STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


ECCO, CHE, COME PREVISTO DA MERCATO LIBERO, SI PARLA DI SPIN OFF!


- Se la fusione con Opel dovesse andare in porto, il Gruppo Fiat è pronto a valutare varie operazioni societarie, compreso lo spin-off di Fiat Group Automobiles in una società quotata che ne unisca le attività con quelle di General Motors Europe".

È quanto si legge in una nota del gruppo, al termine del consiglio di amministrazione che si è riunito domenica. Lunedì l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, si recherà a Berlino per incontri con ministri del governo tedesco proprio per parlare della fusione con Opel e lo stesso presidente Fiat, Luca Cordero di Montezemolo, ha affermato che «Opel sarebbe il partner ideale».

Attenzione che inpreparazione di un'eventuale spin off....aggiunge Mercato Libero, diverrebbe quasi d'obbligo una conversione delle azioni risparmio e privilegio in Ordinarie (con un importo da pagare che rafforzerebbe la struttura patrimoniale)

80 MILIARDI - Se l'operazione verrà finalizzata, si creerebbe un gruppo automobilistico con un fatturato di 80 miliardi di euro. «Obiettivo di tutte queste operazioni è quello di assicurare il miglior sviluppo strategico del settore automobilistico», si legge nella nota del Lingotto. Secondo alcuni organi d'informazione tedeschi, però, l'offerta che lunedì avanzerà Marchionne sarebbe inferiore a 1 miliardo di euro, molto più bassa di quanto richiesto da GM.

NO DAI METALMECCANICI TEDESCHI - Il sindacato dei metalmeccanici tedeschi, Ig Metall, ha detto che una simile operazione indebolirebbe il marchio Opel, mettendo a rischio la sopravvivenza degli impianti e migliaia di posti si lavoro. «L'esperienza dimostra che queste due società non contribuiscono niente l'una all'altra», ha detto al quotidiano Tagesspiegel il responsabile della Ig Metall di Francoforte e membro del consiglio di sorveglianza di Opel, Armin Schild. Secondo il sindacalista, con la Fiat il marchio Opel verrebbe indebolito e il «dominio sulla Opel non finirebbe, ma verrebbe soltanto trasferito da Detroit a Torino». Per Schild, quindi, «sarebbe solo questione di tempo»: ne soffrirebbero sia l'organico della casa automobilistica tedesca, sia gli impianti. «Se la Fiat entrasse nella Opel, temo che le prime vittime sarebbero gli impianti di Bochum con 5 mila lavoratori, e di Eisenach con 2 mila».

L'OPERAZIONE NASCE IN SALITA. MA NULLA E' IMPOSSIBILE IN QUESTA ECONOMIA....DI CRISI.

AVVISO AGLI INVESTITORI: IL COMUNICATO DI FIAT E' ATTO A TENERE ALTA LA QUOTAZIONE IN BORSA, ALTRIMENTI ADDIO ALLE SPERANZE PER OPEL

FOSSI UN INVESTITORE STAREI ATTENTO A COMPRARE FIAT A QUESTI LIVELLI. E' COMUNQUE MOLTO PERICOLOSO.


Lo schema al quale punta FIAT, è quello di uno scorporo delle attività automobilistiche in una società quotata che ne unirebbe le attività con quelle di Gm Europe, che produce tra l'altro le auto Opel e che includerebbe anche la partecipazione in Chrysler.

Domani il numero uno del Lingotto sarà a Berlino per incontrare sia il ministro dell'Economia, Karl-Theodor zu Guttenberg, che quello degli Esteri, Frank-Walter Steinmeier, come confermato dai portavoce dei rispettivi ministri. Nell'agenda di Marchionne dovrebbe esserci anche un colloquio col responsabile del consiglio di fabbrica di Opel, Klaus Franz, il quale non ha però confermato ufficialmente. La tappa berlinese dovrebbe portare più chiarezza nelle trattative sul futuro di Opel. L'azienda tedesca, controllata da General Motors, è alla ricerca di 3,3 miliardi di euro per uscire dalla crisi e soprattutto di un nuovo partner strategico.

L'elenco degli aspiranti acquirenti è ristretto: sei in tutto, almeno stando al quotidiano Sueddeutsche Zeitung. Si va da un fondo sovrano di Abu Dhabi all'investitore statunitense Cerberus.

Sarebbero due, però, i nomi in cima alla lista: Fiat, da una parte, e Magna, dall'altra.

Quest'ultima sembra finora in pole position, anche se il governo tedesco assicura che deciderà con neutralità. In un'intervista al Wiesbadener Kurier il cancelliere Angela Merkel ha promesso una valutazione corretta di qualsiasi piano di rilancio di Opel, escludendo l'ipotesi di un'acquisizione del costruttore da parte dello Stato.


