NON SIAMO UN EUROPA UNITA!!! ECCOVI LE PROVE...
LEGGETE A FINE ARTICOLO COSA HA DETTO QUEL FIGLIO DI MAMMA SUA TEDESCO.....
Lo sapete che Mercato libero vi avvisa da oltre 18 mesi di proteggere i vostri risparmi dal default dell'Italia. lo sapete che pensiamo che l'Europa NON è unita.
Ci siamo presi insulti su insulti...qualcuno ha avuto pure l'ardire di affermare che tecnicamente non è possibile uscire dall'euro. Ci prendevano in giro...
E oggi...oggi siete tutti spaventati e correte a chiedere consigli.
Ma vi considerate ancora europei..
E SBAGLIATE....NOI NON SIAMO PIU' IN EUROPA....
Lo spread fra il BTP e il Bund rende l'Europa altamente disuguale. Ogni mese che passa l'Italia deve pagare interessi mostruosi sul debito rispetto ai tedeschi. Le nostre aziende pagano la corrente, i servizi, le tasse, il credito a livello NON competitivo rispetto alle economie più forti dell'Euro.
I tedeschi possono utilizzare il risparmio di spesa da interessi per diventare ogni giorno più competitivi e RUBARE QUOTE DI MERCATO.
IO MI SENTIRO' EUROPEO SOLO QUANDO IL DEBITO PUBBLICO SARA' EMESSO DALL'EUROPA E RIDISTRIBUITO FRA I PAESI MEMBRI. Solo così i Paesi Forti non avranno vantaggi competitivi rispetto ai paesi deboli.
Tremonti lo sa...e lo ha proposto (forse ci legge, visto che lo affermiamo da 12 mesi) ma lo sa anche la germania che ci ha detto : non se ne parla nemmeno....e lo sa anche il governatore della BCE che tre settimane fa lo ha escluso.
Se l'economia Italiana dovesse continuare a peggiorare....IL GOVERNO DOVRA' DECIDERE O DI PERDERE OGNI GIORNO POTERE COMPETITIVO O FARCI USCIRE DALL'EUROPA. Naturalmante ci sarà un altro Britannia e Draghi si potrebbe preparare per il secondo round (sembra che sia in contatto con i vecchi amici della Goldman Sachs....e Soros si sta preparando a un lauto banchetto fuori Roma)
In questo contesto: SALVATE I VOSTRI RISPARMI!!!
BERLINO (Reuters) - Il presidente della Bundesbank Axel Weber è contrario alla proposta di un Eurobond lanciata dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti. E' quanto scrive oggi un giornale tedesco. Weber ha detto al quotidiano Handelsblatt che una simile iniziativa allenterebbe l'effetto disciplinatorio dei mercati finanziari e renderebbe più difficile condurre una politica monetaria orientata alla stabilità. "La responsabilità personale per la politica finanziaria e l'impegno a una solida finanza pubblica di ogni stato membro sono un elemento costitutivo dell'unione monetaria europea", ha detto Weber. A Davos Tremonti ha rilanciato l'idea di emettere titoli di Stato dell'Ue.
NON SIAMO UN EUROPA UNITA!!! ECCOVI LE PROVE...
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32 commenti:
L'Italia è una delle nazione occidentali che avrà più problemi per questa crisi.
Siamo un paese vuoto non ci è rimasto più niente.
Abbiamo deindustrializzato a favore dell'Europa dell'est
Abbiamo rinunciato all'agricoltura
Abbiamo politici incapaci e mafiosi.
Abbiamo una burocrazia costosa ed inefficiente.
Abbiamo banche che invece di prestare ad imprenditori sani, fanno affari con finanzieri senza scrupoli.
Abbiamo grandi imprese, che non hanno mai vissuto, in un regime di vera competitività.
La media impresa, asfissiata dalle tasse e dagli infiniti obblighi di legge, non riesce ad essere competitiva.
Artigiani, negozianti e piccole imprese, l'unica parte sana che abbiamo, non riescono ad affrontare le sfide che un mondo globalizzato porta con se.
La nuova generazione di giovani ha la testa piena di cazzate, inventiva zero e valori sotto zero, l'unica cosa che gli riesce bene è consumare. (Non tutti è non per colpa loro, ma purtroppo per i più è cosi)
Non abbiamo materie prime.
Non abbiamo investito in ricerca ed alta tecnologia
Dipendiamo energeticamente da altre nazioni.
Il 50% degli italiani campa di lavori statali e parastatali, pensioni e delinquenza.
Siamo una delle popolazione più vecchie al mondo (quindi da sicuro default pensionistico).
Abbiamo il debito pubblico tra i più alti al mondo.
