STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


LA FONDAZIONE MPS CON LE SPALLE AL MURO


LA FONDAZIONE DI SIENA NON E' PIU' GRASSA E OPULENTE COME LO SCORSO ANNO. E' IN CURA DIMAGRANTE!!!

Quest'articolo riguarda il Montepaschi e la sua Fondazione.

Molti lettori non lo leggeranno in quanto la Banca non interessa a loro. Ma SAREBBE PROFONDAMENTE SBAGLIATO. In Italia esiste ancora la possibilità di AGIRE davanti ai problemi. Esiste (per ora ) la libertà di opinione e di espressione, la libertà di fare domande e il diritto di ricevere delle risposte.

La città di Siena si sta muovendo, un po' lentamente, forse,...ma sta lavorando per il bene dei suoi cittadini.

Quante altre città o gruppi politici si stanno adoperando con la stessa determinazione?

Le nostre banche italiane sono piene di problemi come quello del MPS.
Il caso più lampante è quello che riguarda ZALESKY. Banca Intesa non è riuscita a far altro che, per pugno di Bazoli, dire che non esistevano rapporti privilegiati fra lo stesso Bazoli e Zalesky. Eppure la situazione è molto grave, le banche rischiano di perdere 1 miliardo di euro se i mercati non recuperano.

Pensate a Siena...un'operazione, quella del MPS che è costata una perdita di 5 miliardi di euro alla Fondazione (e 5 miliardi di euro di svalutazioni che MPS dovrebbe apportare ai bilanci sull'acquisto di Antonveneta).

Quindi leggete l'intervento delle liste civiche a Siena. Imparate da loro e organizzate dei gruppi nel territorio per lottare (nel rispetto dei meccanismi di libertà che l'Italia ancora offre) contro la malagestione di certi banchieri e di certi imprenditori.
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VEDIAMO IN DETTAGLIO:

Mi domando se i giornali di Siena si interessino al bene della città e dei suoi cittadini. Io penso proprio di si, penso che compito dei giornali sia di informare il popolo, di educarlo, di metterlo a conoscenza di informazioni utili e importanti per il benessere della loro città.

Noi di Mercato libero siamo quindi sicuri che tutti i cittadini senesi siano già stati informati dell'incontro che LE LISTE CIVICHE Senesi hanno avuto con il presidente della Fondazione : Gabriello Mancini.

Durante l'incontro organizzato dal sindaco e dal presidente della provincia al comune di Siena del 28 Novembre ( a una settimana esatta dalla presentazione di Mercato Libero sulla situazione del MPS) le Liste civiche hanno posto 14 QUESITI
al presidente DELLA fONDAZIONE Mancini. Alla presenza dei rispettivi capigruppo, il presidente Mancini si è riservato di rispondere successivamente per scritto.


E' importante notare come la quasi totalità delle domande che le Liste Civiche hanno posto alla Fondazione erano già state sollevate da questo blog 7 giorni fa.

DOMANDE IMPORTANTI, DOMANDE CHE IMPONGONO RISPOSTE RAPIDI E PUNTUALI.

DOMANDE CHE SOLLEVANO DEI DUBBI SULLA BUONA GESTIONE DELLA FONDAZIONE E CHE IMPONGONO RIFLASSIONI IMPORTANTI A LIVELLO POLITICO NAZIONALE E NON SOLO LOCALE.

Mancini e Mussari chiedono di essere rieletti....credo che debbano rispondere in modo appropriato a queste 14 domande ai cittadini, ai responsabili politici locali, provinciali, regionali e nazionali, ma SOPRATUTTO DEVONO RISPONDERE A TALI DOMANDE DAVANTI A UNO SPECCHIO!!!


ECCO LE 14 DOMANDE FATTE A MANCINI (FONDAZIONE MPS)

1. A fine febbraio 2008 la Direzione della Fondazione ha sottoposto alla Deputazione un lungo rapporto che, pur favorevole all’acquisto, conteneva un passaggio che sembrava invitare a una certa cautela. Affermava infatti che le sue “considerazioni favorevoli sono maturate in un quadro di normalità dei mercati che si è recentemente modificato con ri-levante turbolenza”. Nonostante questa turbolenza e le connesse “avvertenze espresse dagli Advisor finanziari”, il rapporto proseguiva proponendo di non prendere posizione sui mutamenti in atto e di analizzarli in una riunione successiva. Si chiede se questa “riunione successiva” sull’argomento si è poi svolta e, alla luce del fatto che la turbolen-za ha manifestato il suo reale carattere di una drammatica crisi finanziaria, di precisare quali misure ha adottato la Deputazione.



2. Sono state acquisite delle specifiche “fairness opinions” dai vostri consulenti attestanti la validità dell’operazione Antonveneta o vi siete limitati alle semplici “lettere di intenti” citate nel rapporto? Potete mostrare ambedue documenti? Vorremmo inoltre sapere quanto sono costate tali consulenze e quanto nel complesso è costata alla Fondazione l’operazione di aumento di capitale per pareri ed eventuali altri costi aggiuntivi.


