STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


CONSUMARE RISPARMIANDO!!!


MEGLIO LA CICALA O LA FORMICA........

Berlusconi. Rischio crisi profonda. Italiani, consumate

E allora, "il premier ed il governo cercheranno di infondere fiducia e dire ai cittadini 'solo voi potete evitare che l'Italia precipiti in una crisi dell'economia reale non cambiando le vostre abitudini di vita e di consumo, il vostro stile di acquisti

Ma domandiamoci..... Va bene consumare comprando televisori giapponesi, detersivi americani, magliette e scarpe cinesi, farmaci tedeschi, computer e cineprese di marca straniera, automobili tedesche ecc ecc ecc ???

E LE SOCIETA' ITALIANE....


E ancora? per far andar bene l'Italia è corretto pagare la corrente elettrica più cara d'Europa, per poi veder gli utili andare a finire in mega dividendi incassati da fondi comuni esteri, o pagare tariffe autostradali i cui utili vanno a rimpinguare le casse di un solo imprenditore (che per giunta reinveste solo una minima parte di quello che incassa nel sistema) e andando avanti è giusto spendere tanti euro in bollette telefoniche regalando cash flow a Vodafone o a Swisscom (tramite Fastweb)

Questo per farvi capire che il male dell'Italia è IL NON AVERE INDUSTRIE, MATERIE PRIME, ENERGIA, SERVIZI, PRODOTTI AGRICOLI...MA DI COMPRARE TUTTO ALL'ESTERO.

Come sapete il buon andamento di una azienda (di uno stato) dipende da flussi di cassa positivi.
La politica economica dello stato italiano degli ultimi 10 anni (di destra e di sinistra) ha puntato tutto sulla generazione di flussi di cassa NEGATIVI.

Il nostro sistema italico è stato pesantemente e volutamente depauperato.

Chi ci ha rimesso sono stati i nostri RISPARMI (VOLATILIZZATI) E quando i risparmi non ci sono più stati...si è ricorso all'indebitamento (anche a tassi vicino all'usura, quali quelli del credito al consumo)

Ora Berlusconi da un lato ci dice di CONSUMARE, dall'altro ci dice che la crisi è di proporzioni devastanti.

I nostri nonni ci hanno insegnato che in tempi di crisi si deve risparmiare.

Il modello del nostro primo ministro va in un'altra direzione.

Per giunta non consiglia di spendere in soli prodotti italiani ma lascia aperta la possibilità di acquistare prodotti esteri, impoverendo ancora di più il nostro paese.


Mercato Libero ritiene che una sana politica economica dovrebbe favorire il rientro in patria di flussi di cassa. I cittadini dovrebbero rivolgersi solo a prodotti italiani.

Il governo dovrebbe investire tutte le risorse disponibili per una totale defiscalizzazione dele imprese che producono in Italia e che innovano.

La ricetta è tanto semplice che oggi, spiegandola a mio figlio di 12 anni, lui si è stupito del perchè non la si applichi.

Chiedo a tutti voi di farmi sapere cosa ne pensate. Forse potremmo scrivere due righe a tremonti proponendo una nostra ricetta.
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17 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo che tu stai proponendo, è esattamente quello che fecero tutti i paesi del mondo durante la crisi del '29. Protezionismo...
In Italia si diceva "Il biscotto italiano è migliore del miglior biscotto inglese".
La battaglia del grano fu voluta per dare all'Italia l'autosufficienza in campo granario, un'autosufficienza che non aveva dai tempi di Roma antica e che era diventata necessaria dopo lla crisi del '29 e il collasso dell'agricoltura russa (principale esportatrice di grano) causata dai soviet.
In America venne perfino impedita l'immigrazione...
Ma allora non c'era il dogma del liberismo, del ricardismo, della globalizzazione... anzi c'erano tentativi di visioni alternative.
Lo stesso Roosevelt fu costretto a provare una terza via, l'Inghilterra limitò il libero scambio alle sue colonie con la madrepatria.
Come già ti ho detto, condivido appieno. Ma gli oligarchi ti accuserebbero di proporre un programma pericoloso e demagogico... Addirittura la tua giusta proposta di rinazionalizzare le autostrade (inaudito per gli oligarchi) verrebbe additata come una minaccia all'economia di mercato... Che sia prevista dalla Costituzione, come pure la socializzazione (mai applicata), non conta. E dunque tu stesso verresti indicato come una minaccia per la "democrazia" (che per chi non lo sapesse gli oligarchi identificano con se stessi, cioè questa repubblica delle banane che formalmente è "democratica", e sostanzialmente è un'oligarchia plutopartitocratica).
Insomma, insieme ai programmi per costruire, bisogna anche rimuovere l'ostacolo, che è l'oligarchia stessa. Finchè non si rispolvera la ghigliottina, queste idee e programmi resteranno irrealizzabili. E se qualcuno volesse proporle "democraticamente", il sistema lo emarginerebbe come un pericoloso sovversivo o inaffidabile estremista.

