STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


PETROLIO OLTRE I 56 DOLLARI AL BARILE

La salita delle materie prime è l'ennesimo segnale che l'inflazione farà capolino. Ma sarà molto subdola. Prima di vedere aumentare l'inflazione, grazie ai metodi di calcolo usati ci metteremo mesi.

Noi dobbiamo considerare un'inflazione molto elevata che ci costringe a risparmiare e a lavorare di più per poter mantenere il nostro potere d'acquisto in futuro.
Share/Bookmark

13 commenti:

pierre ha detto...

E intanto tutto sale !
-
incollo roba letta qua e la :
-
La Cina è raddoppiata come borsa dal minimo, fa salire le materie prime e trascina le borse mondiali perchè è il primo paese che sembra uscito dalla recessione, dove la produzione industrale sale dell'8% ad esempio in aprile rispetto al mese prime e dove l'indice di acquisti ISM delle imprese manifatturiere da 43 torna a 50 che indica che ora c'è espansione come acquisti di beni delle aziende

Sembra un miracolo perchè i dati di export sono -30% rispetto all'anno scorso e import anche -35%, come fanno ad essere di nuovo con produzione industriale in aumento che in Germania fa -25% rispetto all'anno passato ?

Allo stesso tempo però è scritto sul Financial times in inglese comprensibile e anche su siti cinesi che il consumo di energia elettrica è calato ancora in aprile ed è a -12% o -8% a seconda delle misurazioni rispetto all'anno scorso. E il consumo di gasolio -12%

L'agenzia ufficiale cinese dice che in aprile -3.6% il consumo di energia elettrica, come cavolo fa il PIL di un paese a fare +5% come dicono i cinesi se si consuma meno energia ?

Non sono teorie complicate, semplicemente sembra chiaro che è una bufala. Sembra evidente che NON c'è ripresa, i dati di export e di consumi di energia indicano una recessione e nessun segno di ripresa anche recente, quelli di credito, Pil, produzione e acquisti indicano una forte ripresa. Probabilmente hanno ordine di produrre e comprare riempendo le scorte e i magazzini, i boss locali del partito vogliono tutti mostrare che riescono a creare un PIL positivo come ordinato da Pechino oppure alcuni dati sono gonfiati e falsi
-
-
-
-
stiamo a vedere un pò ?
pierre

Anonimo ha detto...

Ciao Paolo,
ma chi ha detto che la gente voglia continuare a tenere i ritmi di consumismo odierno e lavorar di più?
credo che sia meglio fare un cambio mentale.

buona giornata a tutti

Anonimo ha detto...

buongiorno

leggevo dei test e dsgli stress che provocano (a noi, ahahah)

percepisco una inflazione monetaria, vale a dire, virtuale, finanziaria che c'è e dovrà venire

però percepisco anche una deflazione reale
con sconti praticati (più o meno reali) da tutti i grandi distributori e a volte anche dai piccoli negozianti

ergo:
si inflaziona la finanza per far credere che tutto sia passato
ma la povertà che avanza induce a deflazionare
almeno per il momento

altro tassello da non trascurare
silvestro & c.
stanno sempre di più
proferendo prolissamente prosopopee prodromiche a profondi risvolti

vale a dire
quando parla
non lo fa mai a sproposito
se interviene ha interesse diretto
e soprattutto
odia essere smentito (anche dalla realtà, che poi mistifica)

ma se lui appare in televisione oggi
e domani la borsa crollasse (e per un po')
il suo intervento significherebbe:

- state calmi che vi guido io
- che non capisce un'emerita

nel primo caso
si sale per un bel po'
così che quando si scenderà
potra guidare il suo popolo di peones (tipo generale napoletone - ve l'avevo detto, COMPRATE LE ENI E LE ENEL)

nel secondo caso
si scenderà
e allora rivedremo nuovamente
tremonti e brunetta in vespa a
suonare i campanelli di tutte le porte
a gesticolare
a irretire
a dispensare
a tranquillizzare
a dimostrare
a pontificare

Cordialità
Robertoß

PS: dovremo seguire bene come Silvestro tratterà l'argomento Divorzio e gossip collegati;
ha chiesto silenzio, se il primo a non rispettarlo sarà lui
insieme al battigrancassa dei suoi amici
allora vorrà sviare l'attenzione da problemi più gravi

Giorgiob75 ha detto...

Taroccheranno il dato sull'inflazione pur di mantenere i tassi a questi livelli ridicoli.

Devono continuare a sostenere questo assurdo rialzo e a finanziare la "ripresa" con altri debiti.

Anonimo ha detto...

http://petrolio.blogosfere.it/2009/05/la-fine-delleta-del-ferro.html

Così non se ne esce mai!

Alessio

Anonimo ha detto...

per me i petrol sono sopravvalutati,
Saipem è andata alle stelle, ma il greggio sta a 57$ mica 90!
E poi per me si passerà prima per una deflazione e poi inflazione, inflazione ora significherebbe distruggere il "nuovo ciclo economico" sul nascere.

