BTP SOTTO PRESSIONE
A marzo lo spread con il BUND arrivò a 75 punti base. Allora vi dissi che per un po' non avremmo più sentito parlare di problemi dell'Italia. Che la paura sarebe rientrata ma poi un bel giorno...
Ebbene ieri si è cominciato a creare un po' di panico in alcune sale obbligazionarie.
Il bund tedesco a dieci anni rendeva il 4,59%
Il BTP italiano il 5,22%.
il differenziale sale a 0,62%!!!!
Solo per farvi capire...Il differenziale Francia-Germania è solo del 0,18% e il differenziale con il decennale spagnolo è di 0,27%
E poi i giornali ci dicono che la situazione è sotto controllo. Tutto è normale....
E' questa normalità che fa paura....è questa mancata informazione che fa presagire il peggio....
Dovete sapere che il MERCATO DEI BTP E' MORTO. Il mercato era affollato di domanda e offerta fino a inizio anno. Oggi sembra essere un deserto. I volumi sono ridotti al lumicino. E proprio questa è la pericolosità di questo mercato che con bassi volumi può essere messo sotto pressione con facilità.
Ieri lo spread ha raggiunto livelli che non si vedevano da marzo.
Per fine luglio Mercato Libero ritiene che lo spread possa salire fra gli 80 e i 100 punti base. Leggete questo commento della giornata di ieri emesso da un'importante società finanziaria ai suoi clienti istituzionali:
Il Btp ieri ha evidenziato un ulteriore aumento del premio di rendimento rispetto alla controparte tedesca. Gli operatori parlano di un mercato molto volatile dai volumi sottili, che tendono ad ampliare le oscillazioni.
Lo scarso spessore dei volumi sul mercato italiano tende inoltre ad annullare o per lo meno sfumare le ricadute positive per il reddito fisso legate alla davvero deludente lettura dell'ultima indagine sul morale dei consumatori Usa, che mette
invece le ali all'obbligazionario tedesco.
"Il classico movimento di acquisti rifugio che premia la carta tedesca a scapito di tutti i periferici... la pesantezza si concentra oggi in particolare sul segmento lungo ed extra lungo" commenta un operatore.
Il differenziale di rendimento Btp/Bund arriva a superare brevemente i 62 centesimi, livello sfiorato soltanto due settimane fa dopo l'introduzione dei due nuovi benchmark italiano e tedesco.
Mercato libero ritiene che se il trend negativo dell'economia mondiale dovesse continuare verso uno scenario del tipo:
-petrolio sempre più caro
-inflazione elevata
-tassi al rialzo anche in autunno
-PIL negativo
-Iva e in genere entrate fiscali in discesa
-Rapporto debito pil fuori controllo
-Salari non in salita
-Tariffe in aumento
sia allora possibile prendere in considerazione di spostare i risparmi di una vita all'infuori dell'Italia. Ricordo che Mercato Libero ha creato una partnership con una boutique finanziaria di consulenza a Zurigo (Bernasconi Consulting).
mercatiliberi@gmail.com
02.26005366
BTP SOTTO PRESSIONE
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5 commenti:
Una domanda da assoluto ignorante in materia.
Già qualche mese fa avete paralato dell'eventualità che l'Italia sia messa fuori dall'Euro. A livello tecnico-operativo-normativo come si svolgerebbe la cosa? Quali sono le procedure che lo prevedono? chi lo decide? quanto tempo passa tra la decisione, l'annuncio e l'attuazione? Quali sono le modalità? chi avesse titoli di risparmio/credito/investimento non italiani (ad es. lussemburghesi, oppure azioni francesi o spagnole, o bund tedeschi, o obbligazioni olandesi oppure greche-sono esempi che mi vengono in mente a caso) di area euro continuerebbe a mantenerli in tale valuta e pertanto non risentirebbe del cambio?
grazie delle eventuali risposte.
marco
A livello tecnico operativo...le regole sono fatte per essere cambiate...
E' importante studiare la macroeconomia e capirne gli effetti possibili sul nostro paese.
Gli aspetti tecnici normativi non sono rilevanti. La solo esistenza di uno spread che aumenta denota da sempre che esiste un rischio di default maggiore allaumentare dello spread.
Lo spread è deciso non dalla casalinga di voghera ma degli istituzionali...(ovvero da fondi i cui managers sono sicuramente più capaci dei giornalisti).
Chissà cosa potrebbe acadere in caso di patrimoniale? Che differenza vuole che ci sia se lei detiane titoli di un altro paese?
Le regole del diritto possono cambiare in caso di bisogno.
Una mattina Marzano si alzò...e decise di salvare la parmalat cambiando le regole del gioco. Se lo hanno fatto per la Parmalat crede che non si possa fare per cose più grosse.
Pensi solo alla macroeconomia e non alle regole (che sono fatte proprio per poter essere cambiate a seconda dell'andamento macroeconomico).
Concordo sullo scenario ipotizzato: Italia fuori Europa, svalutazione eurolira, rischio fallimento, etc.
Per questo motivo credo che non bisogna essere liquidi - sicuramente la cosa peggiore.
Non credo che si possa prospettare il fatto che ci vengano a rubare anche le azioni oltre che ai soldi.
Non vedo la necessità di portare i soldi fuori.
Commenti?
Grazie
Se lei è daccordo...vada a vedere le azioni delle banche argentine che fine fecero...
Comunque meglio le azioni che le obbligazioni. meglio le azioni che le case
Ma meglio i soldi in australia su un conto corrente che azioni...
questioni di punti di vista.
Tuttavia fra un po' si compra il mercato azionario.
oppure per quello che che li ha i soldi tenerli con la stampa tedesca (la serie x) e non con la s (italiana). puo essere una soluzione anche quello in vista di improbabbili (?) scenari di divisione monetaria.
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