UN COMUNICATO DELLE SEGRETERIE CENTRALI MPS
E' opinione di questo blog che Mussari rimarrà ancora in piedi a Siena.
Riceverà gli aiuti di stato. Farà un aumento di capitale...la Fondazione scenderà nel capitale ma non troppo (e per evitare di scendere troppo dismetterà alcune partecipazioni e si indebiterà)
La Fondazione e Mussari stanno trovando dei fondi Private Equity che sono AMICI E LIQUIDI e che potranno comprare quote della Banca (e potrebbero fare un'affare)
Mi riferisco a
SATOR DI MATTEO ARPE
IL FONDO DELLA DEA AGOSTINI
CLESSIDRA
Senza contare Caltagirone che sarà ben felice di aumentare, con pochi spiccioli la sua presenza in banca...
Chi è liquido oggi sta cercando delle prede per guadagnare in pochi mesi cifre importanti non appena i mercati ripartiranno!!!
TUTTA FANTASIA DI QUESTO BLOG??? forse sì...ma, leggendo Repubblica e Dagospia, sentendo l'aria che si respira nelle sale trading, senza parlare dei target sul titolo delle principali banche d'affari (quasi tutte allineate a 1 euro e anche più giù...) sembra proprio che MPS debba ricapitalizzare....
Leggete anche questo comunicato unitario dei Sindacati Antonveneta, dal quale si evince, nonostante il linguaggio sdrammatizzante, quanti e quali problemi questa operazione di MPS si porta dietro sul piano dell'integrazione, dell'organizzazione e del servizio reso alla clientela. Credo che la parola CAOS esprima bene il concetto. Ma dal comunicato si apprende anche una cosa ancora più scandalosa.... e cioè che i lavoratori che hanno aderito al piano di esodo incentivato (cioè i lavoratori licenziati che usufruiscono del Fondo di solidarietà di categoria) devono ancora vedere, dopo 5 mesi, i soldi della liquidazione (TFR), del Fondo Pensione Aziendale e l'assegno di accompagno alla pensione. Insomma Monte Paschi Siena non ha pagato ancora nemmeno 1 euro a chi si è dimesso già da Settembre 2008!!! Come campano questi lavoratori? Ma intanto sembrerebbe che MPS trattiene mensilmente dal conto corrente le rate dei mutui e dei prestiti personali............
-----------------------
Antonveneta
Gruppo Montepaschi
COMUNICATO AI LAVORATORI
Il 1° gennaio 2009 si è realizzato un ulteriore avanzamento nel programma definito
dal Piano Industriale del gruppo Monte Paschi di Siena, con la definizione del nuovo
perimetro della Capogruppo, che verrà ultimato con l'incorporazione di Banca
Toscana, con la contestuale nascita della Nuova Banca Antonveneta.
Ciò determina anche l'inizio di un impegno unitario di tutte le OO.SS presenti nel
Gruppo, teso a analizzare in maniera fattiva le innumerevoli problematiche esistenti
nelle varie realtà geografiche, peraltro aggravate dal negativo contesto economico
finanziario mondiale.
Questo cambiamento ha prodotto e continua a produrre gravi disagi e difficoltà fra i
colleghi, che quotidianamente devono affrontare condizioni lavorative difficili e
mutevoli, derivanti del nuovo assetto organizzativo ed operativo e dalle croniche
carenze negli organici.
In questo contesto si è svolto venerdì 16 gennaio u.s. l’incontro con l'Azienda.
Abbiamo evidenziato alla Delegazione aziendale la drammaticità della situazione
degli organici della Rete, appesantita dalla consistente fuoriuscita di colleghi a
causa dell'esodo.
In particolare, la nascita della Nuova Banca Antonveneta, con il conseguente
adeguamento al modello informatico/organizzativo del Gruppo, ha ulteriormente
aggravato nel Triveneto i vuoti di organico da lungo tempo segnalati dal Sindacato e
certificati nel corso degli incontri semestrali avvenuti.
