STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


SIAMO IN PIENA INFLAZIONE???


Altro che deflazione....
Tutti la invocano a destra e a sinistra ...ma nessuno la dimostra con i numeri....

Ecco cosa ci racconta (con i numeri e non con le parole) VIRGINIO SCHIAVETTI su PLUS...altro che Fugnoli...

Il calo dei prezzi al consumo in america a novembre (-1,7%) non è imputabile alla deflazione...

La caduta E' TOTALMENTE IMPUTABILE AL CROLLO DEI PREZZI ENERGETICI!!!

L'indice core, di solito attentamente osservato dalla FED, ma questa volta appositamente ignorato, è passato dal 2,2% al 2%...

Una soglia tutt'altro che bassa....se pensate che in Europa il 2% definisce il limite più alto delle condizioni di stabilità dei prezzi, e comunque superiore alla media del biennio 2003-2004 allorchè i timori non erano di serto di tipo deflazionistico, visto che proprio a giugno 2004 la FED alzò i tassi...

A Novembre i prezzi degli alimentari sono cresciuti per il 31esimo mese consecutivoregistrando una variazione tendenziale del 6,1%, ossia ai massimi da marzo 1990.



IN QUESTE CONDIZIONI NON SI PUO' PARLARE DI DEFLAZIONE!!!

IL RISCHIO CHE NEI PROSSIMI DUE ANNI IN AMERICA SI ASSITA A UNA IPERINFLAZIONE (INFLAZIONE A DUE CIFRE) E' ELEVATISSIMO!!!

Ancora una volta i fregati saranno i consumatori / risparmiatori che oggi sono stati convinti dai media che bisogna accontentarsi di tassi vicino allo 0%...che i prezzi scendono....(invece i prezzi scesi sono quelli delle materie prime....le aziende in realtà ...potrebbero riuscire ad avere dei grossi vantaggi...se riusciranno a non abbassare i prezzi!!!)

La massa di denaro immessa è portentosa e...dopo l'ultima ondata di ribassi per gli indici azionari (che potrebbe essere molto violenta) POTREMMO ASSISTERE A RIALZI ENORMI DEI MERCATI AZIONARI.

Se non avverrà la fine del mondo (America in default, attacchi terroristici, Europa divisa in due, ecc ecc) ....dopo un affondo degli indici entro la tarda primavera...i mercati potrebbero esplodere in pochi mesi...complice appunto l'iperinflazione...


INFLAZIONE - DEFLAZIONE???
TASSI AL RIALZO - TASSI AL RIBASSO???
CROLLO DELLE BORSE - RIALZO DELLE BORSE???
DOLLARO DEBOLE - DOLLARO FORTE???


Io quest'anno so solo una cosa:






GUADAGNERO' DEI BEI SOLDI E LI FARO' GUADAGNARE AI MIEI AMICI CLIENTI LETTORI APPROFITTANDO DEI MOMENTI DI ESALTAZIONE E DI DEPRESSIONE DEI MERCATI!!

EVVIVA IL LUSSO SFRENATO (SEMPRE CHE TE LO SEI GUADAGNATO E SENZA FARE DEBITI!


MERCATILIBERI@GMAIL.COM - 02.26005366



IL RITORNO DEI SUV (PER CHI SE LI PUO' PERMETTERE!!!)

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12 commenti:

Unknown ha detto...

Paolo.... complimenti per il tuo nuovo campo da golf "pensile" eheheheheh
zio

paolo m ha detto...

zio barbero se ti vede berlusconi ti dice anche a tè che sei giovane e abbronzato eheheheheh!
domanda da 100lire :come siamo messi a 1000 per cambiare ,ora che non ho più il mutuo fineco mi costa 5,95€ al mese ,attendo ciao a tutti

ML ha detto...

1000percambiare appuntamento a fine mese

Anonimo ha detto...

