STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


FRA INFLAZIONE E DEFLAZIONE: LA FED E I GOVERNI VINCONO


Il Pil americano scende del 6% e la Germania ci avvisa che anche da loro il Pil scenderà nel 2009 del 6%. In Italia, poi, la situazione dei conti pubblici è molto preoccupante, specie per l'andamento che avranno nei prossimi mesi le entrate fiscale, la spesa pubblica e il PIL, e non mi soffermo sugli altri paesi europei e il Giappone.

Ma i mercati azionari di tutto il mondo continuano a salire... VEDIAMO DI CAPIRE PERCHE':

Alcuni economisti sostengono CHE NEI PROSSIMI MESI CI SARA' inflazione e altri deflazione.

In Deflazione nessuno compra o investe in quanto il mese dopo potrebbe acquistare lo stesso bene RISPARMIANDO (meno spese, meno entrate fiscali, più disoccupati ...in una spirale viziosa preoccupantissima)

In Inflazione la velocità della moneta aumenta, in quanto tutti corrono a investire il denaro che altrimenti continuerebbe a perdere valore (CON CONSEGUENTE AUMENTO DEL PIL E DELLE ENTRATE FISCLI, bloccando una spirale viziosa allarmante).

L'inflazione quindi è un bene?

In realtà Inflazione e deflazione sono due mali UGUALMENTE TERRIBILI.

Ma, mentre la deflazione colpisce l'economia in modo diretto e rapido (bloccando i consumi di colpo) l'inflazione la colpisce in modo subdolo e ritardato.

In Deflazione sono i possessori di debito a soffrire, in inflazione, i possessori di debito guadagnano e i possessori di risparmio (e i lavoratori) perdono potere d'acquisto.

In deflazione non si consuma perchè si è consapevoli della crisi. Si risparmia perchè si teme per il futuro, i disoccupati aumentano, i debiti non si riesce a finanziarli (anche in presenza di tassi zero). Le cicale muoiono e le formiche , che hanno presevato i soldi, sono più ricche.

Tuttavia se la deflazione continua a lungo...accade che anche i BRAVI IMPRENDITORI ci rimettano. La disoccupazione diviene insostenibile e crea disordini sociali.

Un governo dovrebbe tagliare le mele marcie (nazionalizzando o facendo fallire chi ha sbagliato ed ha esagerato con i debiti). E solo successivamente riportare la fiducia sui mercati con una politica economica di lungo periodo atta alla creazione di valore tramite COMPETITIVITA', INNOVAZIONE, ENERGIA PULITA, ricapitalizzazione delle imprese ecc ecc.

Obama ha scelto una differente strada. La pulizia è stata parziale, il conto lo ha pagato solo il cittadino americano (socializzando le perdite). Obama NON ha voluto nazionalizzare molte banche e far fallire aziende che si erano spinte verso un grado di debito insostenibile.

Obama ha deciso di stampare moneta senza valore, gonfiare i bilanci della FED di attività di dubbio valore, far emettere al Tesoro americano debiti che pagheranno le generazioni future (ricordo che il debito enorme di uno stato riduce il potenziale di crescita economica, infatti, un'eventuale crescita economica futura dovrebbe riportare i tassi d'interesse a livelli più elevati, ma così facendo, il costo che lo stato dovrebbe sopportare per pagare tassi d'interesse più elevati diviene insostenibile), e ha permesso un'opacità nei bilanci aziendali che rende il mercato meno trasparente.

Si è fermato troppo presto nell'opera di pulizia. La casta del potere è rimasta lì intatta. Si è creato un precedente importante: OGGI LA CASTA AL POTERE E' SICURA CHE TANTO...SE TUTTO VA MALE....PAGA IL POPOLO. QUINDI IL MONDO CREATO SUI DEBITI POTRA' CONTINUARE A LAVORARE COME PRIMA!

Ma stampando moneta ha gettato le basi per :

1) Un'innalzamento innaturale dei prezzi. Infatti la moneta serve solo per lo scambio di beni. Se una penna costa un dollaro è perchè il costo di produzione della penna più il profitto è pari a un dollaro (data una certa quantità di moneta in circolazione).
Ma se improvvisamente lo stato decide di raddoppiare la quantità di moneta in circolazione...è evidente che chi vende la penna deve chiedere due dollari per lo stesso oggetto.

