ALCUNE RIFLESSIONI PESSIMISTE...
1)Master card ha annunciato profitti in crescita e il titolo ha preso il volo, ma il settore delle carte di credito è in buona salute?
Dal grafico sembrerebbe proprio di no.
Il Fitch credit card index in aprile indica che il charge off rate (quanto le società di carte di credito dichiarano come debito non più incassabile) è aumentato a livelli record di oltre il 6% . Se i consumi tenderanno a diminuire e il grado di povertà ad aumentare...le carte di credito potrebbero veder sotto pressione ilo loro business..ma questo non è ciò che pensa master card..anche se molti dei profitti attesi, anche in questo caso, arrivano dai mercati emergenti).
2) Un report di Societe generale, uscito in settimana ci dice che:
- Il petrolio (in real terms) è più caro che negli anni 70.
- l'impatto sull'economia del prezzo del petrolio, rispetto agli anni 70 è meno rilevante rispetto agli anni 70 (Societe generale sostiene quindi che il prezzo alto del petrolio NON comporta, per ora, una discesa dei consumi di petrolio, e quindi dell'economia mondiale).
Questo è parzialemente vero per le economie occidentali (che tuttavia sono molto più povere che negli anni 70, dove il risparmio era alto) ma non per quelle asiatiche (che oggi crescono solo perchè il prezzo dei carburanti è tenuto artificiosamente basso). L'ultimo report di Societe generale parte quindi da presupposti sbagliati e, nel caso che i paesi asiatici alzassero (come alcuni stanno facendo) il prezzo della benzina, per ridurre l'inflazione, tale report sarebbe da buttare nella spazzatura.
3)Brasile, il mercato azionario è drogato dal caro materie prime. (il brasile è ricco di materie prime). I p/e delle azioni già includono futuri rialzi delle materie prime stesse. Se le economie mondiali rallentassero...le materie prime scenderebbero e il brasile vedrebbe il suo indice (Bovenspa) scendere, così come l'euforia che persiste in tutto il paese.
4)I tassi d'interesse sono attesi in salita per il mercato americano per Novembre (di 0,5%). Il che mette in discussione il valore delle case, le rate sui mutui, il costo per il debito e ovviamente il valore dei mercati azionari che fino a ieri scontavano futuri ribassi dei tassi.
5) Il risparmio (saving rate) americano, espresso come percentuale del reddito disponibile, negli stati uniti è sempre sceso a partire dal 1990, portandosi da un +8% a valori negativi negli ultimi anni. Nel frattempo il prezzo delle case (indice case-shiller) deflazionato è cresciuto negli ultimi anni del 60%. (solo nell'ultimo anno si è vista una discesa del 14%).Questi dati indicano che gli americani devono:
SPENDING LESS AND SAVING MORE...
6) I prezzi delle case in inghilterra sono scesi del 25% in un anno (10% discesa delle case, 15% perdita su cambi, per un europeo). Ma l'inflazione inglese è molto alta. L'economia inglese rallenterà, così come quella europea (specie Spagna e italia).
7) Ecco cosa Barclays suggerisce di fare ai suoi clienti...
In pratica Barclays crede che il timore di fallimento (misurato con il credit spread) sia destinato ad aumentare nei prossimi mesi. E questo certamente non facilità mercati azionari forti...
“We believe that European credit spreads, at least the more cyclical sectors, do not appear to be fully pricing in the effect of high oil prices on credit quality… Spiking oil prices could significantly hurt credit fundamentals of cyclical corporates and sectors exposed to oil as a key input costs — such as airlines — will likely witness a double whammy from reduced demand and higher costs.”
8) Il mercato del credito rimane sotto pressione anche in presenza di mercati azionari europei positivi. Altro segnale poco rassicurante:
Europe’s main credit derivative indices were directionless on Friday morning. The iTraxx Europe index, which tracks the 125 most-liquid investment grade companies, was almost 1 basis point tighter at 78.25bp, meaning it cost €78,250 per year to insure €10m worth of corporate debt in the index over five years.
The iTraxx Crossover list of 50 mostly junk-rated names was almost 5 basis points wider at 449.50bp.
9)Monolines...MBS, MBIA, Ambac, sono ancora sotto pressione. Il rischio di fallimenti ritorna prepotentemente e potrebbe creare uno shock agli investitori ottimisti che comprano europa in questi giorni.
Dal grafico sembrerebbe proprio di no.