Abbiamo milioni di Italiani che per arrivare alla fine del mese, non possono far altro che comprare merce a basso costo (cinese).
Abbiamo un altro problema non secondario (questo non è colpa nostra), se la crisi si aggraverà ancora, l'Italia verrà invasa da milioni di Africani in fuga dalla povertà estrema.
Ecc. ..........................
Ora quale sarà il nuovo miracolo Italiano che ci farà uscire dalla crisi? io non lo vedo.
Quello che è davvero penoso mentre in molte altre nazioni si parla di come affrontare la crisi, qui si fa finta che le cose in fondo non sono così gravi.
Questo fa capire quanto oramai i nostri politici siano rassegnati, sanno che siamo talmente ridotti male che non ci sono nemmeno soluzioni su cui discutere.
Sembrano dottori al capezzale di un paziente troppo grave per essere curato, è inutile parlare delle cure, non rimane che aspettare, facendo finta di niente, che il paziente ci lasci.
O affidiamoci al miracolo, se la nave economia mondiale riprende, noi ci mettiamo con la nostra barchetta sulla scia e ricominciamo, sempre che qualcuno alla fine non ci guadagni nell'affondarci.
Mi permetto umilmente, con spirito contadino di riproporvi una ricetta, da ultima spiaggia.
http://www.ecolcity.it/cms/economia-come-si-puo-rilanciare
Saluti
Roberto Ecol
Io credo che Weber abbia fatto la cosa giusta! Ovviamente all' Italia conveniva il contrario ma lui non rappresenta l' Italia e pertanto fa gli interessi di coloro che rappresenta ossia la Germania.
Ho sempre pensato che l' Italia non fosse in grado di rimanere nell' Euro per motivi economico-finanziari ma mi sto rendendo conto che anche una sua uscita è molto difficile perchè molti ci perderebbero: basti pensare ai nostri creditori, alle imprese europee concorrenti,....Insomma temo che siamo diventati ostaggi dell' Euro! La conclusione del mio percorso di studio è che non saremmo mai dovuti entrare nell' euro e che sarebbe stato meglio il solo mercato unico europeo..anche se non c'è vera concorrenza!!! Cmq potremmo uscire dall' euro anche senza volerlo..infatti se un paese abbastanza importante dovesse uscire e dunque svalutare noi saremmo costretti a seguirlo altrimenti la nostra già fragile economia affonderebbe! Altra cosa importante: lo spread non dipende affatto dall' euro ma dal nostro megadebito, l' energia più cara non dipende dall' euro ma dalla mancanza del nucleare...le tasse più alte sono dovute al sistema politico inefficente e non all' euro....Il vero problema è che non potendo svalutare la nostra moneta per compensare la perdità di competitività, semplicemente la nostra economia si indebolisce e altre più efficenti si rafforzano...però la colpa non è dell' euro, è nostra. Cosi come l' economia americana non poteva svilupparsi all' infinito col bidone subprime allo stesso modo l' economia italiana non poteva sfrttare la svalutazione all infinito...prima o poi i nodi vengono al pettine e il liberisno conferma la sua validità!!! Comunque sia adesso la Germania stà sendendo molto per la ripresae noi pochissimo però trarremo vantaggio dalla spesa altrui essendo importanti partner commerciali...anche questa è una verità che è giusto dire!
Luca Salvarani, Mantova.
la cartina non comprende i nuovi stati europei....
io se potessi dividerei in due l'italia e rimarrei con il nord in europa, gli altri in africa...
Il problema è che Tremonti non sa fare politica fiscale, nè può vista la sua base elettorale. E' già stato commissariato un'altra volta, lo sarà di nuovo, l'Europa non ci farà uscire ma ci imporrà una politica fiscale diversa.
Luigi
X Roberto Ecol:
Per quanto non mi piaccia piangermi addosso sottoscrivo tutto quello che hai scritto, soprattutto in riferimento ai giovani (io ho 22 anni e vedo anche gente seria e davvero in gamba ma la media è a dir poco deprimente....e quelli in gamba sicuramente non resteranno qui ancora a lungo....)Penso anch' io che abbiamo passato il nostro "orizzonte degli eventi" per rimetterci in riga e che l' unica scelta rimasta è su ciò che ci farà declinare di meno! Quando penso alla nostra situazione provo rabbia ma almeno anche coloro che l' hanno causata ne subiranno le conseguenze....non voglio qui dire chi ma dai miei post si capisce abbastanza...L' unica differenza tra noi è sugli agricoltori nel senso che io li assimilo ai dipendenti pubblici: gente che guadagna senza rischiare nulla e danneggiando i consumatori (e il terzo mondo aggiungerei...) grazie al sistema agricolo e ai sussidi europei...Per me forse l' unica soluzione, anhe se non verrà mai praticata, sarebbe: uscita dall' euro, deault sul debito pubblico, seccessione del Nord Italia, licenziare metà dipendenti pubblici per non andare in deficit che nessuno ci finanzierebbe dopo il default, politica economica ultraliberista e apertura a investimenti dall' estero, cambiamenti profondi per giustizia-esercito-infrastrutture-istruzione scientifica e non classica o religiosa come adesso-immigrazione tassativamente controllata con l' esercito....Insomma sarebbe già un buon inizio, per dubbi possiamo sempre rivolgerci ai vicini Israeliani o ai precisissimi svizzeri. Ciao Luca Salvarani Mantova.