Il meccanismo di trasmissione è però imperfetto E MOLTO LENTO...MA INEVITABILE.

Infatti, una creazione di moneta senza valore comporta una svalutazione della valuta rispetto ad altre. La svalutazione di quella valuta (o di quell'insieme di valute) comporta una perdita di potere d'acquisto per le persone che abitano in quella nazione.

Un effetto naturale sarà un rialzo del costo delle materie prime( che guarda caso sono quotate nella valuta oggetto di svalutazione)

Un maggiore costo delle materie prime - e dell'energia (causato dalla svalutazione della moneta) comporta un rialzo dei costi di produzione.

Il sistema CHE SVALUTA dovrebbe veder ridurre il proprio potere d'acquisto interno MA veder aumentare le proprie espostazioni (ITALIA ANNI 70).

Ma oggi l'occidente NON ha molte fabbriche...le abbiamo date ai cinesi.

Tuttavia la Cina (oggi fornitore netto di prodotti al mondo occidentale), se aumenterà i consumi interni, difficilmente importerà grandi quantità di prodotti dall'occidente. Infatti la Cina, oltre ad avere gran parte del sistema INDUSTRIALE MONDIALE, si è accapparrata quote enormi di materie prime fissando il prezzo. Quindi il suo sistema produttivo riuscirà a mantenere le quote di mercato occidentale, dando poco spazio alle esportazioni delle aziende occidentali e mantenendo il suo pricing power per quello che riguarda le sue esportazioni.

Quindi l'inflazione importata dall'aumento delle materie prime (nell'occidente che ha stampato moneta e svalutato) porterà ad un aumento dei prezzi di molti prodotti e dell'energia.

I salari NON potranno seguire l'inflazione. Di conseguenza la popolazione AMERICANA ED EUROPEA dovrà ridurre ulteriormente i consumi, in quanto i prezzi aumenteranno in assenza di crescita di potere d'acquisto.

Oltre alla Cina, altri paesi vincenti potrebbero essere il Brasile e alcuni paesi africani.

Ma torniamo ai mercati azionari. Il 9 marzo la Fed e i governi di mezzo mondo hanno deciso questa nuova politica economica atta a far nascewre l'inflazione.

I numeri usciti ieri (vedi Italia) fanno ben sperare....INFLAZIONE BASSA, MA ASPETTATIVE D'INFLAZIONE MOLTO ALTE.

Gli economisti, nei prossimi mesi, CONTINUERANNO A DISCUTERE FRA INFLAZIONE E DEFLAZIONE.

MA QUESTO E' PROPRIO QUELLO CHE LE BANCHE CENTRALI VOGLIONO.

VOGLIONO SOSTENERE IL DIFFICILE EQUILIBRIO FRA INFLAZIONE E DEFLAZIONE.

Stampano moneta ma si dicono pronti a ritirarla. Fanno rialzare i prezzi facendo credere all'inflazione...IN MODO TALE DA RIMMETTERE IN CIRCOLAZIONE LA MONETA (ALTRIMENTI LA DEFLAZIONE UCCIDEREBBE LA RIPRESA ECONOMICA).

La teoria del contagio (spiegata nel precedente articolo) è fondamentale. Se la gente si spaventa per le possibili attese inflazionistiche COMINCIA A COMPRARE ASSETS TANGIBILI, PEZZI DI ECONOMIA REALE.

L'economia si rimmette in moto...a quel punto si vedrà il da farsi...MA INTANTO L'OTTIMISMO AVRA' CONTAGIATO IL MONDO.

Tuttavia, l'ottimismo in America e in Europa SI BASA DU DEBITI ENORMI. Quindi prima o dopo l'ottimismo si trasformerà in realismo e forse in pessimismo.

I verI Bull market: BRASILE, MATERIE PRIME, E UNA PARTE DELLA CINA.

NELLA MIGLIORE DELLE IPOTESI LE BORSE OCCIDENTALI STARANNO IN UN AMPIO TRADING RANGE PER ANNI.

Ogni volta che raggiungeranno la parte alta del trading range le aziende venderanno assets (delevereging) e si ricapitalizzeranno. La crescita delle aspettative inflattive dovrà essere combattuta dalle banche centrali CON CATTIVE NOTIZIE (che terranno bassi i salari) e con eventuali rialzi dei tassi d'interesse.