Il Fitch credit card index in aprile indica che il charge off rate (quanto le società di carte di credito dichiarano come debito non più incassabile) è aumentato a livelli record di oltre il 6% . Se i consumi tenderanno a diminuire e il grado di povertà ad aumentare...le carte di credito potrebbero veder sotto pressione ilo loro business..ma questo non è ciò che pensa master card..anche se molti dei profitti attesi, anche in questo caso, arrivano dai mercati emergenti).
2) Un report di Societe generale, uscito in settimana ci dice che:
- Il petrolio (in real terms) è più caro che negli anni 70.
- l'impatto sull'economia del prezzo del petrolio, rispetto agli anni 70 è meno rilevante rispetto agli anni 70 (Societe generale sostiene quindi che il prezzo alto del petrolio NON comporta, per ora, una discesa dei consumi di petrolio, e quindi dell'economia mondiale).
Questo è parzialemente vero per le economie occidentali (che tuttavia sono molto più povere che negli anni 70, dove il risparmio era alto) ma non per quelle asiatiche (che oggi crescono solo perchè il prezzo dei carburanti è tenuto artificiosamente basso). L'ultimo report di Societe generale parte quindi da presupposti sbagliati e, nel caso che i paesi asiatici alzassero (come alcuni stanno facendo) il prezzo della benzina, per ridurre l'inflazione, tale report sarebbe da buttare nella spazzatura.
3)Brasile, il mercato azionario è drogato dal caro materie prime. (il brasile è ricco di materie prime). I p/e delle azioni già includono futuri rialzi delle materie prime stesse. Se le economie mondiali rallentassero...le materie prime scenderebbero e il brasile vedrebbe il suo indice (Bovenspa) scendere, così come l'euforia che persiste in tutto il paese.
4)I tassi d'interesse sono attesi in salita per il mercato americano per Novembre (di 0,5%). Il che mette in discussione il valore delle case, le rate sui mutui, il costo per il debito e ovviamente il valore dei mercati azionari che fino a ieri scontavano futuri ribassi dei tassi.
5) Il risparmio (saving rate) americano, espresso come percentuale del reddito disponibile, negli stati uniti è sempre sceso a partire dal 1990, portandosi da un +8% a valori negativi negli ultimi anni. Nel frattempo il prezzo delle case (indice case-shiller) deflazionato è cresciuto negli ultimi anni del 60%. (solo nell'ultimo anno si è vista una discesa del 14%).Questi dati indicano che gli americani devono:
SPENDING LESS AND SAVING MORE...
6) I prezzi delle case in inghilterra sono scesi del 25% in un anno (10% discesa delle case, 15% perdita su cambi, per un europeo). Ma l'inflazione inglese è molto alta. L'economia inglese rallenterà, così come quella europea (specie Spagna e italia).
7) Ecco cosa Barclays suggerisce di fare ai suoi clienti...
In pratica Barclays crede che il timore di fallimento (misurato con il credit spread) sia destinato ad aumentare nei prossimi mesi. E questo certamente non facilità mercati azionari forti...
“We believe that European credit spreads, at least the more cyclical sectors, do not appear to be fully pricing in the effect of high oil prices on credit quality… Spiking oil prices could significantly hurt credit fundamentals of cyclical corporates and sectors exposed to oil as a key input costs — such as airlines — will likely witness a double whammy from reduced demand and higher costs.”
8) Il mercato del credito rimane sotto pressione anche in presenza di mercati azionari europei positivi. Altro segnale poco rassicurante:
Europe’s main credit derivative indices were directionless on Friday morning. The iTraxx Europe index, which tracks the 125 most-liquid investment grade companies, was almost 1 basis point tighter at 78.25bp, meaning it cost €78,250 per year to insure €10m worth of corporate debt in the index over five years.
The iTraxx Crossover list of 50 mostly junk-rated names was almost 5 basis points wider at 449.50bp.
9)Monolines...MBS, MBIA, Ambac, sono ancora sotto pressione. Il rischio di fallimenti ritorna prepotentemente e potrebbe creare uno shock agli investitori ottimisti che comprano europa in questi giorni.
ALCUNE RIFLESSIONI PESSIMISTE...
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1 commento:
ricordo che durante la crisi petrolifera degli anni 70 per risparmiare carburante fu attuata una manovra semplicissima: dimezzare l'illuminazione pubblica..a che serve avere città e paesi illuminati a giorno per utta lanotte? basterebbe spegnere un lampione ogni due e già avremmo dimezzato un capitolo ingente di spesa per i nostri comuni. invece gli unici consigli che sanno darci è quello di tenere il climatizzatore spento e i finestrini chiusi mentre siamo in viaggio con la nostra auto..ridicoli :-)
ciao
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