I sindacati non hanno negato il loro appoggio a Magna, Steinmeier ha fatto sapere di aver avuto un'impressione "molto positiva" del fornitore austro-canadese e lo stesso ministro zu Guttenberg ha definito "interessante" la bozza del piano di rilancio di Opel presentata dalla società.

Giovedì, tuttavia, un'intervista del numero uno di Magna, Frank Stronach, al quotidiano austriaco Kleine Zeitung, ha modificato i termini della partita. "Noi non parliamo dell'acquisizione di una quota" di Opel, "noi diciamo solo di voler aiutare" un partner, "e la Russia potrebbe giocare in questo un ruolo", ha spiegato Stronach. "Con le nostre conoscenze e le nostre capacità noi potremmo essere dei coordinatori". Secondo alcune indiscrezioni, Magna sarebbe pronta a investire, insieme a due partner russi (il produttore automobilistico Gaz e la Sberbank) cinque miliardi di euro per la maggioranza di Opel. Molto più di quanto avrebbe messo sul piatto Fiat. Stando al settimanale tedesco Wirtschaftswoche, il Lingotto avrebbe offerto meno di un miliardo di euro, una cifra giudicata troppo bassa da General Motors. L'offerta del Lingotto "non è seria", ha detto al giornale una fonte vicina alle trattative. Un ostacolo in più per Marchionne, che dovrà già convincere da una parte i sindacati, dall'altra i concessionari di Opel.

In un'intervista all'Associated Press, il capo del Consiglio di fabbrica di Opel Klaus Franz ha ribadito ieri le sue perplessità sul Lingotto. Quello di Fiat è "un progetto di ristrutturazione industriale effettuato con i soldi dei contribuenti tedeschi", ha criticato il numero uno del consiglio di fabbrica di Opel. Che ha però lasciato aperto uno spiraglio: "non siamo ostili nei confronti di Fiat". Sul fronte sindacale italiano da segnalare la cautela di Giorgio Cremaschi. "Cautela. Non abbiamo ancora nulla sul tavolo. Non sappiamo cosa succede agli stabilimenti italiani", ha detto il Segretario Generale della Fiom Cgil, relativamente all'accordo Fiat-Chrysler. L'esponente della Fiom ha spiegato che "ci sono molte variabili, ma prima di discutere di un accordo di cui molte cose non si conoscono, voglio ricordare che la Fiat andò qualche anno fa in giro per l'Italia a cercare soldi alle banche perché aveva fatto un accordo sbagliato negli Usa con General Motors. Lo dico perché anche a quei tempi ci fu per quell'accordo un'esaltazione di patriottico orgoglio. Marchionne ha detto di non essere sicuro di poter garantire tutta l'occupazione in Italia".


Scetticismo anche tra i concessionari di Opel, che intendono giocare la loro parte nel salvataggio dell'azienda, rilevando una propria quota. "Sussistono quanto meno dei dubbi sulla durata nel tempo di un impegno Fiat", ha dichiarato il portavoce dell'Associazione dei concessionari tedeschi Opel e Chevrolet, Thomas Bieling, al settimanale "Automobilwoche". "Non vediamo un vero progetto da parte Fiat. E comunque non basta puntare soltanto su maggiori volumi produttivi". Resta pertanto "una distanza critica su un impegno Fiat", ha concluso Bieling. Intanto, secondo quanto rivela Der Spiegel, il ministro degli Esteri Steinmeier ha raccolto in un piano in 14 punti le condizioni che i potenziali acquirenti di Opel devono soddisfare. Tra le richieste spicca "il mantenimento di tutti i siti e di quanti più posti di lavoro" in Germania.
Share/Bookmark

19 commenti:

Anonimo ha detto...

Quando la gente non avrà più un becco di un quattrino e sopravviverà solo chi avrà un orticello da coltivare ed armi per difenderlo, allora voglio vedere chi acquisterà un'automobile. Se vorrà venderle, la Fiat dovrà chiedere un prezzo frazionale rispetto ad ora.

Anonimo ha detto...

sono un pò tardo di comprendonia, converrebbero le az privilegio e le risparmio ? grazie

Anonimo ha detto...

sei un vero comunista primo anonimo

Anonimo ha detto...

che dici proviamo una speculazione ?

Anonimo ha detto...

fiat a 10euro entro fine giugno

ML ha detto...

all'ultimo anonimo.....ma se ci dicessi qualcosa di piu'?

Aiuteresti veramente chi ci legge. così no!!! lanci sentenze che non aiutano nessuno.

Siate propositivi quando postate...altrimenti siete solo dannosi a tutti

gatto silvestro ha detto...