Anonimo ha detto...

io non sarei molto d'accordo su questa lettura; gli stock di greggio sono molto alti, secondo me la crescita dei prezzi è dovuta più a speculazione, nell'idea che si intravedano (al microscopio subatomico) i presunti barlumi di ripresa-secondo me una sòla ben orchestrata- così come si sta verificando per i mercati azionari; a questo punto c'è da aspettarsi forse più che un semplice storno.
Non dico che non ci siano rischi di grave inflazione in futuro, anzi per me sono molto probabili, ma non per adesso, che è prevalente la contrazione della domanda.
Gab

pierre ha detto...

leggo in giro:
Fino a metà marzo si parlava ovunque, dal Fondo Monetario a questo forum, di due o tre mila miliardi di perdite su crediti e derivati delle banche (il famoso Roubini era a 3.600 miliardi se ricordo bene, ma anche la Banca Mondiale, la BIS e il Fmi non scherzavano) e la discussione era su come salvarle, se fare una "bad bank" come diceva Soros, se nazionalizzare, se far comprare gli asset tossici da investitori privati come sembrava volesse Geithner, se garantire il debito bancario...

Oggi siamo scesi a 64 miliardi per le banche USA, che possono raccogliere in sei mesi di tempo per cui non c'è nemmeno fretta e per quelle europee continentali non se ne parla più. Dove sono finiti gli altri 2.000 miliardi ?


saluti
Pierre

Anonimo ha detto...

auguriamoci noi tutti che invece l'inflazione sia supportata da una tenuta del potere d'acquisto, perchè se dovesse accadere che il tasso d'inflazione cresca in maniera non proporzionata, vuol dire che siamo rovinati.

Anonimo ha detto...

Quello che mi sfugge è come fa a salire l'inflazione, pur a seguito delle corpose politiche monetarie espansive, con tutta questa capacità produttiva in eccesso??? L'aumento della quantità di moneta non dovrebbe produrre inflazione nel caso opposto in cui ad una polica monetaria espansiva corrispondesse un difetto di capacità produttiva a livello aggregato???? Mi sembra che il sistema produttivo in questo momento possa sostenere tranquillamente incrementi di domanda, senza sostenere costi marginali.

Non capisco al di là dell'enunciato, le motivazioni che soggiaciono alle Vs. conclusioni e non mi dispiacerebbe avere ulteriori delucidazioni a supporto delle Vs. tesi.

IL DUCA

Anonimo ha detto...

Penso che per il petrolio sia come al solito tutta speculazione, per quanto riguarda la Cina con il regime che c'è e con il controllo che hanno sulla stampa e su internet possono dire quello che vogliono! Non bisogna negare però, che con le riserve in valute che hanno e con il volume di soldi con cui sono riusciti ad innondare la loro economia sono forse quelli messi meglio, ma ricordiamoci però che allo Zio SAM spetta sempre l' ultima parola, vi ricordate come ha fatto ha frenare il Giappone ???
Oran

Pippo ha detto...

Ma in realtà l'aumento della massa monetaria provoca sempre l'aumento dell'inflazione, in quanto è (dovrebbe essere) la corretta definizione di inflazione.... poi, che i governi abbiano l'interesse a far considerare l'inflazione un improbabile e taroccabile indice dei prezzi è innegabile, e noi, accontentiamoci pure.
(utilissimo per i governi beneficiari della massa fresca appena immessa che mantiene per un po del valore nominale prima di trasferirsi alla lunga su tutti i contribuenti)
In pratica ogni volta che la massa monetaria aumenta i nostri soldi valgono meno...

Anonimo ha detto...

Pierre credo tu stia sbagliando nella valutazione che fai quando posti il primo commento.
I dati che riporti possono benissimo corrispondere alla realtà. La Cina è un paese che cresce in media del 7%-8% l'anno (credo che nel 2005 ci sia stata una crescita record del 9,5%) quindi una "contrazione" della sua crescita (e non recessione) al 5% del pil è perfettamente compatibile con la diminuzione del consumo di energia interno a cui tu fai riferimento (al massimo quello che si dovrebbe far notare è che questa crescita positiva del pil non è assolutamente un segnale che la crisi è finita).
Inoltre mi pare che la cina abbia un pil formato per l'80% dalle esportazioni quindi un calo del 30% delle esportazioni (prendendo in considerazione una crescita media del 7%) significa un calo di più dell'1,5% del pil (0,8*0,07*0.3=0,0168). Quindi le cifre, grosso modo, ci stanno tutte.



Naruto Uzumaki


Ps: il forte rimbalzo dei mercati, secondo me, dipende dalla passata paura per quello che in finanza è il rischio per eccellenza: il rischio sistemico. I dati macro conteranno da 21000-22000 in poi ed, infatti, secondo me tra un pò si scende.
Saluti