STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


GEITHNER, COME ANTICIPATO DA MERCATO LIBERO UN MESE FA...RISCHIA DI SALTARE


Obama lo difende, ma Geithner non dovrebbe sopravvivere alla pioggia di critiche ed entro giugno potrebbe dimettersi.

Ricordatevi una cosa fondamentale. E' la fiducia che deve tornare. la fiducia si basa sul potere d'acquisto. Gli americani di potere d'acquisto NON ne hanno. Gli stipendi non crescono, i disoccupati aumentano, le pensioni sono legate alla performance dei mercati (che non si riprendono, mettendo in ginocchio l'intero sistema pensionistico) i singoli stati sono senza soldi, le case automobilistiche indifficoltà, i detentori di carte di credito in default, fondi di private equity in difficoltà, case ancora in discesa....

In tutto questo :
Il piano di Obama ha un unico vincitore: LE BANCHE.

BANCHE CHE POTRANNO ANCHE PRESTARE ma a chi???

CHI AVRA' BISOGNO DI CREDITO...I SOLDI SERVONO SOLO PER PAGARE IL VECCHIO DEBITO...MA GLI IMPRENDITORI NON SI SOGNANO D'INVESTIRE...

Migliaia di miliardi del cittadino americano per sollevare un sistema bancario morto, un'inflazione che potrebbe salire ale stelle.

Tassi d'interesse CHE NON REMUNERANO IL RISCHIO. Non ha senso. I governi occidentali STANNO FACENDO COSE CONTRO NATURA. E LA NATURA GLI SI RIVOLTERA' CONTRO CON FORZA INAUDITA E DIROMPENTE.

Anche il popolo è davanti a una importante decisione:

1) Risparmiare i soldi (ma i soldi potrebbero essere bruciati dall'inflazione )
2) Impauriti dall'inflazione li spenderanno investendoli, ma con il rischio di caduta dei valori di quei beni (deflazione)

Comunque vada sarà un insuccesso perchè QUELLO CHE E' FALLITO E' IL MODELLO CULTURALE DI RIFERIMENTO: IL CONSUMISMO A TUTTI I COSTI.

Il nuovo modello dovrà basarsi su un capitalismo solidale e democratico. Un capitalismo SENZA DEBITI (figuratevi un po').

In Argentina o in Brasile Nessuno si indebita. Quelo è il modello di riferimento.

Obama rincorre un modello sbagliato. La sua droga potrà essere anche "risvegliante" per i mercati ma durerà poco.

Chiedo a Michele Nista un commento: Il dollaro sta andandoverso 1,40 piuttosto che 0,95. E' forse la fine del sogno americano...e quindi anche di un Dow a 14.000?

Oppure esite un modello culturale che Obama imporrà, capace di ripristinare il vecchio Status quo?
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20 commenti:

Unknown ha detto...

L'italia son 20 anni che sopravvive con un debito del 100 % del PIL e oltre ed è ancora nei primi 10 paesi al mondo. L'america dopo questa manovra dove avrà il debito? Al 100% del PIl e oltre? NOn penso. Arriverà al 60% forse più o meno come la Germania e allora c'è da preoccuparsi? Per il dollaro? Non appena l'America tornarà a ripartire e dimostrerà la capacità di pagare i debiti allora il dollaro si rivaluta.

Anonimo ha detto...

Adesso tocca a Geithner, poi, quando scoppieranno le prime ostilità negli USA, sarà la volta del povero Obama di dimettersi.

Anonimo ha detto...

Mah! Capisco il disgusto per la societa che abbiamo ma sinceramente l'affermazione "In Argentina o in Brasile Nessuno si indebita. Quello è il modello di riferimento." mi sembra un po' opinabile, almeno dal mio punto di vista. Infatti tra l'economia dell'Argentina e quella degli stati ccidentali preferisco decisamente la nostra...
MArio Gregorio

ML ha detto...

Pigreco, con il piano di Obama il rapporto srriverà a quello dell'Italia. In Italia un talke rapporto implicava tassi del 10% sul debito pubblico. Credo che la natura farà il suo corso è solo questione di tempo.

