L'INGUARIBILE PESSIMISTA
Un caro lettore mi scrive:
"complimenti per il suo Blog,ma mi spiega un fatto :
Lei e la persona che cita sempre, parla di recessione americana, ma come mai il pil è sempre positivo ?"
La domanda è lecita e si rischia di passare per inguaribile pessimista...(Il bicchiere lo si vede sempre mezzo vuoto...)
Io vorrei però cercare di dare una risposta "motivata" al caro lettore. Tutti coloro che vorranno contribuire all'analisi sono pregati di scrivere.
Il pil in america è cresciuto dello 0,6% e tutti sono contenti. ma allora non siamo in recessione!
E invece no. lo siamo.
vediamone i motivi
- Se si escludono le inventories (le scorte di prodotti invenduti), che sono cresciute dello 0,8% hanno spinto il PIl (altrimenti sarebbe calato dello 0,2%)
- la domanda di beni è risultata negativa nel primo trimestre.
- Da qui se ne deduce che la discesa del PIL in america sarà molto più pronunciata nel secondo trimestre (le aziende dovranno ridurre le scorte in tre modi:
1) riducendo la produzione
2) licenziando
3) riducendo i prezzi dei prodotti
Il calcolo del PIl sottostima la caduta della domanda considerando che tutte le case costruite siano effettivamente vendute. Ma i dati ci confermano che la vendita delle case è inferiore alla costruzione di nuove case, e che le scorte di case invendute stanno aumentando. Invece nel calcolo del PIl viene commesso un errore assumendo che le scorte di case invendute non aumentano mai.
Se questo fattore fosse conteggiato il PIL sarebbe risultato in discesa di quasi 1%.
Passiamo ad alcuni numeri che forse vi sono sfuggiti:
investimenti privati scesi dello 0,7%, investimenti delle imprese -2,5% investimenti residenziali -26% acquisto di beni durevoli -6,1%
acquisto di beni non durevoli -1,3% spesa delle imprese -2,5%
investimenti strutturali non residenziali -6,2%
- L'unica buona notizia arriva dalla crescita delle esportazioni. Ma l'aumento del costo del petrolio e delle materie prime dovrebbe frenare la crescita nel secondo trimestre (che è già iniziato da un mese). Solo un improbabile crollo delle materie prime e del petrolio (e una forza del dollaro) invertirà questa tendenza.
- La revisione dei dati del PIL potrebbe evidenziare sgradite sorprese.
Certo, qualcuno potrebbe rispondere che:
- I soldi che il fisco americano sta distribuendo aiuteranno i consumi
- Ora che i tassi in america non scenderanno più il dollaro potrà recuperare qualcosa sull'euro
- La bolla delle materie prime e del petrolio si sgonfierà
- i prezzi delle obbligazioni spazzatura cominceranno a risalire
- Le banche potranno veder ridotte le perdite
- Il credit spread e il credit crunch si ridurranno con indubbi benefici per tutti.
- Anche il costo per i mutui si ridurrà, alleviando le pene dei debitori.
Non che l'inguaribile pessimista debba aver ragione per forza. Voglio solo ricordare che i rischi non sono finiti. Come consulente finanziario suggerisco ai miei clienti di stare ancora sottopesati in azioni. Se i mercati dovessero salire ancora un po' (i livelli li ho segnalati in un mio precedente articolo) potremo aprire posizioni short.
Massima attenzione all'evolversi delle variabili macroeconomiche.
L'INGUARIBILE PESSIMISTA
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3 commenti:
Bisogna credere a questo signore?
Video youtube
http://it.youtube.com/watch?v=hKJXVAoiRiU
Certo che il GSP è positivo... basta dare dati falsi.
Iniziamo col guardare dati depurati dalle cazzate di regime:
http://www.nowandfutures.com/forecast.html#real_gdp
e anche:
http://www.nowandfutures.com/false_data.html
http://www.nowandfutures.com/key_stats.html#gdp_money
tanto di cappello al bravissimo workingideas...
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