LE BUONE REGOLE
Su richiesta di un nostro caro lettore ripubblichiamo un vecchio articolo dell'ottobre 2007.
Ha ragione il nostro lettore...sono sempre d'attualità...
LE BUONE REGOLE....
Ecco alcune regole di buona condotta che farebbero inorridire i nostri politici e metterebbero il nostro sistema economico in default in poche settimane. E pensare che sono regole di buona condotta, o meglio da buon padre di famiglia (e te le fanno passare come rivoluzionarie)
- Fare i debiti solo se servono per degli investimenti che devono portare ricchezza maggiore (non falso benessere)
- Facciamo una via più spartana
-Compriamo solo se abbiamo le possibilità
- Compriamo solo le cose necessaria
- Riutilizzamo le cose considerate vecchie
- Comprate solo in contanti (no a bancomat e carta di credito) e chiedete lo sconto (pari al costo della commissione che il negoziante paga per l’incasso da carta di credito)
- Non crediamo alla pubblicità (il costo maggiore lo paghiamo noi)
- Lasciamo il minimo importo di soldi sul conto corrente
- Contrattare il costo del conto ed eventualmente cambiare banca
- Usate il più possibile il baratto
- Usate i buoni sconto o circuiti di pagamento alternativi
- Create associazioni in modo da scambiarvi valori e beni e tempo senza usare denaro vedi Banca del tempo)
Ha ragione il nostro lettore...sono sempre d'attualità...
LE BUONE REGOLE....
Ecco alcune regole di buona condotta che farebbero inorridire i nostri politici e metterebbero il nostro sistema economico in default in poche settimane. E pensare che sono regole di buona condotta, o meglio da buon padre di famiglia (e te le fanno passare come rivoluzionarie)
- Fare i debiti solo se servono per degli investimenti che devono portare ricchezza maggiore (non falso benessere)
- Facciamo una via più spartana
-Compriamo solo se abbiamo le possibilità
- Compriamo solo le cose necessaria
- Riutilizzamo le cose considerate vecchie
- Comprate solo in contanti (no a bancomat e carta di credito) e chiedete lo sconto (pari al costo della commissione che il negoziante paga per l’incasso da carta di credito)
- Non crediamo alla pubblicità (il costo maggiore lo paghiamo noi)
- Lasciamo il minimo importo di soldi sul conto corrente
- Contrattare il costo del conto ed eventualmente cambiare banca
- Usate il più possibile il baratto
- Usate i buoni sconto o circuiti di pagamento alternativi
- Create associazioni in modo da scambiarvi valori e beni e tempo senza usare denaro vedi Banca del tempo)
LE BUONE REGOLE
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9 commenti:
Sul fatto di usare il contante non sono d'accordo: magari non usare la carta di credito(che ha elevati costi di gestione che alla fine paga il consumatore) ma usare il pagobancomat sì. Questo perchè, a livello globale, l'uso del contante favorisce l'evasione fiscale. Sono stanco, ogni anno, di sentire che i pizzaioli, i gioiellieri ecc ecc prendono la metà dei miei soldi; che comincino a pagare anche le loro tasse, come consumatori possiamo solamente obbligarli (con il bancomat) a rendere più trasparenti le transazioni effettive.
Antonio
Mi dispiace contraddirla. Il baratto in primis, la moneta locale in seconda battuta e in terza l'utilizzo del contante.
Le rcicordo che basta farli rilasciare gli scontrini fiscali. E' ovvio che se non li chiede...
Naturalmente il mio approccio è utopistico..ma basterebbe che tutti noi ci provassimo..
Grande Paolo!
Non è fare catastrofismo il fatto di accorgersi che siamo di fronte a una cesura epocale.
Luigi
comunque Antonio , un conto e l'evazione fiscale ed un conto la scrematura bancaria so ogni transazione, questo e pizzo legalizato.
Mediobanca ha simulato gli effetti dell'introduzione delle proposte fiscali di Tremonti. L'istituto del presidente Giuseppe Mussari sarebbe il più penalizzato insieme a Banca Etruria. Unicredit si salverebbe grazie alla maggiore presenza all'estero
LE BUONE REGOLE
Qualcuno ha avuto il cattivo gusto di mandare email attaccando le buone regole. Naturalmente senza giustificazioni. E naturalmente io non le pubblico!!!