3. In occasione di quel rapporto, si presume che avevate visionato il contratto di acquisto che, per tutti, è rimasto invece segreto. L’esistenza di una caparra di 5 miliardi, oltre che onerosa in quanto costituita da un prestito al tasso del 9% annuo all’epoca del tutto inu-suale per operazioni simili, non vi ha fatto sentire con le spalle al muro? Il vostro diniego all’operazione avrebbe infatti esposto la Banca e la Fondazione stessa ad una enorme perdita patrimoniale, visto anche che, come è stato affermato in più sedi, non era prevista alcuna clausola di salvaguardia.



4. Come considerate, sotto il profilo della diversificazione del rischio, il fatto di aver con-centrato nella partecipazione BMPS l’impiego del patrimonio della Fondazione per una quota del 90% dell’attivo patrimoniale? A questo proposito vorremmo conoscere con precisione a quanto ammonta l’esposizione patrimoniale della Fondazione nei confronti della Banca comprendendo, oltre alla sottoscrizione dell’aumento di capitale, le due ope-razioni Fresh. Come si coniuga tale concentrazione di rischio con l’art. 7 del Decreto Legislativo 153/99 il quale afferma che la Fondazione diversifica il rischio del proprio patrimonio?


5. Riguardo al Fresh 2, vi chiediamo quanto ne avete sottoscritto e se ne avete dato comu-nicazione al mercato, visto che in situazioni analoghe, in particolare con il processo IFI-IFIL-Fiat, sono stati aperti dei procedimenti penali.


6. Riguardo invece al Fresh 1 abbiamo letto che in settembre ne è stato convertito circa l’1% in azioni ad un prezzo di conversione di € 2,63 mentre il prezzo di mercato dell’azione era all’epoca di circa 1,5. Questa operazione, oltre a contenere un danno pa-trimoniale per la differenza di prezzo, ha comportato anche la rinuncia alla lauta cedola del Fresh. E’ stata la Fondazione ad aver operato in tal senso?


7. Tornando all’impiego del patrimonio, vorremmo conoscere le considerazioni che vi han-no portato a detenere anche le due partecipazioni bancarie in Intesa Sanpaolo e Medio-banca, aumentando la concentrazione dell’investimento nel comparto bancario e regi-strando una perdita di circa 200 milioni di euro.




8. Guardando le cifre, sembrerebbe di leggere che la Fondazione abbia contratto anche dei debiti per far fronte agli impegni derivanti dal sostegno all’operazione Antonveneta. Considerando che nessuna fondazione bancaria ci risulta al momento indebitata, chie-diamo quindi a quanto ammonta l’indebitamento effettivo della Fondazione e quanto si è eventualmente lontani dal limite normativo e statutario del 20% rispetto al patrimonio.


9. Per concludere le domande riguardanti gli atti compiuti a sostegno della banca nel suo acquisto chiediamo quali siano state le valutazioni di convenienza nell’acquisto di Fon-tanafredda per un prezzo di 92 milioni di euro, pari a 53 volte gli utili ante imposte e de-prezzamento mentre è prassi di mercato considerare caro un prezzo pari a 10-11 volte. In proposito giova ricordare che il Decreto Legislativo 153/99 richiama la Fondazione a ge-stire il proprio patrimonio nell’esclusivo interesse della Fondazione medesima.


10. Venendo all’attualità va tenuto presente che vi è un rischio concreto che la Fondazione resterà priva di redditi, non potendo più incamerare i redditi degli investimenti della ge-stione del patrimonio non strategico, ora dimessi, ed essendo allo stesso tempo sempre più probabile che la Banca sarà impedita alla corresponsione di dividendi. In questo ca-so, si chiede se avete già studiato una strategia di dismissioni tesa a reperire risorse da distribuire, pur certamente ostacolata dall’impossibilità di registrare plusvalenze essendo in perdita tutte le partecipazioni. Come si coniuga tale prospettiva sempre con l’art. 7 del Decreto Legislativo 153/99 che afferma che la Fondazione deve impiegare il patrimonio in modo da ottenerne un’adeguata redditività.


11. Sempre in merito alle future erogazioni, si chiede quali intenzioni siano maturate riguar-do all’utilizzo del Fondo Stabilizzazione Erogazioni ed alla sua capienza di circa 110 mi-lioni di euro, che se venisse azzerato per mantenere un flusso di erogazioni nel 2009 non avrebbe più capienza nel 2010, anno nel quale potrebbero mancare ancora i dividendi della Banca MPS.