Buongiorno,
parlare di emissioni di debito pubblico europeo a fronte di libertà di bilancio fiscale (con i poco stringenti vincoli di Maastricht) è improponibile da un punto di vista tecnico.
La Germania ha mantenuto un deficit contenuto (nonostante gli enormi deficit seguiti alla riunificazione) e ora gode della fiducia degli investitori. L'Italia ha mantenuto un deficit elevato e non gode della fiducia degli investitori. Perchè dovrebbe la Germania regalare una fidejussione all'Italia, al Portogallo, alla Spagna, alla Grecia e, nei prossimi anni, alla Francia?
Anche in governi federali come gli USA, i singoli estati emettono e collocano il proprio debito senza garanzie federali, pertanto gli stati più virtuosi pagano meno, quelli meno virtuosi pagano più interessi. Questo incentivo disciplina gli operatori pubblici a mantenere le finanze in ordine.
Creare bond europei significherebbe abbassare il rischio di credito per l'Italia... aumentandolo per la Germania! Gli investitori si comporterebbero come con le banche che sono state salvate dai governi, si accontenterebbero di rendimenti inferiori dalle banche mentre aumenterebbe la percezione del rischio default dell'emittente pubblico.
Credo che la vera forza finanziaria del sistema Italia sia nel basso indebitamento delle famiglie a differenza degli altri paesi occidentali.
La triste realtà è, comunque, che per rassicurare gli investitori rinunceremo a qualsiasi piano di rilancio economico tramite spesa pubblica e soffriremo più degli altri paesi europei che stanno sostenendo con l'erario i consumi (con un impatto positivo per l'export intra UE per l'Italia).
Dubito di vedere l'Italia fallita e fuori dall'euro (anche perchè faccio fatica a capire come potrebbero essere riconvertiti gli euro appartenenti a cittadini italiani in nuove lire, tecnicamente sarebbe un'ottima occasione per una fuga dei capitali di massa), penso che ci attenderà un periodo di crisi economica e politiche fiscali restrittive: un momento particolarmente difficile.
un saluto,
Alessandro Rossi
Scusate se approfitto, ma ho ricevuto una lettera da Paypal dal titolo:" Attenzione il tuo conto paypal è stato limitato" e contiene link per riattivarlo!!!!!!!
Io diffido. Voi internauti mi potete aiutare???? Devo considerarla un tentativo di frode???
Grazie
RobertoLara
Non sapevo che sarei riuscito a parlare con paypal.. invece ci sono riuscito quasi subito.
Abbiamo verificato che si tratta di e mail fraudolenta inviata addirittura non all'indirizzo registrato su paypal, ma un altro.
Occhio ragazzi alle mail fraudolente anche con paypal.
RobertoLara
Magari posso sbagliare ma finora i paesi che sono andati vicini al default sono stati paesi fuori dall'euro (islanda,regno unito....si mormora) e la ricetta è stata ovviamente l'integrazione nell'euro.
Mentre tra quelli che si dice che rischino di più finora c'è stata solo l'irlanda, che votò no alla ratifica del trattato europeo e la ricetta qual'è ? PIU' EUROPA, ovviamente.
Alessandro
Aggiungerei a quello che ha detto Roberto: abbiamo rinunciato a settori che ormai non sono nemmeno piu' da considerarsi alta tecnologia e che avrebbero potuto creare migliaia (misura cautelativa) di posti di lavoro, settori che nonostante l'importanza a livello oramai globale continuano ad essere sbeffeggiati persino dalle universita', anche di fronte all'evidenza.
Sono settori che non sara' mai piu' possibile far partire a causa della competizione ormai inarrivabile di quelli che avrebbero potuto essere i nostri concorrenti.
E d'altra parte gli ItaGLiani cosa dicono? Vogliono dare un'altra opportunita' a tecNologie mai nate che hanno dimostrato di essere buone solo per far fallire le imprese o per massicci interventi statali. Ho collaborato con un paio di settimane con uno dei maggiori esperti eUropei del settore e sapete che cosa strana? L'itaGLiano medio pensa di saperne comunque piu' di me!!!
