ARRIVANO NOTIZIE DA SIENA...EPPUR QUALCOSA SI MUOVE..
Ecco il testo di una mozione presentata al Consiglio Comunale di Siena. Mercato Libero è il primo a pubblicarla.
Le liste civiche si muovono e mettono in discussione l'operato di MPS. Saprà la città affrontare alla radice il problema dell'impoverimento della Fondazione e della Banca per colpa di una scelta strategica da parte di Mussari totalmente sbagliata?
Mozione
I sottoscritti Consiglieri Comunali delle Liste Civiche Senesi
Preso atto
Che per quanto pubblicato nei siti della Banca Monte dei Paschi di Siena Spa e di Borsa Italiana e dalle notizie diffuse dalla stampa finanziaria nazionale si sono appresi dettagli riguardanti l’acquisizione della Banca Antonveneta con forti elementi di divergenza rispetto a quanto originariamente dichiarato anche nelle comunicazioni diramate dalla Fondazione Monte dei Paschi;
Considerato
Che l’operazione stessa è la ragione principale del continuo ribasso registrato nella quotazione del titolo Monte Paschi che sta producendo un danno ai piccoli azionisti (ivi compresi i dipendenti della Banca e le famiglie senesi) e costituisce un “impegno” straordinario in termini di risorse patrimoniali della Fondazione e di rischi sulla sua futura redditività;
Chiedono
Che venga al più presto effettuata una riunione con il Presidente della Fondazione Monte Paschi perché lo stesso informi se tali nuovi elementi erano già a conoscenza sua e degli organi amministrativi dell’Ente, in particolare per quanto riguarda i seguenti fatti, dichiarati nel documento informativo ora reso di pubblica conoscenza:
· che la banca non ha effettuato una formale due diligence finalizzata all’aggiustamento del prezzo di acquisizione e che le è stato consentito, solo dopo la sottoscrizione dell’Accordo, di effettuare una verifica conoscitiva (due diligence) sulle principali tematiche contabili, fiscali e legali del Gruppo Antonveneta.;
· che ai fini della determinazione del prezzo non sono state redatte perizie di stima;
· che BMPS ha acquisito Banca Antonveneta da ABN AMRO;
· che il valore complessivamente pagato quale prezzo di acquisizione del Gruppo Antonveneta è ammontato a miliardi di Euro 10,124 (e non 9,000 come precedentemente annunciato) comprendendovi altri oneri tra i quali 230 milioni per interessi calcolati sul Prezzo Base dalla data di stipula del contratto di cessione (8 novembre 2007) sino alla data di closing dell’operazione (30 maggio 2008);
· che la banca sarà chiamata (come nuova Capogruppo di Antonveneta) a sostituire le linee di finanziamento che ABN AMRO aveva accordato a Banca Antonveneta per un importo complessivo di circa Euro 7.500 milioni,
· che tale processo di sostituzione non rientra nelle condizioni previste dal contratto di acquisizione e che, in assenza di tutte le informazioni addizionali (valutazioni, perizie, ecc.) necessarie per una determinazione sufficientemente attendibile delle attività, passività, attività potenziali e passività potenziali del Gruppo Antonveneta, si è preliminarmente proceduto ad iscrivere nella voce “Avviamenti” la differenza, pari a Euro 7.292 milioni, tra il costo complessivo dell’acquisizione e il patrimonio netto consolidato del Gruppo Antonveneta al 31 dicembre 2007, al netto dei propri avviamenti residui (Euro 625 milioni), come risultante dopo il processo di deconsolidamento del Guppo Interbanca;
· che, tra i rischi, viene preventivato nel documento informativo quello della perdita di clienti e di personale di rilievo da parte della società acquisita e di difficoltà relative al coordinamento del management e che, pertanto, si afferma che il processo di integrazione tra BMPS e il gruppo facente capo a Banca Antonveneta potrebbe non essere completato ovvero essere completato con tempi e modi diversi da quelli originariamente pianificati e comportare costi non previsti dalla Società;
Ritenuto
che l’argomento, per la sua oggettiva rilevanza anche in prospettiva, debba, per la fonte pubblica di provenienza, formare oggetto di specifico incontro volto a chiarire i termini suesposti, in modo da confermare o eventualmente smentire gli stessi;
Impegnano
Il Sindaco a promuovere il richiesto incontro nei tempi più rapidi.
Siena 24 giugno 2008
Liste Civiche Senesi
Mario Ascheri
Marco Falorni
Pierluigi Piccini
Franco Bossini
Vittorio Stelo
ARRIVANO NOTIZIE DA SIENA...EPPUR QUALCOSA SI MUOVE..
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5 commenti:
Prova,Prova. . .
Niente Niente che, come diceva " Mercato Libero ",dopo che hanno rastrellato soldi con le loro obbligazioni, le banche da ora in poi cominciano a far uscire le belle notizie ?
http://www.wallstreetitalia.com/articolo.aspx?art_id=588120
Come avevi ben visto Paolo le cose cominciano a venir fuori. Si parla di gravi problemi per quello che riguarda l integrazione informatica che aggiungera costi su costi per non parlare di quello che costa a MPS la Taskforce in hotel 4 stelle + spese di trasferta....
Ai 10 Miliardi io ne aggiungerei altri 2 relativ dei costi sopra elencati. Purtroppo dove D Alema mette mano fa disastri... prima la banca 121 ora questa... Inoltre mi chiedo come fa un avvocatuccio a diventera dal niente grande banchiere se non perchè è un uomo politico? Per non parlare di Vigni che è una bravissima persona ma prima di fare quello che fa adesso era segretario e si occupava di distribuire le entrate agli ospiti illustri che venivano a vedere il Palio (senza sapere l inglese). Insomma caro Paolo questo è il male di quando politici senza scrupoli che giocano dietro le quinte e le marionette vanno avanti. L italia non è certo un paese meritocratico e questo ne è un altro esempio. Insomma l unico que in questo momento fa bagordi è Botin.... quello si che è uno furbo
Secondo me Botin non è un furbo,ha fatto semplicemente i suoi interessi... è Mussari che è proprio un c******...
siena è una citta che vive di rendita e clienterelismo sul monte (che oramai è una "scatola vuota")...è un sistema mafioso e massonico che fa paura...
su mussari che è un c********* non sono propio d accordo chissa che anche lui non abbia i suoi interessi con D Alema e il nuovo PD.... purtroppo Siena e la banca sono sempre, storicamente stati in mani politiche, dove l interesse economico viene meno....
vedremo vedremo
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