I PROSSIMI ANNI NON SARANNO ANNI PER I CASSETTISTI...MA PER I PORTAFOGLI ATTIVI

BUY ON THE DIPS AND SELL ON THE LOWS!

(BRASILE, E MATERIE PRIME A PARTE).
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28 commenti:

Anonimo ha detto...

Due post uno meglio dell'altro.

Nicola

ML ha detto...

detto da te...vale doppio!

grazie

pierre ha detto...

cazzarola ERA ORA DUTTURUN
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NON MI FAR PENARE + COSI' TANTO !
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We have been strong believers in the deflation theme since these comments began in February of 2000, and even before. We are attaching the chart showing the "Cycle of Deflation" at the end of this comment, so you might want to scroll down and print out the chart as you read this.




As you can see on the chart, the cycle starts with typical economic investment which during the "bubble" of the late 1990s evolved into over-investment (or malinvestment) and excess debt. This logically winds up with excess capacity and weakness in pricing power. This has been evident since the bursting of the bubble and continues to show up today (witness the GM incentive plan which allows the public at large to get the same discounts as the GM employees). Although there are remnants of the beginning and middle of the cycle as it evolves, the place on the chart that is the most dominant is Devaluation, Competitive Devaluation and Protectionism & Tariffs. We have had a few instances of some "beggar-thy-neighbor" policies (selling products to trading partners below cost in order to keep plants open and people employed). We can go back over a year to see the dumping of TVs below cost by the Chinese to the USA, as well as dumping of steel in which we retaliated with tariffs. The last stages of Plant Closings and Debt Defaults are by far the most onerous and painful stages of the cycle.



To understand the consequences of attempting to promote lower currencies than your trading partners we will explain by an example. If the US dollar rises relative to the Euro currency or Asian currencies our goods would become more expensive and it would drive the current trade deficit to higher and higher levels as the dollar grows stronger. In other words if our currency declines relative to the Japanese Yen the Japanese goods become more expensive to Americans. The US dollar would have been able to purchase close to 400 Yen 35 years ago, while now it can purchase just over 100 Yen. The strength of the Yen from 400 Yen to the dollar to 130 Yen to the dollar in 1989 was, in our opinion, largely responsible for the depression and deflation Japan has been experiencing since 1990.



Treasury Secretary Snow states in just about every speech he gives, that the USA is promoting a "strong dollar policy". He has to stand for that, since it seems almost "un-American" to have a weak domestic currency policy. On the other hand, why are our congressmen threatening China with close to 30% tariffs if they don’t de-link the Renminbi from the US dollar? Again, the competitive devaluations are more subtle than protectionism & tariffs, but just the same, the linkage of the Chinese Renminbi is a way to keep their currency low relative to the currency of their favorite trading partner (USA). Just last week Secretary Snow and Fed Chief Alan Greenspan had a closed session meeting with Senators Chuck Schumer and Lindsey Graham, who were threatening to impose tariffs on imported Chinese goods unless they de-linked their currency.



The situation in Europe is very similar as can be seen by the gyrations of the Euro from 117 in 1999 to close to 80 in 2000 as their economies were prospering. Then the strength of the Euro from 83 to 137 at the end of last year brought the European Zone economies to a screeching halt. Now that the Euro has started down since the beginning of the year (which may stimulate their economies) makes you wonder if the reason for this is the free market working, or Euro Union policy.



Clearly, the relationship of competitive devaluations between our country and China (as well as Europe) can be seen in the middle of the "Cycle of Deflation". If we are correct in our "cycle of deflation" theme, the Alan Greenspan "conundrum" would no longer be a "conundrum", but actually make sense.
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PIERRE

pierre ha detto...

SEI UN MITO !!!!!!!!!!!!!
DUTTURUN............
INTANTO POSTO ROBA SCRITTA IN ALTRI POST CHE CREDO DOVETE LEGGERE TUTTI (ANCHE PARANZA)
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Questo è un "segnale di vendita" che non appare sugli schermi e notiziari ancora, ma viene lentamente digerito oggi dal mercato

i) la soluzione offerta dopo mesi di travaglio per le banche USA è stata una "PIPP" cioè Public-Private Partnership ed è la cosa che ha sbloccato in buona parte il settore bancario e poi le borse a marzo, che ha dato l'esca per il rally

questo schema implica che il governo appunto come dice il nome sia partner degli investitori privati a cui presta in modo che poi loro comprino gli asset tossici dalle banche, questo perchè così il governo formalmente evita di spendere, cioè fa solo dei prestiti con garanzie e non mette a bilancio invece un salvataggio di centinaia di miliardi. E' un modo ingegnoso di evitare di impegnare a bilancio 600 o 1.200 miliardi che poi lo stato avrebbe difficoltà a finanziare anche perchè poi dovrebbe nazionalizzare tutto