Piu' sotto,nel post con l'orso,c'e' l'ultimo scritto di Michele Nista,che ci mette in guardia.Per me in questo momento devo decidere una volta per tutte a non entrare in leva,bensi' comprare in ordinario sugli storni,per esperienza ho visto che pensare di massimizzare entrando e uscendo in leva,e' sbagliato, del resto le onde 2 correttive sono difficili da quantificare, se sapessi quale sara' il minimo del rintracciamento ,certo che farei long di posizione in leva,e questo mi fa pensare che la discesa potrebbe essere in due tempi.Su fiat la penserei come red lizard, e poi si diceva che gli USA avrebbero presentato il conto per il salvataggio di AIG,e quindi delle banche europee,e comunque per ora non comprero' italiano , ma emergente.

Anonimo ha detto...

Vedo che tutti sono estremamente entusiati sulle operazioni che il Marchionne sta conducendo; io però mi pongo una domanda:
ma Volkwagen, renault, peugeot, Bmw, Mercedes,tata e tante altre, perchè non hanno formulato alcuna offerta in questi "grandiosi" saldi?...non mi sembrano società meno serie o più indebitate....anzi.Per me o é un fallimento alla II, o é una questione tra incappucciati (tanto cari a San Michele).
Gradirei una spiegazione se c'é. Grazie.
Giorgio

Anonimo ha detto...

Grazie per i chiarimenti su una vicenda alquanto complessa.
RedLizard

ML ha detto...

ENTUSIASTI...ma se ho avvisato che l'acquisto di Fiat è altamente rischioso.....e che le notizie vengono messe in pista solo per tenere alte le quotazioni...

certo è che Marchionne si sta comportando da vero Manager e sta rischiando tanto. Anche perchè ha capito che non ha nulla da perdere. senza queste mosse la Fiat verrebbe cancellata via...

Anonimo ha detto...

Sera Duturun, veramente dicevo entusiasti quelli che vedono Fiat a 10 euro e tutti i TG nazionali.
Ovviamente non mi riferivo a Lei.
P.s.grazie per non avermi insultato ahahah

Anonimo ha detto...

Io sul deal Opel ho grosse perplessità e mi piacerebbe che qualcuno cercasse costruttivamente di parlarne:

1-Innanzituto non capisco perchè Opel sarebbe un partner ideale per Fiat dal punto di vista industrale! L' unica cosa che ho capito è che con Opel ci si avvicinerebbe al fatidico volume dei 6 milioni che dovrebbe garantire la sopravienza...ma ci si può arrivare in vari modi: magari accordandosi con una società indiana o cinese dove c'è sia un grande mercato di sbocco sia manodopera a basso prezzo...

2-Fiat ha già davanti a sè un impegno industriale enorme ossia rilanciare Crysler...e io credo che sia più probabile riuscire a fare un miracolo che farne 2!!!

3-Altro aspetto curioso è che Fiat è l' unica COMPAGNIA AUTOMOBILITICA associata a Opel! Perchè nessun altra compagnia si sta facendo avanti se può essere un affare? E' stato risolto il problema dei brevetti Opel detenuti da Gm e non dalla controllata?

3-Dove troverebbe Fiat i soldi per COMPRARE Opel?? Forse qualcuno se ne è dimenticato ma qui bisogna tirare fuori i soldi! Se poi consideriamo i fondi necessari al rilanco industriale e che si dovrà prioritariamente ridurre il debito (ammontare elevato e tassi in crecita)....un adc non è poi cosi improbabile, almeno a medio termine!

4-Col deal di Opel, Fiat resterebbe marginale in Cina e India che sono i mercati che tirano e che conteranno davvero domani...ironia della sorta proprio adesso che il governo cinese sta adottando leggi a favore dell' ambiente e che favorirebbero la gamma Fiat....

5-Non capisco perchè Fiat debba essere ricattata dai dipendenti, mi sembrava di aver letto su qualche libro di economia che spetta ai proprietari decidere e non ai dipendenti! Al limite anche allo stato dal momento che finanzia l' operazione se non ho capito male! Questo ricatto potrebbe portare Fiat a licenzare in Italia pur di portare a termine l' accordo! Una UE normale, ma che io considero ridicola, dovrebbe impedire questi protezionimi mascherati! Dopo tutti i soldi che l' Italia ha speso per Fiat ora rischia di perdere posti di lavoro a vantaggio della Germania dove il costo del lavoro è molto più elevato! Anche dove saremmo più competitivi veniamo sconfitti!

6-Stento a credere che i politici e i lavoratori tedeschi preferiscano una cordata priva si società automobilistiche con banche russe o fondi arabi e concessionarie mentre rifiutano quella di una società che sa come si fanno le automobili e che ha conquistato sul campo credibilità e rispetto! Inoltre è vergognoso che si voglia nazionalizare una società solo per salvare i dipendenti quando ci sono offerte private credibili, la CDU e i liberali non lo permetteranno mai!!!