12. Si chiede inoltre di precisare, nel caso di un ulteriore aumento di capitale finalizzato a migliorare il Tier 1, come intendete operare per creare la necessaria provvista dato che tutte le partecipazioni della Fondazione sono in notevole perdita: in particolare le azioni Monte originarie, quelle nuove sottoscritte per 1,5 euro, i Fresh 1 e 2, le azioni Intesa San Paolo e quelle Mediobanca.


13. Come aspetti particolari, rileviamo che il bilancio 2007 della Fondazione espone un Fondo per rischi ed oneri dell’importo di euro 208.071.096, aumentato per circa 53 mi-lioni di euro rispetto all’anno precedente. La nota integrativa informa che esso “accoglie, tra l’altro” l’accantonamento prudenziale a seguito di un avviso di accertamento fiscale per il periodo d’imposta 1998/99. Si chiede di precisare come si è creata questa ingente contestazione fiscale, la misura del Fondo da attribuire a tale accantonamento, se esso è congruo rispetto al totale delle imposte e delle relative multe e more e quali elementi di novità, emersi nel 2007, hanno determinato un così consistente incremento in tale esercizio.


14. Infine, riteniamo doveroso chiedere l’effettiva esposizione della Banca MPS a rischio Lehman e, nel caso esista, quella della Fondazione e se esiste uno swap sul Fresh e di quale importo sempre dela Lehman.



NOI DI MERCATO LIBERO, COME TUTTA LA CITTA' DI SIENE, E ANCHE MOLTI POLITICI ROMANI.....ATTENDIAMO TREPIDANTI LE RISPOSTE!!!

SPERANDO CHE IL TUTTO VENGA RESO NOTO ALLA CITTADINANZA DI SIENA CON UN DETTAGLIATO ARTICOLO SU TUTTI I GIORNALI LOCALI.
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6 commenti:

Anonimo ha detto...

andate avanti, stando lontano dai partiti.

ML ha detto...

ma loro ci governano su voto nostro.
Li dobbiamo controllare, vedere all'opera e se incapaci.....mandarli via sostituendoli e se bravi e coraggiosi applaudirli.

Vivrei volentieri senza politici ...ma è possibile?

Anonimo ha detto...

CHI E' CAUSA DEL SUO MAL....A SIENA CHIUDONO LA STALLA DOPO CHE I BUOI SONO SCAPPATI. LE LISTE CIVICHE DOVEVANO ESSERE VOTATE L'ALTRA VOLTA, DOPO I DANNI DI DE BUSTIS MESSO LI' DALLA PARTE POLITICA AL COMANDO. E' STATO UN MATRIMONIO BELLISSIMO, TRA I SENESI CHE VOLEVANO ESSERE SPENNATI E LA PARTE POLITICA DI DE BUSTIS E MUSSARI. PURTROPPO ORA CI SARA' LA SEPARAZIONE PERCHE'LA DOTE E' FINITA, SONO RIMASTI I DEBITI, CHI LI PAGA? QUALCUN ALTRO CON UN CONGRUO AUMENTO DEL CAPITALE O CON LA VENDITA DI CIO' CHE RIMANE. A SIENA POTREBBERO RICOMINCIARE, MAGARI COSTITUENDO UNA CASSA RURALE ED ARTIGIANA DI SIENA CON 2 O 3 SPORTELLI, CHISSA' CHE TRA 600 ANNI...NEL FRATTEMPO, I GIOVANI POTRANNO ANDARE A RACCOGLIERE LE OLIVE E L'UVA NEI CAMPI AGRICOLI DELLA PROVINCIA. IL MONDO NON E' DEI BISCHERI...

ML ha detto...

AVETE RAGIONE...A SIENA E' TROPPO TARDI...A PAGARE IL CONTO TOCCA ALLA CITTADINANZA ORA (CITTADINANZA CHE ANCORA NON SA QUANTO SALATO IL COSTO SARA')

Anonimo ha detto...

stare lontano dai partiti, significa stare a equa distanza, nel senso che si puo' collaborare con essi, ma senza farsi sottomettere facendosi portare via i voti.

Anonimo ha detto...

Encomiabile dottor Barrai (e tutti i collaboratori di Mercato libero).

A chi contesta al dottore che il blog si stia politicizzando rispondo:

il blog non si sta politicizzando. Il Blog fa politica. Politica nel senso alto del termine, ovvero si occupa del bene comune e della cosa pubblica (res publica, appunto).

Purtroppo siamo abituati a "politica" intesa come "comitato d'affari". , comitati ben installati in tutti i partiti politici$....!!!

Benissimo, dunque, dottor Barrai, i miei più vivi complimenti. Le faccio una promessa: qualora si candidi alle elezioni le prometto di trasferire la mia residenza nel collegio elettorale da lei scelto e le darò il mio voto. Anzi, dirò di più....le farò campagnia elettorale!!!!

PS
a chi, non nasconde la sua soddisfazione, per le disgrazie della città di Siena, dico.....state attenti....state attenti....fosse solo a Siena....

Saluti
Giuseppe M.