Caro Paolo,
faccio parte dei 1000 che vogliono una banca nuova e ti voglio fare una proposta. Perchè non creiamo noi una banca ex novo con te come presidente? Saremmo in pochi per cominciare, ma una volta aperti non penso ci metteremo molto a trovare clienti.
Michele B.
Finchè l'Italia pagherà interessi ridicoli sulle nuovi emissioni, non avrà alcun interesse a lasciare l'Europa, anche se lo spread sui titoli a lunga si è allargato paurosamente, ma non abbastanza da rendere quei titoli attraenti (per me) o eccessivamente costosi per lo stato. In termini relativi, il costo del debito per l'Italia è alto rispetto alla Germania, ma in termini assoluti è un periodo d'oro. Vediamo cosa succede nei prossimi 6 mesi, ma a vederla veramente brutta mi immagino che l'Italia si concentrerà sulle emissioni a breve aspettando che la tempesta passi. Voglio dire, hai visto quanto rendono i BOT ora? Eppure qualcuno li compra.
Inoltre, abbiamo visto cosa succede agli stati deboli che sono da soli, le loro valute si deprezzano in maniera paurosa, dubito che gli italiani apprezzerebbero. Si può essere da soli solo se si è forti, cosa che noi non siamo. Dobbiamo ringraziare Germania e Francia che tengono l'Euro a galla.
Caro Michele B.
Non scherziamo su...per creare una banca ex novo serve tanto per cominciare un notevole capitale sociale che noi non abbiamo e inoltre economie di scala e relazioni coi clienti-prenditori che noi non abbiamo ne potremmo mai avere.
x MAXDZ8
Di preciso di quali settori stai parlando?
x ALESSANDRO ROSSI
Il punto è capire se siamo oggettivamente in grado di rifinanziarci quando ci saranno montagne di titoli da emettere e già abbiamo uno spread notevole...Posto che si potrebbe partire dal non sprecare quel poco che si ha (leggi Alitalia, social card, autostrade, Libia.....), e che trarremo giovamento dai programmi di spesa altrui senza dover aumentare noi il deficit, pensi davvero che sia possibile indebitarsi di più e spendere di più....trovando qualche investitore che ancora si fidi di noi???? In line teorica hai ragione ma io temo che avremo problemi a collocare i titoli di debito...Inoltre diamo per scontato ciò che forse non lo è ossia che lo stato debba effettuare aumenti di capitale in alcune banche spendendo grosse cifre...forse il governo vuole tenersi qualche carta da giocare se le cose si mettono male...mi sembra un atteggiamento prudente da apprezzare...la prima cosa decente che salvo di questo governo, tanto per essere chiari!Sulla Germania hai perfettamente ragione...però dovrebbero concederci qualcosina anche a noi: non possiamo svalutare, non possiamo fare exradeficit, loro nazionalizzano e non noi possiamo fare nemmeno aiuti mirati, la legislazione ambientale danneggia il nostro mnifatturiero a loro vantaggio...insomma sono 1000 anni più avanti di noi però non sono sempre correttissimi, quando devono fare i loro interessi diciamo che le regole se le "interpretano" a modo loro.... Luca Salvarani, Mantova.
Si, siamo un popolo di pagliacci, corruzione a schifo e meritocrazia a zero...pagliacci insomma.
Lo dico da sempre che questa nazione non fa per me...non ce ne accorgiamo mica oggi...siete veramente così furbi da accorgevene ora?!
Perchè crescere sempre meno degli altri, secondo voi che voleva dire?!
Lo ripeto siamo un popolo di pagliacci.
Però siamo abituati ad uscire dalle situazioni di merda...anzi forse sono proprio le situazioni di merda a stimolarci...usciremo dall'Euro?! Che ci frega, noi siamo al centro del mediterraneo e sotto di noi un mondo ricco che vive nella povertà.
Penso che se uscissimo dall'Euro ed indirizzassimo le nostre attenzione verso le migliaia di opportunità che ci circondano non sarà proprio un male.
L'Europa si è sfasciata....non mi sembra un notizione, l'europa è rimasta solo una comunità monetaria...vi sembra strano il fatto che se l'economia non gira non si fa "comunella"?!
La colpa non è dei governi...la responsabilità è del popolo...tutto!!! L'Italia siamo tutti noi.
Questo paese fa schifo...troppa fatica per fare le cose, non esiste una certezza, l'amministrazione pubblica che non funziona, giustizia che non funziona, vi meravigliate che l'economia non funzioni?!
E' vero sto paese lo schifo...ma io sono Italiano... I-T-A-L-I-A-N-O, abituato a spingermi sempre oltre, ad avere tutto con la massima facilità, a vivere la mia vita in libertà...e so veramente contento di non esser nato altrove.
