STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


IL NOSTRO FOLLETTO CI SEGNALA L'INTERVISTA A MARC FABER (ALIAS MR DOOM)



Marc Faber è una persona molto seguita in Europa.

Intanto Pimco avvisa che il disastro sui mercati si avvicina (e....loro ci prendono di solito).

Vorrei chiedere agli ottimisti se sono ancora sicuri che Unicredito possa raggiungere i 2 euro....per me andranno a 0,80 presto...


Ah dimenticavo...il deficit di bilancio è salito a 83,2 miliardi di dollari a gennaio (rispetto al surplus di 17,84 di un anno fa). La causa: le minori entrate dal gettito fiscale dovute alla crisi...: ALTRI SOLDI DA TROVARE PER OBAMA...

A proposito ricordatevi il deficit della Bilancia commerciale con la Cina.....INSOSTENIBILE!!!
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10 commenti:

Anonimo ha detto...

secondo me' ancora si sale un pokino giusto x prendere altri polli in gabbia,io mi sono prefisso marzo aprile come mese di lacrime e sangue,ma se dovesse anticipare a febbraio il crollo quando arriva marzo e aprile non avremo piu' okki per piangere... vedremo io tengo botta ancora un pokino con aquisti fatti sui minimi di gennaio, ma ho sempre lo stopp loss super sensibile.

:-) alex

Anonimo ha detto...

Un ulteriore grosso fallimento di emittente bancario basterebbe a far crollare l'intero sistema.
Lo eviteranno. Ma servono idee diverse. Obama sta usando uomini e mezzi di Bush. Serve una grande idea che vada oltre gli stati, oltre le valute e i deficit comm.li. Al momento solo economisti che continuano a fare le cassandre senza proporre nulla.
Eliminiamo l'europa e torniamo a svalutare le valute locali ?!
Marzio

Anonimo ha detto...

ma che dice questo eprsonaggio?

ML ha detto...

alex sono pienamente daccordo con lei. Gli indici dovrebbero scendere aa marzo...se scendono ora sono dolori a marzo....

Anonimo ha detto...

Dott.Barrai il platino (ETF) nelle ultime sedute e salito bene con volumi.Le chiedo un suo consiglio per un eventuale acquisto.
Segnalato anche da Mercato libero materie prime.

Un suo abbonato.

Roberto A.

Anonimo ha detto...

io mi aspetto sino a marzo un rimbalzo, ne approffiterei per aprire posizioni al ribasso e per acquistare oro fisico in area 800-850 (sempre che ci torni), poi penso che l'sp500 possa perdere un altro 50% e tornare ai livelli del '95 a quota 400, completando la gigantesca M su grafico mensile

Anonimo ha detto...

A metà marzo, secondo me, il Dow Jones a 6750. Io lo dico ora e non lo ridico più. baserò la mia strategia d'investimento del prossimo mese su questa presunzione.
Si, anche io presumo (ma più che altro spero) un ultimo colpetto di reni nei prossimi 10 giorni di contrattazione.
Brevissimo long e poi giù il casco e via di short!

Un Pollaster (Pigreco docet)

Anonimo ha detto...

Senti Marc Faber nel 2006 a swissinfo

Il folletto colpisce ancora.

Del nero nelle previsioni economiche di Marc Faber
Per Marc Faber vista la situazione attuale dei mercati è meglio vendere
Didascalia: Per Marc Faber vista la situazione attuale dei mercati è meglio vendere (Keystone)
Altri sviluppi

* 22.05.2006
La Svizzera fuori dalla globalizzazione borsistica
* 18.04.2006
Fondi etici in forte crescita, ma molto resta da fare

Le borse chiudono al ribasso e gli investitori si chiedono se ci sarà un crollo. Marc Faber, guru svizzero dell'economia, spiega a swissinfo perché è lecito avere dei timori.

L'analista, conosciuto come «Dr Doom», prevede serie conseguenze dalla pratica statunitense di stampare più dollari per contrastare un crescente deficit budgetario.