Se noti finora il mercato e le banche sono salite "sulla fiducia" di questo piano del PIPP, ma non è ancora iniziato niente, il 17 maggio si chiude la lista dei partecipanti e l'hanno già riformulata tre volte perchè non si presentava nessuno, è un caos totale (nell'ultimo bando indicano che si darà la preferenza a "donne e minoranze razziali" nella considerazione delle imprese candidate)

2) Non si presentava nessuno, soprattutto perchè simultaneamente Obama e il Congresso stanno attaccando costantentemente o addirittura confiscando gli investitori ogni volta che il governo entra in un affare o schema con loro

Leggi bene, Obama ha offerto ai creditori di Chrysler e GM di perdere sostanzialmente quasi tutto, poi quando questi hanno rifiutato come era logico li attacca oggi pubblicamente un fatto senza precedenti e più in stile "Venezuela" che "Stati Uniti" (le affermazioni fatte sono platealmente false per chi voglia controllare, ha "offerto" di perdere quasi tutto e poi li addita al pubblico disprezzo in TV). Ovviamente gli altri investitori a cui il governo sta dicendo simultaneamente che possono entrare nel "PIPP" cioè Public-Private Partnership stanno prendendo nota

Da una parte hai Larry Summers e Tim Geither che inventano questo schema ingegnoso che consente di dire che sistemi le banche senza spendere a bilancio altri 1.000 miliardi e che appare "amichevole" verso le borse e le fa salire per ora. Dall'altra hai Obama che ogni volta che si arriva ad una decisione vera come quella di GM e Chrysler segue la sua natura politica ed è ostile al capitale privato e al mercato più in stile sudamericano alla Peron o Chavez.

La bancarotta di GM e Chrysler è un fatto "vero", dove si chiudono impianti, si azzerano gli obbligazionisti e si vede la natura del governo attuale. Il "piano di Public-Private Partnership è se guardi bene ai dettagli di quello che sta succedendo e non ti fermi all'annuncio di un mese fa una manovra abile, ma priva di fondamento che viene inficiata dalla stessa politica del governo

Il motivo per cui lo stato USA si finanzia al 55% ora all'estero e l'america può accumulare debiti di tutti i generi vendendo bonds obbligazionari o cartolarizzati in dollari e il dollaro è la valuta di riserva e scambio globale è che il mercato dei capitali USA è considerato sicuro e protetto da confische e azioni arbitrarie da parte dei governi come quello russo, cinese, messicano o argentino. In Sudamerica accade appunto che il premier confischi gli investitori attaccandoli in TV come profittatori per cui poi gli altri investitori internazionali prendono nota e dopo un poco si limitano al minimo indispensabile. Le azioni di Obama stanno ora
lentamente incrinando questo principio.
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SALUTI A TUTTI I PROF
DI ITALIANO DEL MONDO
PIERRE

Anonimo ha detto...

Complimenti per la (solita) chiarezza.

ALessandro

ML ha detto...

grazie pierre

corrado ha detto...

due post che chiariscono molte cose...bravissimo dott. Barrai
Corrado

Anonimo ha detto...

Piaciuta la partenza dello SP500?

Anonimo ha detto...

grazie pierre x la notiziona

BRUNO ha detto...

Riguardo all'inflazione dell'Italia, come al solito siamo ai vertici dell' Europa...

Sarà mica perchè il nostro Paese è ancora pieno di oligopoli???

Infatti da oggi scattano gli aumenti tariffari delle autostrade...
Benetton ride...

Però però il dato italiano di inflazione dà +0.3% mese su mese... e quindi se lo annualizziamo diventa +3.6%...
E c'è ancora chi compra i bot a quel ridicolo tasso di interesse...

bruno

BRUNO ha detto...