Diamoci una svegliata...vorrei che emergessero soprattutto le persone capaci...quindi vorrei rivolgermi a loro dicendo:
E' finito il tempo del LEI, oggi ci si da tutti del TU.
Che la germania ci dia il 2 di picche, non è un segreto, quella è gente che ha fatto e fa fatica per mantener vive le certezze in un paese.
In Europa il proprio ruolo bisogna conquistarselo, io non ho mai mangiato nel piatto di un tedesco o di un inglese...ammiro quelle macchine pubbliche...ma non mi sogno di vivere come loro.
Zio Silvio, tu stai inguaiato di conflitti di interesse, ma come dobbiamo fare?!
Lo so che veltroni sta ancora a sognare un mondo di pace amore e fantasia...Perchè non vi levate dalle palle entrambi?!
Io inizierei proprio da questo.
Draghi che delusione, ti credevo una persona seria...tu ci svendi a tutti, brutto ...... che non sei altro.
Paolo,
parli spesso di una possibile uscita dell'Italia dall'euro, sarebbe interessante x tutti noi avere alcune tue considerazioni sui seguenti punti:
- nel caso l'Italia uscisse dall'euro probabilmente trascinerebbe con se Grecia, Portogallo e poi a seguire magari Spagna e qualche altro paese satellite. L'euro subirebbe un tracollo: non potrebbe essere l'inizio della fine anche x l'euro.
- I nostri amici tedeschi sarebbero contenti della cosa ? Ci permetterebbero di farlo o ci costringerebbero a risanarci a forza di imposizioni fiscali sul patrimonio delle famiglie ?
- Quanto vedi probabile lo sfaldamento dell'Euro ?
Grazie Maurizio
Barrai cosa pensa della proposta di Tremonti sulla Bad Bank, sul fatto di congelare i titoli spazzatura ?
Bah io non credo che si uscirà tanto presto dall'Europa dell'euro - le conseguenze sarebbero devastanti - anche se le premesse ci sono tutte specie per i paesi del club Med.
Male che vada il buon Tremonti darà il consiglio al suo amico Draghi di far fuzionare la Zecca di stato a pieno regime per coniare una marea di monete da 1 e 2 Euro.
Oh dimenticavo... en passant magari faranno una bella patrimoniale tanto per non farsi mancare nulla.
Tremonti ormai le ha sparate di tutti i colori. Ormai ci manca sentirgli dire che questa crisi è colpa di chi non ha fatto le banconote da un euro come lui aveva chiesto...
Ah Paolo, l'ETF XB sul SP/MIB fin dove arriverà? 100, 120?
Grazie e saluti
Tremonti ormai le ha sparate di tutti i colori. Ormai ci manca sentirgli dire che questa crisi è colpa di chi non ha fatto le banconote da un euro come lui aveva chiesto...
Ah Paolo, l'ETF XB sul SP/MIB fin dove arriverà? 100, 120?
Grazie e saluti
Buongiorno,
X LUCA SALVARANI
Ti do volentieri la mia opinione,
nel 1992 (mercati dei capitali con mobilità imperfetta), per mantenere in equilibrio la bilancia dei pagamenti italiana e coprire le emissioni di debito pubblico lo SPREAD sul BUND ammontava al 6,00 % cioè 600 bps, oggi siamo a 170 bps.
L'elevata mobilità dei capitali non dovrebbe rendere difficile reperire risorse (ma anche se fossero chiuse le frontiere, non scordiamoci che il risparmio delle famiglie italiane è superato solo da quelle giapponesi). Casomai si tratta di capire quanto dovrà offrire lo stato per collocare titoli di debito.
Per quanto riguarda lo sviluppo economico, ricordiamo che nel medio termine non è la politica monetaria ma quella industriale a determinare il successo di una nazione. I tedeschi si stanno indebitando perchè non lo hanno fatto in passato e giustamente ne traggono i benefici. Penso che questa situazione, per quanto drammatica, sia la sola via percorribile per disciplinare le amministrazioni pubbliche a ridurre il debito. O si pagano interessi salati oppure la caccia agli sprechi non si fa.
L'uscita dell'Italia dall'euro, in una fase di turbolenze finanziarie di questo tipo porterebbe ad una probabile svalutazione di importo consistente. Trascurando i problemi di natura finanziaria che ne conseguirebbero, sarebbe drammatico l'effetto "J" (l'aumento dell'export richiede 18 - 24 mesi dalla variazione del cambio per realizzarsi mentre le importazioni, pur restando ferme o calando quantitativamente, aumenterebbero di valore a causa del cambio deteriorando i conti con l'estero). In sostanza si rischierebbe di vedere un enorme aumento di prezzi dei beni importati (alimentari, petrolio, metalli, farmaci, elettronica, abbigliamento ...) come abbiamo visto in Islanda dove il costo di un caffè è quadruplicato a seguito della crisi (parlo del caffè solo per sdrammatizzare ma benzina, pane e farmaci hanno subito sorte simile) senza alcun effetto tendenziale sull'export.