Ho già detto che pubblico le note negative solo se costruttive.
Voglio essere categorico: chi non ama questa regole e non le condivide ha una scelta: cambi blog!!! e ci lasci stare.
iL NOSTRO BLOG DEVE ESSERE FATTO DI PERSONE INTELLIGENTI, CHE AMANO RAGIONARE E DISCUTERE E CHE SI TROVANO SU QUESTO BLOG PERCHE' HANNO DELLE AFFINITA' (NON SEMPRE, OVVIAMENTE) CON IL PENSIERO DI FONDO DEL BLOG STESSO. La nostra deve essere una comunità di persone alla ricerca del valore perduto. Altro che debiti, finanza creativa, operazioni strampalate....torniamo alle radici e tutti noi godremo un po' di più!!
Ingegnie...dove hai trovato la notizia di mediobanca?
A proposito di baratto vi segnalo:
http://www.zerorelativo.it/
luigi
questo è il link:http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=200805201915373143&chkAgenzie=TMFI
La notizia completa è questa:
Si è conclusa con successo l'offerta in opzione delle azioni ordinarie relative all'aumento di capitale a pagamento deliberato dal Cda di Banca Monte dei Paschi di Siena del 20 marzo 2008 e 24 aprile 2008. Durante il periodo di offerta in opzione, iniziato il 28 aprile 2008 e conclusosi il 19 maggio 2008, sono stati esercitati 2.727.951.776 diritti di opzione e quindi sottoscritte complessive 2.727.951.776 azioni ordinarie Mps di nuova emissione, pari a circa il 99,54% delle 2.740.485.580 azioni ordinarie offerte, per un controvalore pari a 4.091.927.664.
L'azionista di riferimento della banca senese, la Fondazione Monte dei Paschi di Siena, in esecuzione dell'impegno assunto, ha esercitato per intero il proprio diritto di opzione e, conseguentemente, ha sottoscritto la quota di propria spettanza dell'aumento di capitale pari 1.344.426.704 azioni ordinarie, 9.231.530 azioni di risparmio e 565.939.729 azioni privilegiate, pari complessivamente al 57,891% dell'aumento di capitale.
Al termine del periodo di offerta in opzione delle azioni ordinarie, risultano pertanto non esercitati 12.533.804 diritti di opzione, validi per sottoscrivere complessive 12.533.804 nuove azioni ordinarie Mps, per un controvalore complessivo di 18.800.706. I diritti di opzione relativi alle azioni ordinarie non esercitati saranno offerti in Borsa nelle riunioni del 22 23, 26, 27 e 28 maggio 2008.
Nel frattempo, oltre al buon esito dell'operazione, gli analisti di Mediobanca hanno simulato gli effetti di una possibile estesione dell'indeducibilità fiscale a parte degli interessi passivi pagati dalle banche. Dallo studio degli esperti è emerso che la banca senese e LAZIO">BancaEtruria sarebbero le più penalizzate in termini di impatto sull'Eps dall'eventuale introduzione delle proposte fiscali del ministro Tremonti.
"La nostra simulazione indica un impatto potenziale medio sull'Eps inferiore al 3%" fanno notare gli analisti che ipotizzano la non deducibilità del 3% delle spese per interessi (la stampa parla di una forbice compresa tra il 2 e il 4%). Secondo le stime di un'altra sim milanese l'impatto negativo sarebbe invece pari al 5% degli utili aggregati.
Nel dettaglio, per Mediobanca gli istituti meno colpiti sarebbero quelli caratterizzati da maggiore presenza all'estero, dal
momento che una delle ipotesi espresse dagli esperti è che la nuova regolamentazione venga applicata esclusivamente al business domestico.
Ecco dunque che Unicredit sarebbe la banca meno penalizzata dalle nuove misure fiscali, trattandosi del gruppo bancario italiano con il maggior numero di filiali fuori dai confini nazionali. L'impatto sull'Eps stimato dall'istituto di piazzetta Cuccia sarebbe dell'1%.
Per Intesa Sanpaolo, che pure è attiva oltre confine, soprattutto nei Paesi dell'Est, gli esperti di Mediobanca stimano un'incidenza delle misure fiscali sull'Eps del 2%, così come per Ubi Banca, Banca Carige e Banco Desio. A seguire si avrebbe il -3% del Banco Popolare, BPM, Credem e Creval .
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