A fronte delle pressanti proteste del Sindacato, la Banca “si è impegnata a
condividere un percorso, il cui primo incontro si terrà entro gennaio 2009,
finalizzato alla soluzione dei fabbisogni di organico definiti negli incontri
precedenti, anche alla luce delle adesioni all'esodo delle risorse”.
In tale logica abbiamo arginato ulteriori possibili riduzioni di personale, conseguenti alla volontà aziendale di attivare da un lato i cosiddetti “sportelli avanzati” in via sperimentale e dall'altro particolari “percorsi professionali” destinati all'accrescimento delle competenze di diciotto risorse dislocate al momento in zone territoriali contigue al Triveneto e in particolare nella Regione Emilia Romagna. Su queste due tematiche abbiamo siglato due accordi con l'Azienda.
Relativamente agli “sportelli avanzati” le risorse dedicate saranno almeno tre come
previsto dall’ancora vigente CIA Antonveneta.
Per i “percorsi professionali” l’accordo sottoscritto prevede che il percorso duri al
massimo 36 mesi, con la disponibilità della Banca a tener conto delle esigenze
personali e familiari dei colleghi interessati all'atto della ricollocazione in Antonveneta. Nel corso dell'incontro la Delegazione aziendale ci ha presentato, come previsto dal CCNL, il sistema premiante 2009, che, contrariamente al passato, interesserà tutti i lavoratori. Abbiamo inoltre ottenuto che gli eventuali premi siano riconosciuti anche ai colleghi esodandi, e che non vengano effettuate decurtazioni per le assenze dovute a maternità obbligatoria o a Legge 104.
Abbiamo inoltre richiesto alla Banca di procedere all’inquadramento nella posizione di Assistente Crediti per i colleghi che attualmente operano presso il Laboratorio Fidi svolgendo detta funzione ma con l'inquadramento di Addetti Crediti; la Banca si è impegnata ad una verifica sul tema.
Abbiamo nuovamente segnalato all'Azienda i notevoli ritardi con cui vengono
erogati gli assegni relativi al TFR ed al sostegno al reddito.
Sulla scorta delle problematiche segnalateci dai colleghi in conseguenza della riportafogliazione delle posizioni dei clienti nelle aree passate al Monte dei Paschi, abbiamo richiesto alla Banca apposita manleva per eventuali rischi operativi;
la Banca ci ha specificato che, in assenza di dolo, nessun provvedimento sarà
mai attivato. Abbiamo richiamato l'Azienda sulla necessità di applicare le norme vigenti in tema di variazione di condizioni (comunicazione e gestione), affidamenti e prestiti personali ai dipendenti, che devono rispettare il principio di ultrattività A fronte delle gravi carenze di organico dei 13 sportelli del Piemonte,
attualmente nel perimetro Antonveneta ma destinati all'integrazione in Biverbanca,
che hanno portato nei giorni scorsi alla non operatività di alcuni di essi, abbiamo
richiesto all’Azienda di affrontare e risolvere il problema: la Delegazione aziendale ha affermato di aver già dato disposizioni che dette criticità vengano affrontate immediatamente dall'Area Nord Ovest del Monte dei Paschi.
Non possiamo non rilevare, pur nella criticità della situazione attuale, con le segnalate problematiche di carenze di organico e di difficoltà di integrazione nei nuovi modelli di servizio della Capogruppo, l'importanza dell'avvio del confronto volto a risolvere tutte le difficoltà, in primis quella degli organici.
In questi giorni tutti i Lavoratori stanno ricevendo le lettere da parte del nuovo datore di lavoro, rispettivamente da Banca Monte dei Paschi di Siena e da Banca Antonveneta a seconda del perimetro al quale sono stati assegnati rispetto all’operazione societaria ed all’accordo sindacale firmato in data 4.12.2008; questo a conferma del passaggio alle dipendenze della nuova azienda senza soluzione di continuità.