DVX

Anonimo ha detto...

Questo che tu stai proponendo, è esattamente quello che fecero tutti i paesi del mondo durante la crisi del '29. Protezionismo...
In Italia si diceva "Il biscotto italiano è migliore del miglior biscotto inglese".
La battaglia del grano fu voluta per dare all'Italia l'autosufficienza in campo granario, un'autosufficienza che non aveva dai tempi di Roma antica e che era diventata necessaria dopo lla crisi del '29 e il collasso dell'agricoltura russa (principale esportatrice di grano) causata dai soviet.
In America venne perfino impedita l'immigrazione...
Ma allora non c'era il dogma del liberismo, del ricardismo, della globalizzazione... anzi c'erano tentativi di visioni alternative.
Lo stesso Roosevelt fu costretto a provare una terza via, l'Inghilterra limitò il libero scambio alle sue colonie con la madrepatria.
Come già ti ho detto, condivido appieno. Ma gli oligarchi ti accuserebbero di proporre un programma pericoloso e demagogico... Addirittura la tua giusta proposta di rinazionalizzare le autostrade (inaudito per gli oligarchi) verrebbe additata come una minaccia all'economia di mercato... Che sia prevista dalla Costituzione, come pure la socializzazione (mai applicata), non conta. E dunque tu stesso verresti indicato come una minaccia per la "democrazia" (che per chi non lo sapesse gli oligarchi identificano con se stessi, cioè questa repubblica delle banane che formalmente è "democratica", e sostanzialmente è un'oligarchia plutopartitocratica).
Insomma, insieme ai programmi per costruire, bisogna anche rimuovere l'ostacolo, che è l'oligarchia stessa. Finchè non si rispolvera la ghigliottina, queste idee e programmi resteranno irrealizzabili. E se qualcuno volesse proporle "democraticamente", il sistema lo emarginerebbe come un pericoloso sovversivo o inaffidabile estremista.

DVX

Anonimo ha detto...

Ormai siamo alla canna del gas.
Aspettiamoci di tutto.

Anonimo ha detto...

http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/politica/berlusconi-varie/conf-laquila/conf-laquila.html

la colpa della crisi ?? ma di mani pulite ... ovvio :):):)

......
Mani Pulite secondo Berlusconi
"Mise fine a 50 anni di progresso"

Fabius ha detto...

Come al solito dott., ha sempre ragione. Bisognerebbe consumare solo Italiano, solo che ce ne sono pochi di prodotti esclusivamente made in Italy (alimentazione a parte)

Hermano Tobia ha detto...

Completamente d'accordo. Riporto le parole di Maurice Allais, grande scienziato ed economista e Premio Nobel per l'economia del 1988:

The liberalization of trade is only possible, advantageous, and desirable within the framework of regional groups of countries, economically and politically associated, grouping countries of comparable economic development, each regional group protecting itself reasonably with respect to the others.

http://allais.maurice.free.fr/English/monde13.htm

Posizioni simili aveva il gen. De Gaulle e la sua idea della "Fortezza Europa".

A proposito, Paolo, ha visto questo:
http://www.iwbankinstitutional.it/ ? Che ne pensi ?

Anonimo ha detto...

HA RAGIONE BERLUSCONI. INFATTI IO COMPRO, E COMPRO TUTTO ITALIANO!