Faber ritiene che gli investitori farebbero bene a guardare all'Asia, dove i benefici stanno aumentando. Si tratta di un trend riconosciuto dalle banche d'investimenti che hanno cominciato a spostare verso est operazioni di gestione patrimoniale.

L'analista finanziario elvetico è salito agli onori della cronaca nel 1997, quando previde il crollo di Wall Street. Seguirono altre previsioni catastrofiche e controcorrente che gli valsero il titolo di Dr Doom (in italiano potrebbe essere tradotto con «Dottor Crollo»): lo scoppio della bolla giapponese nel 1990 e le crisi finanziarie della fine degli anni Novanta.

È editore del bollettino «Gloom, Boom and Doom» (Fioritura, depressione e crollo) e del bestseller «Tomorrow's Gold» (L'oro di domani).
swissinfo: Ci sarà un crollo del mercato azionario nel prossimo futuro?

Marc Faber: Gli Stati uniti possono continuare a stampare dollari per finanziare il pagamento degli interessi sul debito estero. Però se il dollaro perde valore nei confronti delle materie prime o di un gruppo di valute straniere, ciò potrebbe portare ad una crisi.

Mettendo in circolazione del denaro Alan Greenspan e Ben Bernanke [direttori delle US Federal Reserve] hanno creato delle bolle un po'ovunque, bolle che potrebbero scoppiare una dopo l'altra con la violenza di un'eruzione vulcanica. Di solito, la conseguenza sono delle riforme finanziarie che rischiano di portare ad un disastro.

La gente mi domanda sempre cosa c'è all'origine di un disastro. Non lo so. Conosco le ragioni della crisi asiatica, ma non so dire perché è scoppiata nel giugno del 1997 e non nel gennaio del 1996 o nell'aprile del 1998. L'atteggiamento psicologico è semplicemente cambiato.
swissinfo: Scenderanno anche i prezzi delle materie prime, petrolio compreso?

M.F.: Una bolla nei mercati delle materie prime [quando i prezzi salgono] può resistere per 20-30 anni. Ora siamo nell'anno cinque. [Ma] questo non significa che quando ci si trova in una bolla di mercato non ci siano delle significative correzioni dei prezzi.
swissinfo: Cosa consiglia di fare agli investitori svizzeri?

M.F.: Se si guarda il portafoglio d'investimenti dello svizzero medio, si nota che ancora oggi la maggior parte dei soldi sono piazzati in azioni europee o statunitensi.

Le famiglie e le casse pensioni dovrebbero investire più in Asia che in America perché si sta verificando uno spostamento di ricchezza e le valute asiatiche si stanno rafforzando nei confronti del dollaro. Personalmente piazzerei il 50% degli averi di un cliente in Asia spostandoli dagli USA.
swissinfo: Le banche d'investimenti stanno spostando le loro attività in Asia. Questo avrà un effetto negativo sui mercati europei?

M.F.: Per la prima volta nella storia le riserve in valuta estera di Brasile, Cina, Russia e India sono più ampie di quelle dei G7 [gruppo dei paesi industrializzati] e rappresentano un quinto della ricchezza mondiale.

Una parte di questa ricchezza è nelle mani di privati e così tutte le banche si sono istallate a Singapore e Hong Kong ed hanno aperto degli uffici per il private banking. Penso che [questo trend] si rafforzerà molto rapidamente.

Ciò non andrà necessariamente a discapito dei vecchi centri europei, perché alcuni investimenti russi, europei dell'est e africani arrivano nel vecchio continente. Ma non siamo più nell'era in cui tutto il denaro andava negli Stati uniti e in Europa.

Intervista swissinfo, Matthew Allen, Zurigo
(traduzione e adattamento: Doris Lucini)

Anonimo ha detto...

E il folletto colpisce ancora:

guardati questo

http://www.creditwritedowns.com/it/2008/11/marc-faber-i-advise-every-american-to-hold-his-gold-outside-of-the-united-states.html/

Lisa Chapman ha detto...

Marc Faber ha perfetamente raggione io lo seguo tramite il suo blog da oramai piu di due anni http://marcfaberchannel.blogspot.com e non posso che essere felice di aver seguito i suoi consigli...