In conclusione, mi auguro che la crisi ci permetta, come negli anni '90, di riprendere il percorso di medio termine di riduzione del debito pubblico restando all'interno di un sistema finanziariamente (ripeto, finanziariamente, non economicamente) prudente come l'UE,
un saluto
Alessandro Rossi
Io penso che nessuna nazione europea ha intenzione di far crollare l'Euro, ma gli USA si, se crolla l'euro il dollaro non avrà nessuna moneta in grado di sostituirlo come valuta di riferimento per lo scambio delle merci.
E gli USA scaricherebbero i costi della loro crisi sul mondo intero.
Alla fine è l'alternativa euro che mette in pericolo il dollaro, se l'euro si sostituisce al dollaro come moneta di riferimento, e tutti i dollari dovessero rientrare in patria, l'economia americana si dissolverebbe.
Quindi la tenuta dell'euro, più che dagli europei dipenderà dagli USA e si sa quando questi ci si mettono, sono diabolici.
Saluti
Ha ragione Alessandro, come non vedere che gli Stati che non riescono a pagare correttamente, cioè adempiere ai propri obblighi sono stati finora Nazioni fuori dall'euro.
Gli inglesi vogliono ancora la sterlina?
Se andiamo fuori dall'euro molti paesi ci seguiranno, e l'euro stesso perderà di attitudine a moneta di riseva mondiale.
riccardo isa
Intesa Trade è stata venduta per 45mln. Vuoi che i mille organizzati dal capitano Barrai non riuscissero a tirare fuori una cifra simile (magari non tutto, ma almeno il 51%). Avremo avuto una banca TUTTA NOSTRA.
Michele B.
Paolo,aggiungi la bandierina inglese alla cartina.
Abbiamo l'Inghilterra in arrivo nell'euro.
Marco
salve,
chiedo a chiunque,è da poco che leggo questo interessante e schietto Blog..
con la frase "SALVATE I VOSTRI RISPARMI" che consigliate di fare?
spostare i soldi su una Popolare?
Risiedo in Veneto e sono con ISP..che fare? davvero comincio a preoccuparmi
grazie
Buonasera,
volevo complimentarmi con quasi tutti per i commenti di elevato contenuto tecnico che raramente scadono nel qualunquismo e nella superficialita'..
Scrivo pero' per ribadire un concetto che qui ho gia' espresso altre volte (per la verita' quasi solo questo ma e' un mio pallino..) e spero che il bravo blogger non me ne voglia..
Scrivo a coloro che criticato l'Italia e gli italiani per partito preso, implicitamente e anche esplicitamente, lodando caratteristiche migliori degli altri paesi..
Ma siete razzisti?.. Non capisco.. si spendono milioni di litri di inchiostro per stigmatizzare ogni singolo minimo episodio di razzismo qua in Italia anche quando non lo e' (non ultimo l'indiano a Nettuno) e poi siamo razzisti con noi stessi??
Ma cos'e' che abbiamo nel sangue nascendo qui che non hanno a Lugano???
Avete fatto ricerca di genetica per sostenere le tesi che ..(vi cito..).,
"abbiamo la testa piena di cazzate, inventiva zero e valori sotto zero"
"campiamo di lavori statali e parastatali, pensioni e delinquenza"
"siamo un popolo di pagliacci, corruzione a schifo e meritocrazia a zero"?
Scusate se prendo le vostre frasi, tra l'altro sono le meno gravi che mi capita di leggere e sono pure condivisibili..pero' vi chiedo in tutta onesta', credete veramente che l'erba del vicino sia sempre piu' verde?
Quanto stato pensate che abbiano gli inglesi nel PIL? Se togliete i proventi finanziari e' tutto statale!!
Quanto pensate in Germania? hanno piu' disoccupati di noi e nessuno ha voglia di lavorare perche' hanno l'assegno di disoccupazione a vita!! (e saremmo noi i lazzaroni??)
Quanta corruzione pensate che ci sia negli altri stati, nessuna?????????????????
Io vi voglio fare una provocazione, la faccio a voi perche' leggo sempre commenti intelligenti inframezzati raramente da queste frasi che ho segnalato:
io penso che il male maggiore dell'Italia sia questa sfiducia interna e mancanza di patriottismo.. invece di dire:
-e' inutile tanto qui non funziona niente-
e quindi rassegnarsi a non fare niente.........(!!!!!)
perche' non segnalare le realta' positive e parlare di quelle e aiutare quindi qualcuno che non trova uno sbocco ad avere delle idee per migliorare?