Penso che gli USA siano al capolinea e un nuovo sistema è necessario

ML ha detto...

Ma lei è stato in Argentina negli ultimi mesi? Non mi sembra che stiano poi così male.

E le banche NON prestano ai privati per cambiarsi il frigorifero!!!

E' chiaro che è un'esagerazione ..ma non troppo...

Unknown ha detto...

SE ricordi alla conferenza di Pasiano ti dissi che era giusto comprare materie prime infatti io in sto periodo per tradizione son pieno zeppo di gas ma il problema era il dollaro. Non esistono ETF quotati al mondo sulle materie prime che non siano in dollari. questo rimarrà un bel dilemma. Comprare materie prime pur sapendo che il dollaro è al capolinea o sperare in un guadagno doppio? ehehehehehe
Penso che mi girerò sugli indici europei in euro se ci sarà un botto dopo la salita del gas .... ehehehe

Anonimo ha detto...

ma io non ho mai capito questo discorso della fiducia; se uno non ha i soldi anche se gli torna la fiducia, che ci fa? a meno che non chieda e ottenga prestiti ma allora siamo punto e a capo; secondo me oltre la fiducia ci vuole anche tutto il resto appunto riassumibile in un nuovo ordine economico, con molti meno squilibri-miglior distribuzione del reddito, minor indebitamento ecc-.

Anonimo ha detto...

Ciao Paolo,
in Brasile sono certo che si indebitano!!(mea namorada pur avendo un buon stipendio ha dovuto farlo per la macchina e per lavori in casa)tra l'altro con dei tassi vicini al 20% se non ho capito male...
Ma volevo chiedere lumi su inflazione/deflazione: si Borsa&Finanza c'è un articolo su Gary Shilling il quale parla chiaramente di una deflazione che durerà non poco!!! Io che non ne capisco.....ci capisco ancora meno, ma mi piacerebbe avere da te una spiegazione "quadro", su come vanno investiti i soldi nei vari momenti(adesso, eventuale deflazione più o meno lunga, inflazione) e come cogliere i segnali in cui stà cambiando. Chiedo troppo? :-)
Sempre grazie Andrea

Anonimo ha detto...

Concordo con l’analisi e con le conclusioni del dott. Barrai.
Fino ad oggi gli stati occidentali hanno ideato e attuato una politica economica basata su un modello di sviluppo continuo che ha comportato lo sfruttamento selvaggio di ogni risorsa disponibile. Il modello era concepito per conseguire enormi vantaggi per pochi nel breve tempo, senza tenere conto dell’inevitabile esaurimento delle risorse. Il modello è stato efficace ed ha retto perché è stato possibile periodicamente, in concomitanza con le inevitabili crisi, allargare i mercati introducendo nel ciclo economico terreni vergini da sfruttare. In concomitanza con tale allargamento il modello prevedeva l’utilizzo massiccio del debito e lo sfruttamento di risorse non già direttamente prodotte nel periodo, ma che facevano parte del patrimonio della terra. In pratica si è consumato più di quanto era possibile produrre, colmando il gap con il debito (aspetto finanziario) e il patrimonio (risorse naturali).
Non sono in grado di dire se il modello attuale sia destinato a crollare nel breve tempo o se riesca a trovare risorse ad oggi, almeno per me, insospettabili che possano consentirgli di tirare avanti nel medio termine. Di certo in prospettiva sono convinto che debba essere perseguito un modello di sviluppo sostenibile sia dal punto di vista finanziario (poco o punto debito) sia dal punto di vista ambientale (utilizzo di risorse prodotte direttamente o rinnovabili). L’alternativa credo che possa essere solo il passaggio dall’attuale democrazia (senza entrare nel merito) a forme esplicite di regimi oligopolistici se non dittatoriali.

Salete a tutti
Marco di Terni

ML ha detto...

Si indebitano...ma la 20%...magari fosse così anche qui...vedrebbe che pochi si indebiterebbero

Anonimo ha detto...

Quanto dipende l'economia europea da quella americana?
In altre parole, l'Europa ha 4 ruote, un motore e un volante o è un carretto con corda attaccato dietro al carrozzone USA?
Saremmo in grado di viaggiare senza traino?
Saluti.
RedLizard

Anonimo ha detto...