7-Sullo spin off e sulle altre cose mi sembra che si tratti di stupidate che servono solo a tenere su il titolo....non sappiamo neancora come finirà con il chapter 11 di crysler figurarsi di Oper, Gm Europe.....

Io continuo a pensare che dopo aver messo piede in USA ora Fiat deve entrare pesanemente in CINA!!! La non ci sono sindacati, i costo del lavoro minimo, il mercato enorme e in crescita, non ci sono vincoli politici di sorta! Se Opel non ci vuole che si tengano pure i russi e i canadesi. magari mischiati agli arabi il tutto goverto dai sindacati....vorrà dire che alliranno presto e Fiat potrà rilevare direttamente quello che gli interessa!

Luca Salvarani Mantova.

Anonimo ha detto...

Proprio l'altro giorno si era parlato con te Paolo dell'eventualità dello spinoff per Fiat; la decisione del cda di oggi potrebbe portare come dici tu nuove speculazioni al rialzo sul titolo,che pareva orientato ad una salutare correzione tecnica. Infatti lo spinoff azionario è una delle tecniche migliori per portare a galla il vero valore industriale di un'azienda. Nel caso attuale diventa un passo obbligato a maggior ragione perchè ne Chrysler,nè la eventuale Opel, sono aziende quotate, e l'assegnazione di azioni a sindacati,governi e creditori diventa piu gradito se si tratta di una società quotata,quindi piu facilmente liquidabile.
A questo punto la conversione delle azioni priv e risp è un'operazione pressochè certa.
Da quanto ne so io Exor detiene il 31%del capitale privilegiato e non mi sembra abbia azioni risparmio,ma sarò grato eventualmente a chi ha dati piu aggiornati.
Marchionne storicamente ha sempre avuto rispetto degli azionisti,a cominciare dalla ricerca costante del valore nel lungo periodo. Chiedendo un conguaglio in denaro sarebbe come una sorta di aumento del capitale e lo farebbe quando le azioni sono comunque ancora molto frastornate dai crolli del 2007/2008. Inoltre mi pare che le azioni non ordinarie siano poco meno del 10% del capitale complessivo,quindi gli introiti eventuali per Fiat sarebbero di fatto modesti. Credo sia probabile che da qui in avanti lo spread si andrà accorciando, e se l'Opel verrà acquisita si avvicinerà ulteriormente,finchè un cda straordinario non ne decreterà la conversione con modalità che sapremo. Roberto (TO)

Anonimo ha detto...

Non avevo letto che la Germania ha posto la bellezza di 14 condizioni ai compratori!!!!! Mi ricorda tanto la vicenda Alitalia!!! Praticamente la Germania chiede che i compratori licenzino nel loro paese per mantenere inalterati gli impieghi in Germania! E la UE, il governo italiano e i sindacati italiani non fanno nulla! Allucinante! Di questo passo chiederanno che sia il governo italiano a finanziare l' operazione o che gli utili d' esercizio vengano distribuiti non agli azionisti ma ai sindacati....il salto è breve! Davanti a tanta arroganza spero vivamente che Opel fallisca! Se la sono cercata loro!

Luca Salvarani Mantova.

ML ha detto...

grazie Roberto. Tuttavia massima attenzione sul titolo.

Anonimo ha detto...

Una strategia valida potrebbe essere un long/short tra fiat priv/fiat ord. Si scommetterebbe sulla riduzione dello spread in vista di una conversione,limitando i danni su movimenti imprevisti e violenti. Roberto (TO)

ML ha detto...

TU LO HAI SCRITTO NEI COMMENTI E IO HO FATTO IL POST.

Anonimo ha detto...

Opel? bisognerebbe sapersi accontentare. Diro' una banalita', ma a volte il lupo ingordo rimane strozzato..

Michel ha detto...

Tre osservazioni su Fiat-Opel:

- Col gruppo Magnum, che produce componenti auto, ci sarebbe una grande sinergia: Fiat mette l'esperienza nelle auto, Magnum acquista un grande cliente in più, entrambi pagano la metà. In caso di spinoff, Magnum potrebbe entrare con una quota consistente.

- Sono d'accordo però che al momento occorre investire al massimo in Cina e India. L'Europa è satura e i mercati del futuro sono là.

- Ci sono vari segnali che dalla fine del 2009 la produzione petrolifera potrebbe iniziare un declino a velocità crescente, se l'Arabia Saudita inizierà la discesa come il Messico. Vedremo tra qualche mese come va. Se l'auto ha ancora un futuro (il che non è così scontato), sarà con modelli che consumano molto poco, e qui Fiat è ben piazzata.