Ne abbiamo tante (questo blog e' una) ed e' stupido sparare sul convalescente invece di aiutarlo a guarire sapendo che ha delle qualita' indiscusse , solo cosi' secondo me possiamo innescare un circolo virtuoso, se invece critichiamo, automaticamente compiamo le azioni che critichiamo, cioe' inneschiamo un circolo negativo
Basta essere negativi alla Grillo! non se ne puo' piu' cerchiamo di aiutarci a vicenda!
Le proposte di ecolcity ad esempio (che pero' rimanda al suo sito) andrebbero discusse, (anche se ha sparato a zero prima.. secondo me sparare a zero e' inutile e genera sfiducia)
Grazie a tutti e ancora complimenti a tutti e soprattutto al blogger che permette e fa generare queste discussioni!!
Guglielmo Morini
All'elenco del primo commentatore manca LA CORRUZIONE, siamo al primo posto assoluto.
La MERITOCRAZIA viene calpestata, provate a vedere come vengono reclutati tutti gli operatori e funzionari dello stato e parastato, delle banche, coprese le forze dell'ordine, che non s'arrestano appena si mettono la divisa. Provate a vedere come vengono fatti gli appalti in tutti i settori, dal più piccolo al più grande, se non paghi la tangente non lavori!!!!.
Chi merita viene mortificato ad andare via dall'Italia.
Noi abbiamo una fortuna che non ha nessun'altro paese al mondo!!!!!
In Italia sono sempre nati i migliori cervelli del mondo, (sarà l'aria, il clima o non sò)anche oggi i migliori inventori del mondo sono Italiani.
Pensate un pò se i nostri politici sfruttassero queste risorse. Saremmo la prima potenza mondiale!!!!
Antonio
all'anonimo che risiede in veneto con c/c in Banca intesa...
sei tu più al sicuro che gli altri nei conti c/o banche regionali. e sai perchè? perchè le grandi hanno il cordone ombelicale con BCE e Banca italia! possono cartolizzare , mentre le banche popolari e cooperative no. e poi tranne la LB non ci sono stati fallimenti dei Grossi pescecani. Ritengo che le banche regionali fanno fatica a fare ancora prestiti perchè sono incasinate con immobili commerciali, almeno da quel che sento a verona l'unicredit eroga ancora mutui, mentre altri istituti minori sono più ristrettivi soprattutto con le p.iva.
Ai Sovrani non gli frega se qualche banca locale fallisce,se invece fallisse una big bank son cazzi amari per tutti.
ric
p.s. se io fossi un grosso banchiere pieno di rifiuti tossici cercherei di farli bere come medicina ai piccoli banchieri. e poi i Berlusconi, Benetton, gli Agnelli i Pesenti i Ligresti ecc ... con quali banchieri trattano i loro affari? con la pop.di vicenza, di sondrio , di verona o dell'emilia romagna o col credem o con qualche altra banca cooperativa?
X ALESSANDRO ROSSI,
Ti ho letto con attenzione e condivido.Però...bisogna essere onesti con noi stessi: l'Italia per mille motivi non è in grado di seguire un sentiero "virtuoso" per uscire dalla crisi, e il modello Europa prima o poi è destinato a crollare! Sinceramente non conoscevo l' effetto J che renderebbe l' operazione costosa nel breve,adesso l' ho imparato!
Visto che hai detto, giustamente, che la politica monetaria nel lungo periodo non conta ma solo quella industriale-servizi: se non possiamo usare la leva del cambio per compensare la perdità di competitività del nostro sistema come possiamo evitare la decadenza-delocalizzazione delle nostre imprese??? Non credi che in questo contesto restare nell' euro significa condannarsi al declino economico, non per colpa dell' euro sia ben chiaro ma nostra (politici, sindacati, scarsa concorrenza, Sud....)...a meno che tu non creda che l' Italia possa realisticamente recuperare competitività...Da un lato agli altri paesi conviene che restiamo perchè non possiamo svalutare e le loro imprese più efficienti ci guadagnano ma se i paesi membri non possono uscire, come si dice ora, allora un investitore razionale dovrebbe prezzare zero il rischio di uscita, e il debito-paese diventa DI FATTO debito europeo, allora non ci dovrebbero più essere spread, con evidente danno per i paesi virtuosi come la Germania!!! Se in questi giorni gli spread sono alti è perchè il mercato crede che esista un rischio uscita e che il modello di integrazione monetaria con così grandi differenzetra paese e paese sia insostenibile! Penso che il mio ragionamento dimostri l' insostenibiltà, per noi e per gli altri paesi, del modello; tu sei daccordo?
