STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


AHI AHI AHI IRLANDA CHE GUAI....



Stando allo spoglio delle prime
schede l’emittente pubblica
riferisce di una tendenza negativa
DUBLINO
Occhi puntati sull’Irlanda dove questa mattina è iniziato lo spoglio del referendum di ieri sull’approvazione del trattato di Lisbona per la riforma dell’Ue. L’Irlanda è l’unico dei Ventisette paesi dell’Unione dove la ratifica è stata affidata ad una consultazione popolare, e i sondaggi danno un’alta percentuale d’indecisi. Stime non ufficiali riferiscono di una bassa affluenza alle urne, pari a circa il 40%, che potrebbe favorire gli antieuropeisti. Il quotidiano Irish Times parla invece di un’affluenza del 50% dei 3,1 milioni di aventi diritto al voto.

I risultati ufficiali sono attesi per stasera, ma prime indicazione potrebbero già giungere in tarda mattinata. Una vittoria del «no» creerebbe un serio problema all’Interno dell’Unione Europea, dove il trattato è già stato ratificato dai parlamenti di 18 paesi. Il trattato di Lisbona potrebbe essere applicato escludendo l’Irlanda, ma non è chiaro come il paese potrebbe rapportarsi agli altri stati membri. Nel 2001 gli elettori irlandesi avevano respinto in un referendum un primo trattato europeo, quello di Nizza, approvandolo poi in una nuova consultazione l’anno successivo. Stando allo spoglio delle prime schede del referendum svoltosi ieri in Irlanda, prevale il «no» al trattato di Lisbona. Lo ha riferito l’emittente pubblica, Rte.

Stando a quanto riferito da scrutatori all’agenzia Reuters, in cique circoscrizioni della capitale Dublino i «no» sono in testa; in altri tre si registra un sostanziale pareggio con i «sì» e in un altro sono in vantaggio i favorevoli al Trattato. Dublino conta un quarto dell’elettorato irlandese. Corrispondenti dell’emittente pubblica RTE in altre regioni del Paese riferiscono di un vantaggio dei «no» nelle prime schede scrutinate. La pagina web dell’Irish Time conferma che in tutte le circoscrizioni della capitale i «no» prevalgono con una media di 60 contro 40 dei «sì», con picchi di 70 contro 30 nella circoscrizione sudorientale.

Fini: «Se prevale il no crisi senza precedenti»
Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, circa il referendum in Irlanda, afferma: «Se gli irlandesi bocciassero il Trattato di Lisbona ci troveremmo in una situazione di crisi senza precedenti delle istituzioni europee».
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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Forse è una domanda banale...quale effetto su borse europee in caso di vittoria del no?

ML ha detto...

sicuramente non esultano al rialzo......e questo è già un segnale...

Anonimo ha detto...

ha vinto il no .. x fortuna ..

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=4713