defied tabloid opinion, and took revolutionary action in the nick of time....

We can now test the Friedman-Bernanke hypothesis that the Fed could have halted the Depression by letting rip with bond purchases. Japan was not a proper test. It eked out a recovery of sorts earlier this decade by embracing QE, but only in the context of a global boom and a yen crash.

There is at least one more boil to lance before we put this debt debacle behind us. The IMF says eurozone banks have so far written down a fifth of likely losses ($750bn) compared to half for US banks. They must raise $375bn in fresh capital. Good luck.

Germany's BaFin regulator goes further, warning of $1.1 trillion of toxic assets on German bank books. Landesbanken are a calamity. If the IMF and BaFin are right, Europe has not yet had its crisis. When it does, we will see a second stress pulse through Eastern Europe and Club Med.

The echoes of 1931 are ominous. That year began with green shoots, until Austria's Credit-Anstalt buckled in the summer and took Central Europe with it. Continentals who still thought it was an American crisis learned otherwise.
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20 commenti:

Mario ha detto...

Meno male che e' ottimistico, a chi crede (come me) di essere solo all'inizio di una nuova depressione consiglio di acquistare l'ottimo libro di Weiss:
http://www.moneyandmarkets.com/
E' un "divertente" trattato per salvare la pelle nella prossima depressione con consigli operativi e non, molto facile alla lettura offre spunti davvero notevoli....

Anonimo ha detto...

Si usa il prozac, come psicofarmaco antidepressivo

Nicola

Anonimo ha detto...

Riuscite a fornire dati su incagli e sofferenze di banche usa?
Qual'è il livello critico di sofferenze per la stabilità dell'istituzione?
Perchè vengono chiamati titoli tossici? specifico:è proprio il titolo in sè che è tossico, che sò un ABS, un RMBS, un CDO, oppure è il comportamento tenuto da alcune istituzioni ad essere tossico?
Oppure è l'insieme di aumento dei mancati pagamenti sui titoli citati sopra più il comportamento di alcune istituzioni ad aver reso la situazione tossica?
Perchè sentire da giornalisti ed insigni economisti cifre impressionanti che vengono riportate a destra e a sinistra anche dal fruttivendolo sotto casa, senza dire di che cosa si sta parlando, a me lascia molto indifferente.
Poi le reazioni possono essere le più varie: paura di perdere tutto, autocompiacimento per il fallimento del sistema economico, ricerca di un capro espiatorio per la crocifissione in sala mensa in modo da ingraziarsi gli dei, e tutto quello che c'è di irrazionale nella mente animalesca dell'uomo.
Dal punto di vista finanziario complimenti a chi è andato short in tempi antichi, a chi è andato long dal marzo 2009, a chi è riuscito a fare anche solo in parte entrambe le cose, però se tutto questo lo si è fatto con consapevolezza di quanto accadeva è un conto, se lo si è fatto per caso, fino a quando riuscirete a non sbagliare numero in questa grande roulette?


Nicola

ML ha detto...

COME MAI SEI COSì INFORMATO....

ML ha detto...

Caro nicola, le consiglio la lettura degli innumerevoli articoli scritti nel corso del 2007 e del 2008 da questo blog. Non sono io quello che ha spiegato al mondo un subprime, un titolo tossico, un alt1 le perdite sulle carte di credito o l'ottimismo del momento.

Le consiglio la lettura di alcuni blog di macroeconomia tenuti da professori e premi nobel.

Lei potrà dire...per quel che valgono...


e allora le risponderei....ma cosa vale allora...il suo senso di ottimismo?


lei spesso critica quanto riportato.....ma non da mai la sua idea. Non si espone con numeri e cifre...ma critica...

Io riporto spesso il pensiero altrui. Negativo? forse...ma illustre.

Che poi io ne condivida il pensiero....è un altro paio di maniche.

Riportando il pensiero di certe persone "che hanno spesso la stima della comunità internazionale" cerchiamo di fare informazione. Se non altro differente da coloro che scrivono sui giornali o si fanno intervistare in tv.