Buongiorno,
X LUCA SALVARANI
sul punto della competitività la risposta è semplice:
la competitività su un settore è dato dai costi di produzione che, per semplificare possiamo assumere essere pari a
Cproduzione = PRODUTTIVITA' * SALARIOorario
quindi per essere competitivi, o si aumenta la produttività o si calano i salari reali... a te le conclusioni.
Le svalutazioni degli anni '80 dipendevano dal forte differenziale inflativo tra Italia e altri paesi OCSE (chi ha l'inflazione più alta, a parità di prezzi reali, deve svalutare la moneta). Non aumentavamo la competitività, ci limitavamo a mantenerla invariata riadeguando periodicamente il tasso di cambio (poi molte persone, con un riflesso Pavloviano, hanno associato il benessere degli anni '80 alle svalutazioni degli anni '80 e hanno tratto la erronea conclusione che la svalutazione aumenti il benessere).
Per quanto riguarda i tassi di interesse, sono perfettamente d'accordo che l'esistenza di uno SPREAD quantifichi un maggior rischio ma può anche dipendere parzialmente da:
- bias nella mobilità dei capitali (le analisi econometriche mostrano che, soprattutto durante le crisi finanziarie, si assiste ad un rimpatrio dei capitali a scapito della parità dei tassi)
- differenziali di liquidità
in questa fase, guardando i dati della BCE, si osserva che il secondo paese UE con il minor tasso di interesse sul debito pubblico ha 50 bps di SPREA sulla Germania mentre nel 2007 lo SPREAD italiano sul BUND ammontava a solo 20 bps... questi differenziali sono anche frutto della paura degli investitori che si aggiunge al rischio paese per l'Italia.
I paesi fuori dall'euro sono nella burrasca (Islanda, UK ecc..) e desiderano entrare... pensare di uscire dalla moneta unica è come uscire di casa durante una bufera di neve! (comunque la scarsa integrazione nei mercati dei fattori produttivi e della legislazione dell'UE potrebbe portare a rischi di sostenibilità della moneta unica nel medio termine)
Un saluto
Alessandro Rossi
x Guglielmo Morini,
Sicuramente anche negli altri paesi ci sono cose che non vanno e situazioni da risolvere, fin per carità...Quello che però mi colpisce è che se hanno un problema cercano di risolverlo, hanno politici qualificati e immensamente più seri dei nostri, se c'è da prendere una decisione la si prende e non ci si fà ricattare dal movimentino di turno...insomma hanno un SISTEMA migliore del nostro! Un sistema dinamico, noi invece siamo statici! Se pensi a come il mondo cambia velocemente ti rendi conto che questo per noi non è più sostenibile e stiamo perdendo molti treni...Abbiamo ancora qualche punto favorevole ma se continuiamo cosi lo perderemo...basta che pensi al turismo...c'è più gente che va in Francia, che quel poco che ha ce lo ha fregato a noi, che in Italia...
E poi occorre dire che l' Italia ha molti problemi che ancora non si sono manifestati ma che sono destinati a pesare molto (bombe ad orologeria)e questo è innegabile ma nessuno sta affrontando il problema perchè l' opinione pubblica non ne ha la consapevolezza pertanto ogni tentativo di risolverlo verebbe avversato (per esempio deeficit pensionistico..)!!! L' unico vero punto a favore è lo scarso indebitamento delle famiglie, che però è destinato ad evaporare a seguito della crisi economica e industriale che farà crescere l' indebitamento e ridurre il risparmio, l' immenso patrimonio storico-artistico-culturale-culinario...ma come dicevano i romani primum vivere deinde philosophare....se l' economia non la rimettiamo in sesto non potremo mai sfruttare questi punti di forza, il dato sul turismo te lo dimostra. A meno di grandi cambiamenti il sistema industriale italiano rischia davvero di uscire molto male, dire il contrario sarebbe illusorio! Ciao Luca Salvarani, Mantova.
quello che accade ora in inghilterra ,cioè operai inglesi contro italiani e portoghesi è solo l'anticipo di ciò che accadra fra poco ,una guerra tra poveri che sfocerà in guerre civili con i nostri politici che rideranno a crepapelle ,prima hanno fatto salire sulla zattera europea tutto e tutti distruggendo i mercati locali africani, mandando per esempio gli scarti dei polli allevati qui in senegal ammazzando di fatto il mercato locale ,cosi i poveri senegalesi son venuti a lavorare qui ,ed ora che la zuppa è finita ci si scannerà per le poche bricciole rimaste .
non è un discorso razzista ,anche perchè sò che parecchi amici sengalesi sarebbero rimasti volentieri al caldo nel loro paese
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