MY CONVINCTION BUY LIST

ENTRO 3 MESI
Oro
Pannelli solari (fotovoltaici e termici)
Porte antintrusione
Porto d’armi

ENTRO 12 MESI
Un terreno agricolo
Materiale da costruzione vario (pannelli, pali, reti, cancelli, filo spinato, cemento, cavi elettrici)
Armi e munizioni
Sistema antintrusione da esterno (riflettori, allarme, telecamere)
Attrezzature di difesa personale (un rilevatore geiger, maschere antigas)
Attrezzi (un trattore, un aratro, un generatore, un accumulatore, un depuratore d’acqua, una pompa elettrica, una motosega, bidoni, taniche, recipienti in plastica a chiusura ermetica varie dimensioni, bombole GPL)

TRA 12 E 36 MESI
Sementi (non transgeniche)
Animali da fattoria
Un pick up con motore a GPL
Viveri non deperibili (sale, zucchero, olio, scatolame, pasta, riso, vino, farina, ecc.)
Beni da speculazione (whisky, vodka, birra, tabacco, antidepressivi, stimolanti, semi di mar....na, canne da pesca, coltelli da caccia, batterie ricaricabili e caricabatterie, lampadine, ecc. )
Farmaci (analgesici, antibiotici, disinfettante, farmaci vari a lunga scadenza)

...E TUTTO RIGOROSAMENTE ITALIANO!

Saluti.
RL

Anonimo ha detto...

L'incredibile dell'Italia, è che i nostri politicanti, non hanno ancora capito di che dimensioni sia questa crisi (potrebbe essere pari a 10 volte quella del '29).
E poi ancora non si è cominciato a parlare dei mega indebitamenti agganciati ai derivati interest swap da parte degli enti locali. Ne vedremo delle belle!

Anonimo ha detto...

Quando si ha poco di tutto, l'unica soluzione si chiama EFFICIENZA.
Iniziamo a non comprare il superfluo e risparmieremo il 50% sulle spese.

Gli italiani sono dei grandi spreconi inefficienti, e con questo abbiamo indebitato le future generazioni per almeno 40 anni.

Abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità per 40 e ora per i prossimi 40 anni dovremo vivere al di sotto di quello che possiamo.

Tutto perché abbiamo creduto al grande inganno, CONSUMISMO = CRESCITA, invece questa è una eresia, siamo in un sistema chiuso e se sprechiamo risorse alla fine queste finiscono; e se si consuma più di quello che si produce, si diventa schiavi del debito.

Il boom italiano del periodo fascista e del dopoguerra, è stato fatto da persone che non sprecavano nulla.

Milioni di noi lavorano producendo cose inutili, e questo lo chiamiamo benessere.
Siamo dei poveri di spirito, perché non sappiamo far altro che lavorare, ci sentiamo utili solo se produciamo qualcosa, anche se non serve a nulla o è addirittura dannosa.

Occupazione, piena occupazione, tutti a lavorare, tutti a spendere.
Abbiamo preferito la quantità di oggetti alla qualità della vita.

L'equazione vera da seguire è EFFICIENZA = CRESCITA.

Se avessimo seguito questa vera equazione:
Non avremmo creato macchine SUV da 2 tonnellate per portare uno stronzo di 80 Kg;
Avremmo creato case che invece di consumare risorse avrebbero prodotto energia;
Avremmo rispettato la natura senza inquinare le risorse di cui ci nutriamo;
Avremmo lavorato 2 giorni alla settimana e riposato 5, quando uno va a lavorare per produrre danni, è meglio che resti a casa.

Solo quando le persone capiranno che cosa è l'efficienza e che il risparmio significa libertà allora le cose cambieranno.

Qui sto pescando in un mare di squali, dove fino ad un anno fa si parlava prevalentemente di fare i soldi con i soldi, uscire dal mercato per poi attendere il momento propizio per rientrare.
E' invece constato ed è da ammirare fortemente la capacità di tutta la squadra di allargare velocemente gli orizzonti.

Avete capito che sono molto più alte le possibilità, che non ci sia nessun momento per rientrare, che anche quei pochi rimbalzi che ci saranno, potrebbero essere gli ultimi spasmi di un moribondo.

Ma non avete ancora pienamente percepito che se non investirete i vostri soldi in qualcosa di veramente necessario entro il 2009, approfittando della deflazione in arrivo, nel 2010-11 l'iperinflazione brucerà i vostri risparmi.

Investire ma dove?
Per chi vuole rimanere in Italia:
il miglior investimento possibile è comprare grandi terreni agricoli in comproprietà e costruire comunità autosufficienti.

Per chi invece vuole libertà di movimento:
attendere il prossimo calo dei metalli preziosi, che ci sarà al prossimo rialzo della borsa all'insediamento di Obama (falsi attentati permettendo),
Ed investire in ORO (monete o piccoli lingotti), comprare alla quotazione intorno ai 700$ oncia;
Vi ricordo che ultimamente i paesi arabi ricchi di petrolio, stanno convertendo i dollari in ORO, quindi si spera di fare in tempo.