Egregio dr.Barrai forse è vero che in Argentina e in Brasile non si indebitano per le scemenze (e se lo fanno devono restituire al 20%) ma io ricordo che in 8 anni lo stato argentino è fallito non una ma ben 2 volte! E rischiano pure di arrivare a 3!

Che poi gli USA stiano alla frutta quasi peggio della nostra derelitta italietta sono pienamente d'accordo.

Alessio

P.S.: ma risulta anche a voi che il governo abbia tolto la norma che contrastava l'auto-riciclaggio (o qualcosa del genere)?

Anonimo ha detto...

Pigreco compra gli indici russi o lukoil o Gazprom . Niente di più facile. Lascia perdere roba in dollari.

Anonimo ha detto...

Duturun Paolo Barrai, tu parlasti di un euro per due dollari anche dopo la "salvamondo" vittoria di Obama Barack, io, invece, di un euro per 0.87 centesimi di dollaro. Mantenetti la mia posizione anche quando il dollaro crollo´ a 1,43 centesimi di euro. Poi il dollaro volo´ a 1,23 centesimi di euro, e tu cambiasti posizione a 360 gradi, scrivendo di un prossimo dollaro alla parita´ con l´euro e dandomi ragione sia sul web che di persona al telefono. Io, ivnece, anche mentre il dollaro valeva 1,23 centesimi di euro, la posizione non la cambiai; rimasi dell´avviso di un euro per 0, 87 centesimi di dollaro entro la fine legislatura di Obama Barck. Non mi smossi di un millimetro alcuno. Scritto senza polemica, ma scritto, perche´ verita´, come tu ben sai. Ora il dollaro si sta indebolendo ( ma i mercati, rafforzando, te l´ho gia´ citato e stra citato: non fan salire dollaro e Dow insieme, me lo ha detto anche la grandissima Goldman Democrat Sachs; al momento, se sale uno, si ferma o scende l´altro; te l´ho citato, e i fatti, come al solito, mi stan dando ragione, ma tu qs lo sottaci, e me ne dispiaccio un po´; ma i fatti e lo Spirito di Iddio spazzeranno via tatticismi filo Berlusconani di ogni sorta, e non mi riferisco, in qs, a te; non faro´ mai polemica per primo con te, per via del credit che hai nei miei confronti, dovuto a quel sincero scritto, che spontanemente mettesti sul tuo sito nel febbraio 2008, ma se la vorrai inziare a fare tu....) e tu ora torni bearish sullo stesso. Ma non io. Non io. Senza giudizio, senza allusioni a te, ma esistono due tipi di uomini, quelli che si piegano all´incalzar degli eventi ( 70 pc del totale, circa), e quelli che piegan gli eventi alla propria volonta´( 5 pc circa). L´altro 25, fa´, piu´o meno, entrambe le cose. Io non mi smuovo, per il Novembre 2012, o, molto meglio ancora, per il Novembre 2016 ( fine dell´era Obama Barack, assassini Berlusconiani del Xuxluxklan mondiale permettendo), un euro varra´ 0,87 centesimi di dollaro. Se i tuoi conoscenti massoni di estremissima destra non mi complottassero contro, sfiderei il futuro anche a breve termine, e su qs tuo sito, rendendolo sito tra i piu´letti nel mondo intero e non solo nell´Itallicchia Berlusconicchia attuale, ma avendo sti incapuucciati, spessissimo assassini, contro, posso solo visionare a medio e lungo temrine. Per le date sopra indicate, vedrai che dovrai per un´altra volta scrivere: Michele Nista ha vinto di nuovo, il dollaro vale tanto quanto aveva previsto lui. Vedrai, duturun. Yours sincerely, Michele, Michaeluzzo Michaelino Nista.

ML ha detto...

Forza Michele....che andiamo alla grande...ci sono montagne di persone che ti vogliono conoscere.

Anonimo ha detto...

MYKOL NISTA! THE BEST OF THE BEST!

Anonimo ha detto...