Salve a tutti dal solito "anonimo".
Iperinflazione negli Usa?
Possibile e da far paura per le conseguenze che potrebe avere.
E' un fatto se gli USA vanno in iperinflazione, il valore del dollaro, nel mecato dei cambi, precipita.
Se il dollaro precipita potrebbero accadere cose molto brutte:
A) Quanti hanno dollari o assets in dollari ci rimettono le penne (ivi compresi Paesi come Cina e Giappone che hanno le loro riserve quasi esclusivamente in USD o titoli in USD! E sono scoppiate guerre per molto meno!)
B) Diventerebbe impossibile ogni transazione internazionale in dollari.
C) Il "petro-dollaro" scomparirebbe, e sarebbe rimpiazzato dal "petro-euro" o dallo "petro-yen", o più probabilmente da entrambi.
D) Diventerebe impossibile per i prodotti europei ed asiatici, avere uno sbocco negli USA. Inoltre la richiesta di euro e/o yen manterrebbe alto il loro valore nel mercato dei cambi. Con il risultato che le nostre esportazioni crollerebero.
E) Per chi ha Euro o Yen diventerebbe molto appetibile ed economico acquistare beni USA o entrare nel mercato USA. Ma sarebbe ancora più facile per il governo di Washington porre barriere normative per impedire che gli States diventino una colonia europea o asiatica.
F) L'Euro potrebbe disintegrarsi, in quanto Paesi come l'Italia non riuscirebero a sopravvivere senza esportazioni. Le soluzione - per noi e per altri Paesi - sarebbero l'uscita dall'Euro, ed una svalutazione competitiva. Ed il fatto che le nostre riserve sono composte anche da oro - il cui prezzo schizzerebbe alle stelle in un periodo di caos finanziario ed economico - potrebbe spingere, e non poco, in questa direzione.
G) Senza sottacere le conseguenze sociali ed i possibili scenari di sicurezza interna in molti Paesi.
Insomma, cose da brivido!
Infine, quanto ad investire in borsa in periodi di iperinflazione, sarebbe come giocare alla roullette.
Con una iperinflazione, i fondamentali dell'economia vanno a ramengo, giacchè l'unico "fondamentale" da tener presente è il fattore "tempo".
Infatti diventa impossibile prevedere quali società sopravviveranno e quali soccomberanno, giacchè il fattore "tempo" - soprattutto "tempo dei pagamenti" e "tempo degli incassi" - non compare nei libri contabili e non è noto. Gli unici a guadagnare, nei periodi di iperinflazione, sono quelli che fanno la "borsa nera" dei prodotti a basso valore aggiunto, e di solito non sono quotati in borsa.
Da ultimo, che il rischio iperinflazione sia ben conscio al nuovo presidente USA, e temuto come la peste, è dimostrato dalla circostanza che ha nominato Volcker come capo dei suoi economisti. Volcker è noto per la crisi degli anni 81-82 che porta proprio il suo nome. Crisi causata dagli alti tassi di interesse voluti dallo stesso Volcker. Il neo presidente - secondo me - vuole tenersi pronto ad alzare i tassi di interesse, diminuendo così la velocità del circolante, ai primi sintomi di inflazione. Ed ha scelto uno che ha già dimostrato di saperci fare, nel settore.
A chi voglia approfondire il discorso sulla iperinflazione, suggerirei una interessante lettura: "the Hyperinflation Survival Guide". Vi si analizzano i fenomeni di iperinflazione degli anni recenti in America Latina. E' un e-book liberamente scaricabile e da imparare a memoria.
Saluti a tutti.

ML ha detto...

grazie di cuore all'ultimo commentatore anonimo.

questi sono i commenti che aiutano tutti a conoscere e a migliorarsi.

Altro che tanti quaraquaqua

Anonimo ha detto...

Nella sostanza all'orizzonte di questo 2009 non vi è alcun cenno possibile di inflazione e men che meno di iperinflazione, difficilmente le istituzioni finanziarie condivideranno con i mercati la liquidità che scenderà dai ghiacciai delle banche centrali, meno credito e più risparmio saranno i catalizzatori di questa crisi sinoa quando all'improvviso.....
Andrea Mazzalai 9 gennaio 2009

IgorP ha detto...

Come al solito l'economia non da' certezze.
Krugman continua a sostenere la deflazione
http://krugman.blogs.nytimes.com/2009/01/10/risks-of-deflation-wonkish-but-important/

ML ha detto...

ANDREA SONO FELICE DEL TUO INTERVENTO....

Tu che hai visto giusto nell'ottobre di quest'anno dove io e Bernasconi abbiamo sperato in un recupero...ora ci riporti alla deflazione.


Vedremo se anche questa volta avrai ragione.

Una pacca sulla spallaaaaa!
ciao a presto,
Paolo

Anonimo ha detto...

...scusate la mia perplessità al riguardo di una eventuale iperinflazione... negli anni 70/80 (parlo di italia) con inflazione a due cifre tutti stavano bene, l'industria aumentava i prezzi, i commercianti aumentavono i prezzi (sempre in anticipo) e guadagnavano soldi a palate, ma cosa importante gli operai/impiegati ed in genere i salariati avevano come tutela il fiscal drag e la scala mobile, ogni mese comunque avevano la busta paga che cresceva di importo (si è vero si perdeva di potere di ascquisto, ma la gente era poco indebitata e quei pochi soldi lasciati sui c/c o investiti in bot rendevano il 10%) OGGI se si verificasse una iperinflazione e di conseguenza i tassi schizzano verso l'alto (tasso di riferimento della bce e dato se non erro da: tasso di crescita PIL + inflazione ), tutta la classe dei salariati non si vedrebbe aumentare mese per mese lo stipendio , ma le rate dei mutui sì!!! e visto che una coppia che percepisce 2500 euro al mese fa fatica ad arrivare a fine mese con i tassi del mutuo a circa il 5%, cosa succederebbe nel caso di tassi al 15%? possono dare le chiavi di casa alla banca che gli ha erogato il mutuo.... o no?

Palo B. cosa ne pensi?

Al-To

Unknown ha detto...

Giovane e abbronzato!!!! ahahahah Paolo sei forte!!!!! :-))

Anonimo ha detto...

A VERONA DICIAMO: "TE SI FORA COME UN SQUALO", "SEI PAZZO COME UNO SQUALO".
SPERO DI SEGUIRTI VERSO LA RETTA.

VIVA MERCATO LIBERO, VIVA LA LIBERTA' E LA VERITA' DI INFORMAZIONE.

Anonimo ha detto...

ho inserito l'intervento di mazzalai io (mi chiamo Enrico) perchè sono scettico sull'iperinflazione e sono supportato nell'idea da un grande come il sopracitato.Avevo già dibattuto con lei con toni accesi nella giornata di Natale,sull'inflazione nel 2009, smorzando poi le polemiche inutili. Scusi se mi ero passato come anonimo, volevo intavolare riflessioni sul vostro punto di vista in forte contrasto con quello di un economista che voi avete sempre considerato, come è giusto che fosse, un grande guru.
Chiedo scusa se si è pensato fosse firmato da lui, la frase citata è di un suo articolo del 9 gennaio.saluti