A chi non mi crede, gli ricordo che l'economia in cui sta attualmente vivendo si muove attraverso 700.000 miliardi di dollari di derivati e similari, mentre il PIL attuale mondiale è di 58.000 miliardi di dollari.

Gli ricordo anche che con 14.600 miliardi gli Stati Uniti rappresentano il 25% del PIL mondiale, ovvero un quarto di tutte le ricchezze del mondo sono movimentate nel paese più indebitato del mondo (prossimo alla bancarotta fraudolenta).

Praticamente i soldi che pensate di avere, semplicemente non esistono.

Ora se uno è furbo prima che tutti se ne accorgano, prende i suoi soldi e li usa durante la deflazione per acquistare beni veramente reali, ovvero sistemi che lo rendano il più possibile autosufficiente.

www.ecolcity.it

Grazie di non avere ancora censurato la mia iniziativa.

Anonimo ha detto...

CONSUMARE...che parolaccia e facciamola finita una volta per tutte di definirci CONSUMATORI!! Non c'è proprio niente da consumare ma da UTILIZZARE per il nostro benessere, ed il RISPARMIO è la prima economia della famiglia, io sono un ACQUIRENTE non un CONSUMATORE e voglio un prodotto di qualità possibilmante ITALIANO che soddisfi il mio bisogno, in Italia grazie a Dio ci sono imprese che lavorano ancora bene e vanno aiutate, e per queste imprese, nel mio piccolo sarei disposto ad investire anche alcuni miei risparmi ( vedi azionario), il problema è che abbiamo una classe politica e manageriale che fa schifo e la mia fiducia in loro e sotto le suole.
Gio

Anonimo ha detto...

Ciao Paolo
che tragedia l'Italia ! Si può cominciare a dire la verità solo dopo vent'anni e tra infuocate polemiche. Che mani pulite hanno distrutto l'unico partito democratico che negli ultimi 50 di storia aveva assicurato un po' di democrazia agli italiani insieme agli altri partitini storici: Psi, Pri.
Ma dobbiamo dirla tutta la verità ?
Che la stessa oligarchia che ha spinto e guidato mani pulite da dietro le quinte ha finito col castrarsi.
La Fiat ha fatto il più grande fallimento nella storia industriale Italiana nel 2001-2002 e per tornare in sella, aiutata dalle banche, ha dovuto fare il più grande imbroglio finanziario sempre della storia d'Italia con l'operazione degli swap nel 2005 in borsa.
Il tutto a spese del popolo Italiano che in pochi anni ha perso tutto ciò che aveva accumulato in 50 anni di immani e terribili sacrifici.
E oggi l'autore di mani pulite con dietro una frangia dell'oligarchia ottusa e retrograda aspira a fare il duce proprio per salvare l'Italia dall'imbroglio in cui l'ha cacciata la sua ignoranza e idiozia.
Ci sarebbe da ridere a crepapelle sino allo scompisciarsi se non fosse invece l'ennesima tragedia che si sta compiendo sulla pelle del popolo Italiano ignaro e paziente.
Saluti.
Antonio.

Anonimo ha detto...

1- Il Sig Prodi affermò che l'italia è il porto della Cina.
2- le aziende italiane soprattutto nel settore tessile abbigliamento (di cui faccio parte)subiscono una vergognosa concorenza sleale legalizzata da parte di imprenditori cinesi che producono nel nostro paese con aziende fantasma
3- abbiamo imprenditori da strapazzo che producono in Cina, in Albania e falsificano l'etichetta dell'origine
4- le imprese italiane non difese della classe politica sia per mancanza di visione che di una politica economica gestita da grandi fondi di investimenti e multinazionali sono state costrette a portare il loro Know-How all'estero regalando segreti industriali.
5- quando un'azienda tessile viene smantellata non potrà più essere ricostruita perchè la lavorazione viene insegnata con il passaggio di consegna.
6- mandiamo in televisione i piccoli imprenditori che sanno resistere alle cazzate della nostra classe politica, intervistiamo i piccoli imprenditori che non hanno margini del 3000% e non possono permettersi di aprire 10 negozi all'anno e cpmunque alla fine anno pagano le imposte, devono pagare le scuole private ai loro figli perchè sanno che la nostra scuola fa schifo.




Risultato: mentre le grandi imprese italiane, grandi solo perchè sono delle grandi scatole vuote, chiedono l'intervento dello stato ancora una volta assisteremo alla rinascita dell'Italia grazie alle piccole imprese familiari sopravvissute e invidiate da
Harward

BOATRADE ha detto...

