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PARMALAT: LA GIUSTIZIA NON E' UGUALE PER TUTTI!!


Una volta si diceva che la GIUSTIZIA E' UGUALE PER TUTTI!!!

Ma tutti noi sappiamo che non è così. Un'ennesima prova è la sentenza americana su Parmalat di venerdì!!!
Una breve premessa:
Gli investitori (azionisti e obbligazionisti) della vecchia Parmalat (quella in default) avevano intentato una class action in america a protezione dei propri interessi, chiedendo un risarcimento (alla NUOVA PARMALAT E AD ALTRI SOGGETTI ISTITUZIONALI).

Ricordo ai lettori che il decreto Marzano (legge dello stato italiano) aveva, ai tempi del dissesto, reso impossibile il risarcimento ai vecchi azionisti Parmalat, grazie allo spostamento dei soli assets Parmalat (e non delle liabilities) ad Assuntore (nuovo veicolo creato ad hoc).

Migliaia di azionisti Parmalat hanno visto polverizzarsi i risparmi investiti in quella azienda.
Per ora sono STATI VANI I TENTATIVI DA PARTE DEI VECCHI AZIONISTI di cercare di ottenere un risarcimento (riconoscimento) seguendo i canali della magistratura italiana.
Ma non è così per gli americani (La legge infatti NON è uguale per tutti).
Un gruppo di investitori ha intentato una class action in america. Tale causa è stata seguita dall'ormai famoso giudice KAPLAN.

Il giudice si era espresso nei mesi precedenti a favore di un risarcimento che la nuova Parmalat e altri soggetti doveva mettere a disposizione dei vecchi soci defraudati!

A questo risarcimento sembrava che avrebbero dovuto partecipare anche gli azionisti NON americani (la legge è uguale per tutti!). Ma in settimana la doccia fredda...
Il giudice Kaplan ha ammesso al risarcimento solo GLI EX AZIONISTI AMERICANI DELLA PARMALAT (escludendo tutti gli investitori stranieri, compreso gli italiani, che avevano acquistato titoli tra il 5 gennaio 1999 e il 18 dicembre 2003).

Gli unici che quindi potranno arrivare fino in fondo e godersi l'eventuale maxi risarcimento sono gli ex azionisti americani della vecchia società di Collecchio.

Un fatto, non rilevato dai media italiani (ma guarda che caso....), è però importante da sottolineare: PER LA PRIMA VOLTA UN GIUDICE HA RICONOSCIUTO LA LEGITTIMITA' DEGLI EX AZIONISTI (O MEGLIO AZIONISTI DI PARFIN) CHE HANNO SOTTOSCRITTO TITOLI PARMALAT NEGLI USA, PERCHE' IN QUESTO CASO VALE LA COMPETENZA DEL GIUDICE AMERICANO.

In un mondo globalizzato la giustizia è ben lungi dall'esserlo, arroccata com'è sulla montagna disincantata. Un ladro o un omicida può essere dichiarato innocente in America e condannato all'ergastolo in Italia!!! E chi ci rimette? sempre i soliti ovviamente.



Intanto la nuova Parmalat ha un'attività industriale che procede bene, non ha un centesimo di debito, anzi ha in cassa centinaia di milioni di euro che il bravo Bondi è riuscito a incassare facendo causa alle banche per il disseto della vecchia Parmalat.

E qui la cosa si complica...e non poco.....

Pensateci bene....La Nuova Parmalat si continua ad arricchire grazie a delle cause intentate contro le banche che sono risultate complici nel dissesto....della vecchia Parmalat.

Tuttavia agli azionisti della vecchia Parmalat (quelli che, secondo la logica, dovrebbero essere gli unici beneficiari di tali cause...non viene riconosciuto neppure un centesimo di euro dalla legislazione italiana!!!)

In america invece si riconosce ai vecchi azionisti di partecipare al risarcimento.

Un bel mistero di cui dobbiamo ringraziare in primis i nostri politici che con il decreto Marzano di allora salvarono una realtà economica importante del paese (e questo è positivo), ma diedero troppi vantaggi finanziari a un soggetto che NON aveva diritto alcuno di richiederli (la cause intentate da Bondi), FREGANDO MIGLIAIA DI PICCOLI AZIONISTI, che ancora oggi si affannano per trovare ascolto in alcune aule di tribunale senza molta speranza.

Un'altra storia da dimenticare del capitalismo italiano, della classe politica e delle aule di giustizia italiane.

Un'altra amara considerazione che spinge gli investitori ad abbandonare il nostro paese e spostare i soldi all'estero dove sono maggiormente tutelati dal sistema!!!
Per assurdo, per un investitore italiano sarebbe stato meglio acquistare titoli Parmalat da un conto negli Stati Uniti invece che da un conto presso una banca italiana.

Follie d'Italia! Gli investitori ringraziano.
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6 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti, è da un pò che leggo i commenti free.
Sono un ottimo servizio.
Vi ho scoperti tramite Zener.
Continuate così, bravi.....;-)))

Penso che i vostri articoli, daranno fastidio a certe istituzioni.

ML ha detto...

Zener è molto bravo. Grazie per i complimenti.

ML ha detto...

Zener è molto bravo. Grazie per i complimenti.

Anonimo ha detto...

Una banca danese in fallimento a causa della crisi finanziaria internazionale sarà acquistata dalla Banca centrale del Paese, in collaborazione con un gruppo di istituzioni finanziarie nazionali. Lo ha reso noto l'Istituto centrale danese nella serata di ieri. L'operazione costerà 4,5 miliardi di corone, cioè circa 603 milioni di euro. Roskilde Bank ha subito pesanti perdite sul mercato immobiliare ed è ormai insolvente. «La Banca nazionale di Danimarca e il settore finanziario danese si sono accordati con il consiglio di amministrazione di Roskilde Bank, tramite una nuova banca, per l'acquisto di tutti gli asset e l'assunzione di tutti i debiti e delle altre passività», indica una nota, spiegando che l'audit dei conti di Roskilde ha fatto emergere nuove perdite, oltre a quelle già note, precipitando l'istituto nell'insolvenza. Alla base del dissesto ci sarebbe un eccesso di prestiti immobiliari che hanno richiesto accantonamenti molto più elevati del previsto. Già a luglio la Banca centrale aveva cercato di assicurare la sopravvivenza della Roskilde con un'iniezione di liquidità di 750 milioni di corone (100 milioni di euro), che però non si sono rivelati sufficienti allo scopo. Quello annunciato ieri sera è uno dei rarissimi interventi della Banca centrale danese a favore di banche in crisi dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Negli anni 90 l'Istituto era intervenuto a favore di Unibank, Himmerlandsbanken e Varde Bank.

Anonimo ha detto...

questo è davvero un grande blog!!
scrivete cose che tutti gli addetti ai lavori conoscono ma che nessuno ha mai avuto il coraggio di pubblicare....strano che non vi abbiano ancora oscurato..:-)
ciao

Anonimo ha detto...

E c'è qualcuno della stampa americana o comunque estera che ha notato questa stortura?