SIAMO IN RECESSIONE? di ZioGiacobbe
Ieri a Wall Street Alcoa, terzo produttore di alluminio al mondo, ha pubblicato
i risultati del secondo trimestre riportando una contrazione dei ricavi del 6% ed
una diminuzione dei profitti del 24% dovuta principalmente all’ incremento
dei costi delle materie prime.
Gli analisti stimano una ripresa dei ricavi per il prossimo trimestre del 1,4%
perche mediamente hanno una visione della recessione a V.
Cioè questa recessione è un problema di breve periodo già in via di risoluzione.
Nel frattempo le borse si sono riportate verso i minimi di marzo e ieri Wall
Street ed oggi a seguire le altre stanno tentano un rimbalzo sempre basato su
bassi volumi di cui occorrerà verificare la tenuta.
Non tutti pensano che questa recessione sarà brevissima e di facile soluzione.
Per esempio Roubini, che aveva anticipato il problema subprime, pensa che la
curva della recessione avrà un forma ad U, cioè ci vorrà del tempo per risolverla.
Anche Golman Sachs pensa occorra tempo per risanare le banche americane
con altri forti aumenti di capitale.
Se questa crisi e’ di breve periodo le borse da qui potrebbero ripartire mentre se
proseguirà e ci vorrà del tempo perché si risolva l’ S&P 500 potrebbe perdere
altri 200 punti da qui a settembre. Cioè un buon 15% che ci porterebbe in una
prospettiva di acquisto relativamente sicura.
Naturalmente sia una ripresa che una ulteriore discesa passeranno attraverso
una serie di verifiche rimbalzi e così via.
Osservando i trend di mercato la discesa sembra l’evento più probabile anche
se non imminente.
i risultati del secondo trimestre riportando una contrazione dei ricavi del 6% ed
una diminuzione dei profitti del 24% dovuta principalmente all’ incremento
dei costi delle materie prime.
Gli analisti stimano una ripresa dei ricavi per il prossimo trimestre del 1,4%
perche mediamente hanno una visione della recessione a V.
Cioè questa recessione è un problema di breve periodo già in via di risoluzione.
Nel frattempo le borse si sono riportate verso i minimi di marzo e ieri Wall
Street ed oggi a seguire le altre stanno tentano un rimbalzo sempre basato su
bassi volumi di cui occorrerà verificare la tenuta.
Non tutti pensano che questa recessione sarà brevissima e di facile soluzione.
Per esempio Roubini, che aveva anticipato il problema subprime, pensa che la
curva della recessione avrà un forma ad U, cioè ci vorrà del tempo per risolverla.
Anche Golman Sachs pensa occorra tempo per risanare le banche americane
con altri forti aumenti di capitale.
Se questa crisi e’ di breve periodo le borse da qui potrebbero ripartire mentre se
proseguirà e ci vorrà del tempo perché si risolva l’ S&P 500 potrebbe perdere
altri 200 punti da qui a settembre. Cioè un buon 15% che ci porterebbe in una
prospettiva di acquisto relativamente sicura.
Naturalmente sia una ripresa che una ulteriore discesa passeranno attraverso
una serie di verifiche rimbalzi e così via.
Osservando i trend di mercato la discesa sembra l’evento più probabile anche
se non imminente.
SIAMO IN RECESSIONE? di ZioGiacobbe
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