Auto:Giappone,-28,6% vendite aprile


(ANSA) - TOKYO, 1 MAG -La vendita di veicoli in Giappone cede ancora e si porta ad aprile a 166.365 unita'(-28,6% annuo), i minimi di sempre nel confronto sul mese.Per i dati dell'Associazione dei rivenditori del Sol Levante (Jada), lo scorso mese, il nono consecutivo di frenata,e'il peggior dato da quando son partite le rilevazioni nel 1968, il cui mese di aprile aveva avuto vendite pari a 189.360 unita'.Dal -28,6%, vanno escluse le mini-auto con meno di 660 cc.

Anonimo ha detto...

Articolo molto molto interessante e bello! Io lo condivido in pieno. L' unico dubbio che ho è quando le aspettative di inflazione si potrebbero concretizzare infatti tutto quello che hai scritto è corretto e va a sostegno dell' inflazione ma vi è anche un eccesso si capacità produttiva e il blocco di fatto del sistema finanziario (dunque bassa velocità di circolazione della moneta) che vanno contro l' inflazione. Probabilmente l' inflazione, anche elevata, ci sarà ma sarà più in là nel tempo rispetto alle nostre apettative!

Luca Salvarani Mantova.

BRUNO ha detto...

Ecco cosa dice Fugnoli...

Nel breve solo un salto di qualità della pandemia può arrestare le borse. Quello che vediamo, influenza a parte, è un movimento a w, con un rialzo ancora per qualche settimana e un ritracciamento estivo, seguito da un rialzo più lento più avanti...


Mi pare l'opposto della tua opinione Paolo, almeno per i prossimi mesi...

Io veramente non credo come possano riuscire a fare salire ancora per qualche settimana questi mercati...
E comunque più salgono e poi... più scendono...

Bruno

Anonimo ha detto...

Solo 2 considerazioni:

1-Cosa ne pensate dell' Australia, una economia già ricca, con poche persone, autosufficientedal punto di vista agricoolo-alimentare, con molte materie prime e un debito pubblico bassissimo, in teoria non dovrebbe avvantaggiarsi molto da questa situazione in prospettiva? Lo chiedo perchè mi potrebbe interessare molto trasferirmi li per lavorare (Cina e soprattutto Brasile non fanno per me!).

2-Se dovessero esserci delle leggi in tema ambientale, come pare che ci saranno, e some è altamente auspicabile agiungerei!, il mercato di molti beni manifatturieri potrebbe essere rivoluzionato! Inntanto USA e europa sarebbero meno dipendenti dalle materie prime e dall' energia d' importazione, inoltre potrebbero sostituire parte della loro produzione manifatturiera con servizi: raccolta differenziata e riciclaggio, depurazione acque disinquinamento, ingegneria ambientale....servizi che hanno un valore aggiunto non da poco e potrebbero esere venduti ai Cinesi che se non sono ancora morti col loro inquinamento è un miracolo....DA non trascurare poi i progressi fatti sul nucleare che potrebbero avere un impatto enorme sul mercato energetico! Ma proprio il settore manifatturiero potrebbe rivoluzionarsi: immaginimo l' impatto delle auto ibride o a bassi consmi-emissioni come quelle di Fiat: questo consentirebbe alle imprese manifatturiere americane ed europee più dinamche di essere cmq cmpetitive! Queste considerazioni mi fanno ben sperare, soprattutto per gli USA!

Luca Salvarani Mantova.

pedro45 ha detto...

In un commento di Alberto del 27/04 si spiegava che il denaro stampato a gogò non uscirà dal mercato della finanza:

"Tutti, ma proprio tutti, sanno che il denaro stampato regalato inventato non dovrà mai uscire dal circuito della finanza. Sarebbe la fine, per tutti, e questo non ha senso. A parer mio questa crisi ha il particolare che si presenta come deflattiva per quanto concerne l'economia reale, ma come inflattiva per quanto riguarda la finanza.
Pensa che bello, la legge è dalla tua parte! Questa è la più grande aspirapolvere di ricchezza reale mai inventata nella storia, e sta funzionando benissimo, a pieno ritmo."

Sarà così?

ML ha detto...

Bruno, ho leto l'articolo di Fugnoli. Articolo che mi sembra non coerente con altri articoli scritti nelle scorse settimane.

Anche lui è umano come tutti.

E come tutti può sbagliare.

Ovvero come il sottoscritto.

Per me maggio è un mese da prendere con le pinze dove un pesante storno potrebbe sorprendere i rialzisti, per lui lo storno arriverà poi.

Sarà interessante, come sempre, vivere i mercati tutti i giorni con serenità!