Non vedo perchè dovremmo riportare quell'informazione, già abbondantemente riportata dagli organi d'informazione del paese.

Le sue critiche mi piacciono, ma mi piacerebbe che fosse propositivo per il bene mio e dei lettori del blog.

a presto.

Anonimo ha detto...

Incontro ravvicinato del 3° tipo
...

Nicola

ML ha detto...

Nicola, ti ringrazio per l'attenzione nei confronti del blog. Se ti va ti diamo più spazio. Basta che ci contatti.
Lo stesso vale per gli altri assidui commentatori del blog.

pierre ha detto...

Caro sig. Nicola,
Le sarei grato di farmi capire meglio la sua view dato che io purtroppo sono LENTO a capire rispetto ad altri e quindi mi piacerebbe ASSAI cercare di trovare delle valide indicazioni o views.

cordialmente
pierre

Anonimo ha detto...

Ma le critiche non sono rivolte ai post del blog, che in più di un'occasione ho definito interessanti od istruttivi(la teoria del contagio ad esempio), ma ai commenti sui post in questa sezione che spesso, a me paiono privi di obiettività forse perchè non si conoscono i meccanismi di funzionamento delle situazioni che si sono create, volevo indurre il lettore, con le mie domande forse un po' retoriche, ad una riflessione un po' più personale,informata e meno guidata dagli illustri economisti, tutto qua.
Tra aver risolto completamente la situazione e essere ad un passo dalla fine del mondo ci sono tante sfumature.
Il riferimento della roulette non era alle previsioni di Nista o sue, era retorico rivolto un po' a tutti gli investitori-lettori.
Mi è difficile dare dei numeri sugli indici perchè la mia operatività non prevede l'apertura di posizioni al rialzo o al ribasso di durata superiore ai 5 minuti e molto dipende da quello che si trova sul book al momento,
guardando i livelli raggiunti a marzo sugli indici posso dire che l'area raggiunta era sensata per un rimbalzo, ad esempio perchè si appoggiava sul trend di crescita precedente l'introduzione dei prodotti subprime e di altri prodotti innovativi, ma la speculazione può portare ovunque; questa onda correttiva può andare verso i 940-1000 punti di SP500 il target adesso sembra 940; poi tutto può succedere ho l'impressione che i 750-820 punti siano acquisiti ( domani mi smentiranno clamorosamente); perchè non tutto quello che è cresciuto per effetto del credito facile è poi andato a male.
Non sono ottimista ad oltranza, ma il credito al consumo, il subprime od altro che è incagliato o perso, è una percentuale inferiore al 100%, si tratta di vedere se questa percentuale è sostenibile o meno per i bilanci, indicativamente basta ridurre l'emissione di nuovo credito per quel segmento e allungare i tempi di rientro per quello esistente, cose che alcuni già fanno (mi pare), per risolvere il problema, l'ideale sarebbe non crearsene di nuovi (derivati senza collaterale eccesso di capitale impiegato per speculazioni finanziarie ecc), ma questo dipende dai singoli attori del settore.
Saluti.

Nicola

ML ha detto...

grazie nicola per la tua spiegazione.
Molto apprezzata

Anonimo ha detto...

grande post , nicola .

molto interessante e semplice .

g.

Mario ha detto...

Nicola- Ci sono tantissimi siti Anglofoni che riportano perche' questa crisi diventera' la seconda depressione, ad onor del vero ce ne sono altri che dicono che il peggio e' passato, spetta al ricercatore capire su cosa si basa una o l'altra ipotesi (infatti sono solo ipotesi).
Dal mio modestissimo e certamente non qualificato parere posso solo notare che non esiste nessun mercato indebitato che possa essere riparato sottoscrivendo altri debiti...
Poi a chi piace cercare i germogli.... vuol dire che pascolera'....

Mario ha detto...

Scusate senza andare lontano e per chi e' interessato questo sito da tutti i dati necessari a capire quanto le banche abbiano subito perdite in questi ultimi tempi, e rispondono cosi' al simpatico Nicola per il suo primo post.
http://www.creditwritedowns.com/
Non ho nessuna difficolta a fornre altri dati visto che sono largamente disponibili su Internet

Anonimo ha detto...