Voglio, anzi, desidero ( io non sono arrogante come i mafiosi chi di Arcorleone) che mi pubblichi il commento che non mi stai pubblicando ( cosa che ti assicuro mi fa´ andare oceani di sangue ribelle folgorantissimo alla testa) su "non perdete i mercati sull´altalena" du cui IO e non tu, mi prendo tutte le responsabilita´ ( li schiaccio come i molluschi sti mafiosi nazisti Berlusxuxluxklones io, devono stare tranquillini con me, loro e le loro balle puzzone fascie) e che scrivi il post ( TU e non io) di cui citavo qui sopra, se fai tutto qs, resteramo amici e faro´ di tutto per arrivare venerdi scorso, se no.....sara´triste,... ma sara´.... Pubblica, pls, dutur, pubblica de stra verdad, pls, dutur, pls publish. Potranno essere i miei ultimissimi commenti ma necessito vedere la risposta a quel Berlusconicchio mafioso su "non perdete i mercati sul´altalena". Saluti e forse a venerdi prossimo. Michele Nista

Anonimo ha detto...

WE WANT MICHELE NISTA AT PADOVA.

WE WANT MICHELE NISTA AT PADOVA.

PLEASE MICHELE, PLAESE.

REGARDS

Forza Michele, ti vogliamo.!!!

Anonimo ha detto...

Inflazione o deflazione?. PROVOCAZIONE: Il sistema economico occidentale, americano primo su tutti, anche se noi non scherziamo in merito, è fondato su uno spinto consumismo sostenuto non dagli stipendi alti ma dalle banche che concedono crediti sino a 50 volte il valore dei fondi a loro disposizione.
E’ sufficiente che solo il 2% dei prestiti concessi non sia rimborsato alle banche, perché le stesse siano da considerarsi fallite, avendo perso il capitale da loro posseduto (che poi sono i soldi dei risparmiatori PORCA MISERIA!).
Pertanto è chiaro ed evidente che tale sistema di finanziamento non ha più futuro: sono finiti i tempi della finanza creativa,in cui il denaro circolante è quello fittiziamente creato ad arte dalla banche, pari a 50 volte il denaro realmente esistente.
La conseguenza è che le banche concedono molti meno finanziamenti, i cittadini hanno meno soldi da spendere ed il consumismo crolla. Consumismo crollato equivale a dire domanda crollata. Quando crolla la domanda anche i prezzi dei prodotti offerti devono crollare.
Ma se il denaro circolante sarà solo quello realmente esistente, significa che il suo importo sarà fino a 50 volte inferiore a quello esistente all’epoca della cosiddetta “finanza creativa” . La prima conseguenza sarà il crollo della domanda di 50 volte, e la seconda conseguenza sarà l’identico crollo dei prezzi di vendita dei prodotti.
Quindi dovrebbe esserci solo un super deflazione e non un iperinflazione, o no?
Comunque sia dr. Barrai, grazie di esistere. Solo Lei e pochi altri, avete avuto la generosa esigenza di mettere a disposizione di tutti la vostra conoscenza in materia finanziaria. Non ho parole. Grazie ancora. Gabriella

Anonimo ha detto...

Sono daccordo con voi fino a prima del capitalismo senza debiti, da li in poi non posso condividere! Cmq i nodi prima o poi vengono al pettine e Obama ha strombazzato troppe promesse sapendo di non poterle minimamente mantenere, io non lo sopporto principalmente per questo motivo, per il suo atteggiamento da sapientone imbonitore-sognatore! L' unica paura che ho è che droghi il sistema al punto tale da farlo riprendere nel breve passando per eroe e quindi far arrivare tardi i nodi al pettine con conseguenze ancora più devastanti nel lungo periodo: vedi caso Greenspan! Cmq per uno come me che non investe in borsa la cosa più preoccupante è la politica estera e militare di Obama che espone noi tutti a grossissimi rischi, speriamo che almeno su questo versante qualcuno lo prenda dalle nuvole in cui è immerso a sognare e lo riporti coi piedi per terra! Sarebbe già una grossa cosa...Luca Salvarani, Mantova.