Anonimo ha detto...

L'inflazione batte la deflazione 3 a 1

Anonimo ha detto...

La Federal Reserve ha deciso di posticipare la data in cui verranno resi noti i risultati degli esami condotti sulle maggiori banche statunitensi. L'esito non dovrebbe essere annunciato prima della fine della prossima settimana...

per me vogliono metterlo nel c... a più investitori possibile.

viviano ha detto...

Conoscere la dinamica dei mercati non è argomento di facile discussione. Ognuno di noi si cimenta in previsioni tra mercato orso e mercato toro. Il mercato ha sempre ragione il problema è capire in che modo ragiona.Nell'attuale fase di mercato dove tra chi sostiene uno storno seguito da una ripartenza e tra chi sostiene allungo e poi discesa verso nuovi minimi la discussione è aperta.Dal mio punto di vista chi avrà le migliori conoscenze e visione dei grafici e non delle notizie sarà sicuramente vincente.Anzi prima del formarsi del grafico si saprà se le notizie potranno essere positive o negative. Pensando alla crisi del '29 abbiamo a disposizione immediatamente un grafico con dei numeri.Credere nei numeri ,nella somiglianza dei grafici è x me la strada da seguire.Che importanza ha se fallisce un settore,azienda o stato piuttosto che un'altro se alla fine la percentuale di discesa è la stessa? Personalmente penso che dopo 80 anni di salita ininterrotta sia giunto il momento della discesa che eguagli il periodo compreso tra il '29 e il'32 ossia l'89% di discesa dal max assoluto 89 numero di una nota serie...... Gli articoli del Dottor BARRAI aumentano le probabilità della discesa "INFINITA" e trovano riscontro anche nei grafici. VIVIANO

Anonimo ha detto...

Bellissimo.......

Anonimo ha detto...

Ciao Blog, ciao BrunoCiao Blog, ciao Pedro.
Per prima cosa voglio dire che sono contento che qualcuno legga anche i miei post!! Mi fa sentire meno inutile al fine del blog stesso.
In ogni caso, effettivamente alla mia frase qualche precisazione fa fatta, non perché io voglia dimostrare qualcosa che solo il futuro potrà far avverare, ma piuttosto per indicare meglio le ragioni per cui la stessa frase è stata scritta.
Premetto che, secondo me, le cose non CAPITANO.
La storia, indipendentemente dai libri su cui abbiamo studiato, è fatta di eventi che spesso vengono spiegati come le “logiche” conseguenze di situazioni passate. Bene, se in parte questa visione è condivisibile, io penso che ci sia qualcosa di diverso sotto. Intendo dire che c’è sempre una VOLONTA’ che guida la rivolta. La gente incazzata solo scassa gli sportelli delle banche, non si dà un governo, o una qualche struttura, semplicemente si infuria e distrugge. Ma, a parer mio, c’è sempre qualcuno che la rivolta la guida, il LEADER. Credo che questa considerazione sia piuttosto condivisibile.
Ora, quello che è successo negli ultimi 10 anni, lo si può spiegare sostanzialmente in due modi:
1) è stato il frutto dell’avida incapacità di manager più o meno short-pensanti che contemporaneamente hanno deciso di effettuare le stesse nefaste medesime scelte in termini di investimento, prestiti, coperture ricoperture e quanto altro, e quindi è imputabile al “caso”, alla situazione
2) è stata guidata, qualcuno ci ha condotti in mezzo a questa tempesta con scopi ben precisi e studiati.

Beh, indipendentemente da come la penso io, se la seconda ipotesi fosse quella giusta, cosa potrebbe accadere al mondo?
Io scarto la possibilità di una iperinflazione estesa probabilmente a livello globale per il semplice motivo che sarebbe la FINE! Ma anche la fine dei rivoluzionari. Poi, in realtà, se effettivamente ci fosse un manovratore, o dei manovratori, dietro a tutto questo, allora non avrei la più pallida idea di cosa possano pensare e di quali possano essere i loro scopi. Solo, considerando le decine di migliaia di morti di fame in Africa negli anni scorsi, a causa dell’aumento del prezzo del cibo, temo cosa potrebbe succedere se tutto ciò accadesse in paesi che si autodefiniscono sviluppati.
Ma credo che questa sia fantascienza.
In ogni caso, credo che in futuro avremo bisogno di altre definizione, oltre che di inflazione e deflazione, per spiegare ai nostri figli cosa sia successo in questi anni. Vedremo, quello si, avremo la fortuna , o la sfortuna, di vedere!!
Infine, al di la delle economie più o meno forti, vorrei davvero capire chi svaluterà rispetto a chi. Voglio dire, se gli USA, non un qualche staterello “povero” con un’economia debole debole, fossero sorpresi da un’inflazione galoppante, cosa potrà accadere alla Cina? Pur se lo scenario inflazionistico è quello che anche secondo me ha più probabilità di presentarsi, qualcosa mi dice che proprio per questo accadrà altro! 
Buona notte a tutti!
Alberto