Ottimo Nicola.

Anonimo ha detto...

Allora l'entità dei writedowns è impressionante ok, spaventosa ok, terrorizzante ok; riflette una diversa percezione di rischio associata agli indebitati, una perdita di valore del sottostante a garanzia, sia questo un appartamento di un subprime nel quartiere queens di NY, o una mietitrebbiatrice di un agricoltore del nebraska ed anche uno sviluppo futuro dell'andamento degli incassi relativi a questi prodotti.
Quello che non viene detto, e secondo me la sanno (io dovrei ipotizzare conti e scenari da studio numerico che non ho troppa voglia di fare quindi chiedevo a chi ne avesse percezione o li sapesse di dirli), è: qual'è la percentuale di incagli e sofferenze che, in relazione alla leva utilizzata, rendono insostenibile il meccanismo di rifinanziamento o finanziamento della banca, sia per quanto riguarda il pagamento degli interessi di finanziamento che hanno per collaterale quei prestiti già emessi, sia in relazione alla riduzione del valore del collaterale per accedere a nuovi finanziamenti.
Riducendosi il valore del collaterale a garanzia presso le banche centrali, surrettiziamente si viene a ridurre la leva (aumentandola volutamente, cosa che forse avevano già fatto in precedenza, si andrebbe a rischiare troppo al momento)disponibile per nuovi prestiti e quindi anche la capacità di poter emettere finanziamenti ai clienti migliori o mettere in atto strategie di funding differenti che vadano a compensare o soppiantare le difficoltà generate dagli incagli e dalle sofferenze attualmente presenti.
Se si riduce la leva e non si riesce a migliorare la qualità del credito erogato oppure se non si ha sufficiente margine tre il tasso erogato e quello pagato sempre in relazione alla leva usata, si entra in una spirale da cui non si riesce ad uscire.
A Mario, a parer mio, non stanno sottoscrivendo nuovi debiti, ma rinegoziando a condizioni e controparti differenti quelli che già ci sono, cercando di non ridurre troppo la leva e il valore del collaterale in un colpo solo proprio perchè non sarebbe sostenibile non potendo migliorare oltre una certa soglia la qualità del credito erogato od alzando i tassi richiesti.
In ultima analisi se il meccanismo di finanziamento-rifinanziamento non si è incagliato è un bene un po' per tutti, l'incognita che rimane è se abbiano effettivamente capito oppure no quello che stavano facendo e in quanta parte continuare a fare quello che facevano senza superare il limite spinti dalla voglia di profitto personale, una voglia che ha messo a rischio il funzionamento del sistema in cui sono attori protagonisti.
Considerazioni assolutamente personali.

Nicola

Mario ha detto...

Allora l'entità dei writedowns è impressionante ok, spaventosa ok, terrorizzante ok; riflette una diversa percezione di rischio associata agli indebitati, una perdita di valore del sottostante a garanzia, sia questo un appartamento di un subprime nel quartiere queens di NY, o una mietitrebbiatrice di un agricoltore del nebraska ed anche uno sviluppo futuro dell'andamento degli incassi relativi a questi prodotti.
Quello che non viene detto, e secondo me la sanno (io dovrei ipotizzare conti e scenari da studio numerico che non ho troppa voglia di fare quindi chiedevo a chi ne avesse percezione o li sapesse di dirli), è: qual'è la percentuale di incagli e sofferenze che, in relazione alla leva utilizzata, rendono insostenibile il meccanismo di rifinanziamento o finanziamento della banca, sia per quanto riguarda il pagamento degli interessi di finanziamento che hanno per collaterale quei prestiti già emessi, sia in relazione alla riduzione del valore del collaterale per accedere a nuovi finanziamenti.

