BANCHE CENTRALI ALLO SBANDO
La crisi c’è ma nessuno lo deve sapere. E’ questo il messaggio delle Banche centrali che hanno deciso di nascondere miliardi di perdite del sistema bancario grazie alla socializzazione delle perdite che stanno attuando con due misure:
1) Creazione di inflazione (che erode potere d’acquisto mentre gli assets delle famiglie perdono di valore lentamente, i costi per energia e alimentari esplode, con un effetto impoverimento)
2) Le Banche centrali concedono finanziamenti ORAMAI DIVENTATI PERMANENTI alle banche di tutto il mondo garantiti da assets di dubbio valore e di dubbia qualità.
La stessa BCE si è detta preoccupata per quello che sta mettendo in pratica la Banca d’Inghilterra.
Inizialmente la BOE doveva prestare 50 miliardi di sterline al sistema. E’ notizia di ieri che l’ammontare potrebbe salire fino a 90 miliardi (segno che il sistema è fragilissimo). Il tutto garantito da titoli cartolarizzati a rischio detenuti dalle banche inglesi. Ancora una volta il rischio di perdite viene spostato dalle Banche alla comunità!!!
La quota di titoli strutturati utilizzati dalle banche nelle operazioni di rifinanziamento con la banca centrale in 4 anni è passata dal 4% al 18%, mentre quella di obbligazioni governative è passata dal 30% al 17%.
Anche in America si parla oramai di rendere permanente la facility voluta dalla fed per aiutare temporaneamente il sistema bancario in difficoltà.
In aggiunta a questo, Bernanke chiede che i depositi obbligatori che le banche devono fare alla FED possano ricevere adeguata remunerazione (per la serie….ci si attacca anche agli spiccioli per far sopravvivere il sistema)
Nel frattempo l’Euribor non accenna a frenare la sua corsa, con il risultato che i deboli sono sempre più deboli (pagando cifre alte per indebitarsi) e i forti (quelli liquidi) sono in grado di aumentare il margine d’intermediazione e fare più utili.
Per il Libor…che è il tasso principale che regola miliardi di operazioni nel mondo….nel 2008 con i sistemi informatici sofisticati….ci dicono che il sistema per rilevarlo fa acqua e che occorre modificarlo…Mah…che strano….(la BOE ha persino detto che il tasso veniva manipolato )!!!
E’ in atto una selezione naturale. E per i consumatori….nessun vantaggio…state tranquilli…l’unica soluzione è e rimane mettersi insieme con gruppi di acquisto per ottenere forti sconti, come stiamo provando noi tramite:
http://1000percambiare.blogspot.com/
Altri dati macro….: all’aumento inaspettato di nuovi cantieri fa da contraltare la fiducia dei consumatori letteralmente crollata.
Da notare che per i nuovi cantieri … i dati dei mesi precedenti sono stati rivista in forte ribasso (il che rende meno confortante e significativa la ripresa vista ieri).
Avranno ragione i costruttori o i consumatori (che delle case saranno gli acquirenti?)
Sarà proprio la tenuta dei consumi nelle prossime settimane /mesi a stabilire se la recessione sarà modesta (mild recession) o molto prolungata.
E ricordatevi che sono molti gli investitori che teorizzano un forte rallentamento degli utili aziendali nei paesi sviluppati. Per i mercati azionari ci si dovrà accontentare quindi di un rapporto prezzo utili inferiore. Comunque vada la corsa delle borse di queste otto settimane giunge al termine.
Intanto grosse preoccupazioni arrivano per l’Islanda. Terra di ghiacci e di Vulcani, ma soprattutto di altissima inflazione, tassi d’interesse alle stelle, economia in stagnazione, valuta in caduta libera.
Le banche scandinave sono corse in aiuto di quest’economia in profonda crisi, in settimana.
Il default islandese minerebbe la fiducia in tutto il sistema e creerebbe perdite pesanti nei bilanci di molte banche del nord Europa. E allora addio a tutto il lavoro delle banche centrali di mezzo mondo per ridare un po’ di fiducia al sistema.
In Danimarca intanto aumentano il costo del denaro.al 4,35%.
In Turchia gli investimenti dall’estero sono arrivati più dai paesi arabi e islamici che dall’europa e dagli stati uniti.Altro sintomo della fine di un epoca.
L’Arabia Saudita regala 300.000 barili in più di petrolio a Bush. Anche venerdì il prezzo del petrolio aveva toccato un nuovo record (128) per poi chiudere a un livello lievemente inferiore.
Basterà il regalo saudita per calmierare il prezzo dell’oro nero?
Intanto il dollaro scivola a 1,556.
Ma Paulson regala ottimismo ad oltranza con dichiarazioni stucchevoli e rassicuranti sullo stato dell’economia a stelle e strisce. . Nel caso non ci fosse la ripresa nella seconda metà dell’anno credo che dovrebbe dimettersi (ma tanto lo farà comunque….dopo le elezioni americane, quindi le sue parole sono parole al vento….se anche mente non ci saranno ripercussioni per la sua carriera, a fine anno rientrerà in Goldman Sachs).
Mercati ancora positivi per un paio di settimane almeno.
E ricordatevi: NEVER GO AGAINST THE FED (almeno fino ad oggi)
BANCHE CENTRALI ALLO SBANDO
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