Hai nominato Vodafone e Swisscom ....perchè Telecom è tutta italiana?

La prima Società di telecomunicazione rimasta ancora italiana è Eutelia

EUTELIA
EUTELIA
Eutelia è prima di tutto un’azienda italiana, sia per la natura del suo capitale e del suo management sia per la diffusione sul territorio nazionale che le consente di assistere al meglio i propri clienti e di sviluppare una politica di vicinanza con i territori locali. Siamo presenti in Italia con più di 20 sedi e 2800 dipendenti altamente qualificati. Siamo il primo operatore italiano in grado di offrire soluzioni complete di Information Technology integrate con servizi di telefonia tradizionale ed avanzata e servizi dati, destinati sia al mercato Retail (Privati, Aziende, Pubblica Amministrazione) sia al mercato Wholesale (Carrier, ISP e Reseller). Eutelia è anche uno dei principali operatori nazionali di telecomunicazioni con un estensione di rete proprietaria nazionale di circa 13.000 Km completata da una rete internazionale.

ML ha detto...

Su eutelia mi dissocio. Purtroppo non ho chiarezza sui conti.
Speriamo che sia una bella realtà...quindi va bene informarsi sui servizi ma non guardiamo le azioni per ora.

Anonimo ha detto...

per Roberto ecolcity
La tua è una bellissima iniziativa.
Ti auguro successo

Anonimo ha detto...

ivan bs
le ricetta da richiedere immediatamente imperativamente x non perdere il controllo della situazione fin che siamo in tempo!!!!!!!!

1)eni,enel,telecom autostrade, devono comunicare che x 12/24 mesi non daranno dividendi come a fatto intesa/sanpaolo e tutti gli utili devono abbattere piu' possibile bollette enel imprese e famiglie e negozi.verranno date obbligazioni convertibili in azioni a scadenza di ciascuna compagnia a 24 mesi
accise tolte alla pompa di benzinax tutti i mezzi in circolazione e utilizzare utili non dati agli azionisti x 2 mesi x abbassare il costo litro alla pompa x tutti e togliere iva carburanti,imposta conai olii minerali, togliere iva dove e'piu' possibile ultimo anello filiera, e tutto quanto fa tassazione indiretta .
cominciamo col dire slogan doris
in periodo di crisi "CHE CROLLINO TUTTI I COSTI INTORNO A TE"
e poi tutto quanto e' tassazione diretta quanto possibile costo del lavoro x il datore e meno prelievo del dipendente da parte dello stato x almeno 24 mesi
una sorta di moratoria ma tutta assieme ad effetto scossa x economia.
anche perche' se non lo faranno in ns politici lo fara' il mercato stesso come sta gia' avvenendo fara crollare uno ad uno i poteri forti e le lobbyes petrolifere farmaceuticheimmobiliari,alimentari ect,monopolistiche,sara l'arte dell'arrangiarsi!!!!
come nel dopoguerra tutti arrangiavano ed erano autosuficienti x 70% nel prodursi cibo prima necessita' si andava a comperare pane e latte qualche spezia sale,zucchero e caffe' tutto era piu' casereccio nonne insegnavano alle nipoti le ricette gastronomia locale nei momenti di relax le nonne e le mamme cucivano vestitti da scampoli di stoffa acquistata venivano prodotti dalla lana maglioni ect. e si preparava la dote ai figli anni e anni prima del matrimonio dei figli
gli uomini pensavano al lavoro e nei momenti di relax tagliavano legna x inverno,sistemavano loro case aiutandosi l'un altro una volta il tetto da rifare,una volta da imbiancare e cosi via
questa e' unione che fa la forza!!
dobbiamo ripartire da quel preciso momento e con equilibrio mantenerlo e divulgarlo alle generazioni future che e stare con i piedi sempre ancorati a terra e non credere alle facili e comode illusioni

io sono x il FARE e togliamo tutto quello che non serve dalla nostra vita saremo piu stanchi ma sereni e soddisfatti con il poco che AVREMO sara' a quel punto tantissimo !!!!!!

salutoni

ivan

Anonimo ha detto...

in risposta al sig. fabius che ha escluso l'alimentazione vorrei ricordare che ogni 10 prodotti made in italy (che trovi al supermercato ) solo 1 e'effetivamente prodotto in italia . questo lo ha confermato zaia pochi giorni fa. impariamo a leggere l'etichette!