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Alcune osservazioni:
1- I writedowns non sono finiti, stanno continuando man mano che vengono a galla i bubboni... da alcuni mesi a oggi, solo per esempio, abbiamo visto la RBS modificare per tutto un anno i writedowns e a tutt'oggi continuano ad aggiungerne (sarebbe gia' fallita se non fosse intervenuto lo stato).
2- Moody ha comunicato che il default rate dei junk bond e' attorno al 15% considerando che l'anno scorso era del 2% lascio a te le speculazioni. Per quanto riguardo il distress rate e' passato da poco meno del 20% al 42%.
3- Attualmente la crisi di credito e' stata causata dai subprime mortgages, ora, si sta estendendo ai prime mortgage, 1 proprieta su 4 e' in negative equity e' le foreeclosure sul negative equite e' di circa il 17/20%!!!
4- Peggio ancora il mercato bancario deve ancora scontare la crisi che sta' navigando a vele spiegate nel settore delle proprieta commerciali
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Riducendosi il valore del collaterale a garanzia presso le banche centrali, surrettiziamente si viene a ridurre la leva (aumentandola volutamente, cosa che forse avevano già fatto in precedenza, si andrebbe a rischiare troppo al momento)disponibile per nuovi prestiti e quindi anche la capacità di poter emettere finanziamenti ai clienti migliori o mettere in atto strategie di funding differenti che vadano a compensare o soppiantare le difficoltà generate dagli incagli e dalle sofferenze attualmente presenti.


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A questo proposito ti allego il commento di una persona che ha gia' effettiato i calcoli:

According to the WSJ, the stress test wanted banks to have a 25-to-1 common equity to tier 1 assets leverage ratio. A 25-to-1 tier 1 common equity ratio, in some sense, understates the risk regulators are signing off on. Tier 1 assets are less than book assets. This means that the Fed thinks it is acceptable for mega banks 30-to-1, 35-to-1, or 40-to-1 leverage ratio based on book assets and book common equity. It is good that regulators are focusing on common equity, but they should require the mega banks to hold more of it.
If one looks at market prices or the stress test results, Goldman Sachs (GS) seems to be one of the healthiest of the top TARP recipients. Nevertheless, from my calculations on pages 20 to 21 of "The Goldman Sachs Warrants", Goldman Sachs' assets had a 5 percent standard deviation from January 1, 2008 to May 1, 2009. (On May 1, 2009, GS had a 15-to-1 leverage ratio of book assets over the market value of common equity.) Other mega banks probably had more volatile asset values over that period.
At more leveraged banks, a 5 percent standard deviation of assets means that there is a substantial likelihood that their assets will be worth less than their liabilities plus their preferred stock obligations. It is too bad that the Fed also believes, judging from its actions with regard to Bear Stearns and AIG, that it will make emergency "loans" if these banks turn out to be insolvent and in need of emergency help.
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Se si riduce la leva e non si riesce a migliorare la qualità del credito erogato oppure se non si ha sufficiente margine tre il tasso erogato e quello pagato sempre in relazione alla leva usata, si entra in una spirale da cui non si riesce ad uscire.
A Mario, a parer mio, non stanno sottoscrivendo nuovi debiti, ma rinegoziando a condizioni e controparti differenti quelli che già ci sono, cercando di non ridurre troppo la leva e il valore del collaterale in un colpo solo proprio perchè non sarebbe sostenibile non potendo migliorare oltre una certa soglia la qualità del credito erogato od alzando i tassi richiesti.

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Capisco quello che intendi pero' bisognerebbe considerare i rischi inerenti al finanziamento pubblico, nel caso UK (di cui sono piu esperto) passare dal 50% di indebitamento ad oltre l'80% significa ipotecare il futuro di una generazione... considerando che nei paesi anglosassoni l'indebitamento personale e' molto piu' alto di quello Italiano significa una recessione molto piu' lunga e pesante sinonimo di stock markets deboli.
Solo un mio pensiero...
Mario
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In ultima analisi se il meccanismo di finanziamento-rifinanziamento non si è incagliato è un bene un po' per tutti, l'incognita che rimane è se abbiano effettivamente capito oppure no quello che stavano facendo e in quanta parte continuare a fare quello che facevano senza superare il limite spinti dalla voglia di profitto personale, una voglia che ha messo a rischio il funzionamento del sistema in cui sono attori protagonisti.
Considerazioni assolutamente personali.