paolo m ha detto...

per luca salvarani :australia :molto difficile restare più di 6 mesi !
settore riciclaggio rifiuti : sono fermi pure loro vicino a mè c'è la Montello s.p.a leader in europa nel riciclaggio dei rifuti (hanno trattato il 60% dei rifiuti di napoli) e sono fermi ,un amico che offre servizi ambientali ha 8 camion fermi ebbene si! si stanno producendo meno rifiuti per mè è il peggior indicatore

paolo m ha detto...

quindi gli etf che ho uno bric uno india ed uno sulle materie prime posso fare il cassettista sfigato (tanto ora che ritornano sui livelli di maggio 2008 bonanotte )

Anonimo ha detto...

complimenti. un intervento che mi è piaciuto moltissimo, è un vero piacere leggerti.grande Paolo.
saluti Luciano

ML ha detto...

rINGRAZIO TUTTI PER I COMMENTI.

UN GRAZIE PARTICOLARE A RED LIZARD. LUCA SALVARANI, ALBERTO, ROBERTO PER LA FREQUENZA DEI LORO COMMENTI (e la qualita').
Mai offensivi e a volte critici.
Naturalmente ringrazio TUTTI TUTTI VOI per rendere questo blog vivo.

Anonimo ha detto...

compriamo un fondo o etf brazil??

Anonimo ha detto...

Grazie a te Paolo per la pazienza di leggere tutti noi.
Approfitto per ribadire la mia tesi: non mi fido di una proprietà (Chrysler) che esce da una azienda lasciandone più della metà ai sindacati e il 20% agli italiani. Inoltre che fa un fallimento pilotato "in stile Alitalia" spalmando perdite a destra e a manca. Marchionne è certamente un grande CEO, ma perchè le porte si aprono all'Italia solo quando le cose si mettono male all'estero? Abbiamo uno straordinario senso degli affari o siamo solo la discarica planetaria dei bilanci irrecuperabili? Fiat ha davvero nel cassetto le auto del futuro o solo qualche milione di utilitarie da piazzare negli USA nei prossimi 3-4 anni? E poi, cosa centra Opel in tutto ciò? Troppa carne al fuoco non fa un lauto banchetto, lo sanno tutti, fa solo una grigliata bruciata.
Saluti.
RedLizard

Anonimo ha detto...

X Redlizard:

2 cose:

Innanzitutto cosa centri Opel è ancora un mistero e non capisco perchè un grande ceo come Marchionne, voi dite ma io non penso poi tanto..., non abbia chiarito questo punto!
Sul perchè le porte per l' Italia si aprono solo quando le cose vanno male ho le idee più chiare: perchè l' Italia è quai del tutto assente dai settori che promettono di più e dove le cose vanno bene ossia: biotecnologie, ingegneria genetica, medicina, nanotecnologie, informatica, nucleare, abbiamo solo l' aerospaziale-difesa e li infatti si sono aperte! Quando le cose vanno male infatti solitamente chi entra riceve aiuti-sussidi pubblici cosa che le nostre imprese difficilmente rifiutano inoltre per fare grosse operazioni occorre avere i capitali adeguati ma le nostre imprese sono sottocapitalizzate e per ricapitalizzarle probabilemente l' azionista di riferimento si diluirebbe troppo perdendo il premio di maggioranza e i benefici privati del controllo (si vede è che ho il pallino della governance?!): per questo motivo resteranno sempre sottocapitalizzate e non potranno approntare finanziariamente certe operazioni se non assistite come in questo caso da fondi statali! Un altro motivo non secondario è che stanno lentamente perdendo competitività e ahimè morendo molte imprese italiane! Se escludi i monopoli ovviamente!

Luca SAlvarani Mantova.