Come sempre continueremo nel monitoraggio costante dei problemi, incalzando l'Azienda per un loro rapida soluzione, finalizzata a ripristinare le indispensabili e migliori condizioni di lavoro per tutti i colleghi, tenendo aggiornati tutti i Lavoratori anche in occasione del rinnovato impegno di una tornata di assemblee da tenersi per meglio approfondire i temi dell’accordo siglato il 4.12.2008 e per un aggiornamento sullo stato di avanzamento del processo di integrazione.
Padova, 19 gennaio 2009
Le Segreterie Centrali
Visita il sito www.oossbapv.it
UN COMUNICATO DELLE SEGRETERIE CENTRALI MPS
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
3 commenti:
Tratto dal blog " Diario della crisi Finanziaria "
Essendomi soffermato nelle tre puntate precedenti sui movimenti in corso nei tre principali paesi dell’Unione Europea, Germania, Francia e Gran Bretagna, vorrei soffermarmi oggi sulle prospettive del terzo gruppo bancario italiano, sì proprio di quel Monte dei Paschi di Siena che è giunto in questi giorni a capitalizzare poco più di 6 miliardi di euro, 3 miliardi cioè di meno di quanto ha pagato la fulminea acquisizione di una Banca Antonveneta peraltro privata di quella ex banca di credito speciale che l’astuto Don Emilio Botin, forse credendo al mito della maledizione del povero Groenick, ha ceduto a parte a un’altra banca incassando un miliardo di euro tondo tondo.
Essendomi già occupato delle prospettive del gruppo bancario ancora saldamente nelle mani dell’omonima fondazione, non ho alcuna intenzione di tediare i lettori in relazione al progetto di costituire il terzo polo bancario e assicurativo italiano, anche perché alla realizzazione dello stesso concorrono entità quotate in Italia e all’estero che sono al momento in tutt’altre faccende affaccendate per vincere le resistenze degli agguerritissimi contradaioli senesi, che saranno pure solo poco meno di settantamila ma sono notoriamente in grado di dare filo da torcere all’ente che pure fa del loro benessere la sua mission principale.
La novità vera è data dal fatto che, grazie all’improvvida e dispendiosa mossa del giovane avvocato calabrese che dalla poltrona di presidente della fondazione si è per tempo spostato a quella della banca, la partita si è spostata sulla scrivania occupata per la terza volta dal ministro italiano dell’Economia, quel Giulio Tremonti che molto si ostinano a vedere ravveduto dalle sue mire sulla fondazione maggiormente impegnata, almeno in termini di patrimonio, su una sola banca, ma che io credo non abbia modificato in alcun modo le sue idee al riguardo e che sono certo attende con impazienza la missiva di ritorno che il presidente molto pro tempore della fondazione, Lionello Mancini, dovrà prima o poi inviargli e che dovrà contenere risposte molto esaurienti e altrettanto convincenti alle quattro semplici domande che il ministro ha rivolto alla sua come alle altre fondazioni di origine bancaria sparse nella penisola!
http://diariodellacrisi.blogspot.com/
Mussari confermato? Visto quanto hanno perso di valore Mps e fondazione, ricorda certi personaggi come il mitico Conte Mascetti - Ugo Tognazzi in amici miei, che aveva dissipato il patrimonio suo ricevuto in eredita' e quello della moglie.
Nella lunga ed articolata nota della Fondazione del Monte Paschi Siena, pubblicata il 26 gennaio, (vedi http://www.borsaitaliana.it/borsa/area-news/news/mf-dow-jones/italia-dettaglio.html?newsId=550512&lang=it ) tra l'altro, vengono indicate come da privilegiare, tra gli investimenti della Fondazione, le partecipazioni ed i fondi di private equity rispetto agli strumenti finanziari tradizionali. Se non ho frainteso, mi chiedo se non sia meglio organizzare una gita direttamente a Las Vegas piuttosto che entrare in quella che potrebbe essere la prossima bolla speculativa ad esplodere. Siamo proprio alla canna del gas?
Posta un commento