Nicola

Anonimo ha detto...

1- I writedowns non sono finiti

Mi autocito, mi perdoni:"l'incognita che rimane è se abbiano effettivamente capito oppure no quello che stavano facendo e in quanta parte continuare a fare quello che facevano senza superare il limite".
Si può dire che sono sulla strada giusta ancora qualche passo un po' di esercizio e superano l'esame.
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2- Moody ha comunicato che il default rate dei junk bond ...

Bisogna sperare che l'85% del rimanente meno problematico sia sufficiente nel tempo per coprire le necessità di cui abbisognano.
Troppo debito a breve con impieghi ad alto rischio nel lungo termine, non è una buona cosa.
Inoltre credo che la riduzione della redditività sia conseguenza necessaria.
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3-negative equity

riassicurazione e rinegoziazione, il che porta poi sempre ad accontentarsi di poco quanto a redditività ma migliorerebbe la situazione macro, quindi favorirebbe una rapida ripresa a grandissime linee.
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4-According to the WSJ...

Quindi con un mercato stabile banche con leva a 15 sono ottime, quelle con leva 20-25 sono accettabili, 30-40 sono a rischio.
Io in banche con leva 20 non ho mai depositato nulla, sono un fortunato?
Mia stima molto poco precisa: banche con leva 15-20 e sofferenze più incagli complessivi al 15% faticano molto (ora per le italiane grandi non si presenta nemmeno lontanamente il problema, tra l'altro è circolato sottobanco stamattina un presunto stress test sulle italiane indicativo).
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Con molto tempo a disposizione se ne esce, le generazioni future avranno la facoltà di mandare a quel paese i padri immediatamente dopo il primo vagito.
Verrà considerata una nuova forma di peccato originale dalla religione dei mercati, al battesimo del fuoco con la prima operazione borsistica si toglie il peccato.

Nicola

Mario ha detto...

Sempre a proposito di immobili e crisi...

http://zerohedge.blogspot.com/2009/05/realpoint-downgrades-hundreds-of-cmbs.html

La situazione e' ancora in peggioramento....

Mario ha detto...

Ed ecco a compimento del mio commento un analisi sulle reali perdite bancarie dovute ai subprime, se il webmaster lo reputera' degno di nota lo potrebbe postare direttamente sul blog poiche' altamente istruttivo.:
http://boombustblog.com/Reggie-Middleton/962-America-You-have-been-outright-lied-too-Bamboozled-Swindled-Hoodwinked-The-Worst-Case-Scenario.html

Anonimo ha detto...

Ma la domanda a cui non risponde è sempre quella:"le perdite sono sostenibili/assorbibili/ ammortizzabili nel normale funzionamento della banca nell'arco di un certo tempo, dopo l'aumento di capitale sociale, la vendita di asset compromessi con il piano governativo, nuove regole, svalutazioni effettuate, accantonamenti già effettuati e quelli che saranno effettuati nel futuro?"
Bisognerebbe andare nel dettaglio di come possono essere iscritte a bilancio le perdite e come debbono essere compensate.
Da quello che sembra è che le banche americane sono in grado di continuare a funzionare seppur in forte difficoltà. E' questo che ha prodotto ottimismo, non il fatto improbabile che da domani mattina si ritorni con gli stessi utili del 2007 e gli stessi tassi di crescita di prima, come se nulla fosse con crisi morta e sepolta.
Non ho detto "la crisi è finita, andate in pace", la crisi da apocalittica (metteva a rischio il sistema nella sua totalità, nei meccanismi di funzionamento base; armageddon nell'apocalisse di San Giovanni è la fine del mondo a noi noto) è diventata seria, i banchieri forse hanno capito come uscirne, il resto del globo oltre ad essere depresso dai dati forse non ancora se vuole usare carta di credito a tutto spiano come prima avendo la quasi certezza di lasciare un puffo/gancio a chi gli presta denaro.

Nicola