STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


IL GOVERNO PREDICA L'OTTIMISMO DELL'IGNORANZA E DELLA PREVARICAZIONE (ALMENO SECONDO LA MIA INTERPRETAZIONE DI QUANTO DETTO DA CIPPOLLETA)


«Serve ottimismo e tanta informazione»

TRENTO - Per uscire dalla crisi economica serve "l'ottimismo della conoscenza e della volonta" non certo "l'ottimismo di regime".

Lo ha detto Innocenzo Cippolletta, presidente delle Ferrovie dello Stato e dell'Università di Trento, parlando a Trento all'inaugurazione del quarto festival dell'economia quest'anno incentrato sul tema "Identità e crisi globale". "Parlo dell'ottimismo di chi si applica a rimuovere le cause della crisi, a ricostruire le condizioni delal ripresa, a rafforzare la rete sociale al fine di ridurre al minimo sofferenze e tensione - ha aggiunto - non certo di quello che ci vorrebbe obbligare a sorridere sempre, a negare l'evidenza, a credere che sia tutta colpa dell'informazione e che, meno si parla di crisi, questa forse passerà. Questo - ha concluso Cipolletta - è l'ottimismo dell'ignoranza e della prevaricazione". Circa il ruolo dei media, Cipolletta ha chiarito che "l'informazione, anche quella urlata, anche quella che dà fastidio, è meglio che poca informazione". (ANSA).

Mercato Libero concorda in pieno con la posizione di Cippolletta
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7 commenti:

Anonimo ha detto...

..ma la foto è taroccata??! ..non posso credere che il nostro (!??!) capo del governo abbia una simil faccia da pagliaccio

Paolo

Anonimo ha detto...

berlusconi non è mai stato un politico, ma forse il miglior piazzista di tutti i tempi (se non ricordo male è diMontanelli)
Antonio.

Anonimo ha detto...

personalmente trovo + interessante parlare di due titoli FIAT e ENEL.
ENEL a 2,8 è molto interessante (quando ci arriva).
FIAT dovrebbe scendere ma non è detto.
Certo che l'affare OPEL lascia dei rimpianti, in molti ci credevano sostenendo il titolo in borsa ora vediamo lunedi.
saluti
Antonio.

Anonimo ha detto...

Anche questa fa parte del ciclo: Educazione alla libertà. é un po' vecchia ma sempre attuale. Grazie ancora Paolo di tutto quello che scrive.
"Può accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali porti gli uomini a mettersi nelle mani del primo padrone che si presenti loro. In effetti, nella vita di ogni popolo democratico, vi è un passaggio assai pericoloso. Quando il gusto per il benessere materiale si sviluppa più rapidamente della civiltà e dell'abitudine alla libertà, arriva un momento in cui gli uomini si lasciano trascinare e quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare. Preoccupati solo di fare fortuna, non riescono a cogliere lo stretto legame che unisce il benessere di ciascuno alla prosperità di tutti. In casi del genere, non sarà neanche necessario strappare loro i diritti di cui godono: saranno loro stessi a privarsene volentieri... Se un individuo abile e ambizioso riesce a impadronirsi del potere in un simile momento critico, troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso. Basterà che si preoccupi per un po' di curare gli interessi materiali e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto. Che garantisca l'ordine anzitutto! Una nazione che chieda al suo governo il solo mantenimento dell'ordine è già schiava del suo benessere e da un momento all'altro può presentarsi l'uomo destinato ad asservirla. Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo dei propri affari privati i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere. Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo delle moltitudini rappresentate da pochi uomini che parlano in nome di una folla assente o disattenta, che agiscono in mezzo all'universale immobilità disponendo a capriccio di ogni cosa: cambiando leggi e tiranneggiando a loro piacimento sui costumi; tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti nel vedere in che mani indegne e deboli possa cadere un grande popolo."

Alexis-Charles-Henri Clérel de Tocqueville (1805 – 1859), filosofo, politico e storico francese.



gigi dalla sardegna

Anonimo ha detto...

grazie gigi, un bellissimo spaccato di un attualità disarmante, uno scritto dell'ottocento che descrive splendidamente la nostra situazione! testo su cui non ci si puó non soffermare

Anonimo ha detto...

Sì, l'ottimismo che serve a rimuovere le cause della crisi; ma Cipolletta ha capito quali sono queste cause?
Io leggo spesso i suoi articoli , ma secondo me non ce l'ha tanto chiare.
E per quanto riguarda l'informazione, se ti urla addosso delle balle stratosferiche, come avviene spesso in Italia, secondo me è meglio che non ci sia, perchè poi la gente crede alle balle e perde di vista la realtà.

Anonimo ha detto...

Cipolletta ha naso per certe cose